Tintinette Swing Orchestra: la recensione di “Resistenza è amore…Amore è resistenza”

Tintinette Swing Orchestra ph.press (2)

Tintinette Swing Orchestra

Italia anni ’40: proibizionismo, censura, nebbia bassa e teste annebbiate, divise che accecano, divise che spaventano, divise che uccidono gli uomini ma non l’anima… Questa è l’Italia che i Tintinette Swing Orchestra riprendono e stravolgono, con lucida teatralità, in “Resistenza è amore…Amore è resistenza”, il disco prodotto dalla label FreakHouse records.

TINTINETTE_artcover (2)Miss Annette (voce, kazoo), Mister Djero (contrabbasso, voce) e Mister Jhonny (ukulele, box, voce), al secolo Annamaria Tammaro, Gero Pitanza e Giovanni Costagliola, spaziano, dunque, all’interno di un repertorio a metà strada tra un disimpegnato moralismo resistente ed un trascinante sperimentalismo vocale e sonoro. Il disco si apre con l’ironia di “Piccolissima serenata” e l’attualissima “Mille lire al mese”, valuta permettendo. Arrangiamenti stringati e minimal lasciano che la vocalità di Annamaria Tammaro diA libero sfogo a vibrati e “miagolìì” d’altri tempi, senza tralasciare sensuali richiami alle star d’oltreoceano. “Quel motivetto che ti piace tanto” di Michele Galdieri e Dan Caslar,  ”Summertime”, la provocatoria “Maramao” e la sensualissima “Why don’t you do right” lasciano le vesti castigate dell’ ancien régime ritrovando una nuova linfa, ricca di sfiziose assonanze musicali. I tre Tintinette, che orchestra non sono, fanno proprie le velleità più sottili di brani ormai archiviati da “Bacio piccolissimo” a “It don’t mean a thing” di Duke Ellingon e Irving Mills alla “La gelosia non è più di moda” fino al sexy brio di “Baciami piccina”, al cinismo di “Ultimissime” e al fascino senza tempo di “I put a spell on you” di Screamin’ Jay Hawkins. Chiude il godibilissimo disco la ghost track che non ti aspetti: “Sweet Dreams” degli Eurythmics, per sorridere sognando.

Raffaella Sbrescia