Malika Ayane: “Naif? Un disco dedicato al presente e a Sanremo vado per divertirmi”

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Elegante, raffinata, solare ed accattivante, Malika Ayane ha accolto la stampa musicale italiana a Milano in occasione della presentazione di “Naif”, il suo quarto album di inediti targato Sugar.  Un disco leggero eppure ricchissimo di sfumature sia dal punto di vista strumentale che testuale. Un album incentrato sul valore del tempo eppure profondamente innamorato del presente, precisamente dell’hic et nunc, del qui ed ora. Lo stile e l’unicità della voce di Malika elevano la caratura del progetto scritto e registrato tra Milano, Parigi e Berlino, a stretto contatto con autori internazionali come Shridhar Solanki e Simon Wilcox. Presenti in “Naif” anche alcuni tra i nomi più gettonati del momento come Giovanni Caccamo, tra gli autori della traccia sanremese “Adesso e qui”, Matteo Buzzanca, Bungaro, Chiodo e soprattutto Pacifico con cui Malika ha lavorato in maniera simbiotica all’intero disco che, come ha raccontato la stessa cantautrice italo-marocchina, è stato prodotto da artisti internazionali: «Frequento assiduamente Berlino da ormai due anni ed è lì che ho incontrato Axel Reinemer & Stefan Leisering, componenti del collettivo Jazzanova. Insieme a loro ho voluto creare un disco che fosse molto individuale e che dal punto di vista musicale potesse miscelare pop e jazz, classicità ed elettronica».  In effetti “Naif” è un lavoro davvero molto variegato: si va dalla spensieratezza di “Senza fare sul serio” al  peculiare mood di “Blu”, alla enigmatica malinconia di “Ansia da felicità”, all’ironia di “Cose che ho capito di me”, destinata a sfatare gran parte del luoghi comuni più diffusi.  Finemente contagiosa l’allegria ritmica di “Chiedimi se”, strategicamente scelta per chiudere il disco che si propone come uno dei progetti più interessanti all’interno del contesto sanremese.

L’intervista:

Malika, Sanremo è alle porte…come ti senti?

Respiro una bella atmosfera, il clima è molto rilassato rispetto alle altre volte. La mia canzone “Adesso e qui” è un brano che parla del “presente nostalgico”, un presente effimero, pronto a svanire nel momento stesso in cui si vive. Dal Festival mi aspetto di divertirmi tanto, lo stress mi avvolge soltanto un paio di settimane prima  poi si diventa consapevoli di fare parte del più grande pettegolezzo della tv italiana.

Come è nato il brano?

La melodia è arrivata da Giovanni Caccamo, ultimo arrivato in casa Sugar. Non ci sono altre ballads nel disco per cui ho lavorato molto con Pacifico per inserire il brano nel mio progetto. Il testo nasce da quello di “Non detto”, uno dei miei preferiti ed è venuto fuori mentre cercavamo di immedesimarci nelle vite di ipotetici amanti.

Cosa indosserai durante la kermesse?

Sto facendo le ultime valutazioni  di sicuro vestirò in maniera essenziale, con abiti minimal. Uno dei nomi che posso anticiparvi è Albino, un designer indipendente che adoro.

Come è avvenuta la scelta della cover sanremese “Vivere” di Vasco Rossi?

L’ho scelta perché mi sono accorta che si tratta di un “no” generazionale. Si tratta di una grande sfida per me in qualità di interprete…tecnicamente si passa da un tono molto basso ad uno molto alto ed è qualcosa di molto difficile da fare.

Cosa verrà dopo il Festival?

Dopo Sanremo ci sarà un disco che mi ha reso felice, voglio parlare  con chi mi segue, voglio fare concerti, fare viaggi alla ricerca di idee.

Come sarà strutturato il tour?

Sarà diviso in tre fasi: una dedicata alla perversione dell’ascolto (principalmente delle percussioni), una riservata ai club ed una prettamente teatrale (puramente estetica) di cui non potrei assolutamente fare a meno.

Ecco la tracklist:

1. Lentissimo
2. Senza fare sul serio
3. Tempesta
4. Blu
5. Ansia di felicità (Sonntag living)
6. Cose che ho capito di me (?)
7. Adesso e qui (nostalgico presente)
8. Dimentica domani
9. Non detto
10. Chiedimi se

“Che giorno è”, Marco Masini tra Festival di Sanremo e “Cronologia”

Masini_Cronologia_cover disco

Marco Masini è pronto a tornare a Sanremo ben 25 anni dopo il suo esordio al Festival. Il cantautore fiorentino sarà in gara con l’intenso e bellissimo brano “Che giorno è”, scritto a sei mani con Federica Camba e Daniele Coro. Durante la serata di giovedì 12 febbraio, dedicata alle cover, sul palco dell’Ariston Marco Masini interpreterà il brano “Sarà per te”, scritta dall’amico Francesco Nuti. In occasione della partecipazione al Festival, proprio il 12 febbraio uscirà il triplo album antologico intitolato “Cronologia” (Sony Music) che conterrà non solo il meglio della discografia di Marco Masini ma anche ben 5 brani inediti. Abbiamo incontrato l’artista per fare il punto sul suo rinnovato stato di grazia artistica.

Partendo dal brano sanremese salta subito all’occhio un forte e chiaro messaggio di speranza e positività ”Vivere e cadere, vivere e rialzarsi, vivere ricominciare come la prima volta”“Che giorno è” per te, Marco?

La maturità acquisita in questi 25 anni mi fa tornare con un obiettivo ben preciso ovvero quello di ritrovare una strada importante. In questi anni è cambiato il mondo, la società, il modo di scrivere, di chiamare le persone. Negli anni ’90 ero il portavoce di una generazione che si era un po’ persa, oggi canto l’esigenza di vivere. Questo è l’urlo di Marco Masini, sento che Masini debba ancora urlare ma con un altro spirito, un’altra energia. Arrivo sul palco di Sanremo con uno stato d’animo molto sereno, sento che questo nuovo brano mantiene una coerenza con colui che ero e colui che sono adesso.

Com’è nato il sodalizio con Federica Camba e Daniele Coro?

Sono due autori molto bravi che ho iniziato ad apprezzare dalle prime cose che avevano scritto per Alessandra Amoroso. Credo sia necessario confrontarsi con il nuovo, reggere l’urto ti consente di esserci ancora. Ero curioso di scoprire cosa sarei riuscito a fare cooperando e coesistendo con delle penne fresche, è stato un momento di confronto, mi sono messo in discussione anche per capire che tipo di contributo avrei potuto dare alla musica di domani.

Cosa ti manca degli anni ’90?

Nella musica ciò che manca sono i produttori che ti prendono per un orecchio e che ti insegnano a lavorare. Più in generale, mi manca il mistero, non si va più alla ricerca delle cose da scoprire, si vuole comunicare sempre tutto e subito.

Marco Masini Ph Daniele Barraco

Marco Masini Ph Daniele Barraco

Come è avvenuta la scelta di “Sarà per te”?

Sono da sempre un grande fan di Francesco Nuti e ho voluto approfittare della possibilità di poter essere lui per almeno tre minuti.

Come pensi che verrà accolta la tua canzone sanremese?

Le cose vanno ascoltate con grande attenzione. Alla luce di questo presupposto è chiaro che l’interpretazione altrui diventa decisiva. Da parte mia c’è la massima tranquillità, staremo a vedere cosa diranno gli altri.

In “Cronologia” hai incluso anche “Cosa rimane” (A Marco), un bel regalo per i tuoi fan…

Questo brano è arrivato in un periodo di grande difficoltà. Ho un fanclub che esiste dal 1990, che ha visto un forte ricambio generazionale e che non è mai morto. L’incisione di questa canzone rappresenta un regalo doveroso e molto sentito.

Hai voglia di lavorare con le nuove generazioni?

Certo! Ho intenzione di aprire un centro che possa realmente aiutare chi desidera entrare nel mondo della musica in maniera seria ed intelligente. Ci saranno corsi di apprendimento  finalizzati alla stesura di una canzone con un gruppo di lavoro poco numeroso e molto efficiente. Sto ancora decidendo se farlo a Firenze o a Milano…

Cosa pensi dei talent show?

Il talent è al tempo stesso una buona idea ed una incredibile scorciatoia. Ai miei tempi chi veniva fuori durava negli anni perché aveva alla base almeno 16 anni di gavetta. Io, per esempio, ho iniziato dai night club ed ero davvero convinto di cosa avrei voluto fare della mia vita, oggi i ragazzi che escono da una vetrina mediatica così importante diventano subito schizzinosi circa il dove e come esibirsi.

Come mai hai scelto di pubblicare “Cronologia” e non un album con soli inediti?

Ho fatto questa scelta insieme a Sony Music. In questo lavoro c’è il rimorchio di una vita, ci sono momenti di grande difficoltà, grandi successi e grandi errori. Ripropongo le mie canzoni con un’attenzione diversa, voglio capire, rivalutarmi nel bene e nel male. Si passa dall’intimismo, all’acustica, alle parentesi unplugged a quelle piano e voce.

Marco Masini Ph Daniele Barraco

Marco Masini Ph Daniele Barraco

Quale sarà il tuo approccio all’Instore tour?

Si tratta principalmente di un modo per riavvicinare le persone al negozio di dischi e riporre attenzione al supporto fisico. Ho sposato appieno il progetto soprattutto per questo motivo.

Raffaella Sbrescia

“CRONOLOGIA” verrà presentato da Marco ai suoi fan durante un Instore Tour, queste le tappe: 19 febbraio a Milano (ore 18.00 – Mondadori Megastore, via Marghera 28); 20 febbraio a Torino (ore 17.30 – MediaWorld/Centro Commerciale 8 Gallery, via Nizza 262); 21 febbraio a Firenze (ore 17.30 – MediaWorld/Centro Commerciale Ponte a Greve, Viuzzo delle Case Nuove 9); 23 febbraio a Roma (ore 18.00 – laFeltrinelli, via Appia Nuova 427).

Rachele Bastreghi è una chanteuse rock in “Marie”. La recensione dell’ep

Cover Rachele Bastreghi MARIE

Rachele Bastreghi è una delle voci più ammalianti dello scenario pop-rock italiano e “Marie” è il titolo del suo primo Ep da solista. Lei, che all’interno dei Baustelle è riuscita a ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel corso di 15 lunghi anni di carriera, ha scelto di compiere un nuovo importante passo nel suo articolato percorso artistico. L’occasione per lavorare a questo progetto, pubblicato lo scorso 27 gennaio, le è stato offerto dall’inclusione della canzone “Mon petit ami du passé” all’interno della fortunata fiction RAI “Questo nostro amore 70”, in cui la stessa Rachele vestiva i panni di uno dei personaggi della fiction, la chanteuse rock Marie. Motivata dall’idea di proseguire la collaborazione con il produttore artistico Giovanni Ferrario per costruire un piccolo progetto intorno a quella canzone, Rachele ha dato vita ad un lavoro ispirato ai frenetici, creativi, intensi, affascinanti anni ’70.

“Marie” è composto da sette brani,  quattro inediti (tra cui i due singoli “Mon petit ami du passé” e “Il Ritorno” e “Senza essere”, scritta insieme a Claudio Brasini dei Baustelle), due cover (“Cominciava così” dell’Equipe 84 e “All’inferno insieme a te”, brano tratto dal repertorio di Patty Pravo e a sua volta cover di una vecchia canzone francese, “Detachez-moi les bras”, qui impreziosita anche dal bellissimo cameo di Mauro Pagani al flauto)  e la versione strumentale di “Folle tempesta”. La forte espressività e la carismatica personalità di Rachele ben si sposano la fresca immediatezza di “Marie”, un racconto di un rapporto a due costellato di tormenti, pensieri e desideri soffocati. Sonorità cupe e antiche cesellano le parole che, ad una ad una, rivelano i risvolti di un’anima in perenne subbuglio.

Rachele Bastreghi

Rachele Bastreghi

Si parte da “Senza essere”, un brano in cui la voce aulica, potente, penetrante, drammatica di Rachele s’insinua tra gli archi e i gesti di un futuro amoroso inimmaginabile. Imperiosa, rabbiosa e impertinente “Folle tempesta” attraversa tutte le evoluzioni del cuore: la calma apparente, il flusso inarrestabile ed incandescente della passione, il ritmo altalenante del rischio, l’agonia dell’incertezza, l’apnea della consapevolezza della fine imminente. Ed ecco “All’inferno insieme a te”, un brano dall’eloquente titolo che, forte di una storia già immaginifica, si riveste di nuova bellezza grazie alla voce di Rachele e allo straordinario contributo strumentale di Pagani. Assolutamente ipnotica “Mon Petit Ami Du Passė”, semplice e coinvolgente la maturità sentimentale narrata ne “Il ritorno”. Spettacolari e travolgenti i vocalizzi di Rachele in “Cominciava così”. L’ep si chiude con la versione strumentale di “Folle tempesta”, un messaggio chiaro e trasparente finalizzato all’evidenziazione di una meticolosa cura per ogni singola nota ed il risultato lo conferma.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Marie” su iTunes

Video: “Il ritorno”

Tiromancino live a Napoli: pioggia di emozioni all’Arenile Reload

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Pioggia di emozioni all’Arenile Reload di Bagnoli in occasione dell’atteso concerto dei Tiromancino. Tantissimi gli spettatori accorsi ad ascoltare i fratelli Zampaglione & Co. che, rimpolpati da una nuova invidiabile linfa creativa, sono tornati a macinare chilometri e sold out. Sulla scia dell’ottimo riscontro ricevuto dall’ultimo album “Indagine su un sentimento”, i Tiromancino hanno rinsaldato la loro inimitabile miscela a metà strada da pop e rock e con la loro scaletta a prova di hit riescono ancora a  conquistare anche i cuori più cinici. Il live, della durata di circa un’ora e mezza, viaggia a ritmo battente tra presente e passato: si va dalla title track del disco a “Muovo le Ali”, passando per “Un tempo piccolo”, “Angoli di cielo”, “Amore Amaro”, “Per me è importante”, “I giorni migliori”. Il pubblico canta ogni singola parola delle canzoni che hanno accompagnato per mano una generazione in cerca di sentimenti da conoscere. Sinceramente accattivante l’energia di “Conchiglia”, rabbiosa ed incisiva “E’ necessario”, intima e coinvolgente la nota triade composta da “La descrizione di un attimo”, “Amore impossibile”, “Nessuna certezza”. Molto gradita l’ospitata a sorpresa di Raiz, in ottima sintonia, con la band romana. Chiusura ad effetto con i singoloni “Liberi”, “Immagini che lasciano il segno”, “Quasi 40”, “Imparare dal vento”, “L’alba di domani”, “Due destini”.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino ft. Raiz @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino ft. Raiz @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

 

Sergio Cammariere live al Teatro Dal Verme di Milano: un tripudio di poesie in musica

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

La classe, lo charme, il carisma, l’eleganza di Sergio Cammariere conquistano il pubblico del Teatro dal Verme di Milano. Lo scorso 26 gennaio il cantautore si è infatti esibito in un concerto della durata di circa due ore deliziando i numerosi spettatori accorsi all’evento. L’atmosfera è subito calda, suadente, magica, misteriosa: Cammariere s’impossessa del pianoforte con il vorticoso “Il tema di Malerba”. Sogno, illusione, desiderio sono i temi ricorrenti in “La vita ci vuole”, particolarmente ben riuscita la versione di “Mano nella mano”, caratterizzata dal mood latino sempre molto caro a Sergio Cammariere che, proprio all’interno del suo ultimo lavoro discografico, ha racchiuso tante delle sue molteplici influenze musicali. Momento amarcord con “Io senza te, tu senza me” di Bruno Lauzi. Potente e di grande impatto emotivo la triade composta da “Le porte del sogno” , “L’amore non si spiega”, “Le incertezze di Marzo”, in cui Sergio ed i suoi storici musicisti, insieme alla special guest della serata Fabrizio Bosso, hanno intarsiato ogni singola nota con grazia, estro, maestrìa.

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

La qualità degli arrangiamenti, la cura del dettaglio, l’ intensità dei testi, il plus delle continue variazioni e delle imprevedibili improvvisazioni hanno offerto al pubblico un momento di rara ed elevata valorizzazione musicale. “Ancora non mi stanco”, “Tempo perduto” mettono in risalto la forte complicità tra lo stesso Cammariere ed un ispiratissimo Bosso. Intimamente intensa la parentesi in piano solo sulle note de “L’impotenza” del maestro Gaber e de “Il padre della notte”, “Dalla pace del mare lontano” e la celeberrima “Tutto quello che un uomo”.  Pensieri, tormenti, struggimenti e riflessioni intimiste popolano le poesie in musica di Cammariere che, in chiusura, coinvolge e stravolge la platea con un’ambientazione sonora ricca di influenze d’oltreoceano: “Via da questo mare”, “Libero nell’aria”, “Sorella mia” chiudono il pasticHe di sogni, desideri e visioni. Una vera e propria ovazione accompagna, infine, i bis: “Cantautore piccolino” e “Ed ora” scandiscono gli ultimi attimi di un momento raro e prezioso, un momento da dedicare al benessere del proprio cuore.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

 

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live feat. Fabrizio Bosso Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

Sergio Cammariere live Ph Luigi Maffettone

 

 

 

Renzo Rubino chiude il tour al Blue Note di Milano: grande successo per il fanciullino delle sette note

Foto-concerto-renzo-rubino-milano-25-gennaio-2015-Prandoni

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Con una valigia carica di storie, parole e lampadine colorate, un ombrellino di luci e tanta fantasia, lo scorso 25 gennaio Renzo Rubino ha salutato il pubblico dello storico Blue Note di Milano per l’ultima tappa del suo Secondo Rubino tour; un percorso live scandito da numerosi concerti tenuti in tutta Italia, la tangibile testimonianza di una forte crescita artistica di uno dei cantautori italiani più promettenti. Accompagnato dalla sua band Gli Altri, formata da Fabrizio Convertini (basso), Andrea Beninati (batteria e violoncello), Eugene (theremin e tastiere) e Andrea Libero Cito (violino), Rubino ha offerto al suo pubblico un concerto intenso, ora delicato e struggente, ora allegro e spensierato, ora ironico ed estroso.

All’interno della sua coinvolgente miscela musicale, Renzo inserisce sogni, visioni, ricordi, rimandi autobiografici e personaggi fatati, la sua musicale attinge linfa vitale da ogni elemento confluendo all’interno dei suoi testi sempre un po’ fuori dagli schemi e molto teatrali. Passando  dalla delicata intro, presentata a mò di carillon di “Cancaminin”, alla romantica malinconia di “Amore d’autunno” al successo sanremese di “Ora”, Renzo Rubino coinvolge il pubblico in un magico vortice emozionale. Con il suo stile un po’ vintage, la sua genuinità tipicamente Made in Italy e la sua verve un po’ retrò, l’artista fanciullino diverte ed emoziona, stupisce, incuriosisce e conquista: “Bignè”, “Lulù”, “La canzone dei vecchi amanti”, la preziosa “Sete”, il geniale pastiche di “Pop”, l’irreversibile poesia de “Il postino”, l’amara verità de “La fine del mondo”, l’ineffabile ironia di “Paghi al kg”, l’intima delicatezza di “Amico” e poi, ancora, l’estemporanea bellezza immaginifica de “L’ape, il toro e la vecchia”, l’autoreferenzialità di “Non mi sopporto”, l’eterna magia di “Non arrossire” del maestro Gaber si susseguono una dopo l’altra, senza pause, senza freni, senza limiti.

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Renzo è un fiume in piena, il suo concerto è un excursus di ultime volte, il suo cuore è già in studio dove sta già lavorando ai nuovi brani che andranno a comporre il suo prossimo lavoro discografico, eppure le sue mani sono ancora sui tasti bianchi e neri di un pianoforte che vibra di emozioni: “Monotono”, l’intensa “Colazione”, cantata in duetto la dolcissima Francesca Michelin, “Tempo del rock”,  “Sottovuoto” e la struggente “Per sempre e poi basta”, lasciano, infine, spazio agli attesi bis “Che brutto affare” e ed un onirico bellissimoinedito, presentato in anteprima al pubblico del Blue Note, chiudono il concerto tra scroscianti applausi. Si chiuda il sipario, Renzo Rubino è già pronto a stupirci ancora.

Raffaella Sbrescia

“Parole in circolo”, Marco Mengoni è il guerriero dell’amore

Cover Parole in circolo

Parole da ascoltare, metabolizzare, lasciar fluire nel cuore, nella testa, nell’anima. Con “Parole in circolo” (Sony Music) Marco Mengoni individua un nuovo percorso per farsi strada all’interno di un contesto socio-culturale davvero poco facile da affrontare. Il primo capitolo di quella che l’artista ha definito una vera e propria playlist racchiude 10 tracce fitte di soppesate riflessioni sul sentire umano. Mengoni ci racconta l’amore attraverso la voce, il suo tesoro più prezioso. Plasmabile come poche altre al mondo, la vocalità del cantautore si mostra in una rinnovata e godibilissima veste, che ben si sposa con una serie di inedite e originali sonorità, scelte ad hoc dal produttore Michele Canova. Marco Mengoni prende per mano l’ascoltatore e lo pone di fronte ad un ascolto melodicamente semplice eppure testualmente impegnativo.

Marco Mengoni Ph Stylaz

Marco Mengoni Ph Stylaz

Il brano che apre “Parole in circolo” è “Guerriero”, un testo di grande impatto, arricchito da una struttura elettronica e da numerose sequenze, un singolo innovativo, pronto a rispondere alla forte esigenza di rassicurazioni di cui tutti sentiamo sempre più necessità. Piccolo grande capolavoro del disco è “Esseri umani”, un testo importante, diretto, crudo, fortemente attuale: “Oggi la gente ti giudica per quale immagine hai. Vede soltanto le maschere non sa nemmeno chi sei,  devi mostrarti invincibile collezionare trofei ma quando piangi in silenzio scopri davvero chi sei”, canta Marco, lasciando l’anima nuda e poi, ancora, “Credo negli esseri umani, credo negli esseri umani, credo negli esseri umani che hanno coraggio coraggio di essere umani”: un attestato di stima nei confronti dell’uomo, un esempio di ammirevole assertività, un baluardo di ottimismo, un’iniezione di fiducia. La parola coraggio, ripetuta a più riprese, testimonia, con viva prepotenza, la malsana tendenza ad annullare la nostra emotività in nome dell’algida apparenza e, se un giovane cantautore di 26 anni ci pone di fronte a questa scomoda realtà, c’è da credere che non tutto è perduto nel mondo della musica italiana.

Marco Mengoni Ph Stylaz

Marco Mengoni Ph Stylaz

“Ma che splendore che sei nella tua fragilità e ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà” ci dice Marco Mengoni che, attraverso una manciata di piccole ballads, riporta in primo piano i sentimenti più autentici e più veri. Molto scenografici anche i fotogrammi proposti in “Invincibile”: la nebbia, il temporale, il vento, il freddo, le finestre illuminate ci mostrano attimo dopo attimo i flashback che, non di rado, attraversano gli occhi ed il cuore di ciascuno di noi. Il deciso stacco ritmico di “Io ti aspetto”, rappresenta una rottura melodica importante, eppure piacevolissima, nel frattempo, intanto, “parole da consumare” scandiscono l’evoluzione di un dicotomico rapporto a due. “L’amore è sordo se ha paura o se è pieno di sé”, canta Marco nella dolce “La neve prima che cada” che, insieme a “Come un attimo fa” racchiude l’essenza più malinconica del disco. Il secondo momento movimentato dell’ album è offerto da “Ed è per questo”: una definitiva dichiarazione d’amore assoluto, una speranza nuova.

Marco Mengoni Ph Stylaz

Marco Mengoni Ph Stylaz

Giochi di parole, esigenze e riflessioni intimiste animano le note di “Se sei come sei” mentre la favola onirica di “Se fossi te”, scritta da Luca Carboni, lascia spazio alla struggente scioglievolezza di “Mai e per sempre”: “E mancano sempre le giuste parole però ci sarebbe parecchio da dire. Se vivi la vita in punta di piedi, d’accordo, non corri, però quasi voli”, una chiave di lettura delicatissima, un modo per infonderci coraggio per credere, sperare, sognare, lottare nonostante tutto e nonostante tutti. Non ci rimane che attendere, dunque, le novità prospettate con l’annuncio di un secondo lavoro in uscita nel corso del 2015 e gli attesissimi concerti nei palazzetti durante i quali Mengoni rivisiterà, stravolgerà, rivoluzionerà ogni traccia proposta al pubblico nel nome di uno sperimentalismo vocale e sonoro in grado di conquistare e sorprendere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Parole in circolo” su iTunes

Video: “Guerriero”

Un infarto strappa alla vita il grande bluesman Pino Daniele. L’addio all’artista simbolo di “Napule”

Pino Daniele Ph Luigi Maffettone

Pino Daniele Ph Luigi Maffettone

Attoniti e frastornati dal dolore, i napoletani e gli italiani tutti, questa mattina, si sono svegliati apprendendo con sgomento la notizia della tragica scomparsa del notissimo cantautore napoletano Pino Daniele. Mille colori, mille paure, sogni, storie e speranze hanno riempito le appassionanti note che l’artista ha condiviso con il mondo nel corso dei suoi 40 anni di carriera diventando uno dei più importanti ambasciatori della musica italiana. Strappato alla vita in modo del tutto inaspettato dal suo “cuore pazzo”, Pino Daniele lascia un grande vuoto nel cuore di quanti hanno attraversato la vita lasciando che le sue canzoni ne scandissero i momenti più significativi. Emblema, simbolo di un popolo e di uno spirito impossibile da descrivere a parole, Pino Daniele ci lascia un inestimabile patrimonio di note. La sua formula musicale, a metà strada tra tradizione ed innovazione, ha raccolto milioni di consensi lungo  i sentieri del blues e del jazz, ha rappresentato qualcosa che non c’era, di cui si aveva e si avrà costantemente bisogno e rappresenterà il prezioso baluardo di un popolo e di una terra che lui, figlio devotissimo, ha saputo raccontare con grazia, eleganza ed inimitabile profondità.

Raffaella Sbrescia

Pino Daniele – Napul’ è

Elisa live in the clubs: la photogallery del concerto di Napoli

Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

Si è tenuto lo scorso 19 dicembre il concerto di Elisa alla Casa della Musica di Napoli nell’ambito de “L’anima vola live nei clubs”. In scaletta tutti i successi, vecchi e nuovi, in italiano e in inglese che hanno caratterizzato la carriera di un’artista affermata e sempre più apprezzata dal grande pubblico. 

La scaletta del concerto:

  • Intro- Fairy Girl
  • Lontano da qui
  • Pagina Bianca
  • L’anima vola
  • The waves
  • Rainbow
  • Labyrinth
  • A modo tuo
  • Eppure sentire
  • Luce
  • Heaven out of hell
  • Dancing
  • Broken
  • Ti vorrei sollevare
  • Poesia
  • Songs on request
  • Stay
  • Ostacoli
  • Together
  • Photogallery a cura di: Luigi Maffettone
Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

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Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

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Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

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Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

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Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

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Elisa live @ Casa della Musica Ph Luigi Maffettone

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Pino Daniele: grandi emozioni con “Nero a metà”

Pino Daniele live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pino Daniele live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pino Daniele torna a far sognare il pubblico con “Nero a metà“, l’album del 1980 che lo consacrò  come uno dei principali artisti italiani. Il titolo dell’album rappresenta una dedica a Mario Musella, cantante degli Showmen ed  amico di Daniele nonchè una delle voci più  belle che Napoli abbia conosciuto durante quegli anni. È lui, infatti, il “nero a metà” a cui fa riferimento Pino Daniele e che traccia dopo traccia rivive nei cuori e nelle emozioni di un pubblico ancora entusiasta e partecipe.

Pino Daniele live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pino Daniele live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

In questo nuovo tour Pino sale sul palco assieme alla formazione originaria dell’epoca composta da James Senese (sax), Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano), Rosario Jermano (percussioni),  Rino Zurzolo (contrabbasso), Elisabetta Serio (piano) e la partecipazione di Tullio De Piscopo.

La scaletta:

  • A testa in giù
  • I say I’sto ccà
  • A me me piace ‘o blues
  • Voglio di più
  • Resta resta cu mme
  • Alleria
  • Appocundria
  • Mareluna
  • Sulo pe parlà
  • Ventoo di passione
  • ‘Na tazzulella ‘e cafè
  • I got the blues
  • Quando
  • Je sò pazzo
  • Donna Cuncetta
  • Chi tiene ‘o mare
  • Sotto ‘o sole
  • E sò cuntento ‘e stà
  • Quanno chiove
  • Musica musica
  • Nun me scuccià
  • Puozze passà nu guaio
  • Tutta n’ata storia
  • ‘O scarrafone
  • Yes I know my way

Bis

  • Napule è
  • E sona mo

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Pino Daniele live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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