“Highway to Hell”: Panini Comics & Italian job presentano una storia horror

Highway to Hell-Panini Comics

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Si è tenuta alle 12.00 di questa mattina, presso la Sala Metropolis del Napoli Comicon, il salone internazionale del Fumetto, la presentazione di “Highway to Hell”, il nuovissimo progetto a fumetti, promosso da Panini Comics, e nato dalla collaborazione tra il creative tank romano Italian Job Studio e Davide “Boosta” Dileo, scrittore, conduttore televisivo e membro fondatore dei Subsonica. Presenti all’incontro tutti coloro che hanno preso parte al progetto, nato due anni e mezzo fa, ispirato ad un racconto inedito di Dileo intitolato “Il Tramontatore”: Riccardo Burchielli, Giuseppe Camuncoli, Stefano Caselli, Francesco Mattina, Diego Malara che, insieme allo sceneggiatore americano Victor Gischler, hanno dato vita ad una storia nera, un viaggio, un thriller, un horror, un thorror.

Highway to Hell-Panini Comics

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La creatività italiana incontra le cittadine dell’East Cost statunitense: crocicchi, sfasciacarrozze, fessure e spioncini sono le tappe di una storia che puzza di benzina e carcasse. “Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo”. Questa l’entusiastica citazione di Lao Tzu che Marco M. Lupoi, Publishing and Licensing Director del gruppo Panini,ha voluto fare per sintetizzare il lungo cammino che quest’opera avrà davanti a sé.

Highway to Hell-Panini Comics

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L’indiano Jayesh Michandani e l’irlandese Isaac Brew sono i due detective che proveranno a cercare il pericoloso serial killer mascherato Dasker, lungo la leggendaria Route 5. Il lavoro si ispira alla grande tradizione americana, è scritto in italiano ma la lingua madre è l’inglese, quella del nostro immaginario, quella dei film intrisi di sangue, budella e musical heavy metal. La serie, di cui il primo numero avrà 48 pagine  (32 di fumetto più contenuti extra), avrà un costo compreso tra i 3 euro ed i 3 euro e 50, vedrà un debutto internazionale, tra le altre tappe spunta quella del Messico, e si sta muovendo lungo un binario artistico parallelo a quello della serie “True Detective”. Insomma ne vedremmo delle “belle” e ci sarà ben poco da ridere.

Raffaella Sbrescia