La ripartenza di Lilian More con “Back to the start”. Intervista

Lilian More

Lilian More

Appassionata di musica sin da quando aveva 9 anni, Linda Bosco in arte Lillian More nasce e cresce nell’hinterland milanese. E’ appena quattordicenne quando inizia a scrivere i suoi primi brani spinta dal sogno di intraprendere la carriera di cantautrice.

Determinata e talentuosa la giovane rocker, dopo le esperienze del suo primo Ep “Now we Go!”, anticipato dal singolo “We don’t care anymore” del 2013 e dopo l’uscita del singolo “Believe in Chance” nel 2015,  è attualmente impegnata nella lavorazione del nuovissimo progetto musicale “In Bloom”.

Intervista

La tua ripartenza è con “Back to the start”. Nel testo canti “You’re just one of my old memories. So take back your promises and all your lies and bring me back to the start”. Cosa racconti in questa canzone, con quale spirito l’hai scritta e come hai lavorato all’arrangiamento del brano?

Sì, Back to the Start è il primo singolo estratto dal mio nuovo album e parla della fine di una storia d’amore. I sentimenti racchiusi nel brano sono di dolore e rabbia, ed è uno dei brani che a livello sentimentale mi tocca particolarmente di più. Nella realizzazione degli arrangiamenti, dando le linee generali e relativi riferimenti riguardo a come volevo le linee di basso e batteria, ho lavorato e suonato insieme a dei musicisti davvero molto validi con i quali ho successivamente inciso tutti i brani del mio nuovo disco.

Il video, diretto da Michele Pinna, è molto particolare. Raccontaci la story line e le suggestioni che intendevate trasmettere al pubblico…

Il video musicale racchiude al suo interno la descrizione di anima e corpo; la prima viene descritta nella sua duplice natura nello scenario bianco (fragilità e sensibilità) e nero (rabbia e tormento); mentre il corpo, intesa come parte materiale della nostra vita, viene descritta dall’intenzione di realizzare una moto con la quale costruire un nuovo inizio, per poi partire verso nuovi orizzonti lasciando tutto alle spalle.  Nelle scene con la cera nera volevamo trasmettere in maniera molto cruda ed esplicita il sentimento di tormento nel dover sempre “ingoiare” e “mandar giù” sofferenze e dolori, “leccarsi le ferite” e allo stesso tempo autolesionarsi per sentire sollievo dal dolore psicologico. E’stato molto emozionante lavorare insieme a Michele per la realizzazione della storia e soprattutto dover esprimere a 360° questo mix esplosivo di sentimenti.

In che modo cerchi di contestualizzarti all’interno del panorama musicale italiano in qualità di rocker?

Non amo darmi un’etichetta e non catalogo la mia musica in nessun genere musicale se non “Lilian More”!  Così come la mia musica, sono molto poliedrica, faccio quello che mi sento di fare e la mia musica è la mia voce per dire quello che penso e quello che provo. Per queste ragioni se volessi contestualizzarmi all’interno del panorama musicale lo farei in qualità di Lilian More. Considerando lo scenario musicale italiano, penso di essere l’unica a fare questo tipo di genere quindi questo potrebbe essere sicuramente un punto a mio vantaggio per distinguermi dalla massa! Come riuscirci? Sicuramente dando il meglio di me in primis per la mia musica e per tutti coloro che amano quello che faccio e poi per me stessa.

Lilian More

Lilian More

Questo singolo anticipa il tuo nuovo album in uscita in autunno. Con chi ci stai lavorando e in che modo?

 Sì, il mio nuovo disco uscirà questo autunno ed è tutt’ora in fase di produzione! Ho lavorato per diversi giorni con i musicisti in sala prove e ci sono diverse collaborazioni… ma il lavoro sicuramente più lungo è stato quello relativo alla ricerca del suono! Per il resto dei dettagli vi lascio ancora un po’ sulle spine! (ride ndr)

Sappiamo che si tratterà di un disco autobiografico e che racchiuderà al suo interno il bilancio di due anni molto intensi per te… Ti andrebbe di approfondire questo discorso raccontandoci la tua crescita sia personale che professionale?

 Sì, questo album racchiude la parte più intima di me… parlarne è davvero molto difficile ed è stato altrettanto difficile abituarsi a cantare brani in cui è racchiusa davvero tanta sofferenza. Tuttavia il mio punto di forza è stato proprio il mettermi a nudo svelando una parte di me che mai avrei potuto far conoscere a qualcuno; la musica mi ha permesso di farlo ed è stata la mia analista personale. La mia crescita è avvenuta mentre mi confrontavo con persone molto più grandi di me, non sono mai scesa a compromessi e sono andata sempre dritta per la mia strada. All’interno di un mondo così frenetico, ingordo e privo di prospettiva verso il futuro come quello di oggi è stato un pò come salire su un ring priva di qualsiasi protezione e ancorata alle corde… ma lo è tutt’ora e lo sarà per chissà quanto tempo! Ma non mi fa paura. L’importante è rialzarsi e combattere, sempre.

In che modo coltivi la tua passione per la musica?

Prima di tutto con la curiosità! Poi con la determinazione e l’amore per quello che faccio e infine con tanto divertimento! Certo, lo stress non manca mai ma questa è tutta un’altra storia! (ride ndr)

Quali ascolti influenzano il tuo repertorio?

Sicuramente la parte più importante della mia vita sono stati i Green Day. In secondo luogo tutto il panorama musicale che racchiude gli anni ’90! Dal pop punk al grunge.

Sono previste date live o rimarrai a lavorare in studio per tutta l’estate?

Attualmente non ci sono live in programma in quanto sarò presa dal lavoro in studio fino ad agosto e successivamente dalla pianificazione/realizzazione dei video dei successivi singoli! In più tengo molto a curare tutto quello che riguarda il mio lavoro, quindi grafica del disco ecc… tuttavia se ci dovessero essere cambi di programma basta seguirmi sulla mia pagina FB ufficiale dove vi terrò super aggiornati riguardo news ad eventi!

Raffaella Sbrescia

Video: Back to the start