Måneskin: “Con Teatro d’ira Vol.I siamo pronti a tornare ad infuocare i palchi”

Dopo essersi aggiudicati la vittoria della 71ma edizione del Festival di Sanremo con il brano “Zitti e Buoni” già certificato disco d’oro, i Måneskin pubblicano il nuovo album “Teatro d’ira – Vol.I”.

Scritto interamente dai Måneskin, il nuovo album è stato registrato tutto in presa diretta al Mulino Recording Studio di Acquapendente (VT) – luogo da cui hanno presentato l’album con un minilive – rimandando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70, con l’idea e la voglia di ricreare la dimensione live vissuta dal gruppo nel loro primo lungo tour di 70 date fra Italia e Europa. Un disco tutto suonato, crudo, contemporaneo, capace di rispecchiare lo stile e il sound della band che, tra l’altro, ha appena annunciato i nuovi concerti della nuova tournée si concluderà nell’iconica Arena di Verona il 23 aprile 2022. In attesa di gustarci la loro performance all’Eurovision Song Contest 2021, ecco cosa ci hanno raccontato i Måneskin.

TEATRO D'IRA - VOL I

Il teatro, metafora in contrasto con l’ira del titolo, diventa lo scenario in cui questa prende forma. Non si tratta di una collera contro un bersaglio, ma di un’energia creativa che si ribella contro opprimenti stereotipi. Una catarsi che genera, grazie all’arte, una rinascita e un cambiamento in senso positivo.  La nostra non è una rabbia nei confronti di qualcuno, ma un’ira che smuove, che crea le rivoluzioni – raccontano i Måneskin – un’ira catartica rivolta alle oppressioni e agli oppressori, che porta a sfogarsi e a ribellarsi verso tutto ciò che ti fa sentire sbagliato e che, come risultato, porta a una rinascita e a un cambiamento. Abbiamo voluto collocare questa forza molto potente in un contesto, quello del teatro, che nell’immaginario comune viene percepito come elegante e pacato. Ci piace questa antitesi: un contrasto che vive nel momento in cui il sipario si apre e, al posto di uno spettacolo o di un balletto, ci si ritrova catapultati in questa esplosione di energia. Il teatro è una metafora a rappresentare l’arte, il luogo dove questo impulso potente genera qualcosa di artistico e positivo. L’obiettivo del disco è avvenuto in seguito alla maturazione acquisita in questi anni. Durante l’ultimo tour abbiamo capito qual era la nostra forma più naturale. Ognuno di noi ha studiato molto, sia a livello individuale che di gruppo. Abbiamo cercato di trasmettere la dimensione live all’interno del disco senza imporci limiti. Nasciamo live e moriremo live, siamo partiti dalla strada, per l’esattezza in Via del Corso a Roma, quella è stata una scuola per noi. Il nostro linguaggio spazia dall’italiano all’inglese, ci sono brani che toccano estremi opposti senza essere di nature diverse. “I wanna be your slave” ci potrebbe regalare le prime denunce (ridono ndr), vorremmo andare oltre la volgarità delle immagini descritte, si tratta di un modo per descrivere le sfaccettature della sessualità delle persone e di come questa sfera possa essere influente. Ci siamo fatti ispirare tantissimo dall’atmosfera dei club di Londra e lo stesso è valso anche per “For your love”, il primo brano che abbiamo scritto per questo album e che presenta un intreccio strumentale molto naturale. “In nome del padre” è il pezzo più spinto e l’abbiamo scritto per ultimo. Il senso è che noi facciamo musica con così tanta passione che le diamo un’importanza sacrale; non siamo blasfemi. “Lividi sui gomiti” segue un crossover tra rock e hip hop. In questo testo abbiamo voluto parlare di tutto quello che c’è dietro il nostro lavoro: lo studio, l’impegno, la disciplina. “Coraline” è una favola senza lieto fine. Non c’è un cavaliere che salva la principessa bensì il cavaliere guarda inerme il suo appassimento. Ne “La paura del buio” parliamo del rapporto conflittuale tra l’artista e la musica: fare arte regala gioia ma anche ansia. L’abbiamo scritto a Roma, un archeggiato che torna ridondante nelle strofe, emerge nel ritornello e scoppia nello special.

Suonare dal vivo è la cosa che ci manca di più, non aspettiamo altro, è la parte in cui ci sfoghiamo al massimo e che ci godiamo al meglio. Naturalmente ci manca anche il confronto diretto con il pubblico, non vediamo l’ora di recuperare con gli interessi.

Video: Zitti e buoni

A proposito di live, si avvicina l’Eurovision Song Contest, è su tutti i giornali la notizia che riporta la necessità di aver dovuto modificare il testo. Non si tratta di una retromarcia, siamo ribelli, non siamo mica scemi! Non ci ha fatto piacere dover cambiare il testo ma c’è anche il buonsenso da seguire. Da regolamento era obbligatorio eliminare le parolacce altrimenti ci avrebbero squalificato. Bisogna rendersi conto della realtà dei fatti, per noi l’importante è esprimerci con la nostra musica, sarà un ottimo modo per farci conoscere da un pubblico europeo più ampio. Le parolacce non sono il fulcro della canzone.

Non è nostro interesse incasellarci in una casella, certo non siamo i Led Zeppelin, siamo dei ragazzi che suonano un tipo di musica e che suonano gli strumenti analogici. Siamo liberi, abbiamo le nostre influenze ma a noi non interessa se ci dicono che non siamo veramente rock. Se non è rock quello che siamo riusciti a conquistare con la nostra identità, cos’altro lo è? Dobbiamo per forza staccare la testa ai pipistrelli?

La scrittura dei nostri pezzi è molto eterogenea. Non abbiamo un modus operandi, non pensiamo che ci sia un iter giusto o sbagliato, l’importante è il risultato, anche se magari ci vuole più tempo per raggiungerlo. Rischiando di sembrare presuntuosi, pensiamo di essere un progetto valido per l’estero. Scrivere in inglese fa parte di noi, siamo anche stati cercati da una band estera e faremo un brano con The Struts. Non abbiamo paura dell’ignoto, anzi, siamo pronti a buttarci a capofitto!

 

 

 

CALENDARIO TOUR

 

Martedì 14 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT

Mercoledì 15 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT

Sabato 18 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Domenica 19 dicembre 2021 ||Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Domenica 20 marzo 2022 || Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena –NUOVA DATA

Martedì 22 marzo 2022 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum –NUOVA DATA

Sabato 26 marzo 2022 || Napoli @ PalaPartenope – NUOVA DATA

Giovedì 31 marzo 2022 || Firenze @ Nelson Mandela Forum –NUOVA DATA

Domenica 3 aprile 2022 || Torino @ Pala Alpitour –NUOVA DATA

Venerdì 8 aprile 2022 || Bari @ PalaFlorio –NUOVA DATA

Sabato 23 aprile 2022 ||Arena di Verona –NUOVA DATA