Alda Merini – Il concerto: il viaggio musicale di Giovanni Nuti preserva il patrimonio letterario della poetessa

Fabio Concato, Lucia Bosè e Giovanni Nuti @ Teatro Dal Verme

Fabio Concato, Lucia Bosè e Giovanni Nuti @ Teatro Dal Verme

Dentro, con e per Alda Merini. Il viaggio musicale concepito da Giovanni Nuti attraversa il corpo, lo spirito, la memoria, lo scopo della vita di una poetessa che saputo mettere nero su bianco contrasti, gioie e paure, amori, incubi, certezze e perplessità andando ben oltre la realtà contingente. All’interno del cofanetto “Accarezzami musica”, messo in scena per la prima volta lo scorso 20 ottobre al Teatro dal Verme di Milano, il repertorio poetico di Alda Merini si è trasformato in materiale musicato, acquisendo, di fatto, una nuova e, chissà, forse più ricca, veste. Il progetto, contenente quasi tutta la produzione di Alda Merini realizzata insieme a Giovanni Nuti con l’intervento di altri numerosi artisti, ha portato sul palco del teatro milanese numerosissimi ospiti: Fabio Armiliato e il coro dei Piccoli Cantori di Milano, Omar Pedrini, Grazia Di Michele, Daniela Poggi,  Lucia Bosè, Carla Fracci, Rita Pavone, Fabio Concato, Marco Ferradini, Andrea Mirò, Dario Gay e la bravissima Monica Guerritore, già affascinannte protagonista dello spettacolo intitolato “Mentre rubavo la vita”.

Nell’intento di celebrare l’arte, intesa come bellezza nella sua accezione più pura, l’emozionatissimo Giovanni Nuti ha messo più volte l’accento sugli aspetti più intimi e più preziosi della personalità e della vita di Alda Merini, lasciando vivo tutto l’impatto emotivo che certi racconti hanno lasciato nel cuore di chi ha partecipato alla serata benefica a favore dei City Angels.

Chissà quanto sarebbe stata amata Alda Merini oggi che i pregiudizi la fanno da padrone, oggi che si esalta tanto l’emancipazione ma i moralismi distruggono ancora la vita di molti. Lascia stupefatti pensare che lei ha anticipato i tempi di decenni, rincuora il fatto che ci sia ancora chi come Nuti, negli ultimi 16 anni, si è fatto fortunatamente carico di tramandare il suo tesoro letterario alle nuove generazioni così disabituate all’ascolto, alla conoscenza, alla fame di emozioni autentiche e durature.  La sensualità fascinosa di un tormento tanto profondo quanto prolifico ci lasciano con l’incanto di chi ha capito il valore di una sensibilità così rara e ne apprezza ogni singola sfumatura.

Raffaella Sbrescia

Radio Italia Live – Il concerto. I top e i flop

J- Ax & Fedez - Radio Italia Live - Il Concerto

J- Ax & Fedez – Radio Italia Live – Il Concerto

“Radio Italia Live – Il concerto” è l’evento che segna il vero inizio dell’estate milanese. Lasciarsi affascinare da Piazza Duomo dalle prime caldissime ore del pomeriggio, fino al sopraggiungere del fresco imbrunire prima, e del dolcissimo vento serale poi, è una goduria. A sancire questo piccolo rito, una manifestazione organizzata e portata avanti con passione da Radio Italia, in collaborazione con il Comune di Milano. Imponenti le misure di sicurezza adottate per quest’anno ma, nonostante il numero chiuso, tutto si è svolto sull’eco di un unico slogan: “La musica è più forte”. La paura è tanta ma la speranza lo è ancora di più; questo è quello su cui dobbiamo fare affidamento.

I top e i flop

  • Maestro Bruno Santori e l’Orchestra Filarmornica Italiana: Il gioiello più importante dell’evento. Impeccabili professionisti al servizio del pop. Un connubio sempre affascinante. In alcuni casi un pregio immeritato.
  • Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu: simpatici per carità ma è ora di cambiare. Veramente fastidioso quel loro vizio di impostare una frase “sfottò” e ripeterla a piè sospinto a ogni ospite.
  •  Sergio Pappalettera per Studio Pro Design: loghi, grafiche e visuals innovativi ed efficaci. Idee fresche, mai sfacciate. Ben fatto.
  • Saturnino: la sua intro al basso è fulgida. Iconico.
  •  Giorgia: Il concerto si apre subito all’insegna della qualità. Giorgia è semplicemente perfetta nella sua mise da star. La performance è da brivido: voce, passione e carisma ipnotizzano il pubblico in piazza e da casa.
  •  Benji & Fede: saranno anche tra i giovani talenti che vendono più dischi in Italia ma non ci siamo assolutamente. I due ragazzi salgono sul palco e appaiono subito spaesati commettendo diversi errori sia di intonazione che di natura tecnica. Il featuring con Annalisa aggiusta il tiro in corsa ma l’esibizione rimane deludente.
  •  Umberto Tozzi e Anastacia: lui è uno dei cantanti più amati all’estero, lei è tra le più apprezzate in Italia. Lui festeggia 40 anni di carriera, lei annuncia un nuovo album in uscita a settembre, intitolato “Evolution”. La loro versione di “Ti amo” è molto suggestiva ma non potrà mai battere l’originale. Meglio sentirli singolarmente: lui sulle note di “Gloria”, lei in “Left Outside Alone”.
  •  Lele: il vincitore del Festival di Sanremo – sezione giovani era visibilmente emozionato ma la sua esibizione è stata molto buona. Quando un giovane canta per davvero e canta col cuore si vede e si sente.
  •  Emma: alla cantante salentina manca il palcoscenico. Sarà forse per questo che sul palco di Piazza Duomo ha dato proprio il massimo. La sua esibizione è stata calda, sentita e vibrante. Brava Emma, grintosa e verace.
  • Francesco Gabbani: il vincitore del Festival di Sanremo 2017 è il reuccio di questa stagione. Il cantautore sognava da tempo di esibirsi in un contesto del genere e non si è risparmiato un attimo. Tarantolato sì ma sempre consapevole e concentrato.
  •  Alessandra Amoroso: tulle, seta, lustrini, brillantini e lacrime di gioia. La cantante è molto amata dal pubblico ed è bello vedere come lei si lasci sopraffare da queste ondate ad alto tasso emotivo.
  •  Fiorella Mannoia: trovarsi al cospetto di una professionista fa sinceramente effetto. “Che sia benedetta” dal vivo è una botta al cuore ma “Quello che le donne non dicono” cantata all’unisono non si può commentare a parole. Pelle d’oca e cuore in tumulto.
  •  Samuel: Diciamocelo pure “La statua della mia libertà” non è un buon pezzo. Almeno, non lo è se lo compariamo alle perle che sono venute fuori negli anni dalla penna del cantautore. La sua performance milanese è stata visibilmente in salita ma si è conclusa con un gesto molto significativo. Samuel ha firmato la sua camicia in diretta live, scrivendoci su “La musica è più forte”. Il capo andrà all’asta.
  •  Nek: In questi ultimi anni il cantante appare in forma assolutamente smagliante. Voce al top e sguardo luminoso rinvigoriscono le sue performance sempre molto gradevoli. Assolutamente in linea con i temi della nostra attualità è la sua canzone “Differente”: in questi giorni disumani se sorridi e stringi i denti e tutto quello che importa è rifarlo ancora un’altra volta.
  •  Elodie: se non l’avete mai vista cantare dal vivo non saprete mai che tipo di luce emana questa ragazza. Lo so, vi sembrerà un’affermazione esagerata ma se vi capitasse mai di vederla, fermatevi un attimo e fateci caso. Il pubblico sotto palco ne è rimasto affascinato.
  • J-Ax & Fedez: la piazza ha aspettato principalmente loro. Idoli e sovrani del mercato musicale italiano per tutto l’anno in corso. “Assenzio”, “Piccole cose” (insieme ad Alessandra Amoroso) ma soprattutto il tormentone “Senza Pagare” hanno fatto scatenare la piazza. Peccato per l’ossessione che Fedez ha sviluppato per le Instagram Stories. Nel corso di 10 minuti di esibizione ne avrà fatte almeno cinque. C’è qualcosa da rivedere.
  • Andrea Bocelli: un vanto italiano nel mondo. Non servono parole per descriverlo. Basti sapere che l’artista ha cantato “Nelle tue mani”, primo singolo estratto dal suo album del 2015 “Cinema” con cui ha celebrato le musiche più famose estratte dalle colonne sonore di film premi Oscar. L’altro brano è l’indimenticabile “Con te partirò”.

Il sogno si chiude così. Ritorniamo ad affrontare questo strano presente con il cuore più leggero. Prossimo appuntamento con Radio Italia Live al 30 giugno in quel di Palermo.

Raffaella Sbrescia

Un videomix dello show: