“I concerti nel Parco – Summer Time”: le suggestioni di Suzanne Vega

Gli anni ‘80 hanno rappresentato un momento particolare nel panorama musicale mondiale. Sono stati sicuramente anni in cui proporsi alla maniera cantautoriale, raccontando storie malinconiche con l’aiuto di una chitarra e poco altro richiedeva coraggio. Un coraggio che Suzanne Vega ebbe, e vide giustamente premiato.
Nata in California, ma cresciuta nei sobborghi portoricani di New York, sarebbe stato forse più facile per lei restare suggestionata e influenzata da un sound di rottura. Punk, Rock, Rap. Invece questo non accadde, e quella esile e diafana ragazzina riuscì ad imporre all’attenzione del mercato il suo modo di fare musica, essenziale, da folksinger un po’ in ritardo sui tempi.

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

Sicuramente molto influì nelle sonorità la prima Joni Mitchell, mentre per quello che riguarda la poetica, prevalse una visione abbastanza descrittiva degli aspetti della vita di tutti i giorni. Il racconto di quello che ci circonda, dei momenti più ordinari e apparentemente insignificanti del quotidiano, trasformato in poesia, attraverso versi essenziali e minimalisti. Gli sguardi di Tom’s Diner, la storia nascosta e dolorosa di Luka, gli oggetti che riflettono le anime delle persone in Night Vision. La solitudine, una specie di spettro, un’ombra sulla porta, pronta a voltarsi se qualcuno arriva, in Solitude Standing.
Qualcosa di fuori moda, piatto, privo di fronzoli, essenziale, molto lontano dai luccichii, dal glam, dal divismo, dal pompaggio spesso voluto dalle case discografiche in quegli anni, eppure qualcosa che seppe farsi apprezzare al punto da arrivare a ottenere una visibilità internazionale di considerevole impatto: un’oasi di pace in mezzo a tanto rumore.

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

E’ un poco questa la Suzanne Vega che ritroviamo sul palco della Casa del Jazz, ospite della rassegna “I concerti nel Parco – Summer Time”: 63 anni meravigliosamente portati, in versione acustica, voce e chitarra, accompagnata da un ottimo Gerry Leonard (già collaboratore di David Bowie), intrattiene incantevolmente una platea accaldata ma attenta, con il timbro di voce magnetico che da sempre la caratterizza.
Poca coreografia, molta empatia, una lieve brezza emotiva che va a toccare i cuori, e in qualche maniera porta serenità.
A Ottobre del 2020, per dare il suo contributo al mondo della musica, messo così duramente alla prova dalla pandemia, la cantautrice Statunitense si è esibita in streaming dal Blue Note Jazz Club di New York. Un evento importante, simbolico, durante il quale è riuscita a riunire circa un centinaio tra musicisti, operatori, e organizzatori mondiali, ed ha presentato il suo album più recente, An Evening of New York Songs and Stories che ripropone i suoi grandi successi. E’ da questo album che è tratta la scaletta proposta al pubblico romano, con una piccola sorpresa sul bis: una Walk on the Wild Side, che commuove tutti.
Mentre Ultimo al Circo Massimo richiama circa 70.000 persone, in un piccolo spazio sonoro, si fa musica in delicatezza. E mai suggestione fu più evocativa di un incipit di carriera su cui avrebbero scommesso in pochi.

Roberta Gioberti

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

Suzane Vega @ Casa del Jazz ph Roberta Gioberti

 

Alex Britti live alla Casa del Jazz di Roma: poche parole e tanto buon blues

Alex Britti @ La Casa del Jazz

Alex Britti @ La Casa del Jazz

Di Alex Britti conosciamo tutti il pop. E tutti sappiamo quale sia la sua abilità di chitarrista, e la sua passione per la musica, prima che per la scrittura, nonostante la sua ultima fatica sia proprio un libro, “Strade”, in cui racconta del suo spirito intimamente on the road. Quello che forse può sfuggirci è la capacità di questo cantautore romano (e concedetemi una puntina di orgoglio), di interfacciarsi con dimensioni sonore molto distanti da quella in cui lo vediamo solitamente esibirsi.
Alex Britti @ La Casa del Jazz

Alex Britti @ La Casa del Jazz

Sul palco della Casa del Jazz a Roma, in occasione dell’appuntamento romano del “Progetto Speciale” Tour 2021, Britti è accompagnato da Flavio Boltro alla tromba, Davide Savarese alla batteria, Emanuele Brignola al basso e Mario Fanizzi al pianoforte e tastiere. Il concerto parte con “Gelido”, uno dei brani di Britti a mio avviso più belli, per scaldare in un batter d’occhio la platea coinvolta ed entusiasta, con un susseguirsi di giri di blues incantevoli.
E’ virtuosismo sicuramente, quello di Britti, ma per nulla stucchevole. E soprattutto, chi ha avuto modo di seguirlo più approfonditamente lo sa, ha un suo stile dal quale mai si distacca, ma che sa integrare armoniosamente con altri meccanismi interpretativi musicali. Sia la tromba di Boltro, sia la chitarra di Mesolella, sia il rock di Bennato. Insomma, sostiene tutto. Ieri sera ne ha data ampia dimostrazione, oscillando tra blues e jazz, con qualche intersezione rock, che male non fa.
Alex Britti @ La Casa del Jazz

Alex Britti @ La Casa del Jazz

Le canzoni le conosciamo, fanno parte della colonna musicale della vita di tutti noi. Meno noti invece i giri armonici che quei testi possono supportare.
Dal Blues al Funk, al Jazz , senza negarsi un poco di melodia, con “Una su un milione”, che coccola un pubblico cantante e commosso.
Britti parla poco ai concerti, quando lo fa, è sempre timido e impacciato, come lo era trent’anni fa. Ma musicalmente maturo e in grado di sostenere l’ineguagliabile tromba di Boltro, sul finale, in un lungo duello di note che si rincorrono senza mai scontrarsi.
Britti ha tre caratteristiche impareggiabili: la modestia, la simpatia e la bravura.
Senza accelerare i tempi, è ora giunto a una maturità musicale che lo mette sul podio del panorama sonoro italiano. E, se osasse di più, anche oltre.
Roberta Gioberti
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Alex Britti @ La Casa del Jazz
Alex Britti @ La Casa del Jazz
Alex Britti @ La Casa del Jazz

Alex Britti @ La Casa del Jazz