Enrico Giaretta live al Blue Note. Emozioni d’antan con le nuove canzoni del Cantaviatore

Enrico Giaretta

Enrico Giaretta

La musica visionaria di Enrico Giaretta ha scaldato il Blue Note di Milano in una fredda sera di gennaio. L’occasione è stata data dall’uscita del nuovo album del cantaviatore intitolato “BLU” (Made in Etaly). Affiancato da eccellenti musicisti quali Stefano Corrias, alla batteria, Juan Carlos Albelo Zamora, al violino, e Luca Bulgarelli, al basso,  Giaretta ha anche ospitato sul palco la straordinaria cantante e interprete Petra Magoni. Sulle ali di melodie intimiste, profonde e a tratti crepuscolari, Giaretta che, oltre ad essere un artista, è anche pilota di linea per Mistral Air, ha messo in atto la trasfigurazione di storie e immagini dal fascino senza tempo. Lui, che per lunghi anni è stato pianista e amico di Franco Califano, ha incantato e sorpreso il pubblico con efficace minimalismo. La vera forza del suo repertorio sono le musiche, ricche di richiami swing, latin, folk, finemente strutturate ed elegantemente cucite addosso alle parole contenute nei testi.

“Blu”, colore del cielo e della purezza rappresenta un metaforico tuffo nella fantasia e nei percorsi compiuti in volo. L’artista si ispira ad itinerari immaginari del cielo, oltre che alle rotte realmente attraversate, ai personaggi incontrati, alle musiche che si rincorrono nella testa, alle suggestioni arrivate da lontano o semplicemente riposte nella memoria. Bello e colorato il primo singolo estratto dal disco “Big Bamboo”, scritto con Marcello Murru, il quale tutt’oggi firma alcuni tra i suoi migliori brani. Cantato insieme alla sfavillante Petra Magoni, il brano risulta vivace, fresco, divertente. “Finalmente ho trovato un allievo”, ha detto il celebre Paolo Conte riferendosi proprio ad Enrico che, sul finire del concerto gli ha dedicato il bellissimo brano “Paolo il ferroviere”. Toccante e delicata  “Tutta la vita in un momento”, l’audace “Scelgo l’allegria”, la versione strumentale di “Over the rainbow”, successivamente ripresa dalla Magoni e la malinconia struggente de “Il cuore non finisce” conferiscono, infine, una luce speciale ad un momento live unico e prezioso.

Raffaella Sbrescia