Graham Candy presenta “Plan A”: un album privo di etichette ma colmo di sogni

Graham Candy ph. Michèl Passin

Graham Candy ph. Michèl Passin

Graham Candy è un giovane cantautore proveniente dalla Nuova Zelanda, di recente ha abbracciato la cultura europea trasferendosi a Berlino, sempre più punto d’avanguardia in fatto di musica e non solo. “Plan A” è il suo primo lavoro discografico, prodotto da BMG e registrato con il duo di produttori tedeschi Feeling Valencia con i quali ha già collaborato per l’EP “Holding Up Balloons” uscito a marzo 2015 per BMG Rights Management (Italy). Proprio grazie all’ascolto delle tracce che lo compongono possiamo scoprire la fame, la grinta e l’entusiasmo con cui questo ragazzo lavora. Scoperto in un piccolo bar di Auckland, Graham Candy osanna la cultura del lavoro sodo in nome della realizzazione dei sogni, odia le etichettature, ama circondarsi di collaboratori che sono innanzitutto amici e nelle sue canzoni narra in primis di se stesso e dei propri trascorsi. Che sia attraverso un arrangiamento dance o una performance acustica, la voce di Graham Candy, riesce a fare esattamente tutto ciò che vuole. Parallelamente alla sua carriera musicale, il giovane artista ha trovato il tempo per la sua altra passione, ovvero la recitazione; tra tutte le sue esperienze citiamo il remake di Footloose, in “Spring Awakening”, e la prova con Keisha Castle-Hughes nel film “Queen of Carthagening”.

 Tornando a parlare di “Plan A”, citiamo subito “Home”, un brano decisamente intimo: «L’ho composta da solo al piano, per dire che sono andato via ma non dimentico da dove arrivo. Anche se adoro l’Europa, la Nuova Zelanda non è certo un posto facile da dimenticare. In questa canzone parlo della mia famiglia e di un momento particolarmente vulnerabile. Tutta la storia di “Plan A”, in effetti, è figlia delle pressioni che ricevevo dagli insegnanti e dei sogni che facevo in quel periodo. Questa è la mia rivincita nei confronti di tutti quelli che dicevano che non ce l’avrei mai fatta», spiega Graham. Carica e seducente è la ritmica di “Back Into It”: «Il ritmo è sempre molto presente. Questa canzone intente essere la spina dorsale del disco, parla di farcela e riuscirci nella vita, quindi anche se è molto ritmata, occupa un posto speciale nel mio cuore».

Album Cover_Plan A copia

A determinare un ruolo rilevante all’interno del progetto è anche la permanenza berlinese di Graham: «Vivo stabilmente a Berlino, in Nuova Zelanda per me era troppo facile rilassarmi. Mi ci voleva una città che favorisce l’incontro tra gli artisti. Il più delle volte ci si trova a Kreutzberg, il posto dove sono concentrati molti dei 45 studi di registrazione in città. Da quando vivo a Berlino sono molto più concentrato, posso dire di aver lasciato a casa il ragazzo ed essere diventato un uomo», racconta Graham Candy. Decisamente originali anche la copertina ed il booklet del disco: «La copertina dell’album è, in realtà, un lunghissimo poster che raffigura un torciglio di mille oggetti come orologi, vulcani in eruzione, piante, chitarre e mongolfiere. Il disegno ha richiesto moltissimo tempo ma ci tenevo a dare qualcosa di fisico a chi comprerà il disco, proprio come se si trattasse di una sorta di dono, una piccola opera d’arte che si possa toccare». Graham Candy sarà in tour in Europa fino a fine 2016, i live saranno divisi in due parti, la prima parte con la band e la seconda in versione acustica: «Voglio portare la mia stanza sul palco e ricreare un’atmosfera intima che mi porti ad un contatto vero con il pubblico», puntualizza. Se a qualcuno di voi la sua voce ha ricordato quella di Asaf Avidan, aspettate di ascoltarlo dal vivo e vi accorgerete che si tratta solo di una fugace apparenza, Graham Candy è  inetichettabile.

Raffaella Sbrescia

Video: Back Into It