Serenata per Roma: al Teatro Quirino un evento simbolico per celebrare l’importanza della musica

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

La Serenata per Roma, quando è stata pensata, non immaginava certo che sarebbe diventata un evento simbolico. Quasi una premonizione, dice Stefano Mannucci, nell’introdurre la kermesse musicale, da lui fortemente voluta, e che, lunedì sera, ha scaldato il cuore del pubblico presente al teatro Quirino: preziosa realtà del panorama culturale capitolino, incastonata tra il Quirinale e Fontana di Trevi. Una nutrita schiera di artisti ha reso omaggio alla Città di Roma, donandole la personale interpretazione di alcune delle più belle canzoni del repertorio autoctono. Non sono tutti romani di nascita, gli artisti convocati a raccolta da Stefano. Alcuni lo sono di adozione. Altri di “passaggio”. Ma non per questo sentono meno vivo l’affetto per una città che, come le belle donne, spesso scatena invidie, gelosie, sentimento di rivalsa o desiderio di abuso, propri di una mentalità provinciale e campalinistica che l’Italia tutta, nonostante i moniti di pasoliniana memoria, fa fatica a superare. Purtroppo.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Ad aprire la serata, tre giovani ragazzi, armati di chitarra e voce, accolgono il pubblico direttamente in platea. Due ci avevano lasciato con lo stesso brano qualche giorno fa al’ “N’Importe quoi”: “Lella” la bellissima canzone di Edoardo de Angelis, portata al successo dalla Schola Cantorum negli anni ’70, nella fresca interpretazione di Gianmarco Dottori, Durden (David Boriani) e Ghita Casadei, in versione acustica e senza amplificazione, fa da “ingresso” al palco.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Palco di cui prende possesso Mario Venuti, cantautore di origine siciliana, che, ricordando i tempi del Folkstudio, percorre le note di Roma Capoccia, con l’apporto canoro di Diodato, di commovente intensità (“tu m’hai adottato Roma, io t’ho scoperta…..” ). A seguire si alternano Nathalie (“Te possino dà tante cortellate”), Jack Savoretti, accompagnato dal “pianista” (ma non solo) di Califano, Enrico Giaretta, visibilmente commosso, (“Roma Nuda”), Raiz e Mesolella (“Arrivederci Roma”), Zibba (“Affaccete Nunziata”), Alessandro Mannarino (“Sinno’ me moro”) Dolcenera , accompagnata da Michele Papadia (“Sempre” e “La società dei magnaccioni”), Diodato (“Nina si voi dormite”), Mariella Nava e Gianmarco Dottori (“Roma nun fa la stupida”), Renzo Rubino (“Vecchia Roma”).

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Assente giustificata della serata, Noemi, che però ci risponde al telefono e ci saluta con febbricitante affetto, mentre Mannucci media un intrattenimento “senza fili” con Marco Dottori, alle prese con ” Er barcarolo”. Potente il coinvolgimento di Elena Bonelli, che, accompagnata dal chitarrista Giandomenico Anellino, interpreta ad effetto una “Chitarra Romana”, alla maniera fadista, che già avevamo avuto modo di apprezzare durante un’altra recente manifestazione, sempre condotta dall’insostituibile Mannucci. Amalia Rodriguez sosteneva che tra il fado e la canzone napoletana esiste un comune denominatore. Canzoni di “porto”, che sanno di salmastro e di struggente nostalgia marinara. Beh, non solo. Il fado è sentimento, e tutto ciò che ne è permeato può essere “fadizzato”.  Ce lo ha “svelato” Francesco di Giacomo in un disco in collaborazione con Eugenio Finardi, dove ad essere arrangiata alla portoghese fu “Piazza Grande”. Ed oggi l’ambasciatrice della canzone Romana nel mondo, cui dobbiamo molto proprio per questo lavoro di ricerca e divulgazione, ce lo conferma.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

L’intensità interpretativa, la passione, l’amore, esplodono poi nell’improvvisazione di una “Stornellata” quasi “a dispetto”, cui il pubblico fa da coro “stornando” tutta la fierezza di cui questa meravigliosa e generosa donna è capace. Generosa ed avvolgente anche quando insieme all’amica Mariella Nava ci fa dono di una intensa “La bella donna” scritta da quest’ultima proprio per lei. Insomma, tanta partecipazione sentita, ma anche tanta originalità. C’è chi Roma ce la canta alla Dean Martin, chi come Dolcenera arriva a vedere ne “La società dei magnaccioni” un Rhythm and Blues, che se ce lo avessero raccontato non ci avremmo creduto, chi interpreta con tanto calore “Affaccete Nunziata”, da far quasi pensare che l’abbia composta lui per l’ amata. E, tra le tante belle frasi dedicate a Roma, Mannarino le fa una dedica come ad una donna. E, come se fosse una donna, ci invita a riconquistarla e non a depredarla. Il tutto accompagnato alla oramai imprescindibile aneddotica di Mannucci, che ci racconta la Roma dei monticiani serciaroli, il festival di San Giovanni, il senso delle “stornellate a dispetto”, la festa dei “Lanternoni”, la notte delle “streghe”, le decapitazioni a ponte Sant’Angelo, quando le teste mozzate rotolavano giù per via di Panico. Per chi, come me, ha avuto i nonni o i genitori che quei periodi in parte li hanno vissuti, è un ripercorrere dei racconti di famiglia: la “favole de paura” che ci raccontavano da piccoli per conciliarci (a modo loro), il sonno.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Per i molti giovani presenti in sala che queste cose probabilmente le ignorano, la scoperta di una Roma, e di una storia che “non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo” perdere. Ci sarebbe ancora tanto da scrivere: una serata che, per raccontarla, non basterebbero quattro pagine su cinque colonne. Ma io me la cavo forse meglio con le immagini. E, nel ringraziare Mannucci e tutti gli artisti per i brividi e le emozioni, affido il resto alle foto. Sperando che di iniziative simili ne vengano prese sempre di più.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

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Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

 

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

 

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

 

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

 

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

 

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

Festival di Sanremo 2015: i nomi dei 20 big in gara e i titoli delle canzoni

sanremo

Ecco i nomi dei 20 big che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo 2015:

Una finestra tra le stelle – Annalisa

Adesso e qui – Malika Ayane

Che giorno è – Marco Masini

Straordinario – Chiara

Sogni infranti – Gianluca Grignani

Fatti avanti amore  – Nek

Sola – Nina Zilli

Il mondo esplode – Dear Jack

Un attimo importante – Alex Britti

Vita d’inferno – Biggio e Mandelli ( I soliti idioti)

Oggi ti parlo così – Moreno

Il solo al mondo – Bianca Atzei

Come una favola – Raf

Voce – Lara Fabian

Io sono una finestra – Grazia di Michele e Mauro Coruzzi

Grande Amore – Il Volo

Libera – Anna Tatangelo

Buona fortuna amore – Nesli

Un vento senza nome – Irene Grandi

Siamo Uguali – Lorenzo Fragola

 

 

I giovani in gara:

Giovanni CaccamoRitornerò da te

Serena BrancaleGalleggiare

KaligolaOltre il giardino

Kutso – Elisa

Enrico Nigiotti - Qualcosa da decidere

Rakele - Io non so cos’è l’amore.

Erika Mineo (in arte Amara) - Credo

Chantal Saroldi (in arte Chanty) – Ritornerai

Il Cile in concerto al Tunnel Club di Milano. Il live report dell’evento

Il Cile live @ Tunnel Club Foto tratta dalla pagina facebook dell'artista

Il Cile live @ Tunnel Club Foto tratta dalla pagina facebook dell’artista

Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, ha inaugurato il suo nuovo mini tour al Tunnel Club di Milano lo scorso 11 dicembre. Tra le mani la sua fedele chitarra, negli occhi l’emozione di chi si approccia al pubblico con la voglia di far bene ed il carico emotivo da fronteggiare con prontezza, mentre nel cuore palpita il carico di entusiasmo per una nuova importante avventura artistica. Tra le labbra le storie, le poesie e le canzoni  che contengono il succo della vita. Senza troppi giri di parole, preamboli o effetti scenici, Lorenzo cerca e trova il suo approccio al pubblico in modo lento ma inesorabile. Una dopo l’altra, le canzoni del giovane cantautore s’incastrano in un perfetto meccanismo armonico. Ad accompagnare il Cile sul palco sono Presentini alle chitarre, Pasquini al basso, Squarcialupi alla batteria e Faralli alle tastiere per intarsiare vizi e virtù, gioie e guai.  L’amore è un suicidio,  Siamo morti a vent’anni, La ragazza dell’inferno accanto, Tamigi, I tuoi pugnali, Le parole non servono più, sono i tra i brani più acclamati della scaletta. Ampio spazio anche alle canzoni contenute nel recente lavoro discografico di Lorenzo, intitolato “In Cile Veritas”: Sapevi di me, Vorrei chiederti, Mary Jane, Parlano di te, Ascoltando i tuoi passi catturano le attenzioni del pubblico riscontrando un caloroso feedback. Lorenzo porta avanti il primo concerto di questa nuova avventura live modellandosi e modulando la voce e l’emozione inanellando canzoni l’una dopo l’altra. In chiusura l’attesa e amatissima Cemento Armato rappresenta ancora il marchio di fabbrica di un song writer dallo stile ricercato ed elegante, mai stucchevole e spesso incisivo. Un brano di impatto che, a distanza di tanto tempo, riesce ancora a smuovere l’anima dall’interno.

Raffaella Sbrescia

Stefano Mannucci incontra Avincola, Dottori e Durden al N’Importe quoi

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Serata interamente dedicata alla romanità, alla canzone romanesca, e antipasto del gran concerto “Serenata per Roma” che si terrà al Teatro Quirino lunedì 15 dicembre, per omaggiare proprio il genere, e rivolgere un affettuoso pensiero ad una città che, pur attraversando un momento di grande difficoltà, rimane generosa, accogliente e meravigliosamente bella. Che a Roma davvero tutto si può dire meno di non essere stata, nel corso dei millenni, il punto di incontro di decine di etnie. Che alla fine si sono tutte inevitabilmente “romanizzate”. E’ un fascino contagioso quello della Capitale: oggi più che mai “capoccia der monno ‘nfame”, come cantava Venditti ai tempi del Folkstudio. E un pochino l’aria di quei tempi si respira anche questa sera, complice la calda atmosfera del N’importe Quoi e la divertente e sempre coinvolgente conduzione di Stefano Mannucci, che ha voluto incontrare i tre cantautori emergenti Gianmarco Dottori (che ricordiamo nell’ultima edizione di The Voice), Simone Avincola, e David Boriani noto al pubblico come Durden, nome d’arte che evoca reminescenze cinematografiche e letterarie a noi tutti care. I tre giovani talenti si sono alternati in un live acustico portando tutta la loro freschezza e simpatia, nel proporre le interpretazioni di brani famosissimi del repertorio romanesco: un repertorio sempre in bilico tra il sentimentale ed il malandrino.

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Andiamo da “Nina si voi dormite”, (un classico, vincitore del premio di San Giovanni del 1901, serenata di incredibile dolcezza, immancabile nel repertorio di tutti i più grandi interpreti del genere), al “Barcarolo” che Avincola ci rende in forma quasi “Dylaniana”. Un brano che mette sempre i brividi. Passiamo attraverso “Vecchia Roma” per arrivare a “Tirollallero”, uno dei momenti di maggior intensità compositiva e melodica del Rugantino, partorito dal genio di Garinei e Giovannini, con la collaborazione artistica di Luigi Magni e le musiche di Armando Trovajoli. Un evergreen ancora oggi portato in scena con grande successo. Non ci fanno mancare comunque le loro creature i tre cantautori romani. L’ intensa e introspettiva “Il bagno inglese” di Durden, “Dannata Felicità“, storia “autobiografica” di un amore non proprio a lieto fine per Dottori (e qualcuno sussurra un “aho, meno male che se so’ lasciati, sinno’ nun la scriveva ‘sta canzone così bella”), e una tappa al “Km. 28″ per Avincola….una tappa in programma con l’uscita del nuovo album, prevista per la primavera ventura.

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Insomma, siamo partiti sorridendo e ce ne siamo andati via cantando tutti insieme la storia commovente di “Lella”, la moje de Proietti, er cravattaro, in attesa della seratona al Quirino, cui prenderanno parte Mannarino, Noemi, Dolcenera, Diodato, Elena Bonelli, Zibba, Nathalie, Mario Venuti, Mariella Nava, Raiz & Mesolella, Jack Savoretti e Renzo Rubino. Tutti insieme per sostenere un orgoglio capitale che, mai come oggi, sente il bisogno di essere riscoperto.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

 

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

 

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

Intervista ai Santa Margaret: “La musica dal vivo racchiude la nostra magia”

Santa Margaret

Santa Margaret

I Santa Margaret nascono a Milano dall’incontro della cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista Stefano Verderi. Negli ultimi due anni la band si è dedicata alla composizione di brani originali, richiamando nel progetto altri musicisti di grande esperienza come Leonardo Angelicchio (tastiere), Ivo Barbieri (basso) e Marco Cucuzzella (batteria). Dopo aver aperto i concerti di Deep Purple e Beth Hart, i Santa Margaret sono stati scelti come artisti del mese da MTV New Generation e la scorsa estate hanno calcato il palco del Coca Cola Summer Festival 2014 trionfando con il brano “Riderò”. “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1” (Carosello Records), è , invece, il titolo del loro EP d’esordio, nucleo centrale dell’intervista in cui la band si è raccontata ai nostri lettori.

Cosa raccontano al pubblico i Santa Margaret e cosa vorrebbero raccontare in futuro?

I Santa Margaret raccontano la propria storia, fatta di mesi di sala prove, di emozioni, di conquiste, di speranze, di sconfitte, di musica ascoltata e vissuta fino all’ultima nota, di serate, di parole e di sperimentazioni. I Santa Margaret non escono da un talent e non si vogliono bruciare una carriera in pochi mesi. Quello che i Santa Margaret sanno fare bene è suonare e invitiamo il pubblico a vederci dal vivo più di ogni altra cosa. Nel futuro racconteremo le stesse cose con sempre più consapevolezza ed esperienza.

Come siete arrivati alla formula attuale del vostro suono?

Come dicevamo, dopo ore e ore di sala prove. Il suono nasce dalle mani del musicista e dalle corde vocali della cantante. Quello che abbiamo fatto in studio è stato riportare su nastro i nostri suoni. Nessun “aiutino” del computer, solo un’attenta esecuzione e cura nella scelta degli strumenti; un lavoro più artigianale rispetto a come si registrano oggi i dischi.

Cosa significa per voi avere una frontwoman all’interno del contesto artistico italiano?

Significa riproporre una formula che è un po’ scomparsa negli anni. Già le band in Italia fanno più fatica ad emergere a livello discografico  e poi una frontwoman è ancora più raro trovarla, sempre per il fatto che forse le discografiche tendono ad isolare le cantanti donne…oppure per chi sa quale oscuro motivo. In Italia abbiamo avuto (negli anni 70) grandissime formazioni capitanate da donne.

Quali sono i temi, le storie, i messaggi contenuti nel vostro primo Ep “Il suono analogico cova la sua vendetta vol.1”?

C’è un forte messaggio di speranza che pervade i nostri testi, frutto di esperienze vissute e di osservazione del mondo in cui viviamo. Non è un mistero che oggi regna un po’ di pessimismo o di preoccupazione per il futuro. Noi siamo convinti che il destino lo si può anche cambiare se innanzitutto ci rimbocchiamo le maniche per darci da fare, senza stare troppo a lamentarci di un presente poco soddisfacente. Esiste sempre un piano B…come un lato B del vinile.

A cosa è dovuta la scelta di pubblicarlo in vinile?

Perchè è il supporto che più preferiamo, dove riteniamo che la musica si goda meglio. Il CD è un supporto digitale ormai vecchio, il digitale vero è su computer o smartphone; e infatti il nostro disco è disponibile anche in download gratuito dal nostro sito (santamargaret.com) o sulle principali piattaforme di streaming (Spotify, Deezer etc.).

Santa Margaret - Angelica

Santa Margaret – Angelica

Come avete vissuto l’esperienza del “Coca Cola Summer Festival”?

Benissimo, è stata un’esperienza inaspettata e divertente. Una folla mai vista prima, ci siamo sentiti catapultati dalla sala prove direttamente nel cuore dello showbiz, una grande emozione per noi.

Come vi siete interfacciati con la scelta del vostro singolo “Riderò” per il film di Aldo, Giovanni e Giacomo “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, in uscita il prossimo 11 dicembre?

Un incontro casuale e fortuito, capitato proprio nel momento in cui il film cercava musiche e canzoni per la colonna sonora. Si sono imbattuti nell’ascolto del nostro disco grazie alla nostra etichetta (Carosello Records) e gli è piaciuto. Ne siamo onorati.

Nel nuovo anno pubblicherete il secondo volume del vostro lavoro discografico…cosa dovremo aspettarci? Cosa cambierà e cosa, invece, rappresenterà il filo conduttore tra i due lavori?

Uno dei prossimi brani è infatti già nella colonna sonora del film di Aldo Giovanni e Giacomo; altri sono stati registrati nella stessa sessione di registrazione di questo primo EP e altri ne stanno per nascere. Manterremo la nostra filosofia “vintage” e analogica, ma ci saranno anche altre influenze musicali oltre al blues che spesso citiamo come nostra fonte di ispirazione.

Dove e quando potremo ascoltarvi dal vivo?

Le date imminenti sono il 9 gennaio a Belluno e il 17 gennaio a Bellaria (Rimini), altre date stanno venendo fuori man mano e per un aggiornamento vi rimandiamo sempre al nostro sito www.santamargaret.com o ai nostri social.

Raffaella Sbrescia

Video: “Riderò”

Al Monte live: Alessandro Mannarino travolge il Teatro Arcimboldi di Milano

Alessandro Mannarino Ph Roberta Roberti

Alessandro Mannarino Ph Roberta Gioberti

Musica, teatro, arte, poesia, interculturalità: questo e molto altro è racchiuso nell’essenza di “Al Monte live”, il nuovo spettacolo che il cantautore romano Alessandro Mannarino sta portando nei teatri d’Italia dopo il clamoroso successo delle date estive. Diversa la struttura, modificati gli arrangiamenti e la dinamica dello show, Mannarino modella e modula canzoni,monologhi e melodie con cura minuziosamente artigianale ed il risultato è in ogni momento tangibilmente fruibile dallo spettatore. Lo scorso 30 novembre Mannarino è approdato al Teatro Arcimboldi di Milano e, attraverso le sue canzoni, l’artista è riuscito a conquistare gli applausi scroscianti dei tantissimi spettatori accorsi ad assistere all’evento. Ad accompagnare il cantautore, sempre più intenso e coinvolgente, un nutrito numero di musicisti professionisti, pronti ad esaltare ogni singola sfumatura dei brani proposti in scaletta, veri e propri artigiani del suono che vale la pena di citare per esteso: Daniela Savoldi (violoncello); Nicolò Pagani (contrabbasso); Alessandro Chimienti (Chitarre); Mauro Menegazzi (Fisarmonica e tastiere); Simona Sciacca (Cori); Marco Monaco (batteria); Renato Vecchio (sax); Daniele Leucci (percussioni); Antonino Vitali (Tromba); Giovanni Risitano (Chitarre); Adriana Ester Gallo (violino e viola).

Il concerto rappresenta un percorso scandito da tappe precise: la prima parte è intima ed elegantemente raffinata. Luci soffuse e giochi di penombre e chiaroscuri risaltano la particolarissima vocalità di Alessandro Mannarino che cesella i suoi immaginifici testi con degli arrangiamenti all’insegna della contaminazione sonora. La tradizione folk, l’esoticità delle percussioni, la poesia dei fiati e la carica delle chitarre incantano il pubblico innescando uno speciale meccanismo di purificazione spirituale. “L’impero”, “Deija”, “Le cose perdute”, “Maddalena”, “Osso di seppia”, “L’Amore nero”, “La strega e il diamante” “Malamor”, “Scendi giù”, dedicata alla triste e sfortunata vicenda del giovane Stefano Cucchi, “Le stelle” scandiscono ogni secondo del concerto scuotendo ogni singola fibra del corpo. Luci e scenografie si sposano ad hoc con i movimenti e le melodie proposte in scaletta ottenendo un risultato ben strutturato e coinvolgente. Subito dopo la pausa, i toni e i ritmi di fanno decisamente vivaci: chiuso in una gabbia di legno, nei panni di un detenuto, Mannarino diverte gli spettatori con un lungo monologo inscenando un esilarante processo ad una zanzara. Tutti in piedi per cantare e ballare senza inibizioni sulle note dei successi storici ma anche brani tratti dall’ultimo album di inediti di Alessandro Mannarino: “Marylou”, “Quando l’amore se ne va”, “Statte zitta”, “Signorina”, “Merlo rosso”, “Me so ‘mbriacato”, “Tevere Grand Hotel”, “Serenata lacrimosa”, “Gli Animali” divertono e coinvolgono il pubblico nella celebrazione di uno speciale baccanale. Bando alle etichette ed al bon ton, il flusso delle note è irresistibile, via le giacche, via le sciarpine, l’anima è in subbuglio, meglio lasciarle libero sfogo. A coronamento di questo grande rito musicale collettivo, sopraggiunge la bellissima title track “Al monte”, un brano dotato di un fascino e di una potenza mistica impossibile da descrivere a parole.  Il surplus ultra è la potente e soave voce dell’eclettica Simona Sciaccia. Per l’immancabile bis finale Mannarino saluta il pubblico, che nel frattempo è ancora in estasi, con l’intensa “Vivere la vita” e l’irrinunciabile grande classico “Bar della rabbia”, un marchio di fabbrica che, aldilà dello scorrere del tempo e della notevole maturazione artistica del cantautore, conserva un’autentica genuinità di cui, di tanto in tanto, avremo sempre bisogno.

Raffaella Sbrescia

Il padrone della Festa tour: il trio Fabi Silvestri Gazzè ubriaca d’amore il pubblico di Milano

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

«Quello che vogliamo comunicare attraverso questo progetto è la forza della collettività rispetto al singolo, l’importanza di fare le cose insieme». Con queste sentite e veritiere parole Niccolò Fabi sintetizza lo spirito de Il padrone della Festa tour, uno dei progetti live più belli, più intensi e riusciti degli ultimi anni in Italia. Sul palco del Mediolanum Forum di Assago a Milano, lo scorso 24 novembre, il trio di cantautori romani Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri ha letteralmente celebrato l’amore in tutte le forme possibili. Dopo essersi osservati, incrociati, affezionati tra di loro, anche al di là degli impegni professionali, i tre artisti hanno creato una dimensione artistica in cui ritrovarsi come una figura unica, in grado di toccare ogni singola fibra delle anime in ascolto. Il concerto al Forum è stato molto più di una festa, esso ha rappresentato la tappa saliente di un viaggio importante, costruito attimo dopo attimo, nota dopo nota, concerto dopo concerto.

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Partiti da piccoli palchi di altrettanto piccoli locali, Fabi- Silvestri Gazzè hanno pian piano cementato la propria credibilità grazie allo sconfinato amore per la musica  e all’assoluta naturalezza con cui sono riusciti a raccontare l’animo umano lasciando spesso attonito l’ascoltatore. Perfettamente a proprio agio tra loro e con il pubblico, i tre artisti hanno inaugurato il concerto con “Alzo le mani”, tratto da “Il padrone della festa”. In acustico e su un piccolo palchetto, il trio si pone subito al centro di una dimensione magica, quasi onirica, delicata e sognante. Dopo l’inizio corale, ciascuno dei tre canta una canzone del proprio repertorio personal:  Occhi da orientale di Silvestri, Una buona idea di Fabi,  Il timido ubriaco di Gazzè lasciano il passo alle note di A bocca chiusa, Il solito sesso ed È non è. Ogni brano conserva una propria indelebile identità, una personalità impossibile da scalfire, nemmeno modificandone parzialmente l’arrangiamento. Il pubblico canta ogni parola, segue ogni movimento, si stupisce per l’evoluzione del palco, per l’entrata della band sull’intro di Come mi pare: Roberto Angelini (chitarre), Massimo de Domenico (polistrumentista), Gianluca Misiti (tastiere), Piero Monterisi (batteria), Josè Ramon Caraballo Armas (percussioni e tromba) e Adriano Viterbini (chitarra) sono i musicisti e grandissimi amici che il trio ha scelto di portare con se in questa speciale avventura live.

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Il tour rappresenta un vero e proprio momento di arrivo per i tre cantautori che, al culmine della propria carriera, hanno scelto di cimentarsi in un esperimento molto più che riuscito. Il risultato delle loro evoluzioni artistiche è intenso, innovativo, coinvolgente, emozionante. Molto divertente e ben studiato il simpatico siparietto dell’incontro-scontro tra Fabi e Gazzè, presentato dall’arbitro Silvestri, sulle note de L’avversario, tra brevi estratti di brani storici ed esilaranti sketches. Eterea e leggiadra L’amore non esiste conquista davvero tutti, a seguire Life Is Sweet sancisce l’importanza fondamentale del viaggio in Sud Sudan e rappresenta l’occasione per rendere omaggio alla Ong Medici con l’Africa Cuamm. Struggente la versione di Mentre dormi di Gazzè, magistralmente interpretata da Fabi. Elegante e ricercato il nuovo arrangiamento scelto per L’’autostrada di Daniele Silvestri, seguita dalla cover “Corazon Espinado”, cantata a sorpresa dal batterista Ramon Caraballo. Il pubblico è ubriaco d’amore e di emozioni: Capelli, Cara Valentina, Testardo, La favola di Adamo ed Eva,  Lasciarsi un giorno a Roma e Salirò sconquassano il Forum.

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Le note sono il pane quotidiano di Fabi, Silvestri e Gazzè, gli applausi scroscianti sono il gustoso companatico con cui accompagnare gli attimi della vita in cui artisti del loro calibro raccolgono quanto seminato nel corso di tanti lunghissimi anni.  Molto intensa la proiezione del momento teatrale con Valerio Mastandrea che recita La preghiera del clown, famoso monologo di Totò sull’importanza dell’arte e dello spettacolo nella società. Il finale del concerto è tutto da ballare rigorosamente in piedi: Sornione, Una musica può fare, Gino e l’alfetta e Sotto casa sono le ultime gemme della preziosa miniera custodita dal trio. Dopo circa tre ore di concerto, i tre artisti  si congedano, infine, dal pubblico,  con un ultimo bis che non potrà essere altro che la title track  perché l’amore è  Il Padrone della Festa.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

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Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

Fabi Silvestri Gazzè in tour Ph Luigi Maffettone

 

 

Niccolò Agliardi & The Hills @ Salumeria della Musica. Il live report

Niccolò Agliardi Ph Giuli Barbieri

Niccolò Agliardi Ph Giuli Barbieri

Pezzi di storie vere, frantumi di pensieri e  stralci di sogni popolano la scrittura dell’autore e cantautore milanese Niccolò Agliardi, docente e studioso dell’arte della parola in musica. Insieme ai suoi inseparabili musicisti, denominati The Hills, Andrea Torresani, Francesco Lazzari e i fratelli Giacomo e Tommaso Ruggeri, Agliardi è stato in concerto alla Salumeria della Musica di Milano lo scorso 21 novembre per presentare al pubblico i brani contenuti nel suo ultimo lavoro discografico intitolato “Io non ho finito”, prodotto da The Hills e da Pietro Cantarelli e pubblicato da Carosello Records. Dall’alto della sua prestigiosa esperienza professionale ed artistica, Niccolò si contraddistingue per la cura dedicata al singolo utilizzo di ogni parola ed il risultato è subito tangibile nei contenuti e nell’intensa interpretazione di storie spesso complesse da gestire.

Niccolò Agliardi & The Hills @ Salumeria della Musica - Milano

Niccolò Agliardi & The Hills @ Salumeria della Musica – Milano

Direttore artistico e compositore delle canzoni originali della colonna sonora per la serie tv, record di ascolti “Braccialetti Rossi”, Agliardi ha ricevuto due premi come migliore colonna sonora dell’anno per la sezione fiction e migliore canzone originale con il brano “Io non ho finito”, un vero e proprio inno alla vita: “…anche con i crampi, con la fine sulla faccia, col dolore che mi schiaccia, e non lo sai. Anche con la gioia di sapere che, dovunque ce ne andremo, non ci lasceremo mai.Io non ho finito”. La carica, l’energia, la grinta e la voglia di comunicare con il mondo vivono non solo attraverso le parole di Niccolò ma anche e soprattutto anche gli accordi, gli arrangiamenti, l’alchimia e la complicità instaurata sia con i musicisti che con il pubblico, sempre vigile, attento e partecipe. La scaletta proposta dal cantautore mette in risalto i successi più recenti come “L’amante” e “La sentinella”, attualmente in rotazione radiofonica, eppure c’è spazio anche per le storie e le canzoni contenute negli album antecedenti di Niccolò. Insidie, inganni, illusioni e zone d’ombra fanno capolino tra rime e ritmi che rappresentano il frutto di una vita dedicata all’espressione in musica; il risultato è raffinato, coinvolgente e di ottima qualità.

Raffaella Sbrescia

Bambini senza paura- Insieme si può: note, parole e immagini per l’infanzia al Teatro Elfo Puccini di Milano

Eugenio Finardi @ Bambini Senza Paura - Milano

Eugenio Finardi @ Bambini Senza Paura – Milano

Una notte per celebrare i sogni e i diritti dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’infanzia. Questo il tema portante di “Bambini senza paura- Insieme si può”, il concerto spettacolo condotto da Filippo Solibello che ha preso forma dal progetto sviluppato e promosso da Gertie, nato per sensibilizzare il pubblico sui diritti dell’Infanzia e promuovere una cultura del rispetto reciproco a tutela della libertà e della dignità dei bambini. L’iniziativa, ospitata dalla sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano, lo scorso 20 novembre 2014, è nata attorno al lungometraggio d’animazione “Bambini senza paura. Dedicato a Iqbal”,  con la regia di Michel Fuzellier e Babak Payami, la cui uscita nelle sale è prevista nella primavera 2015. Sogno e diritto: due concetti che si muovono lungo due filoni paralleli e che sempre più si allontanano dalla sfera quotidiana di tanti, troppi bambini malnutriti, abusati, schiavizzati, isolati. La serata prodotta da Fulvia e Franco Serra ha, dunque, inteso offrire un momento di riflessione su una tematica di rilevante importanza. Ad inaugurare l’evento la performance dell’Orchestra di Via Padova che, seppur in formazione ridotta, ha colto l’occasione per presentare al pubblico due brani inediti che saranno inclusi nel nuovo album “Acqua”, in uscita tra poche settimane. A seguire l’intenso, emozionante, coinvolgente il reading di Marina Senesi. Il racconto interpretato dall’attrice ha catapultato la platea in un’assolata domenica pomeriggio a Nairobi tra volti di bambini in cerca d’amore e bambini spaventati dall’uomo. Bambini che convivono con la paura della vita stessa e che attraverso la propria sofferenza comunicano tutto il loro bisogno di essere curati, seguiti, amati.

Alessio Lega e Guido Baldoni @ Bambini senza paura - Milano

Alessio Lega e Guido Baldoni @ Bambini senza paura – Milano

Intimo e prezioso anche il contributo di Eugenio Finardi, protagonista di una breve ed intensissima parentesi chitarra e voce. “ Non diventare grandi mai” e “Le ragazze di Osaka”, scritta per la sua amata figlia Elettra, sono i gioielli che il cantautore ha regalato al pubblico: “C’è molta antologia intorno ai bambini, soprattutto in questo particolare periodo storico, dice l’artista. Crescere in un mondo che sta cambiando sotto i loro piedi non è facile. Quello che noi possiamo fare per loro è cercare di rispettarli e curarli senza caricarli delle nostre paure, ansie e delusioni”.

Petra Magoni, Ilaria Fantin, Patrizio Fariselli @ Bambini senza paura - Milano

Petra Magoni, Ilaria Fantin, Patrizio Fariselli @ Bambini senza paura – Milano

Viva e spensierata l’incursione amarcord, targata rock’n’roll di Ricky Gianco mentre l’ironia, la brillantezza e la vivacità di Alessio Lega e Guido Baldoni hanno rappresentato la vera sorpresa della serata.  Fine e ricercato Carlo Marrale in “O Re”. Davvero suggestivo il reading di Giuseppe Cederna della favola di Italo Calvino, intitolata “Giovannino senza paura”, seguito dal prezioso contributo strumentale del Maestro Fabrizio Fariselli, autentico demiurgo di note ipnotiche e sofisticate.  La chicca della serata è stata l’originalissima performance di Petra Magoni che, insieme alla giovane musicista Ilaria Fantin e allo stesso Fariselli, ha deliziato il pubblico con un antico brano risalente addirittura al 1600.

Fulvia e Franco Serra @ Bambini senza paura - Milano

Fulvia e Franco Serra @ Bambini senza paura – Milano

La parte conclusiva dell’evento è stata riservata alla presentazione del lungometraggio animato dedicato ad Iqbal con il contributo dei produttori Fulvia e Franco Serra, il regista e lo scrittore del libro Francesco Di Giacomo.  A chiudere la scaletta l’infuocata invettiva suonata di Ivan e I RUM e la performance di Vince Tempera. L’evento ha quindi riunito il cinema, l’arte, la musica, i nuovi media, il gioco, la letteratura in un percorso studiato ad hoc per offrire al pubblico un canale di avvicinamento ed interazione con problematiche che non possono e non devono essere trascurate.

Raffaella Sbrescia

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma con Elena Bonelli, Mariella Nava ed i finalisti di The Voice

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica, parole, racconti di vita e di strada hanno animato i cuori di quanti hanno assistito alla serata organizzata lo scorso 17 novembre presso il Teatro Vittoria di Roma dalla Onlus «Insieme per la Ricerca PCDH19». Sono stati davvero numerosi e generosissimi i contributi degli artisti che si sono messi a disposizione per un evento solidale pensato per aiutare le bambine affette dalla mutazione del gene PCDH19. A moderare la serata il critico giornalista e critico musicale de Il Tempo Stefano Mannucci che, attraverso la sua divertente aneddotica e una serie di appassionanti botta e risposta ha scandito i momenti clou della scaletta. Tra i protagonisti della serata, Elena Bonelli, una delle ambasciatrici più accreditate della tradizione musicale romana nel mondo, al centro di un doveroso omaggio a Gabriella Ferri. Spazio anche alla nota cantautrice Mariella Nava, autrice di tantissime canzoni comprensive di intensi messaggi di forte rilevanza sociale come «Spalle al muro», portato a Sanremo dal suo amico Renato Zero. Ampia anche la parentesi dedicata agli emergenti con l’esibizione live di ben sei tra le voci finaliste a «The Voice 2014», il popolare talent-show di Raidue. Sul palco con Mannucci, tra duetti, cover e inediti, si sono alternati Giacomo Voli, Daria Biancardi, Gianna Chillà, Andrea Manchiero, Stefano Corona e Gianmarco Dottori a completamento di una serata sicuramente fuori dall’ordinario.

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

 

Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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Musica e solidarietà al Teatro Vittoria di Roma Ph Roberta Gioberti

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