Home Festival: musica, arte, cultura e sport a Treviso 1-2-3-4 settembre

Home Festival

Home Festival

Una casa dove si passa una vacanza, dove di pomeriggio si gira per le bancarelle o si osservano installazioni artistiche, si partecipa a reading, dibattiti e all’orario dell’aperitivo si va alle giostre o si gioca una partita di calcio. Verso sera si mangia, si beve e si balla. Un festival è una casa dove si dorme in tenda e dove ci si arricchisce culturalmente e artisticamente, un’esperienza totale che ti permette di conoscere anche la città che lo ospita e fare nuove amicizie. Questi sono i presupposti su cui nasce Home Festival, l’unico appuntamento in Italia capace di confrontarsi con i festival europei come lo Sziget o il Tomorrowland, un evento che si sviluppa a pochi chilometri da Venezia e che genera un indotto economico notevole portando in Veneto giovani da tutta Europa. Per raccontare questa esperienza totale serve dividerla in alcuni segmenti: ma dovete immaginarli tutti uniti, un’alchimia unica e magica, dove il sudore e la gioia di chi ama la musica si fondono con uno staff di oltre cinquecento volontari, uniti dal lavoro di una società che ogni giorno dell’anno pensa solo al primo week end di settembre e a Home Festival.

LA STORIA E I NUMERI
Home Festival è un evento che prima di tutto ama i grandi live (sul main stage, tra gli altri, hanno suonato Franz Ferdinand, Paul Kalkbrenner, Francesco De Gregori, Interpol, Subsonica, Elio e Le Storie Tese, Fedez, Piero Pelù, J-Ax, Simple Plan e The Bloody Beetroots) e che si sviluppa su un’area di 95.000 metri quadri. Questi i numeri degli spettatori nelle passate edizioni: 27.000 nel 2010, 55.000 nel 2011, 85.000 nel 2012, 107.000 nel 2013 (ultimo anno nel quale il festival è stato gratuito), 70.000 nel 2014 (ingresso 5 euro), 80.000 nel 2015 (ingresso 15 euro, provenienti da sei nazioni diverse).
Parliamo di un festival con otto palchi, 160 show tra live, dj set e presentazioni di libri e dibattiti culturali, ben 500 volontari coinvolti e oltre 90 aziende che lavorano dalla logistica al food. L’intrattenimento si è tradotto dal 2010 ad oggi in circa mille show (ai quali si arriva anche dopo decine di eventi della “Road to Home Festival” durante l’anno) per una media di oltre 50 ore nei giorni del Festival e un totale di oltre 280 band presentate complessivamente nelle ultime cinque edizioni. Enorme il popolo dei mass media che racconta l’evento: lo scorso anno furono accreditati circa 150 tra giornalisti e fotografi, provenienti anche dall’estero.
Ma l’edizione di quest’anno non ha precedenti. Dura cinque giornidal 31 agosto (data ad ingresso gratuito grazie alla partnership con Aperol Spritz)fino al 4 settembre e porta in scena artisti di fama mondiale tra cui Editors, 2Cellos, The Prodigy, Martin Garrix e Eagles of Death Metal. Le attesissime stars nostrane: Vinicio Capossela, Max Gazzè, Salmo, Fabri Fibra, Il Teatro degli Orrori e molti altri.

GLI HEADLINER
Citiamo solo alcune delle band. Sul palco gli headliner della new wave albionica che hanno conquistato la fama mondiale con il loro sound carismatico: gliEditors. Attualmente sono impegnati a promuovere il tour estivo del loro quinto album, “In Dream”, registrato a Crear, nelle Western Highlands, e mixato da Alan Moulder a Londra. Pura adrenalina poi per il ritorno dei pionieri dell’elettronica The Prodigy. Il trio britannico che ha rivoluzionato la musica con una combo tra elettronica, rock e dance, torna in Italia dopo un tour che toccherà molti festival mondiali. Forte attesa anche per la star mondiale Martin Garrix, il dj olandese che ha già suonato nei principali festival mondiali, tra cui Ultra Music Festival, Tomorrowland, Amsterdam Music Festival, Electric Daisy Carnival. Si aggiunge Ilario Alicante, giovane dj techno partito da Pisa le cui produzioni sono famose a livello internazionale. Seguono i While She Sleeps, la band britannica dal sound metalcore che presenta l’ultimo album “Brainwashed”. Sferzate hardcore e elettrorap invece dal musicista sardoSalmo, a cui segue la provocazione in rima firmata Fabri Fibra, che nel decennale del suo “Tradimento”, l’album di esordio in major. Restando sul fronte italiano fa capolino anche il celebre cantautore italiano Max Gazzè, che prosegue la tournée con il suo nuovo progetto discografico “Maximilian”. Segue un altro maestro della musica made in Italy, è Vinicio Capossela che torna con il suo ultimo disco “Canzoni della Cupa”. Calcano il palco pure le rockstar del violoncello, i 2Cellos, l’autentica rivelazione del panorama musicale mondiale degli ultimi anni. Famosi per l’abilità di interpretare brani di musica contemporanea in chiave moderna utilizzando solamente i loro due strumenti.

I PARTY
Home Festival è un autentico catalizzatore delle tendenze globali, dai party più in voga al sound più ricercato del momento, fino alle tematiche sociali contemporanee più sentite, ed ecco perché venire all’HF non è solo divertimento sano e buona musica, ma significa vivere un’esperienza totale, dal respiro internazionale, capace di coinvolgere adulti e bambini.
Ecco i party presenti: sabato 3 arriva il Colors Splash Party, ovvero ondate di colore che travolgono il pubblico che balla in un mix di effettistica colorata tra Co2, fuochi e coriandoli. Uno spettacolo dagli effetti pirotecnici unici. Domenica 4 c’è Holi – Il festival dei colori, il fenomeno multicolor ispirato alla celebre festa indiana che nella versione italiana si traduce in un mix di dj set dall’elettronica al rap del collettivo Catch a Fire Sound, in cui ci si lanciano sacchettini di polvere colorata a ritmo di countdown. Inoltre, giovedì 1 settembre un esordio storico per HF, per la prima volta arriva infatti il Tunga XXL, la festa che abbatte ogni discriminazione in nome dell’amore e del divertimento più puro.

IL CAMPING 
Finalmente la “casa” della musica ha il suo “giardino”. Il camping si chiama “Garden”, si trova dietro il main stage e propone i più alti standard di comfort possibili: tenda e materassino forniti dallo staff, deposito bagagli, servizi bagno e docce, bar ristorante interno con specialità venete e con piatti vegetariani e vegani, fino al trasferimento 24h/24h da e per il camping e Stazione FS di Treviso Centrale per un alloggio sicuro e di qualità.

LO SPORT
Per gli amanti dello sport ce n’è davvero per tutti i gusti: tornei di calcio, beach volley, basket, pallavolo, nonché tante altre dimostrazioni live di diverse discipline grazie alle 22 associazioni presenti, ognuna con la sua identità e particolarità. Dal fitness alla danza, dallo sport alla prevenzione e sensibilizzazione sociale, tante facce di un mondo variegato e pieno di energia che è l’associazionismo e la beneficenza.

LA FAMIGLIA
La famiglia è al centro delle cure e attenzioni degli organizzatori che dedicano a genitori e figli aree adeguate per divertirsi in tutta sicurezza e tranquillità. Quest’anno si rinnova la promozione pensata per la famiglia: solo uno dei due adulti che accompagna un bambino sotto i 12 anni paga il biglietto. Ma non solo. Ecco un’altra novità creativa pensata per i piccoli artisti in erba. HF lancia il contest “Disegna la tua Casa”. Tutte le foto pervenute alla speciale giuria (composta da soli bambini) decreterà il vincitore assoluto. Tra i premi in palio ci sono delle agevolazioni per tutta la famiglia e un’emozionante “backstage experience”.

IL QUARTIER GENERALE DEL FESTIVAL
Per questa settima edizione si è di fronte ad una svolta storica: per la prima volta il festival ha il suo quartier generale in pieno centro a Treviso. L’ex sede Israa, per l’occasione battezzata “Home Festival SUN68 HUB”, è stata riqualificata a spazio artistico-culturale, centro nevralgico e cuore pulsante di arte, musica e narrativa con tanto di punto informativo dedicato, acquisto ticket, press area, zona bar con dj set e bus navette per raggiungere il Festival. A ufficializzare l’ouverture una divinità della street art: Shepard Fairey, meglio noto come Obey. Sarà infatti allestita una suggestiva esposizione delle opere più significative e controverse che hanno conquistato critica e pubblico di tutto il mondo. Accanto a queste chicche, ci sarà l’interessante esposizione che ripercorre i 40 anni dei celebri Ramones per un viaggio temporale ed emotivo nel pieno della ribellione Punk, mentre sul fronte design si potranno ammirare le variopinte “Art Guitar”, le chitarre d’artista in collaborazione con Treviso Comick Book Festival (Tcbf). E ancora interessanti workshop come l’H-Campus e prestigiose academy, incontri con scrittori, letterati e illustratori grazie alla collaborazione rinnovata con La grande Invasione (Festival della lettura di Ivrea promosso da Sur edizioni e dalla Galleria del Libro), conFinzioni Magazine, la redazione del tg satirico Lercio e la “posterzine” indipendente Lahar Magazine. Infine omaggio per il compianto David Bowie,con incontri di esperti e appassionati per celebrare un’icona della musica, tra cui Luca Scarlini, saggista, drammaturgo e storyteller che presenterà Ziggy sturdust – La vera natura dei sogni. 

L’ARTE 
Arte e musica, un felice connubio che anche quest’anno prende forma con artisti di caratura internazionale nell’area battezzata “House of Art”, una grande casa dove trovano spazio tutte le Arti. Conferma la sua presenza per il quarto anno consecutivo all’Home Festival il maestro dell’arte povera Michelangelo Pistoletto con la sua Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, il Terzo Paradiso. Un grandioso progetto che mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Per questa edizione di HF sarà realizzata una performance ad hoc, di forte coinvolgimento. Direttamente dalla 15a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia 2016 approda l’installazione site specific “Senza Terra / Without Land” a cura del critico veneziano Boris Brollo. Un’idea plastica della scultura sociale di Beuys che sposa l’epopea migratoria di questi anni in cui migliaia di persone si spostano da una nazione all’altra attraverso frontiere sempre più rigide. L’installazione è composta da una panchina per la sosta su cui sono incisi i nomi degli artisti (una settantina tra artisti, architetti e musicisti) e da un pallone aerostatico a forma di mappamondo.

I MEDIA PARTNER
A credere nel progetto Home Festival non c’è solo il popolo “Home” ma anche media partner di caratura nazionale e internazionale. Si confermano per il secondo anno consecutivo due importanti partnership con Repubblica.it e Webnotte, che seguono da vicino tutte le attività culturali, spettacoli, live e news del Festival. Quest’anno c’è anche la novità dell’accordo con Spotify, il servizio di musica in streaming che permette di accedere ad un catalogo di oltre 30 milioni di brani, sul quale sarà possibile seguire il profilo ufficiale di Home Festival e ascoltare tutte le playlist dedicate all’evento. C’è poi l’importante appoggio di Vevo, la piattaforma di video musicali leader a livello mondiale che supporta Home Festival lungo l’attesa di questi mesi e che seguirà il festival live tramite attività editoriali su Vevo.com, sull’App e sulle pagine social. Infine, sul fronte dei trasporti, si è trovato l’accordo anche con BlaBlaCar, il sito per la condivisione dell’auto che mette in contatto conducenti e passeggeri che desiderano effettuare lo stesso viaggio, questa volta in direzione dell’Home Festival.
I TICKET
Si ricorda che l’ingresso giornaliero dal 1 al 4 settembre costa 22 euro + diritti prevenditaAbbonamento a 70 euro + diritti prevendita per i quattro giorni. Biglietti a disposizione sui circuiti di Ticket One e Mail Ticket. L’ingresso il 31 agosto, data zero Aperol Spritz @ Home, è gratuito.


Aggiornamenti in tempo reale sul sito internet www.homefestival.eu

Il jazz italiano per Amatrice e per gli altri territori colpiti dal sisma domenica 4 settembre

A seguito dei tragici avvenimenti di questi giorni, “Il Jazz Italiano per l’Aquila”, iniziativa sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, diventa per questa edizione,“Il Jazz Italiano per Amatrice e per e per gli altri territori colpiti dal sisma”.

Domenica 4 settembre, due grandi eventi con numerosi concerti caratterizzeranno la giornata: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio alla Casa del Jazz, e in serata a L’Aquila nel piazzale adiacente la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Inoltre, buona parte dei 20 palchi originariamente previsti a L’Aquila, troveranno ospitalità in altre città italiane. Oltre a L’Aquila e Roma, sono previsti concerti a Milano, Torino, Napoli, Novara, Parma, Catania, Courmayeur, Pisa, Cantalupo in Sabina (RI), Barga, Empoli, Fano, Lecce, Nuoro e S. Anna Arresi, Lampedusa e molte altre città che si stanno aggiungendo in queste ore.

La grande maratona del jazz, con oltre 700 artisti impegnati in circa 110 concerti, distribuiti nel centro storico del capoluogo abruzzese, che si è tenuta per la prima volta lo scorso anno con la presenza di circa 60.000 persone, si sposta, quindi, a Roma e in altre città italiane, per concludersi con un grande concerto serale a L’Aquila, di fronte la Basilica di Collemaggio per problemi di sicurezza e logistica (si attendevano per questa edizione circa 100.000 persone), e per rispetto delle popolazioni colpite dal tragico terremoto della scorsa settimana.

Una grande giornata di solidarietà musicale, con la presenza di alcuni tra i più rappresentativi musicisti italiani che si esibiranno a titolo gratuito e dove per il pubblico è previsto un contributo spontaneo di solidarietà. Inoltre, è prevista l’attivazione di una campagna di crowdfunding nazionale e di un sms solidale per raccogliere fondi destinati al restauro ed alla riapertura del Cinema Teatro Comunale “Giuseppe Garibaldi” di Amatrice, luogo simbolo della cultura e della ricostruzione del tessuto sociale di uno dei centri storici distrutti dal sisma.

“Dopo i musei è adesso il mondo del jazz a mobilitarsi per la ricostruzione. Anche domenica prossima la solidarietà passa per la cultura”, così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta l’iniziativa #jazz4italy.

La comunità aquilana - ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente - è letteralmente distrutta dal dolore per la tragedia che ha colpito i fratelli del reatino e dei territori dell’Umbria e delle Marche. In segno non di lutto, ma di vera e propria disperazione, abbiamo annullato tutte le manifestazioni legate alla grande festa per la 722esima Perdonanza Celestiniana, decidendo altresì di annullare la grande maratona jazz, “Il Jazz italiano per L’Aquila”, che, già nella prima edizione, era stata uno dei rari momenti di vera gioia e ritrovata aspettativa e voglia di farcela per tutte le aquilane e tutti gli aquilani. Per questo motivo, pur rinunciando, per testimoniare il nostro cordoglio, a tenere la manifestazione all’Aquila, avevamo chiesto alla generosità dei jazzisti italiani che essa avesse comunque luogo, non più per L’Aquila ma per Amatrice e gli altri Comuni colpiti dal sisma. Il tutto anche al fine di avviare una raccolta fondi che potrà aiutare a ricostruire un luogo simbolo della vita di una comunità, quale il cinema teatro di Amatrice. Riflettendo insieme, tuttavia, ed ascoltando anche il Comitato Perdonanza e soprattutto il sindaco di Amatrice, abbiamo ritenuto che, nel coinvolgere 20 piazze italiane, fosse importante che proprio L’Aquila ospitasse il concerto principale, come segnale di una solidarietà che, d’ora in poi, vedrà i nostri territori, uniti dall’appartenenza al Parco Gran Sasso Monti della Laga, superare il nostro dolore e intraprendere il percorso di ricostruzione della comunità, e rinnovato sviluppo, per il futuro dei nostri figli.

“La maratona del Jazz Italiano per L’Aquila dello scorso anno – dichiara Paolo Fresu - è stato un inaspettato successo di musica ed emozione, talmente forte e pregnante che, forse, la storia del jazz italiano si può ora dividere tra un prima e un dopo L’Aquila. Questo ci ha spinto a ripeterla senza sapere che la ferita del sisma si sarebbe riaperta improvvisamente, lacerando ancora una volta le comunità del centro Italia.

Per questo oggi diviene “Il Jazz Italiano per Amatrice” e si trasferisce per un intero giorno nella Capitale e in molte città italiane, per approdare la sera, davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, luogo simbolo della comunità aquilana.

Se lo scorso anno siamo stati nel capoluogo abruzzese per porre l’attenzione sulla ricostruzione e animarne il centro storico (vi ritorneremo nel 2017 e 2018), questa volta saremo in tutta Italia, affinché la nostra solidarietà vada a ricostruire e ripristinare i territori colpiti dal sisma. Sempre più convinti che questa debba passare attraverso le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste”. 

“La Società Italiana degli Autori ed Editori si è fatta parte attiva nell’organizzazione, avendo già dato un contributo di 50 mila euro e si farà altresì carico di pagare il diritto d’autore  per gli eventi in programma in modo che tutto il ricavato possa essere devoluto in aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – aggiunge Filippo Sugar, Presidente di SIAE. - L’impegno di SIAE nei confronti della creatività non si limita infatti solo all’intermediazione del diritto d’autore ma si spinge, come in questo caso, fino all’utilizzo dei mezzi e dei repertori creativi e autorali per aiutare in momenti di grande emergenza come questo. Anche in questo caso, SIAE ha voluto dare il proprio contributo concreto nella convinzione che la cultura è la base attraverso la quale passa ogni ricostruzione”.

L’intera giornata de Il Jazz Italiano per Amatrice sarà seguita dalla Rai Tv, dai canali Radio Rai e raccontato anche con uno speciale di Rai Cultura.

Nella giornata di venerdì 2 settembre, il comitato organizzatore (Midj, I-Jazz e Casa del Jazz con la direzione artistica di Paolo Fresu) conferma nella città dell’Aquila i convegni già previsti: “Jazz, Turismo, Sostenibilità. I festival di jazz: una risorsa per la valorizzazione di ambiente e territorio e per un turismo sostenibile” (Palazzo Fibbioni, ore 15); e “Arte, Cultura, Pensiero sociale e politico” (Auditorium del Parco, ore 17.30). Due incontri che prevedono la partecipazione di esponenti del mondo politico, culturale, economico e della ricerca e il coinvolgimento di importanti realtà che si occupano di difesa e valorizzazione del territorio come Federparchi, FAI e Unesco Giovani. In sinergia con il pensiero del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e del Ministro Dario Franceschini, si è ritenuto, infatti, che questi incontri fossero particolarmente attuali, anche alla luce dei tragici fatti degli ultimi giorni.

In occasione di questi convegni, sarà donato un pianoforte a coda al Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila, acquistato grazie alle generose donazioni della campagna di crowdfunding “Un pianoforte per l’Aquila” che ha raccolto e diffuso il progetto dei tre pianoforti ideato da Claudio Filippini Giovanni Guidi e Mirko Signorile. Un secondo pianoforte sarà donato da SIAE, main sponsor della manifestazione e si stanno pianificando ulteriori forme di solidarietà, con un’attenzione particolare per le nuove generazioni attraverso laboratori di musica destinati ai bambini di età prescolare.

Il comitato organizzatore promette di essere a l’Aquila ancora, con il progetto originale, nel 2017 e 2018 sottolineando la caratura del jazz italiano e la necessità di essere vicini, attraverso la musica, a chi ha bisogno.

Sempre più convinti che la solidarietà debba passare anche attraverso la cultura e le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste. Per restituire ad Amatrice, all’Aquila e agli altri centri, le scuole, le case, le piazze e la memoria.

“Il jazz italiano per Amatrice” è realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz. L’edizione 2015, chiamata “Il jazz italiano per L’Aquila”, fortemente voluta dal Ministro Franceschini, dal Sindaco Cialente e da Paolo Fresu, grazie al decisivo sostegno della Siae,  ha rappresentato l’evento jazzistico più importante che abbia mai avuto il nostro Paese, non solo per l’ampia partecipazione di artisti e il grande successo di pubblico, ma per l’intensità emotiva che ha accompagnato l’iniziativa.

promosso da: Mibact - Ministero per i beni e le attività Culturali e del Turismo

Comune dell’Aquila – in occasione di Perdonanza Celestiniana 2016

main sponsor: SIAE

realizzato da: Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz, Casa del Jazz

partners: Disma Musica, Poste Italiane, Nuovo Imaie con il contributo di: Fondo Etico Ricostruzionevettori ufficiali: Trenitalia e Busitalia

con la collaborazione di: Corsica Ferries

media partners: Rai 5, Rai Cultura, Rai Radio 3, Rai Radio 7 live, Rai Isoradio

con il supporto di: Zero, Left, Musica Jazz, Jazzit

business development partner: Capitale Cultura

RAI2 presenta UNICI: Le quattro giornate di Vasco

Vasco

L’evento live dell’anno “Le quattro giornate di Vasco” racchiude i quattro concerti che l’artista ha eseguito allo stadio Olimpico di Roma, con ben 220 mila persone presenti. Vasco Rossi ripercorre 40 anni di carriera in un unico grande spettacolo da show man, in onda martedì 30 agosto alle 21.25 su Rai2.

Vasco, ai microfoni di Giorgio Verdelli, racconta il fortunato poker olimpico che ha radunato una comunità di fedelissimi, di “anime simili”, come lui stesso definisce i suoi fans. Un popolo che lo ha sempre seguito, condividendo emozioni, passioni e sentimenti: “Con loro ho un discorso diretto, racconto le cose che sento veramente, confesso delle debolezze, delle cose che ho e loro se le ritrovano dentro perché le hanno già – continua Vasco – io racconto quello che racconterebbero loro se avessero lo stesso strumento che ho io ,che è  quello di scrivere canzoni. Una persona sola o 50 mila. Canto sempre come se cantassi per un’anima sola, l’anima umana…quella che hanno tutti”.

Nella lunga intervista, l’artista ripercorre una carriera costellata da molti avvenimenti, da provocazioni e trasgressioni, ma anche dalla professionalità e dalla dedizione di chi la musica la fa per mestiere, come racconta lui stesso parlando della band che lo segue da tanti anni: “Ci consideravano dei balordi, ma qui c’è gente che ha speso una vita per suonare la chitarra in quel modo lì’”.

Una carriera, quella di Vasco, piena di cambiamenti, in cui passato e futuro si uniscono e si fondono insieme, dove ricordi e suggestioni si mescolano e si amalgamano nelle sue confessioni: “quella canzone l’avrei voluta scriver io” citando il celebre brano “Je So’ Pazzo” dell’amico Pino Daniele.

Vasco Rossi e Giorgio Verdelli

Vasco Rossi e Giorgio Verdelli

Un flusso di coscienza che passa anche attraverso il ricordo di un altro amico, Marco Pannella, a cui più volte, dal palco, dedica un pensiero. Non solo: immagini esclusive si arricchiscono di molte ed eccellenti testimonianze, da Milena Gabanelli che parla di Vasco come di un amico e lo va a sentire “per ascoltare qualcosa che ti assomiglia” a Vinicio Capossela che invidia la sintesi dei suoi testi, passando a Samuele Bersani, fan di Vasco da sempre, emozionato di incontrare il rocker esattamente 23 anni dopo, di fronte alle telecamere di “Unici”. E ancora Roberto Giacobbo, che nello stile di Voyager fa un divertente excursus sul pubblico di Vasco, e infine Paolo Fresu, che ne analizza le melodie e suona il tema di “Ogni Volta”.

Lo speciale conduce anche in un fuori programma, ovvero nel backstage, dove si svolgono tutti i preparativi del concerto davanti e dietro il palco, mostrando il lavoro dello staff e lo smontaggio alla fine dell’evento, e soprattutto il vero protagonista dei quattro concerti: il pubblico, formato da spettatori eccellenti come Gaetano Curreri, suo grande amico, autore, nonché leader degli Stadio, la cantante Emma, e l’attrice Ilenia Pastorelli.
In un crescendo di musica e momenti inediti “Unici” è il ritratto di Vasco Rossi e del suo popolo, dove rivivono le canzoni più celebri come Sally, Albachiara, Vita Spericolata, Come Vorrei, Quante Volte, Rewind da cantare, ancora, insieme.

“Il Blues della chitarra sola”, che “racconta la verità, parla di te e non mente mai”.

 

Céline Dion ricomincia da “Encore un soir”, un album tutto in francese.

Celine Dion

Celine Dion

Due lutti devastanti ed un’esistenza da rimodulare. La pop star canadese Céline Dion ricomincia da “Encore un soir” un nuovo album interamente cantato in lingua francese e pensato proprio insieme al marito Renè Angelil scomparso lo scorso gennaio. L’artista ha quindi realizzato un sogno che i due accarezzavano da tempo. Pubblicato sia in digitale che nei negozi in ben tre versioni: Cd, Box Deluxe Edition (con Cd con 3 bonus track, libretto da 80 pagine e braccialetti in raso) e doppio lp + cd, il progetto musicale si avvale della collaborazione del suo storico collaboratore Jean-Jacques Goldman che ha composto la canzone che dà il titolo all’album “Encore un soir”: «So che hai scritto già tutto per me, ma quello che vivo in questo momento è talmente importante, se tu potessi donarmi un poco della tua magia…», gli aveva chiesto lei ed ecco che proprio quella richiesta ha sortito l’effetto sperato dopo ben 12 anni di distacco. Il singolo di lancio ha tra l’altro raggiunto le vette di iTunes anche nei mercati non francesi, arrivando al numero 1 in 10 Paesi, nella top 10 in 22 Paesi e nella Top 20 in 27 Paesi.

Video: Encore un soir

Tra gli autori delle tracce contenute nella tracklist ci sono anche Francis Cabrel e Serge Lama che, per la prima volta insieme, collaborano a una canzone per Céline, e Jacques Veneruso, Grand Corps Malade, che ha preso parte al disco di Céline “Sans attendre”, ha messo ancora una volta a disposizione la sua poesia per questo progetto. Tra gli altri figurano Florent Mothe e Mutine, che hanno aggiunto il proprio nome a questo nuovo capitolo con quattro brani dal sapore pop. Daniel Picard, invece è stato scelto tra oltre 4.000 candidati che hanno partecipato a un contest lanciato sul sito web di Céline, e ha firmato il brano intitolato “À la plus haute branche”. Il risultato è un disco che mette in evidenza la capacità di Céline Dion di affrontare registri bassi, lasciando che la propria voce diventi più dolce che potente. Un tocco tenero ma non malinconico, a vantaggio di melodie scelte per accompagnare canzoni incentrate sull’importanza della capacità di andare avanti e affidarsi a se stessi. Con queste premesse, Céline Dion è pronta per mostrarsi al mondo in tutta la sua lucentezza.

Raffaella Sbrescia

 

TRACKLIST

01. Plus qu’ailleurs

02. L’étoile

03. Ma faille
04. Encore un soir
05. Je nous veux
06. Les yeux au ciel
07. Si c’était à refaire
08. Ordinaire
09. Tu sauras
10. Toutes ces choses
11. Le bonheur en face
12. À la plus haute branche

Glory, il ritorno di Britney Spears disattende le aspettative

Britney Spears

Britney Spears

Britney Spears torna sulla scena musicale con “Glory”, il suo nono album in studio pubblicato su etichetta RCA Records. Disponibile in due versioni: CD Standard (12 brani) e Deluxe Version (17 brani), il lavoro dell’icona pop multiplatino ha già diviso le opinioni di critici e fan della prima ora. Tra chi parla di “svolta” e di “maturità” e chi, invece, parla di “fiasco” quello che sfugge è che non ci si può soffermare sulla ricerca di eventuali contenuti all’interno di un lavoro che intende per lo più ammiccare e, in qualche caso, divertire il pubblico.

Britney Spears

Britney Spears

 Anticipato dal singolo “Make Me…” feat. G-Eazy, balzato subito in testa alla classifica iTunes dei singoli più venduti, “Glory” servirà soprattutto a rilanciare l’immagine di Britney, attesissima questa notte agli MTV VMAs ed il 27 settembre a Londra in occasione dell’Apple Music Festival 2016.  Affiancata da un team che annovera addetti ai lavori del calibro di Mischke (già collaboratore di Michael Jackson e Spice Girls) ed autori che hanno lavorato con Madonna Selena Gomez, Nick Jonas,  Demi Lovato, Britney Spears ha cercato di spaziare tra generi e sonorità senza tuttavia riuscire ad individuare la sua personale chiave di volta in nessuno dei brani contenuti nella tracklist del disco.  La cantante passa dalle ritmiche urban del già citato “Make me” al beat box della più sensuale “Private Show” passando per le correnti alle correnti elettroniche di “Clumsy” fino alla chiusura sperimentale di “Coupure Eléctrique”, brano interamente cantato in francese che, grazie alla sua veste minimale, rappresenta forse il punto da cui Britney dovrebbe pensare di ripartire per rimettersi davvero in carreggiata e provare a fare la differenza nel dorato mondo del pop.

Raffaella Sbrescia

 “GLORY” – Tracklist

01. Invitation

02. Do You Wanna Come Over

03. Make Me… feat. G-Eazy

04. Private Show

05. Man Of The Moon

06. Just Luv Me

07. Clumsy

08. Slumber Party

09. Just Like Me

10. Love Me Down

11. Hard To Forget Ya

12. What You Need

13. Better – Deluxe version

14. Change Your Mind (No Seas Cortes) – Deluxe version

15. Liar – Deluxe version

16. If I’m Dancing - Deluxe version

17. Coupure Élecrique - Deluxe version

Video: Make Me

La notte della Taranta 2016: una “fimmina” con cuore grande e cervello fino

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

Un riscatto che passa dalla sofferenza. Questa è stata la chiave di lettura del Concertone Finale de La Notte della Taranta, tappa finale dei sedici appuntamenti itineranti che hanno attraversato il Salento. Un’edizione tutta al femminile con Carmen Consoli nei panni di Maestra Concertatrice e tante illustre colleghe del calibro di Nada, Tosca, Fiorella Mannoia, Buika e la ex corista dei Rolling Stones Lisa Fischer strette intorno a lei.

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

Concepito come rito guarificatore, l’evento è stato rimodulato in seguito al terribile sisma che ha sconvolto il Centro Italia con una gara di solidarietà che ha trasformato l’evento di Melpignano nella prima grande manifestazione a sostegno delle vittime del terremoto attraverso la devoluzione a loro destinata dei cachet degli artisti, dei direttori artistici, dell’Orchestra e del corpo di ballo nonché dei proventi ricavati dalle vendite del cd della Notte e delle donazioni di quanti hanno mandato un sms al 45500.

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

Non solo solidarietà ma anche cultura.Mantenendo i piedi ben saldi nella tradizione Carmen Consoli, insieme a Daniele Durante (Canzoniere Greganico Salentino), che con lei ha costruito la struttura del concerto, ha scelto di proporre al pubblico una versione più ortodossa della Notte della Taranta senza tralasciare l’intessitura di sottili e complesse trame interculturali. Intensi i contributi delle ospiti di riguardo, belli da ascoltare gli storici brani proposti da Stefania MorcianoAlessandra Caiulo, Alessia Tondo, Enza Pagliara, Ninfa Giannuzzi, l’immancabile Antonio CastrignanòGiancarlo Paglialunga, Antonio Amato e Luigi Marra. Preziose le coreografie ideate da Fabrizio Mainini splendidamente eseguite dai 10 ballerini popolari e dagli 8 accademici che hanno letteralmente incantato il pubblico per una notte povera di chiacchiere e ricca di sostanza.

Raffaella Sbrescia

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

La notte della Taranta @ Fondazione Notte della Taranta

 

Gianna Nannini live a Paestum: una notte per celebrare i suoi successi senza tempo

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini, regina del rock italiano al femminile, si è esibita al Teatro dei Templi di Paestum nell’ambito del suo Hitstory Tour per una data a cura di Anni60 produzioni.

In scaletta ben 40 anni di rock, gli stessi racchiusi in Hitstory. Accompagnata dal sestetto d’archi Red Rock Strings (composto da Lorenzo Borneo, Roberta Malavolti, Liuba Moraru, Chiara Santarelli al violino, Linda Rusca alla viola e Davide Pilastro al violoncello) e da una sezione ritmica di stimati musicisti quali Davide Tagliapietra e Thomas Festa alle chitarre, Moritz Müller alla batteria, Daniel Weber al basso, Will Medini alla tastierista, pianoforte e programmazioni, impreziosito dalle voci delle coriste Isabella Casucci e Anna Camporeale, la Nannini ha cantato ben 26 brani spaziando in lungo e in largo tra i grandi successi che hanno reso grande il suo repertorio. A confermare lo stato di grazia dell’artista, una fertile sessione di scrittura per quello che sarà il suo nuovo album e che verrà presumibilmente pubblicato nel 2017.

Le foto sono a cura di: Anna Vilardi

 

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

Gianna Nannini live @ Paestum ph Anna Vilardi

The Rockers, il nuovo album di Alborosie è ricco di collaborazioni

CopertinaTheRockers

“The Rockers” è il nuovo album della stella del reggae mondiale Alborosie, in uscita in esclusiva per l’Italia il 26 agosto per Saifam e distribuito da Self.

“L’idea del progetto “The Rockers” è nata circa un anno fa e si inserisce all’interno di un cammino, ormai di una vera e propria missione, che dura da più di vent’anni – dichiara Alborosie – All’interno del progetto ci sono moltissimi artisti di ogni genere e tipo”. Un album pensato per il pubblico italiano in cui troviamo collaborazioni con gli artisti nostrani più importanti tra i quali Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Fedez & Sandy Smith, Elisa e Nina Zilli, abbracciando poi i pilastri della scena alternativa nazionale come 99 Posse, Africa Unite, Sud Sound System, Boomdabash, Vacca, Caparezza e Apres La Classe.

Alborosie

Alborosie

Il primo video estratto è “A piedi scalzi”, realizzato con la straordinaria partecipazione di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Il 50% del ricavato del singolo “A piedi scalzi” sarà devoluto in beneficenza a Stand up for Giamaica onlus, un’associazione senza fini di lucro nata nel 1999 per iniziativa di alcuni volontari del Gruppo Italia 105 di Amnesty International.

ALBOROSIE con i suoi vent’anni di carriera alle spalle è considerato l’ambasciatore italiano del reggae nel mondo e il suo ultimissimo album “Freedom & Fyah” ha segnato un nuovo capitolo per l’artista siculo, sempre più radicato ed acclamato nella sua terra adottiva, la Giamaica. Grande attesa per il concerto di lunedì 5 settembre al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI), in cui ALBOROSIE insieme alla storica Shengen Clan Band condividerà il palco con DAMIAN MARLEY. Una possibilità unica di vedere due degli artisti più importanti della scena black mondiale con due show imperdibili sullo stesso palco, una serata che di diritto si candida ad essere l’evento cult dell’estate urban milanese. Prevendite su TICKETONE

Video: A piedi scalzi

Tracklist

1. ALBOROSIE FEAT. ELISA – Fire In The Dark
2. ALBOROSIE FEAT. LORENZO “JOVANOTTI” – Il Mondo 2016
3. ALBOROSIE FEAT. GIULIANO SANGIORGI – A Piedi Scalzi
4. ALBOROSIE FEAT. FEDEZ & SANDY SMITH – Sugar Boy
5. ALBOROSIE FEAT. CAPAREZZA – Volume Unico
6. ALBOROSIE FEAT. NINA ZILLI – Ormai
7. ALBOROSIE FEAT. BOOM DA BASH – Hustlers Never Sleep
8. ALBOROSIE FEAT. AFRICA UNITE – Dritto Nel Cuore
9. ALBOROSIE FEAT. SUD SOUND SYSTEM – Illusione
10. ALBOROSIE FEAT. VACCA – Milano
11. ALBOROSIE FEAT. 99 POSSE – My Generation
12. ALBOROSIE FEAT. APRES LA CLASSE – C’Est La Vie

Undici concerti all’ Arena di Verona per Zucchero e intanto “Black Cat” continua a mietere successi.

Zucchero ph Meeno

Zucchero ph Meeno

«Quando mi sono messo a scrivere questo album ho pensato di voler essere più libero. Mi sono ricordato di quando ai tempi di “Oro incenso & Birra” non mi interessavano le classifiche delle radio e andavo a ruota libera buttando giù quello che il momento mi suggeriva in modo istintivo. Con “Black Cat” volevo tornare quanto più possibile a quello stato d’animo muovendomi in modo più anarchico. Così facendo ho buttato giù una quarantina di canzoni per poi sceglierne 12. Senza seguire mode o suoni, ho voluto coinvolgere tre produttori diversi. Fondamentale è stato riuscire a dare alla fine un sound omogeneo per far capire che i brani appartengono ad uno stesso album. Ci siamo divertiti molto anche perchè i musicisti, soprattutto quelli con cui ho lavorato a Nashville, lavorano come negli anni ’70, ascoltando il provino 3-4 volte e operando sul brano come ci si sente di fare sul momento. C’è voluto un anno per scrivere i brani, ho viaggiato tra Los Angeles, New Orleans, Memphis per rinnovare la mia musica che, tra gli altri, attinge dal blues e dalla musica afroamericana, senza ricorrere a sintetizzatori o ad altre strade più moderne». Così Zucchero presentava qualche tempo fa “Black Cat”, il suo ultimo album di inediti pubblicato per Universal Music. Un album nero, con radici nella musica afroamericana intriso di suoni ruvidi ed intense vibrazioni che è arrivato sul mercato internazionale sulla scia di oltre 60 milioni di dischi venduti.

“Black Cat” è prodotto da tre grandi nomi del panorama internazionale, T Bone Burnett (Elvis Costello, Elton John, Tony Bennett e altri), Brendan O’Brien (Bruce Springsteen, Pearl Jam, Bob Dylan e altri) e Don Was (The Rolling Stones, Iggy Pop, Bob Dylan e altri), e si compone di 13 brani dalle nervature rock-blues. L’album annovera anche la collaborazione artistica di Bono, che in seguito alla tragedia avvenuta al Bataclan di Parigi ha scritto con Zucchero il brano “Streets Of Surrender (S.O.S.)”, la partecipazione alle chitarre di Mark Knopfler, che suona sia nel brano “Streets Of Surrender (S.O.S.)” sia nel brano “Ci si arrende” e il contributo artistico di Elvis Costello che ha scritto la versione inglese del brano “Love Again”, dal titolo “Turn the world down” (canzone presente solo nelle versioni estere di “Black Cat”).

«La cosa buona è che tutti i tre produttori sono amici, si rispettano l’uno con l’altro, non c’è mai stata competizione, hanno capito perfettamente che il disco doveva suonare come un progetto unico pur nelle varie diversità di stile. Un altro elemento importante era che io dessi a loro dei brani mirati, ne avevo 40 a disposizione e ne ho dati 7 a ciascuno di loro», spiegava Zucchero che, nel definire, l’essenza della propria ricerca musicale raccontava: «”Chocabeck” l’ho fatto quasi 6 anni fa, nel frattempo c’è stata la “Sesión Cubana”, una deviazione che mi ha particolarmente divertito. Quello che davvero mi ha fatto pensare è stato il tour negli Usa: ho suonato per la prima volta negli stati del Sud ed è proprio a questi luoghi che mi sono ispirato per pensare ai suoni del disco: ho pensato alle piantagioni, alle prison song, ai suoni tribali. Ho usato tante chitarre artigianali, mi sono immaginato film come “Dodici anni schiavo”, “Django Unchained” poi, solo in un secondo momento, sono arrivati i testi delle canzoni». E, in effetti, i testi della tracklist lasciano intravvedere l’anima di Zucchero, un po’ “diavolo”, un po’ “santiera”, attento ai sentimenti ma anche amante della “sporcizia” sensuale, quella che è frutto del sacrosanto “slempito” sempre più latitante. Brani veloci e trascinanti ma anche intense ballads hanno fatto di questo album un grande successo che presto sarà presentato sui palchi di tutto il mondo.

Zucchero ph Meeno

Zucchero ph Meeno

A questo proposito “Black Cat” verrà presentato live da Zucchero in anteprima mondiale all’Arena di Verona, dal 16 settembre, nei suoi unici 11 concerti in Italia per tutto il 2016. L’artista porterà in scena uno spettacolo unico,  evento organizzato da F&P, regalando così al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza inedita e irripetibile attraverso i suoi nuovi e vecchi successi. Ci saranno tantissimi musicisti sul palco, le aspettative sono davvero alte anche in merito ai possibili ospiti a sorpresa. A questo riguardo vige ancora il massimo riserbo. Per ora è certo che durante gli undici appuntamenti live, la città di Verona si trasformerà nella “città di Zucchero” grazie anche a delle iniziative collaterali che mirano a consolidare il rapporto tra l’artista e la Città.

Verrà infatti allestita nei pressi dell’Arena di Verona una mostra interamente dedicata a Zucchero, una retrospettiva per celebrare, attraverso immagini e parole, una tra le carriere più importanti della musica italiana e non solo. Un’occasione per rivivere le numerose tappe e i momenti di successo degli oltre trent’anni di attività del bluesman italiano, dagli esordi fino ai riconoscimenti internazionali.

 Raffaella Sbrescia

 Video: 13 Buone Ragioni

Koan: il disco da viaggio di Victor Kwality

Victor-Kwality-3

“Un disco da viaggio, da ascoltare con la testa rivolta al finestrino mentre le immagini scorrono fuori”, così Victor Kwality aveva definito l’essenza di “Koan”, il suo primo album da solista pubblicato per Sugar Music. Così, in effetti, è. Le dodici tracce che compongono questo album sono nate in giro per il mondo: dal Portogallo all’Indonesia, dalle colline toscane alla Scozia e fotografano in maniera fedele e spontanea l’anima di poeta e viaggiatore di Victor. Il disco, curato dai producer della scena rap Frenetik&Orang3, rappresenta un viaggio interiore ed è il frutto di un lavoro personale ma anche collettivo; un percorso attraverso una vita nomade che, dopo aver visto Victor affermarsi tra i maggiori esponenti della scena drum’n’bass con la band LNRipley, lo vede oggi in una veste più introspettiva e spirituale. Un cambio di registro per lo stile di Victor con i bpm che rallentano a favore di una nuova suggestiva corrente semantica. Si va da momenti di flusso fluido con “Oracle Bambino, Wake Up From Coma e Ice Gold And Steel” a piccole e leggere incursioni elettroniche più vicine alle origini come “Lost Son e 4am. Il carico di sensazioni raccolte è prezioso e variegato: stili, influenze, reminiscenze filosofico-spirituali si incontrano, si incrociano mostrandosi pronti a germogliare in modo sempre nuovo a seconda dello scenario di riferimento.

Raffaella Sbrescia

Video: Virgo

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