Il lungo e caldo abbraccio di Milano ai Tiromancino. Il report del concerto

Tiromancino

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Milano ha salutato i Tiromancino con un lungo e caldo abbraccio della durata di 140 minuti circa. Sulla scia del grande successo riscontrato dall’ultimo album di inediti intitolato “Nel respiro del mondo” (Sony Music), Federico Zampaglione, accompagnato da Francesco Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria), Antonio Marcucci (chitarra elettrica) e Fabio Verdini (tastiere) è salito sul palco del Teatro Nazionale per un concerto lungo, ricco e ben assortito. Spazi sonori e letterari si sono sapientemente alternati per dare spazio a emozioni e scenari eterogenei. Tra chitarra, mandolino, pianoforte, percussioni e quant’altro, Zampaglione si è divertito a suonare una decina di strumenti impreziosendo le vesti di successi più e meno recenti. Particolarmente suggestivo il medley acustico durante il quale i Tiromancino hanno fatto salire un pugno di fans sul palco per condividere a distanza ravvicinata brani come “Imparare dal vento”, “L’alba di domani” e “La descrizione di un attimo”.  Intense anche le interpretazioni dei singoli “Piccoli miracoli”, “Tra di noi”, “L’ultimo treno della notte” così come gli omaggi al maestro Califano con “Un tempo piccolo” e a Lucio Dalla con “Felicità”. Al centro delle canzoni dei Tiromancino ci sono sentimenti profondi, duraturi che resistono al mormorio degli anni, al peso delle aspettative, alle imprevedibilità della vita beffarda. Federico Zampaglione risulta particolarmente credibile nel parlarcene attraverso la sua voce calda e rassicurante e la sua genuina essenza di cantautore e musicista appassionato.

Tiromancino live - Milano

Tiromancino live – Milano

Tra i dettagli da evidenziare anche una frastagliata serie di assoli chitarristici che hanno messo in luce un’antica e radicata passione da parte di Federico nei riguardi del blues; la matrice primaria della sua passione musicale. Parole e spazi anche per gli ospiti della serata milanese: su tutti l’amato giovane cantautore Calcutta, che ha intonato il suo brano “Oroscopo”. Sorprendente il contributo di Saturnino che, per una sera, ha lasciato da parte il basso per imbracciare il violino elettrico e dare nuova vita a “Liberi” e “Due destini”, pietre miliari del repertorio dei Tiromancino, nonché ultimi brani di un concerto particolarmente ricco da ogni punto di vista.

Raffaella Sbrescia

 Video: L’ultimo treno della notte