“Libera te”: il canto di Roberta Pagani sposa l’elettronica

roberta pagani“Libera te” è il titolo del quarto disco della cantautrice milanese Roberta Pagani. Prodotto e arrangiato interamente dal musicista e produttore  Hal della Black Factory Music  di Milano, edito da Music Force e distribuito da Self, questo progetto discografico è il frutto di un dosaggio di elementi: i sintetizzatori, i campionamenti e le contaminazioni elettroniche dell’ esperto ricercatore musicale e la linea melodica della voce di Roberta che, forte di una laurea con lode, diploma in canto lirico, canto classico, teoria e solfeggio, pianoforte complementare, armonia complementare e storia della musica, lascia confluire la propria personalità in ciascuna delle tracce che compongono l’album. La tracklist si apre con “Nuova luna”: nuovi mondi possibili vengono descritti da un cantato altisonante, quasi lirico. I riferimenti intellettualistici di “Tesla” lasciano trasparire, in maniera sempre velata, la voglia dell’autrice di differenziarsi, lasciando emergere le proprie conoscenze culturali. “La legge di Darwin” è una frenetica full immersion nella vita quotidiana: azione e produzione scandiscono le nostre esistenze brevi e labili. L’energia dei vibrati e dei virtuosismi di Roberta si sposa con le ballabili incursioni elettroniche di Hal anche se la miscela non è priva di tratti un po’ più difficili da digerire. Catene di silenzio e buio sono le protagoniste della title track “Libera te”: un gioco di parole che inneggiano ad una vita priva di pregiudizi e condizionamenti. La traccia più riuscita è “Gocce d’inconscio”. Temi sociali e riflessioni individualistiche offrono una lucida chiave interpretativa di “Respiro” e “Naturale”: i due brani chiudono il disco con il dichiarato intento di invogliare l’ascoltare ad un’attenta riflessione, attraverso una stimolazione sonora all’avanguardia  e fuori dal comune.

Raffaella Sbrescia