Armonie d’Arte Festival: emozioni d’autore al Parco Archeologico Scolacium di Borgia (CZ)

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La 14 ma edizione dell’Armonie d’Arte Festival si terrà dal 19 luglio al 12 agosto nello spettacolare Parco Archeologico Scolacium di Borgia (CZ). Ideata e diretta, dalla prima edizione ad oggi, da Chiara Giordano, la rassegna è stata la prima attività culturale performativa strutturata all’interno di un’area archeologica calabrese e, nel corso di tredici anni, è diventata una delle più significative attività culturali del meridione per qualità artistica e organizzativa. Ad introdurci la nuovissima edizione è proprio la dottoressa Giordano che, nelle vesti di direttore artistico del Festival, ha sottolineato non solo la qualità produttiva della manifestazione ma anche, e soprattutto,  l’idea di fondo che attraversa tutto l’evento, ovvero quella di proporsi al pubblico non solo come un contenitore di spettacoli, seppure di alto profilo, ma anche un “propulsore “ di idee e creatività in grado di coinvolgere i più giovani.

Armonie d’Arte Festival giunge alla 14 ma edizione, cosa racchiude il titolo della manifestazione e qual è lo spirito con la organizzate ogni anno?

Il cartellone e le diverse attività connesse sono pensate e organizzate seguendo il concetto dell’Armonia sia nella scelta degli artisti che della conduzione. Armonie d’arte, come espresso già dal titolo, racconta stili e generi diversi  unendo teatro, danza e musica attraverso la contaminazione o l’intersezione di vari linguaggi. Il cartellone sarà sicuramente variegato ma con una forte coerenza interna, grandi artisti proporranno i loro repertori  ma ci saranno anche produzioni nuove  perché pensiamo che un Festival non debba essere soltanto un contenitore di proposte di alto profilo ma anche e soprattutto un propulsore di idee, un ruolo chiave, quest’ultimo, che deve essere svolto proprio da chi opera nella cultura.

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Il Festival si svolge nel parco Archeologico di Scolacium di Borgia…qual è il legame tra la manifestazione e questo territorio?

La location rappresenta un sito archeologico di punta nel contesto meridionale, oltre che un luogo di grande suggestione che, sia gli ospiti che gli artisti, portano nel cuore, un luogo speciale che negli anni ci ha sempre regalato momenti magici.

Il 9 e 10 agosto presenterete un’opera prima intitolata “L’ultima notte di Scolacium” con musiche originali di Nicola Piovani e la partecipazione di Gerard Depardieu. Quale sarà la trama dell’opera, il messaggio che intende trasmettere al pubblico e quali le emozioni da veicolare?

Per noi è molto importante poter incuriosire il pubblico creando nuove proposte artistiche e, in questo caso, raccontiamo un grande momento del Sud Italia, ovvero il periodo normanno. Il legame tra la vicenda ed il contesto in cui verrà raccontata sarà ovviamente molto forte ma un elemento altrettanto importante sarà la creazione virtuale di un’Abbazia normanna (affidata alla società leader Capware) proprio per restituire all’occhio del pubblico un’idea fedele di come potesse essere il luogo a quel tempo. A tutto questo si aggiunge un suggestivo racconto, a metà strada tra storia e leggenda, un momento di teatralità visionaria legato ad una storia assolutamente certificata per raccontare la terra del Sud. Vorremmo che il pubblico si emozionasse sia per l’aspetto scenico sia per quello che possiamo suscitare attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie con una produzione imponente. Il nostro augurio è che il pubblico riconosca lo sforzo fatto per creare nuove produzioni e che resti affascinato da un luogo già di per sé suggestivo, potenziato attraverso la creatività del discorso virtuale. La regia sarà di Cristina Mazzavillani Muti  che, attraverso la sua sensibilità poetica, ha questo modo di raccontare i fatti come se si trattasse di una grande favola. In sintesi, racconteremo la favola del sud con l’ausilio delle più moderne tecnologie e con la partecipazione straordinaria di Gerard Depardieu ma anche di Rosa Feola come voce di contralto soprano, Edoardo Siravo e Daniele Pecci.

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Il tema del Festival è “Ex Antiquitate Novum” ci spiega il perché di questa scelta?

Prendendo spunto proprio dal titolo dello spettacolo “L’ultima notte di Scolacium”, crediamo che la creatività ponga le proprie basi su una memoria consolidata. Tutto il nuovo nasce, dunque, dal concetto di antiquitate, qualcosa che appartiene alla nostra memoria e che, tuttavia, può essere foriero di futuro. Proprio per questo, tutta la programmazione, a partire dal 19 luglio, con il concerto di Hiromi, un fenomeno artistico di risonanza mondiale che, partendo dalla musica classica, si muove verso la fusion, il jazz, il rock intende coniugare classicità e contemporaneità, storia, mito, leggenda. Allo stesso modo i Carmina Burana, lo Spell Bond Contemporary Ballet rileggeranno il mondo del passato attraverso la danza ed il canto contemporaneo.

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Gran finale con Mario Biondi il 12/08…

Questa è una proposta che, pur essendo di altro profilo, rivolgiamo ad un pubblico più ampio e che gestiamo con la collaborazione di promoter locali per coinvolgere il territorio a 360 gradi. Un evento assolutamente coerente con l’impostazione che abbiamo dato al nostro cartellone.

Come sarà strutturata la sezione Armonie Young?

Abbiamo messo a punto una serie di iniziative finalizzate al sostegno delle realtà più giovani, faremo uno spettacolo e presenteremo anche un lavoro di una giovane ricercatrice e proporremo anche artisti pop per dare un segnale di vicinanza ai giovani a 360 gradi.

Tutti gli spettacoli si svolgeranno all’interno del parco archeologico Scolacium a Borgia (Cz) alle ore 22.00; per info e prenotazioni 366 4362321 o 333 2275985 o sul sito www.armoniedarte.com .

Raffaella Sbrescia