La festa di J Ax al CarroPonte: un sold out per festeggiare “Il bello d’esser brutti”, l’album della riscossa

J Ax @ PhotoCirasa

J Ax @ PhotoCirasa

“Sono felicissimo. Questa è l’ultima data del tour che mi ha dato più soddisfazioni in assoluto. Vedo gente che era qui anche al CarroPonte di tre anni fa, prima della tv e di tutto il resto”. Con queste parole J-Ax ringrazia il numerosissimo pubblico accorso all’ex-Breda, sempre più punto di riferimento per la musica italiana. L’unica data milanese del tour estivo del cantautore rap ha consacrato l’inarrestabile successo de “Il Bello d’Essere Brutti Summer Tour”, affiancato dal clamoroso successo  riscontrato dall’ultimo album di inediti di J-Ax. Dopo il doppio platino, 7 mesi di permanenza in classifica FIMI e quasi 52 milioni di visualizzazioni su Youtube con il tormentone estivo “Maria Salvador”, Alessandro Aleotti si gode la sua riscossa e la dedica interamente al suo pubblico.  Ad aprire il concerto, caratterizzato da una scaletta composta da sole hits, sono Caneda e Weedo. Poco dopo l’Accademia delle Teste Dure fa il suo ingresso sul palco e J Ax parte subito con una triade di fuoco: Spirale Ovale, La tangenziale, Domani Smetto. L’umore è alle stelle e la cosa si evince anche dalla voce dell’artista. Bellissima, anche dal vivo, L’uomo col cappello oltre a Gente che spera e l’esilarante title track Il bello d’esser brutti. Ax, visibilmente emozionato, non perde occasione per ringraziare al pubblico e sottolineare la sua stessa sorpresa di fronte a tanto affetto: “Spero di trovare le parole giuste per raccontarvi le emozioni che mi ha regalato questa riscossa, per dirvi cosa siete stati capaci di farmi fare, per spiegarvi cosa significa per me essere ancora musicalmente rilevante”.

J- Ax LIVE @ CarroPonte (uno scatto tratto dalla pagina Facebook dell'artista)

J- Ax LIVE @ CarroPonte (uno scatto tratto dalla pagina Facebook dell’artista)

L’artista alterna i brani del nuovo disco con le pietre miliari del proprio repertorio come l’intenso brano Non è un film. Momento divertimento con Weedo  sul palco per  The Pub song, grande sorpresa per l’imprevista ospitata dei Club Dogo al gran completo per eseguire dal vivo Old Skull. Non mancano parole di sincero affetto anche per Fedez, presente sul palco per cantare Bimbiminkia: “Fedez è un fratello che ha rischiato tutto insieme a me creando Newtopia”, spiega J Ax. Grande entusiasmo anche per Nina Zilli, che dopo aver eseguito Uno Di Quei Giorni , è stata ringraziata da J Ax per aver creduto in lui. Lampi di fuoco e pole dance per il gran finale con la hit dell’Estate Maria salvador, cantata ovviamente insieme a Il Cile. Grazie a esperienza, immediatezza, tecnica e personalità J Ax ormai è una star.

 Raffaella Sbrescia

La scaletta

Spirale Ovale
La Tangenziale
Domani Smetto
Sono di moda
Più Stile
L’Uomo col Cappello
Gente che Spera
Caramelle
Il Bello d’Esser Brutti
Non E’ un Film
Medley Debby
Meglio Prima
Decadance
Immorale
Sopra la Media
The Pub Song (feat. Weedo)
Hai Rotto il Catso
Miss & Mr. Hyde
Medley Giusy
Old Skull (feat. Club Dogo)
Bimbiminkia (feat. Fedez)
Ribelle e Basta
Piccoli per Sempre
Uno di quei Giorni (feat. Nina Zilli)
Intro
Rap and Roll
Maria Salvador (feat. Il Cile e Giada Accorti Pole Dance)
Outro

 

 

“Il bello d’esser brutti”, il grande ritorno di J-Ax. La recensione dell’album

COVER IL BELLO D'ESSER BRUTTI

Pubblicato lo scorso 27 gennaio per la sua stessa Newtopia, “Il bello d’ esser brutti” è il nuovo album di Alessandro Aleotti, in arte J-Ax, il primo senza Franco Godi, il primo da produttore di se stesso. Un lavoro importante che, attraverso ben 20 tracce, racconta il passato, il presente ed il futuro di un artista longevo e credibile anche dopo più 20 anni dai suoi esordi. All’interno di questo percorso, Ax si mette spesso a nudo, raccontando verità scomode, denunciando l’innaturale uniformità sociale, sottolineando la forza della diversità rimanendo sempre assolutamente se stesso. A tre anni dall’ultimo disco di inediti, Ax ritrova la massima creatività, “Il bello d’ esser brutti” si muove liberamente all’interno di un humus di note: rap, rock, reggae, punk, pop, soul e indie addentrandosi in quasi 25 anni di musica, anni pieni di esperienze e cambiamenti. Tante sono anche le collaborazioni presenti nell’album: Fedez, Club Dogo, Emiliano Valverde – Valerio Jovine, Nina Zilli, Il Cile, Neffa, Weedo, Thg, Beat freaks, Roofio, Max Pezzali, Steve Luchi ed Enrico Silvestrin. Con le sue irriverenti metriche J-Ax si rimette in gioco mantenendo un’elevata qualità di scrittura, esplorando ed approfondendo il cosiddetto “rap&roll”, ovvero quell’unione dei due stili che gli permette di cantare sui beat e rappare sulle chitarre. L’album si apre con “Intro”, una sorta di esame finale, il brano che Ax ha scritto per ultimo e che racchiude alcune delle vicende più intime e più sofferte dei suoi ultimi anni. A seguire una serie di testi ben strutturati, crudi, diretti, immediati, a tratti tragicomici, spesso scomodi, sicuramente autentici.

Foto dal set video "Il bello d'esser brutti" ph Luis Condrò

Foto dal set video “Il bello d’esser brutti” ph Luis Condrò

Dei venti brani in tracklist segnaliamo “Ribelle e basta”, a metà strada tra rap e rock, “Sopra la media”,  un interessante viaggio a ritroso nella vita milanese di periferia dove J-Ax è cresciuto, “Sono di moda”, in cui l’artista sottolinea, compiaciuto, il suo essere tornato repentinamente alla ribalta. Particolarmente incisiva anche “Hai rotto il catso”, incentrata sull’attualità politica. Notevole il duetto con Emiliano Valverde sulle note di “Tutto o niente”, pungente e veritiera la title track “Il bello d’esser brutti”, un manifesto contro le ipocrisie legate all’esteriorità.  Beffarda ed adrenalinica “Old skull”, in collaborazione con i masters of ego trippin’ Club Dogo. Meritevole di attenzione e plauso “Nati così”: siamo gente incattivita in cattività, canta Ax, accelerando e rallentando a proprio piacimento senza avvertire, senza chiedere il permesso, senza limiti, né paletti. Molto bella anche la trama di “Un altro viaggio”, in compagnia di Valerio Iovine, spassosa e delirante “The Pub Song” con Weedo. Chiude il disco l’autobiografico stream of consciousness de “L’uomo col cappello”. Ax dichiara di avere “I numeri del pop, il  pubblico del rock, l’ego del rapper, l’erba del raggae” ed ha ragione, con “Il bello d’esser brutti”, Alessandro ha raggiunto nuovamente  ma soprattutto meritatamente  le vette delle classifiche ed un travolgente successo mediatico.

Raffaella Sbrescia

Acquista su iTunes

Video: “Intro”

La tracklist dell’album

 

1. INTRO

2. RIBELLE E BASTA

3. LA TANGENZIALE

4. SOPRA LA MEDIA

5. UNO DI QUEI GIORNI FEAT. NINA ZILLI

6. SONO DI MODA

7. CARAMELLE FEAT. NEFFA

8. HAI ROTTO IL CATSO

9. MISS E MR. HYDE

10. SANTORO E PEYOTE

11. ROCK CITY

12. TUTTO O NIENTE FEAT. EMILIANO VALVERDE

13. IL BELLO D’ESSER BRUTTI (TITLE TRACK)

14. OLD SKULL FEAT. CLUB DOGO

15. MARIA SALVADOR FEAT. IL CILE

16. BIMBIMINKIA4LIFE FEAT. FEDEZ

17. NATI COSI’

18. UN ALTRO VIAGGIO FEAT. VALERIO JOVINE

19. THE PUB SONG FEAT. WEEDO

20. L’UOMO COL CAPPELLO