“Malìa – Napoli 1950-1960”, eleganza e sensualità a braccetto nel nuovo album di Massimo Ranieri

Ranieri cover

 “Malìa – Napoli 1950-1960” è il nuovo album di Massimo Ranieri (Sony Music), disponibile anche in vinile dal 23 ottobre 2015 e contiene un repertorio speciale, canzoni delicate che ci si tramanda ormai da generazioni che l’artista ha indossato con grazia ed eleganza, come autentici gioielli di inestimabile valore. Il termine Malìa, che deriva da magia, incantesimo, fascino, seduzione,  dà il titolo al disco e racchiude nel suo antico significato il senso stesso dell’intero progetto, scaturito dal testo di “Te Voglio Bene Tanto Tanto”, contenuto nel disco. Massimo Ranieri e Mauro Pagani, produttore dell’album, in questa nuova tappa del loro lungo viaggio nelle viscere della canzone napoletana,  hanno voluto al loro fianco cinque grandi artisti del jazz: Enrico Rava (tromba e flicorno), Stefano Di Battista (sax alto e sax soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Stefano Bagnoli (batteria) e Riccardo Fioravanti (contrabbasso) per un lavoro artigianale vissuto da tutti  con grande emozione.

Massimo Ranieri

Massimo Ranieri

«Benvenuti sul luogo del misfatto, spiega Mauro Pagani, ci siamo veramente divertiti a realizzare questo disco. C’ è stata una grande disponibilità di tutti ad entrare davvero nel progetto. In genere i musicisti tendono a mostrare la propria abilità strumentale, qui invece c’era attenzione, cura e salvaguardia del risultato finale. Mi sono goduto ogni singolo giorno, abbiamo registrato nove pezzi in tre giorni, gli altri tre in un giorno e mezzo, non è stata una jam session, ognuno ha suonato per il progetto con una pulizia cristallina, l’equilibrio ha magicamente funzionato e niente è stato lasciato al caso». L’avventura musicale di Ranieri prende energia e ispirazione da un tempo magico quando tra la fine degli Anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta quelle melodie già universali si riempirono improvvisamente di estate e di erotismo, di notti e di lune rivestendosi di un fascino elegante e internazionale. La  Napoli isolana, la napoli by night,  sexy come un’irresistibile stella del cinema. Sotto ad ogni nota di quei brani, nati e vissuti nell’intimità dei night e dei piano bar, brillano e ammiccano la formidabile fantasia e l’incontenibile libertà della musica Americana di quegli anni. Stupisce la versione di “Doce doce”, lato B con cui debuttò il grande Fred Bongusto. Travolgente “Ue Ue Che femmena”, brano di Nisa e Scalise del 1960, intrigante “Luna caprese” (lanciata da Nilla Pizzi nel 1953), qui ricamata dalle note di un pianoforte sornione. Nella tracklist ci sono autori ingiustamente considerati minori (Bongusto, Di Capri, Calise, Calvi, Kramer oltre che Carosone o Modugno) in un disco che è stato fatto come non si usa più, come pochi sanno fare al giorno d’oggi. «Mi sono messo al servizio di un grande periodo di Napoli che ho sfiorato. Anche se debuttai dodicenne all’EM Club di Napoli proprio cantando in inglese davanti a soli americani di stanza in città, quando Napoli respirava atmosfere a stelle e strisce, jazz compreso. Ho cercato i brani studiando il repertorio più nascosto, non volevo riproporre e ranierizzare i grandi classici che già conosciamo e amiamo. Mi sono messo al servizio di canzoni meno note. Sono tornato con la mente a Napoli, per cercare di ricordare come cantavano i crooner di quel periodo. Ne è nato un album, Malìa, che contiene dodici perle che fondono pop e jazz, proprio come allora. Personalmente ho cercato di contenermi, di non esagerare con la voce, alla fine è nato un album di canzoni delicate, tenere, profondamente napoletane ma al contempo internazionali», racconta Massimo Ranieri, partito da Roma per raccontare alla stampa di Milano quello che lui stesso definisce «il più bel viaggio degli ultimi 15 anni, da quando ha cominciato a collaborare con Mauro Pagani».

Massimo Ranieri ph_ Marco Piraccini

Massimo Ranieri ph_ Marco Piraccini

L’atmosfera è di quelle magiche, nello studio del maestro Pagani tutto assume un senso più intimo e più profondo, esattamente come fa il disco attraverso una ricerca di emozioni del passato, della nostra storia che è la nostra identità. Dopo l’uscita di “Malìa”, Massimo Ranieri si metterà nuovamente in gioco per una nuova avventura televisiva e il tour teatrale: «A gennaio ripartirò con la trasmissione Rai Sogno E Son Desto 3, durante la quale avrò occasione di cantare i brani del nuovo album accompagnato dai miei cinque fantastici musicisti jazz. Poi spero di portarmeli anche in giro per i teatri italiani. Devo ammettere che molti giovani mi conoscono più come attore che come cantante», confessa infine l’artista: «Mi hanno visto calcare i palcoscenici e vestire i panni di Riccardo III, oppure in televisione. Come dare loro torto? Non ho fatto canzoni per quasi venti anni! Nel 1975 non credevo di poter dire ancora qualcosa e non volevo una routine. Per questo bussai alle porte di Strehler, Patroni Griffi, De Lullo. Per imparare altro. Ora per molti sono un attore, non un cantante: popolarità che uso per progetti come questo. E’ forse “colpa” di Pagani se sono tornato alla musica. Il nostro sodalizio dura ormai da anni ma è con Malìa che ho vissuto l’esperienza più bella e più emozionante».

Raffaella Sbrescia

Acquista su iTunes

Tracklist

01.  Accarezzame

02.  Nun E’ Peccato

03.  Tu Vo’ Fa L’Americano

04.  Doce Doce

05.  ‘Na Voce ‘Na Chitarra E ‘O PPoco ‘E Luna

06.  Ue Ue Che Femmena

07.  Malatia

08.  Luna Caprese

09.  ‘O Sarracino

10.  Anema E Core

11.  Te Voglio Bene Tanto Tanto

12.  Resta Cu’Mme