La “Resistenza” di Neffa: “Fidiamoci del sentimento”

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Si intitola “Resistenza” il nuovo album di Giovanni Pellino, in arte Neffa. Pubblicato lo scorso 4 settembre per Sony Music, questo nuovo disco propone tredici brani dalle sonorità retrò, a metà strada  tra soul e Rhythm & Blues.  Le tematiche sono intime e personali ma mantengono un significante dalla valenza universale.  Nubi di fumo e luci soffuse sarebbero lo sfondo ideale per questo viaggio musicale all’interno del vissuto dell’artista che cambia nuovamente pelle regalandosi un album profondo e senza filtri. L’apertura è affidata alla title track “Resistenza”, un brano caratterizzato da un messaggio politico forte e preciso “Ci hanno messo in un angolo e ci tagliano i viveri/ogni giorno è una guerra ormai/ noi dobbiamo combattere”, canta Neffa nella prima strofa del pezzo. Bello anche l’arrangiamento di “Colpisci”, realizzato insieme agli Gnu Quartet. L’atmosfera è malinconica, il fascino sensuale del soul e la forza immaginifica delle parole s’insinuano nell’anima fino a raggiungere le  più alte vette con la struggente bellezza di “Un piccolo ricordo di Maria”, ulteriormente impreziosita da un affascinante guitar solo. “Dubay (Why, oh why?)” introduce un ritmo e un mood blues che verrà poi ripreso e sviluppato nella traccia conclusiva dell’album, “Giorni e giorni”. “Fidiamoci del sentimento/sempre meglio che restare là a farci un selfie e ritwittare un twit. Prendi un treno con la ruggine/ A bassissima velocità/ E proviamo un po’ a vedere se si può riuscire ancora a non sapere dove siamo ora/ Vediamo dove va il vento”, canta poeticamente Neffa nell’emblematica “Twit” mentre il brano più surrealista del disco è senza dubbio “Lampadine”, definita “figlia degli alieni” dallo stesso artista. Positivo anche l’invito contenuto in “Catalogo”: “Basta tuffarsi dentro a un mare di occasioni/ Per trovare quello che serve/ Mai accontentarsi perché il tempo non torna/ Poi rimpiangerà chi lo perde”. Inaspettata la sorpresa finale con una movimentatissima ghost track tutta da godere.

Intervista

Perché hai intitolato il tuo album “Resistenza”?

Viviamo in un mondo tecnologico dove tutto è bellissimo ma sforziamoci di pensare anche all’umanità. Sogno un mondo in cui tutti tirino su le mani ad un concerto senza che nessuno glielo dica.  “Resistenza” è un monito che rivolgo ai ragazzi, la tecnologia è una grandissima figata, ma dobbiamo esser coscienti che è in guerra con l’uomo. Le macchine ci hanno aiutato ma ora dobbiamo riprendere in considerazione la nostra umanità!

 “Sigarette” ha riscontrato un grande successo nonostante un ritornello che ti ha esposto ad alcune critiche…

Inizierei col dire che il fumo di sigaretta mi dà fastidio e ammetto che ho pensato molto all’ aspetto legato all’ipotetico ascolto della canzone da parte dei bambini. Allo stesso tempo, però, mi sono sentito di lasciare il brano come l’avevo scritto la prima volta. Raramente ho scritto canzoni come queste e che mi hanno emozionato per tanto tempo prima di venire a galla in un disco. Probabilmente in alcuni casi sarebbe più furbo fare altre scelte, ma sono le canzoni a fare me, non ci posso far nulla, sono totalmente asservito alla musica. Qualsiasi cosa si faccia per comandare la creatività, è una cosa che non permetto.

Ti è mai capitato di scrivere una canzone sparti-acque?

Certo.  “Molto calmo”, ad esempio, ho iniziato a scriverla alle nove di sera e ho terminato alle sei di mattina. Questa è una di quelle canzoni che cambiano irrimediabilmente quello che eri e non puoi più prescindere da quello che hai scritto il giorno prima, ormai ti ha cambiato. Canzoni come questa le definisco “canzoni figlie di alieni” perché non capisco da dove vengono.

In questo album c’è una “canzone figlia di alieni”?

Si’: “Lampadine”; ogni volta che la riascolto non capisco da dove sia nata.

Neffa ph The Stylaz

Neffa ph The Stylaz

Quanto c’è di te in questo disco?

Tutto quello che vivo mi ispira. Ovviamente non tutti i brani sono autobiografici, ma allo stesso tempo anche quando parlo di altre situazioni, qualche piccolo riferimento alla mia vita c’è, è inevitabile.

“Colpisci” ha un arrangiamento solare nonostante un testo drammatico. Come mai?

Quando una melodia mi fa partire qualcosa, capisco subito di cosa si tratta e so già in che direzione andare. Appena ho sentito la melodia di “Colpisci” ho capito che avrei dovuto trattare un argomento drammatico, quindi ho semplicemente seguito il mio istinto.

Neffa @ The Stylaz

Neffa @ The Stylaz

Come vivi il tuo rapporto con  la musica?
La musica mi ha salvato la vita sia umanamente che professionalmente. Forse negli anni ’90, quando avevo intenzione di fare il batterista, sarei dovuto andare in America. Certo, non sarei stato Neffa, ma avrei vissuto in uno stato in cui la musica è sacra e non importa se sei presente sui social o se hai 40.000 follower su Twitter.

Sei stato il primo a passare dal rap al cantato. Come ti rapporti con il tuo passato musicale?

 Avere un passato ingombrante non è piacevole. Molta gente dopo che ho smesso di fare rap non è mai più stata in grado di ascoltare le mie canzoni senza preconcetti. Mi ci è voluto molto tempo per indirizzare la mia vita, per me è stato come se a un certo punto mi avessero buttato in un oceano e detto “Quella è la tua strada”. Sono conscio che il rap lo faccio enormemente meglio del canto, ma ci sono aspetti dell’hip-hop che non c’entrano assolutamente nulla con l’arte. A un certo punto non ce la facevo più a rappare, volevo cantare. Ho fatto il rap quando era un genere rivoluzionario. Oggi è quanto di più reazionario ci sia. E’ fatto di canoni.

Torneresti al Festival di Sanremo?

Conti mi ha chiesto di andare e ammetto che le ultime edizioni mi sono piaciute molto perché Carlo ha saputo riportare la musica al centro di tutto scegliendo le canzoni e non le persone. Vedremo cosa succederà, nel frattempo vorrei ribadire che non sono un artista di nicchia, sono tutt’altro.

 Raffaella Sbrescia

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TRACKLIST

Resistenza
Colpisci
Un piccolo ricordo di Maria
Sigarette
Per fortuna che c’è il mare
Dubai (Why, oh why?)
Twit
Occhi chiusi
Realtà
Lampadine
Catalogo
Ma Jolie
Giorni e giorni

 Video: Colpisci