Intervista a Fuxs: Dottor Pop presenta “Mai le idee chiare”

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Alessandro “Fuxs” Fusaro è un versatile cantautore e polistrumentista di Verona. Sin da piccolo inizia gli studi musicali prima del clarinetto e in seguito delle tastiere. Nel corso degli anni si è dedicato anche alla composizione, al canto moderno, all’ arrangiamento e produzione della canzone su molti generi.
Laureandosi in “Popular music” con massimi voti e lode, Alessandro si è guadagnato anche il nominativo di “Dottor Pop”.  Autore, compositore e produttore delle proprie canzoni, “Fuxs” ha da poco pubblicato il primo singolo intitolato “Mai le idee chiare”. In questa intervista il giovane artista ha raccontato nel dettaglio le fasi del suo lungo percorso formativo, soffermandosi anche sui numerosi progetti di cui si sta occupando.

Sei diplomato in composizione, musica corale e direzione di coro, strumentazione per banda e clarinetto ma hai anche una laurea di Popular Music e una in Multimedialità e Nuove tecnologie… Ci racconti, nel dettaglio, in che modo ciascuno di questi percorsi di studio ha contribuito ad influenzare e a comporre la tua formazione artistica?

Tutto è cominciato da bambino quando mio padre mi ha portato a frequentare i corsi della banda per lo studio del clarinetto. Da allora è un viaggio che tuttora continua! In seguito, infatti, sono stato ammesso a frequentare il corso di Clarinetto in Conservatorio ma, nel frattempo, avevo cominciato a studiare anche le tastiere e il pianoforte. C’è da dire che io sono sempre stato un ascoltatore accanito di musica pop e, sin dai primi tempi, entravo nelle aule sempre con le cuffiette ascoltando le hit del momento e questo, in un ambiente così accademicamente classico, mi faceva passare un po’ da alieno…Per molti dei Maestri, infatti, quelle erano “solo canzonette” ma io sapevo che non era così e, una volta scoperti i Queen, capii che i due generi apparentemente lontanissimi potevano in realtà convivere benissimo. Decisi allora che tutto ciò che avrei imparato lo avrei “riversato” nel Pop. Nello specifico, con clarinetto e strumentazione per banda, ad esempio, prediligevo suonare gli arrangiamenti dei grandi successi di artisti come gli Abba, i Beatles o Adriano Celentano e capirne il loro svolgimento. Per composizione, invece, mi sono sbizzarrito nella scrittura delle varie forme musicali e nel personalizzarle a modo mio. Musica corale e Direzione di coro, invece, mi sono state utili per la gestione delle voci e capire le tecniche di direzione per ensemble. Con le due lauree, infine, ho approfondito gli aspetti moderni ed elettronici della musica iniziando così a far convivere i vari studi fatti.  Tutto ciò ha influito sulla mia identità artistica e mi ha permesso di fare un uso variegato dei diversi linguaggi studiati.

Quanto è importante lo studio e la ricerca quotidiana in un periodo storico in cui la visibilità è data quasi solo dalla televisione?

Penso che, nonostante tutto, lo studio e la ricerca siano fondamentali, è vero che la televisione dà indubbiamente un grosso ritorno in termini di visibilità ma è anche vero che, se non te la sai giocare, svanisce in fretta. Magari senza il supporto televisivo ci vorrà sicuramente più tempo ma, se esso viene impiegato per una crescita artistica, sarà di certo un buon investimento.

Qual è la dimensione musicale che ritieni più affine alla tua personalità?

Penso sia quella del Pop elettronico con contaminazioni rock. In questo modo riesco ad utilizzare le tecniche studiate negli anni e a farne un uso personale da canzone a canzone.

Cosa ti ha spinto a cimentarti con un brano pop come “Mai le idee chiare”? Si tratta di un testo autobiografico?

Tutto è nato dall’idea melodica del ritornello che, ad un certo punto, canticchiavo tra me e me per giorni…Mi sono messo al pianoforte e ho sviluppato la struttura con la volontà di creare qualcosa di ritmicamente accattivante e fresco. Per quanto riguarda il testo, diciamo che ultimamente ho notato un andazzo generale nell’avere idee poco chiare dal punto di vista sentimentale e così ne ho tratto una canzone!

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Questa canzone è il preludio ad un intero lavoro discografico?

Sì, ho già un po’ di materiale pronto in forma di demo e sto continuando a scrivere in prospettiva di un album. Per i testi ho anche recentemente cominciato a collaborare con lo scrittore Angelo D’Andrea, proprio per un confronto e arricchimento dei brani da affrontare e creare ex novo.

Riesci a trovare spazi in cui poter mettere a frutto i tuoi studi trasversali?

Sì, anche se, per farlo, bisogna mettersi in gioco in tutte le occasioni che si presentano. Ho avuto di recente, per esempio, il piacere di collaborare con un team di professionisti del ramo del cinema indipendente, Falange Oplita, con cui sto realizzando la colonna sonora orchestrale del loro prossimo film.

Che progetti hai in corso?

Come dicevo sono molto preso nella continua scrittura e produzione di nuove canzoni e di brani per orchestra. Ma collaboro spesso anche come produttore e arrangiatore in progetti non miei o come informatico per la creazione di partiture musicali.

Dove e quando potremo ascoltarti dal vivo?

In questo periodo sto provando molto con la mia band formata da ottimi amici musicisti, anch’essi provenienti dal mondo conservatorio, proprio al fine di interpretare ed eseguire i miei brani originali al meglio e affiancarli con brani cover inerenti al genere. Essendo noi tutti di Verona penso che, non appena pronti, saremo operativi nelle zone del nord Italia limitrofe alla nostra città.

Raffaella Sbrescia

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Video “Mai le idee chiare”

https://www.youtube.com/watch?v=RIQrgrrTT8E&feature=youtu.be