“Fuoco a mare”: Bellopede e Marigliano accarezzano la speranza tra la bellezza e la distruzione

“Fuoco a mmare rint ‘o scuro e chesta città ca camp ancora ca ‘a speranza e chi ce resta”…. un ritornello che, attraverso una manciata di parole, rende in maniera cristallina l’idea di quale sciagura abbia rappresentato per la città di Napoli l’incendio che il 4 marzo 2013 devastò “Città della Scienza”. Mariano Bellopede al piano e Carmine Marigliano al flauto traverso integrano le loro eleganti note dell’ormai apprezzatissimo Viaggio in duo con quelle di Davide Esposito (batteria), Alessandro Anzalone (basso elettrico), Gabriele Borrelli (percussioni)  in “Fuoco a mare”, un brano che prova a racchiudere, con successo, una serie di elementi in netta contrapposizione tra loro: la poesia, la bellezza e la storia da un lato, la distruzione e l’ignoranza dall’altro. Al centro di questa dicotomia la speranza, che nelle vesti e nella voce di Francesca Colapietro, provano a farsi avanti nonostante i problemi che, da sempre, attanagliano le anime di chi prova a combattere in un territorio tanto bello quanto ostile.  Davvero toccanti le immagini del videoclip girato da Gennaro Silvestro proprio tra le ceneri del polo scientifico di Città della Scienza. Si potrebbero spendere milioni di parole nel provare a commentare le immagini forti di questo video ma niente, più delle immagini stesse, potrà farvene comprendere lo spirito ed il significato .

Raffaella Sbrescia

Video: “Fuoco a mare”

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