Cosmotronic tour: una cascata di sold out per Cosmo. Se non c’eri, organizzati per recuperare!

Cosmo live - Fabrique Milano

Cosmo live – Fabrique Milano

Il pop è fake, essere popolare non lo è. Cosmo rivisita un linguaggio musicale edulcorato per raggiungere il fulcro di ciò che solitamente ricerchiamo: il divertimento. Il suo Cosmotronic tour, figlio diretto di un album che ha segnato uno spartiacque importante in termini di distinzioni di genere, commistiona l’idea di testualità privata alla musica elettronica. La ricerca di Cosmo è agli inizi ma il risultato mostra capacità creative avanzate. Lo dimostrano i sold out che Marco Jacopo Bianchi sta mietendo in giro per l’Italia e per l’Europa. Non ultimo quello al Fabrique di Milano, lo scorso 12 aprile. Cosmo è un fenomeno, resistergli è impossibile. Il motivo risiede nella sua completa rilassatezza, la disinvoltura con cui ama osare e travolgere il pubblico. I suoi show sono dei minifestival, ogni data rappresenta l’occasione per scoprire nuovi volti della musica elettronica made in Italy e non solo. Fiore all’occhiello dell’operazione sono gli esponenti del collettivo, ormai etichetta discografica IVREA TRONIC. Sintetizzatori, campionatori, tastiere si susseguono tra raggi laser con l’obiettivo di farci saltare, ballare, sudare e lasciarci andare. Un concerto di Cosmo è quell’appuntamento a cui vai per far festa, sennò è davvero inutile andarci. Techno, abstract-house, post-dubstep e dreambeat incrociano il cantautorato senza mai scavallare i 4/4.

Accompagnato dai batteristi Roberto Grosso Sategna e Mattia Boscolo, Cosmo ha messo in piedi un potente viaggio sonoro e percettivo. La scaletta prende ovviamente vita da COSMOTRONIC, l’ultimo doppio album di inediti pubblicato lo scorso 12 gennaio per 42 Records/Believe. Il concerto inizia con “Bentornato”: “Vorrei cantare bene al primo colpo, vorrei scrivere una canzone in un minuto, fare tutto in un unico concerto”, canta Cosmo. A seguire “Le voci”, tratto dal precedente album “L’ultima festa”. I ritmi s’infiammano con “Tutto bene”, “Quando ho incontrato te”, “Tristan Zarra” e “Ho vinto”. La seconda parte dello show prevede ampio spazio per i brani strumentali “Ivrea/Bangkok”, “Barbara”, “Attraverso lo specchio”, “La notte farà il resto”, “Le cose più rare”, “Tu non sei tu”. Il finale è di quelli tiratissimi e tutti da cantare con “Sei la mia città”, “L’amore”, “Animali”, “Turbo” e la conclusiva “L’ultima festa” con tanto di doppio stage diving da brivido. Il popolo di Cosmo sentitamente ringrazia, a presto rivederci nei migliori festival dell’estate che verrà.

Raffaella Sbrescia

Video: Cosmo live – Fabrique Milano

Cosmotronic: la resurrezione del mondo clubber in un declinante universo pop.

Cosmo- Cosmotronic

Cosmo- Cosmotronic

Cosa si cerca quando si va in un club? Evasione, una porta verso un’altra dimensione, un momento in cui non pensare a nulla, perdersi e forse in fondo ritrovarsi a tu per tu con la propria coscienza più recondita. Quello che ha fatto Cosmo con “Cosmotronic”, l’album pubblicato il 12 gennaio per 42 Records, è aprire le porte di un club in cui limiti e tabù non sono neanche lontanamente contemplati. Cosmo osa: con i suoni e con le parole in un turbinio lessico-musicale stracolmo di spunti su cui riflettere o semplicemente farsi un viaggio mentale di primissimo ordine. Il primo sentore di questa missione era venuto fuori con “Turbo”, il cui videoclip girato da Iacopo Farina, è ambientato tra le spoglie de “L’ultimo Impero”, un ex-club torinese molto in voga negli anni ’90. Una realtà parallela bussa alla porta di Cosmo, un flashback che in realtà è una visione che racchiude i tratti culmine della scena club dell’ultimo ventennio.

Non si rinnega il passato, non si dimentica, lo sa bene Cosmo che fa del disagio esistenziale un varco per vivere il presente con un piglio nuovo, libero, avulso da preconcetti, pregiudizi, luoghi comuni.

Cosmo

Cosmo

In questo doppio album le sue anime prendono una stessa via, non sono facce diverse della stessa medaglia, sono come sostanze complementari di un’unica essenza creativa che gioca ad alternare ritmi, sequenze e synth in nome di una mission che non può far altro che coinvolgere chi ascolta a prescindere da fattori anagrafici o caratteriali. Generi, stili, parole, flashback, lampi di genio, depressioni, emozioni confluiscono nelle tracce che costituiscono il magma creativo di “Cosmotronic”. Il frullatore sonoro di Cosmo infonde coraggio e voglia di lasciarsi andare, un calderone di disperata evasione. La sua ricerca è antropologica, è ritmica, è testuale, è esistenziale. Avanguardia e sperimentalismo non voltano le spalle al passato, bensì lo reintegrano con le più innovative e sofisticate tecnologie. L’EDM va oltre i propri stessi limiti, niente strutture, né barriere. Un po’ come accade nel surrealismo di “Tristan Zarra”, il brano più audace e sperimentale dall’impianto testuale inesorabilmente demenziale. Il prossimo auspicabile singolo è, invece “L’amore”, un brano in cui i suoni liquidi dichiarano che “la libertà è quello che stai provando” ora e qui. Cosmo dà voce al nostro subconscio, gioca con il tempo, con le illusioni, in questo delirio in mezzo alla gente non capisco più niente, dice, il meglio di te, il meglio di me, come un sogno incredibile. Magari poi non è vero però adesso ci credo, sentenzia. Un pensiero che ti stende, che ti mette con le spalle al muro e che poi ti libera da te stesso. Un beat violento, percussioni vibranti arrecano piacere: il manifesto dell’estemporaneità. Subito dopo Cosmo ci catapulta a Ibiza con “Animali”: basta solo allargare le gambe, ecco, vai, corri a prenderti tutto. Uomo, donna comunque animale, ogni posto diventa eccitante, passa tutto attraverso la pelle, basta solo perdere l’identità per diventare una goccia dentro al mare.  Cosmo non è romantico, non è delicato, non è sdolcinato ma è geniale, riconoscibile, imprevedibile, godibile come pochi altri. Imperdibile l’after sonoro con “Ho vinto”: non sento più legami con la terra, mi piace sfottere il linguaggio spinto mi piace lottare contro me stesso e ho vinto. Usi e costumi vanno in frantumi, gioca con la civiltà in declino (a questo proposito meglio prestare attenzione all’esemplificativo booklet). Signori e signore ecco l’istantanea perfetta del nostro presente. La notte farà il resto, per dirla alla Cosmo.

Raffaella Sbrescia

Il tour prevede una serie di live organizzati da DNA Concerti, un party itinerante che portà Cosmo ad esibirsi nelle principali capitali europee e nei più importanti club italiani insieme a numerosi ospiti speciali. Il giro europeo sarà così strutturato: il 21 febbraio a Parigi (La Boule Noire), il 22 febbraio a Lussemburgo (Gudde Wellen), il 23 febbraio a Bruxelles (VK), il 25 febbraio a Londra (Birthdays), il 27 febbraio a Berlino (Berghain Kantine), il 1 marzo a Lugano (Studio Foce). I primi appuntamenti in Italia saranno: il 17 marzo a Bologna (Link), il 23 marzo a Firenze (Tenax), il 24 marzo a Milano (Fabrique), il 30 marzo a Torino (OGR), il 6 aprile a Roma (Atlantico), il 7 aprile a Napoli (Duel Beat), il 14 aprile a Marghera (Rivolta) e il 21 aprile a Bari (Demodè).

TRACKLIST

CD 1
01. Bentornato
02. Turbo
03. Sei la mia città
04. Tutto bene
05. Tristan Zarra
06. L’amore
07. Animali
08. Quando ho incontrato te
09. Ho vinto

CD 2
01. Ivrea Bangkok
02. Attraverso lo specchio
03. Barbara
04. La notte farà il resto
05. 5 antimeridiane
06. Tu non sei tu