Intervista ai The Burlesque: Vi raccontiamo il nostro album “Cheap and Kool”

the burlesque 1

The Burlesque

Fabio Atteo (voce e chitarra), Dario Menna (basso e cori) e Ceppe Pasciano (batteria e synth) sono i The Burlesque. Il trio partenopeo ha pubblicato lo scorso 25 febbraio “Cheap and Kool”, un album indie rock  che trae ispirazione da Vampire Weekend, Strokes o Cribs  e che, attraverso dieci brani, riesce a trasmettere l’essenza flessibile, frizzante e friabile del suono proposto da questi giovani musicisti che non amano prendersi troppo sul serio. A raccontarci la storia e l’entità del gruppo è Fabio Atteo cantante e chitarrista dei The Burlesque.

Come nascono i The Burlesque e quali sono i presupposti su cui si basa la vostra musica?

La formazione nuova del progetto dura da un anno. Prima della fase, uscì un Ep, sempre sotto il nome The Burlesque, in cui figuravo io, assieme ad altri elementi, ci fu un tour, poi incorsero dei problemi, che hanno portato fino quasi allo scioglimento del gruppo, finchè ho trovato dei nuovi elementi con cui ho iniziato a scrivere, suonare, registrare e promuovere “Cheap and Kool”, il nostro nuovo album. Vista la storia un po’ travagliata, io miro a dire che il progetto ha un anno di vita semplicemente perché i pezzi, tutti nuovi, hanno un anno, magari è anche un gesto affettivo verso ciò che stiamo facendo, ciò non toglie che non si rinnega nulla di quello che è stato fatto in precedenza.

La stampa di settore ha inquadrato il vostro genere come indie A-PUNK, entriamo nei dettagli… ci spieghi quali sono i temi, le influenze e gli obiettivi del vostro fare musica?

Probabilmente è stata vista una vicinanza ai Vampire Weekend, una band che a noi piace molto, tra l’altro. Noi abbiamo un modo di vivere la musica in maniera A-Punk, nel senso che facciamo un rock’n’ roll roll privo delle varie distorsioni usuali. La nostra attitudine punk, si dota, dunque, di una A privativa e questo si sposa bene molto bene con il nostro tipo di melodia. Più in generale l’apparato sonoro che utilizziamo è finalizzato a rendere il suono più vario e più divertente possibile prima per noi e poi per gli ascoltatori.

cheap and koolCheap and Kool” è il titolo del vostro ultimo disco… cosa racchiude questo album e qual è il senso del titolo?

Il disco rappresenta il racconto del mondo che ci circonda, i testi li ho scritti io con la volontà di raccontate il fatto che è sempre più facile riuscire ad essere “cool” ad un prezzo ormai basso. Il discorso però è un po’ più complesso di come appare, quello di cui intendiamo parlare è il valore reale di ciò che ci circonda. Un mondo “Cheap and Kool” in cui spesso riusciamo a fare qualsiasi cosa senza capire il reale valore delle cose.

A cosa è dovuta la scelta della inquadratura bassa nel video del singolo “Young love”?

Questo video fa parte di una trilogia composta da “Young love”, per l’appunto, “Think about” ed il nuovo singolo “About an H”. Si tratta del racconto di una storia in maniera verticale ma la chiave interpretativa del video risiede nell’idea di una stessa storia raccontata attraverso tre diverse inquadrature. Dopo diverse ricerche, svolte in maniera anche un po’ goliardica, ci siamo resi conto che si tratta del primo caso al mondo in cui si verifica questo tipo di racconto audiovisivo. Per noi è stata un’esperienza molto divertente che, tra l’altro, si sposa molto bene con il concetto di “Cheap and Kool”, anche perché il tutto è costato 500 euro (ndr).

the burlesque 2 (2)Il prossimo 2 maggio sarete all’Arenile Reload di Napoli nell’ambito del Comicon (Salone Internazionale del Fumetto). Ci raccontate che tipo di live è il vostro?

Saremo insieme agli the Shak&Speares e saremo sicuramente in famiglia! Abbiamo suonato innumerevoli volte insieme, abbiamo fatto incursioni durante i loro live… Dopo di noi ci sarà anche il dj set di Davide Boosta Dileo, una super serata!

Noi siamo in tre e siamo poco ingombranti, quello che ingombra sono gli strumenti che ci portiamo dietro durante i live. Ci approcciamo in maniera molto diretta al pubblico, anche se ci sono tante sfumature di suono da riprodurre. Inoltre come nell’album, anche dal vivo ci sono due pezzi in cui il bassista va alla batteria, il bassista suona la tastiera e io qualche volta suono, questa cosa diverte sia noi che il pubblico. L’attitudine del nostro suono è molto ballabile ed è questo che ci diverte più di tutto. Il nostro live in genere dura parecchio, non è raro trovare pezzi nuovi all’interno della scaletta, abbiamo un ep precedente che per noi racchiude vere e proprie chicche ma non abbiamo una scaletta fissa. Dario e Ceppe mi assecondano spesso nelle mie follie, magari si sbaglia qualcosina ma ci divertiamo e l’errore durante il live secondo me è consentito, il pubblico non è così diverso da noi, siamo tutti esseri umani. Per il resto stiamo riarrangiando dei pezzi in chiave acustica buttandoci dell’elettronica all’interno; questo per creare l’atmosfera ideale per degli showcase che presenteremo dando una nuova veste ai pezzi dell’album. Vorremo trascorrere un mese suonando in posti un po’ più piccolini dove poter fare questa cosa, al momento è ancora tutto in via di sviluppo ma abbiamo davvero tanta voglia di concretizzare questo tipo di situazione.

 Raffaella Sbrescia

Video: “About An H.”

 

Si ringraziano i The Burlesque e Giulio Di Donna per la disponibilità