Umbria Jazz 2018: la musica di Bollani ammalia l’Arena Santa Giuliana, più di Caetano Veloso

Stefano Bollani - Umbria Jazz 2018 - ph JR

Stefano Bollani – Umbria Jazz 2018 – ph JR

Il Brasile, la bossa e tutti i ritmi che ne derivano, continuano a farla da padrona, in questa terza giornata di festa. L’Arena Santa Giuliana, gremitissima, attende un appuntamento oramai consueto: quello con l’eclettico Stefano Bollani ed il suo progetto filobrasiliano “Que Bom”. 
Già nel 2007 il pianista compositore, milanese di nascita, figlio del mondo per adozione, aveva approcciato al panorama musicale sudamericano con “Carioca”. Oggi, a più di dieci anni di distanza, torna con “Que Bom”, un album che contamina la bossa, la samba, e note jazz , sostenute dalla collaborazione di Jorge Heilder al contrabbasso, Jurim Moeiera alla batteria, e Armando Marcal e Thiago da Serrinha alla batteria.

Un’ora e mezza di jazz brasiliano. Ma Jazz, senza nessuna deroga, come è proprio nello stile di questo raffinato pianista.
Importante la presenza ritmica, ad affiancare un pianoforte, il migliore che vantiamo in Italia, in ambito di musica jazz, proprio perché spesso dimentichiamo che il pianoforte è uno strumento a percussione.
Un legame profondo che unisce un gruppo “a maggioranza brasiliana, che si è votato alla musica di un compositore italiano”. Così ama definirlo Bollani.
Nell’intercalare di uno swing composto ed equilibrato si alternano i titoli. Titoli di cui Bollani spiega al pubblico l’origine e l’originalità. Perché se Debussy componeva musiche senza titolo che poi venivano “titolate” su suggerimento degli amici (e vantava amici come Mallarmé), Bollani fa lo stesso. Ma, dai suoi amici, escono titoli come “ho perduto il mio pappagallino”, o “uomini e polli”. Soprattutto, però, da lui esce ottima musica, musica che Bollani sa “spalmare” con empatia sul pubblico dell’Arena, fino a strappare applausi a scena aperta (il solo finora), e a mantenere sempre alta l’attenzione, nonostante la sua non sia certo una musica “facile”.
Il disco è stato interamente registrato a Rio, autoprodotto, e rappresenta l’apice dell’intenso legame dell’artista milanese con il Brasile, di durata oramai ventennale.

Forte è anche il legame con Napoli. E, nel dedicare alla Moglie “La nebbia a Napoli”, si lancia in una performance canora, che nel disco è affidata a Caetano Veloso.

Caetano Veloso - Umbria Jazz 2018 - ph JR

Caetano Veloso – Umbria Jazz 2018 – ph JR

Caetano Veloso che, a seguire, porta sul palco il suo progetto “familiare”, insieme ai figli Moreno Zeca e Tom. Un repertorio acustico, casalingo, inedito. Sicuramente le doti canore ed interpretative di Veloso sono indiscutibili, ma questo progetto un po’ troppo intimo e privato, e forse un poco “forzato”. Almeno questa è l’impressione che se ne ricava in termini critici. La fedele Arena però non cede, resta presente, ed applaude, probabilmente più col cuore e l’affetto nei confronti di questo artista che da 15 anni calca i palcoscenici dell’Umbria Jazz, che non con una convinta partecipazione.

JR

Il pop di Mika trionfa all’Umbria Jazz Festival con buona pace dei puristi

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Musica è leggerezza, è sorriso, è linfa, è irrefrenabile voglia di vivere. La musica è l’ingrediente chiave dell’Umbria Jazz Festival senza alcuna distinzione di generi. La doverosa premessa giunge in seguito al fatto che, sebbene l’ospite pop di questa edizione, Mika, all’anagrafe Michael Holbrook Penniman Jr, abbia fatto storcere il naso a parecchi puristi,  ha anche venduto seimila biglietti riempiendo l’arena Santa Giuliana fino all’inverosimile dimostrando, quindi, un seguito veramente notevole. Arrivata a Perugia sabato sera, intorno alle 20.30, la popstar si è lasciata subito travolgere dalla magica atmosfera circostante e dalle felici vibrazioni che solo la musica riesce a trasmettere.

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Solo pochi giorni fa, la Rai ha annunciato un programma tv in cui l’artista proporrà un succulento “one man show”, per cui, forte di questa nuova popolarità mainstream Mika era sicuramente uno dei personaggi più attesi di questa estate perugina. Il suo coloratissimo show rappresenta la materializzazione della sua anima multisfaccettata: romantica, allegra, intensa e struggente al contempo. Ritmo, fantasia, estro, carisma ed empatia sono gli assi nella manica di quest’uomo dallo sguardo simile a quello di un fanciullino, proprio quello che dovremmo imparare a conservare tutti per affrontare la vita in maniera più leggera.

Le foto sono a cura di Roberta Gioberti (inviata a Perugia)

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Setlist

Big Girl

Talk About You

Good Wife

Grace Kelly

Rain

Good Guys

Step with Me

Relax

Staring at the Sun

Hurts

Underwater

Lollipop

Beautiful Disaster

Happy Ending

Promiseland

Stardust

We Are Golden

Last Party

Love Today

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika - Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti

Mika – Umbria Jazz 2016 ph Roberta Gioberti