“…And the Things that Remain”: tutto il meglio di Ezio Bosso

Ezio Bosso - And the Things that Remain

Ezio Bosso – And the Things that Remain

Cosa resta di tutto alla fine, cosa resta dopo? Cosa rimane di noi e cosa ci è rimasto? A questi ed altri quesiti prova a rispondere Ezio Bosso con “…And the things that remain”, l’antologia distribuita da Sony Classical che raccoglie in 2 CD più 1 prezioso DVD alcuni fra i momenti più significativi della carriera del Maestro, considerato uno tra i più completi compositori, direttori d’orchestra e interpreti a livello internazionale. L’antologia contiene brani registrati da Ezio Bosso a partire dal 2004 ma anche composizioni di recentissima registrazione tra cui segnaliamo “Unconditioned, following a bird”, in una nuova versione per violoncello e pianoforte e “Grains (An halistorm)”, suonato insieme al violoncellista Relja Lukic. Il dvd è stato registrato presso il Teatro Sociale di Gualtieri e dà l’opportunità a chi ancora non conosce in maniera approfondita il repertorio e la storia di Ezio Bosso di avvicinarsi, sia in audio che in video, ai tanti aspetti della sua carriera di “scrittore di musica” e di interprete raffinato.

ezio-bosso ph sonia-ponzo

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Si tratta di un piccolo viaggio del tempo di Ezio, un trio nato nel silenzio più assoluto e che raccoglie parole e testimonianze di cose che sono rimaste: “Cose scritte da me e scelte da chi amo, da chi mi segue; sia chiaro anche qualcosa voluto da me in prima persona, insieme a chi cura questa antologia”, scrive nel booklet del disco Ezio Bosso. Artista residente dell’Opera Barolo (la più antica opera pia d’Italia), il Maestro organizza periodicamente il “Zusammenmusizieren: far musica insieme”, un progetto unico al mondo di cultura per il sociale che consiste nell’aprire le porte dello studio dell’artista nella sede di Palazzo Barolo (Torino) ad ogni tipo di musicista di qualsiasi livello e età, a chiunque voglia suonare con lui e parlare di musica, di sicurezza di sé, di memoria e di tanto altro ma soprattutto dell’importanza dell’ascolto. “Cerco di fare tutto fino all’ultimo respiro, di sorridere, di dare, di provare a fare meglio ed esser meglio”, ha spiegato l’artista nella prefazione dell’antologia, e, a giudicare, dal risultato, in questa antologia c’è davvero tutto il suo meglio. Ascoltare per credere.

Raffaella Sbrescia

Questa la tracklist di “…And the Things that Remain”: CD 1: Prelude BWV 855a “The Children’s Room” - J. S. Bach / A. Siloti, Smiles For Y, La Fille Aux Cheveux De Lin -  C. Debussy, Before 6, Sixth Breath, The Last Breath, Rain, in Your Black Eyes, Speed Limit, A Night Ride, Diversion, Street Kisses, Clouds, The Mind on the (Re)Wind e Pines and Flowers. CD 2: Unconditioned (Following, A Bird), Mechanical Dolls, The Nights, Tree’s Sacrifice, Emily Dickinson, Who Cares About the Bluebird Sing?, Preludio Op. 28 No. 4 “The Pain Room” - F. Chopin, Exit, Run 44, Landfall, We Unfold Grains (An Hailstorm). DVD: Prelude Op. 28 No. 20 - F. Chopin, Prelude in B Minor BWV 855a No. 18 - J. S. Bach / A. Siloti (link al video: https://youtu.be/pYm6sDKILwo), Prelude Op. 28 No. 4 - F. Chopin, The Well-Tempered Clavier BWV 846: Prelude No.1 - J. S. Bach, Prelude Op. 28 No. 6 - F. Chopin, Missing a Part (The Waiting Room G), Unconditioned (Following, A Bird) Grains (An Hailstorm).

Continuano i concerti di Ezio Bosso, queste le prossime date: il 14 gennaio 2017 al Teatro Comunale di Bolzano in concerto in piano solo, il 24 gennaio al Teatro degli Arcimboldi di Milano in piano solo e l’11 febbraio al Teatro Verdi di Pordenone per la 10^ edizione di “Note Nuove”.

Video: Prelude in B Minor BWV 855a No. 18

Ritratti di Sanremo: la bellezza autentica dell’arte con Ezio Bosso e l’exploit di Annalisa

Ezio Bosso

Ezio Bosso

 “La musica è una fortuna che condividiamo”. Con le parole del Maestro Ezio Bosso, atteso ospite al Festival di Sanremo, introduciamo il commento alla seconda serata della kermesse targata Rai Uno.  La magia, la disarmante semplicità e l’enorme bravura del pianista e compositore, racchiudono l’essenza di un miracolo chiamato arte, un momento che, rivestendosi di autorevolezza, ha ammutolito la parola con l’intento di risvegliare i sensi  e l’amore per il bello autentico. Ad inaugurare la serata, la doppia sfida tra i giovani: alla fresca disinvoltura pop di Chiara Dello Iacovo si è opposta la grinta sperimentale di Cecile mentre alla cascata di parole cantate da Irama abbiamo visto contrapporsi l’elegante piglio melodico di Ermal Meta. Il risultato ha premiato “Introverso” di Chiara e “”Odio le favole” di Ermal, già noto songwriter nostrano. Irriverente la performance delle musiciste classiche Salut Salon che, attraverso un vincente mix di talento, ironia e fascino, hanno divertito il pubblico con “Quattro stagioni” di Vivaldi e “Les Deux Guitares”. La prima ad esibirsi tra i big in gara è Dolcenera: la cantautrice salentina tira fuori dal cassetto “Ora o mai più” (Le cose cambiano) e sceglie di cantarlo al pianoforte per una performance sofisticata e di grande spessore artistico. Grande attesa per il ritorno celebrativo dell’iconica Patty Pravo sul palco di Sanremo: al suo nono Festival, l’artista interpreta “Cieli Immensi” di Fortunato Zampaglione, la standing ovation per lei è quantomeno doverosa. Folkloristica e verace la performance di Clementino che porta sul palco un brano dedicato a chi è lontano da casa, intitolato, per l’appunto “Quando sono lontano”.

Eros Ramazzotti

Eros Ramazzotti

Il momento amarcord sopraggiunge con il bellissimo medley di Eros Ramazzotti: “Terra promessa”, “Adesso tu”, “Più bella cosa non c’è” e la più recente “Rosa nata ieri” sono i brani che ci siamo ritrovati a cantare a squarciagola in virtù della loro radicata appartenenza al nostro knowhow culturale. Si ritorna alla gara con “Finalmente piove”, la ballad scritta da Fabrizio Moro che  Valerio Scanu porta all’Ariston vestendola con il proprio stile; da riascoltare per capirne il potenziale.  Convincente “Nessun grado di separazione”, il brano che riporta la freschezza di Francesca Michielin all’attenzione nazional popolare. Alessio Bernabei inaugura il suo percorso da solista con “Noi siamo infinito”, un brano caratterizzato da un arrangiamento intriso di riferimenti dance ed EDM. Esilarante l’ennesimo colpo di genio di Elio e le Storie Tese: “Vincere l’odio” è una canzone fatta di canzoni, un’installazione artistica, una scultura di parole concepita oltre il tempo e lo spazio contingente per imparare a prenderci meno sul serio.

Ellie Goulding

Ellie Goulding

A seguire la raffinata e stilosa Ellie Goulding, super ospite della serata in oggetto, ha scelto di esibirsi sulle note della super hit “Love me like you do” ed il nuovo singolo “Army”, entrambi tratti dall’album “Delirium”. La competizione sanremese rientra nel vivo con “Sogni e nostalgia”, il brano agrodolce, profumato di ottimismo, con cui Neffa si appresta a conquistare le radio e le docce italiane. Sobria, semplice e d’effetto la chiacchierata attraverso cui Carlo Conti ci ha presentato la celeberrima e meravigliosa Nicole Kidman.

Nicole Kidman

Nicole Kidman

Uno degli ultimi campioni ad esibirsi è Annalisa e, a giudicare da quanto visto e ascoltato, abbiamo motivo di credere che nessuno più di lei meriti di vincere questo Festival. La sua canzone “Il diluvio universale” è frutto di lunghe sessioni in studio e la bellissima ed elegantissima cantautrice riesce ad interpretarla con enfasi, fascino e credibilità. L’electro pop degli Zero Assoluto è tutto da ballare, il testo dice sinceramente poco ma il prodotto è di sicuro fascino radiofonico.  La menzione di merito spetta a Virginia Raffaele che riesce a divertire il pubblico anche nei panni della leggendaria ballerina classica Carla Fracci. A chiudere la lunga serata è Nino Frassica che sceglie di portare sul palco di Sanremo “A mare, si gioca”, un racconto intenso e suggestivo concepito per riportare l’attenzione su un tema di assoluta importanza su cui è sempre necessario tornare quale è il dramma dei migranti.

 Raffaella Sbrescia