Gli “Sloppy sounds” dei Gambardellas.

Innumerevoli contaminazioni ed originali spunti creativi hanno ispirato “Sloppy sounds” il prisma musicale che costituisce l’album di esordio dei Gambardellas, il progetto solista di Mauro Gambardella, un batterista che, dopo anni di esperienza a tutto tondo nel mondo della musica indie, ha raccolto conoscenze ed energie per dare voce alle sue canzoni e al suo estro creativo avvalendosi della collaborazione di Glenda e Grethel Frassi, Andrea Gobbi e Alessio Lonati.
L’arrangiamento delle 9 tracce che compongono il disco, edito da BigWave Records, spazia all’interno di un  range molto ampio di generi: rock indie, power pop, garage rock.
L’intento è quello di coinvolgere e divertire chi ascolta, i frastagliati suoni proposti da Gambardella scovano e scavano nuovi orizzonti; l’immediatezza del suono a tratti supera i testi stessi, dai ritornelli spesso ossessivi.
Il disco si apre con il vivace ritmo scanzonato di Flash e prosegue con la commistione di chitarre e incursioni elettroniche di Josh.
La viscerale americanità di Needs si contrappone alla durezza di Freeway in cui la matrice indie si estremizza fino ad arrivare ai limiti con la visione nichilista di Tito, brano intriso di un’irrefrenabile carica travolgente. Shine again è un’essenziale invito alla rinascita che, insieme a Smile, pare quasi sfigurare in un contesto così ricco.

Living the night ci trascina, invece, nel bel mezzo di estemporanei e controversi after party un attimo prima di scaraventarci in una Valley buia e misteriosa alla ricerca di noi stessi.

Video: Flash