Jack Jaselli: “Vi presento Monster Moon, un album scuro nato sotto la luna di Los Angeles”

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Dal 6 maggio sarà disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e in tutte le piattaforme streaming “Monster Moon” il nuovo disco di Jaselli, nato sotto la luna di Los Angeles. “Monster Moon” affonda le sue radici nel blues e nel soul ed è il frutto di quasi due anni di scrittura da parte di Jack e di un lavoro certosino sulle canzoni insieme a Max e Nik. Nato a Milano, il disco ha poi preso forma ai Fonogenic Studios di Los Angeles dove è stato registrato lo scorso luglio. Prodotto e mixato da Ran Pink, che ha collaborato con artisti del calibro di The Wallflowers, David Grohl e Band of Horses, “Monster Moon” segna il debutto di Jaselli per Universal Music Italia. Ecco cosa ci ha raccontato l’artista all’indomani dell’esclusivo showcase di presentazione tenutosi presso il Teatro dei Burattini all’interno della Triennale di Milano.

Intervista

Raccontaci la genesi di questo lavoro a partire della scelta degli arrangiamenti, dei testi, dei contenuti e dei messaggi che tu e la tua band intendete veicolare al pubblico.

La genesi tecnica e storica di questo album risale alla fine di un tour durato un paio d’anni. C’è stata una fase di composizione da ottobre a luglio, sono partito per Los Angeles con 40 pezzi in tasca, poi ne abbiamo scelti 10. Per quanto riguarda il suono c’è  da fare un doppio discorso: già durante il tour acustico avevamo creato un suono diverso dal disco precedente, in seguito abbiamo seguito la corrente delle nuove canzoni e abbiamo iniziato a capire quale potesse essere il mondo sonoro più giusto per questo lavoro. Siamo poi andati a Los Angeles per individuare un produttore con cui poter lavorare, abbiamo conosciuto Ran e abbiamo capito che sarebbe stato perfetto per lavorare con noi. Ci siamo scritti e ci siamo mandati tanti provini tra Milano e Los Angeles finchè a luglio è iniziata la vera e  propria produzione del disco. Naturalmente anche i testi delle canzoni seguono di pari passo le intenzioni e le atmosfere delle musiche. Questo disco è un po’ più ricco di argomenti ma anche un po’ più lunare, scuro, per così dire; se prima ci venivamo in mente sole, spiaggia, mare, ora la luce è riflessa perciò si va a scavare un po’ più a fondo.

Quanto lo senti tuo questo album?

Lo sento mio tanto quanto gli altri, lo sento perfettamente mio per la fase in cui è stato scritto. Lo sento mio ma soprattutto nostro: quando lo ascolto ritrovo noi tre, la produzione di Ran e la fedeltà nel trasmettere quelli che erano i nostri intenti in fase di produzione.

Quello che salta subito all’occhio del pubblico è una forte sintonia tra tutti voi, si vede che credete in quello che fate…

Credo che questo sia il miglior complimento che si possa fare sia me che ai ragazzi perché la nostra è una storia di assoluta devozione verso la musica. In particolar modo io e Nick abbiamo iniziato a suonare insieme prima del 2010. Ho sempre voluto fare le cose nel mio modo, magari rifiutando le varie scorciatoie che ti vengono proposte quando fai questo lavoro. Alla luce di ciò, sono contento se questo crederci e cercare di fare le cose in modo sincero si veda.

Quanto ti rispecchi nella definizione di “visionario” in qualità di italiano che ragiona, opera, suona e lavora in maniera anglosassone?

Un po’ forse sì, mi rendo conto che siamo un po’ una sorta di pecora nera, strane creature sempre avulse dai meccanismi tradizionali. La verità è che ci siamo sempre solo occupati di suonare e vivere la musica nel modo più sincero possibile compatibilmente con quello in cui crediamo e che ci far stare bene. Nessuno ci ha mai detto di percorrere una strada per arrivare ad un certo livello o detto fare le cose in un certo modo. A me piace sempre chiedermi se ho qualcosa da dire, sono vero e vado dritto per la mia strada, a prescindere dal fatto che questo implichi il raggiungimento del successo o meno.

Alla luce di questi ragionamenti, come vivete la nuova avventura con Universal Music?

Naturalmente siamo molto felici. Abbiamo sempre avuto un forte concetto di famiglia, chiunque si sia mai interfacciato con questo progetto artistico da 10 anni a questa parte, è rimasto a patto che si creasse una famiglia e con Universal sta succedendo esattamente questo. Loro ci hanno dato un segnale molto forte scommettendo su di noi, hanno preso un disco che era già stato fatto a modo nostro in America, siamo arrivati a Milano, glielo abbiamo fatto sentire e hanno detto di sì. Ci hanno preso a pacchetto chiuSo perciò questo è un fatto importante non solo per noi ma anche per testimoniare che ci sono realtà discografiche grosse che possono credere in cose anche meno convenzionali.

Per tornare a “Monster Moon”, raccontaci le atmosfere e gli ambienti scelti per la costruzione di pezzi tanto suggestivi…

In effetti alcune atmosfere sono abbastanza evocative, siamo andati a registrare vicino al deserto e all’oceano proprio per avere degli squarci che si potessero ritrovare nei nostri pezzi. Poi ci sono gli ascolti: dal blues, al rock, alla tradizione americana.

Jaselli

Jaselli

C’è un filosofo che ha elaborato un pensiero che possa essere vicino al messaggio di questo album?

Non la metterei in questi termini…Di certo c’è una corrente filosofica dell’epoca contemporanea secondo la quale si dovrebbe elaborare un sistema di pensiero mirato al recupero della ragion poetica, questo è quello che mi ha fatto pensare che la musica abbia un modo importante per dire le cose: con la musica canti la tua esperienza, se la canti in modo sincero nessuno la può smentire, per cui se racconti col cuore qualcosa che hai vissuto, in quel momento la gente può essere sicura che tu stia dicendo la verità.

Ci saranno tante date… presto anche un concerto importante a Milano?

Certo, ci saranno tanti concerti! Annunceremo presto una data per l’estate a Milano e poi torneremo in autunno. Come al solito sappiamo quando partiamo e non sappiamo quando ci fermiamo…

Ci saranno dei visual, scenografie?

Vorrei subito precisare che siamo dei privilegiati a poter fare un tour. Ci sono tanti colleghi, spesso più esposti di noi con un talent  show alle spalle che riescono a fare solo dei firmacopie. In questa prima parte del tour ci saremo noi, i nostri strumenti e il furgone. Avremo le nostre piccole scenografie che ci siamo costruiti da soli per quello che sarà un tour rock e più intenso di quello di prima.

Raffaella Sbrescia

Le date del tour:

12 Maggio – Torino – Lavanderie Ramone;

13 Maggio – Treviso – Home Rock Bar;

15 Maggio – Roma – Monk Club;

20 Maggio – Venezia – Hard Rock Cafe;

7 Giugno – Bologna – Bioparco Biografilm;

21 Giugno – Vascon Treviso – Festa dell’Estate;

23 Giugno – Pescara – Xmasters;

24 Giugno – Padova – Il Chiosco;

22 Luglio – Pescara – Teatro D’annunzio (opening Jack Savoretti);

23 Luglio – Sarzana – Fortezza Firmafede (opening Jack Savoretti);

28 Luglio – Genova – Genoa Songwriters Festival;

30 Luglio – Cantù – Villa Calvi

Video: The End