Thurston Moore e James Sedwards live in Campania. Le foto del concerto

Thurston Moore, chitarrista e compositore statunitense nonchè fondatore dei Sonic Youth, la leggendaria band newyorkese che senza dubbio deve essere considerata una delle formazioni più importanti degli ultimi 30 anni per lo sviluppo dell’alternative rock è tornato in Italia, per la prima volta in assoluto in Campania, dopo il successo dello scorso luglio al Siren Festival, questa volta in duo, accompagnato da James Sedwards, chitarrista e bassista inglese, apprezzato per il suo lavoro nella scena avant-rock, nell’ambito dei Linea D’Ombra -Festival Culture Giovani.

Ecco le foto a cura di: Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

 Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

 

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

 

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

Thurston Moore e James Sedwards ph Anna Vilardi

 

 

 

 

Pomigliano Jazz in Campania: Carta bianca a Enzo Avitabile e nuovo concerto sul Vesuvio

Enzo Avitabile

Enzo Avitabile

Enzo Avitabile protagonista del Pomigliano Jazz Festival. Nel rispetto della tradizione secondo cui ogni anno viene assegnata ad un musicista l’opportunità di realizzare, in totale autonomia e con la massima liberà espressiva e compositiva, concerti esclusivi e inediti creati ad hoc per il festival, l’artista, simbolo di Napoli nel mondo, avrà la possibilità di esprimersi in tutta la sua poliedricità attraverso vari linguaggi, dal jazz alla world music, dal soul alla tradizione partenopea, dall’improvvisazione alla musica ambient, portando in scena due concerti-evento unici e irripetibili.

Classe 1955, Enzo Avitabile è un artista che ha valicato i confini linguistici, stilistici e geografici sposando il bagaglio artistico di una carriera trentennale con una ricerca continua di innovazione musicale, cantando le sofferenze degli ultimi ma anche le loro speranze. Il compositore e polistrumentista di Marianella sarà dunque il protagonista di due produzioni inedite realizzate appositamente per Pomigliano Jazz.

La prima, il 10 settembre, sul gran cono del Vesuvio per quello che è ormai diventato un appuntamento fisso del festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo. Sull’orlo del cratere del vulcano più famoso al mondo andrà in scena il concerto al tramonto del soul brother partenopeo che segue quelli di Richard Galliano e Marzo Zurzolo nel 2014 e del trio Enrico Rava, Maria Pia De Vito, Roberto Taufic nel 2015. Ad accompagnarlo in questa performance esclusiva e fortemente evocativa, sul palco naturale a quota 1200 metri, ci saranno il contrabbassista Rino Zurzolo, storico collaboratore di Pino Daniele, il pakistano Ashraf Sharif Khan al sitar e il chitarrista Gianluigi Di Fenza.

Il secondo progetto, invece, porterà Enzo Avitabile a duettare con l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja, ensemble nato nel 2005 che riunisce alcuni fra i migliori talenti della scena jazzistica campana. In scaletta oltre a composizioni dello stesso Avitabile rilette in chiave jazz ci saranno anche classici della tradizione napoletana e altri brani sorprendenti. Il concerto si terrà il 18 settembre al Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco.

Il cono del Vesuvio

Il cono del Vesuvio

Nel corso della sua carriera Enzo ha sperimentato vari linguaggi, dal jazz alla black music, fino alla ricerca musicale delle nostre tradizioni, mantenendo comunque una sua originalità e precisa identità. Ha creato un suo suono, ben decifrabile, che va oltre i generi musicali e guarda sempre al contemporaneo, sottolinea Onofrio Piccolo, direttore artistico del festival. Questo modo di vivere la musica, l’arte e la contaminazione stilistica rende speciali e irripetibili i due concerti pensati appositamente per Pomigliano Jazz. Un festival che si è sempre caratterizzato per le sue produzioni originali e per il coinvolgimento e la valorizzazione dei musicisti campani.

 

 

La festa di note di Goran Bregović chiude il Pomigliano Jazz in Campania

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Si chiude all’insegna dell’interculturalità l’edizione 2015 del Pomigliano Jazz in Campania. Con il concerto di  Goran Bregović e la sua “Wedding and Funeral Orchestra”, composta da cinque fiati, due coriste e un percussionista cantante,  l’anfiteatro romano di Avella, in provincia di Avellino, si è trasformato in un festoso catino di emozioni. Il celebre musicista e compositore bosniaco durante la serata ha presentato il suo ultimo progetto discografico dal titolo “If you don’t go crazy, you are not normal” ovvero “chi non diventa pazzo non è normale”. Presenti in scaletta anche alcuni brani tratti dagli album “Alkohol” e “Champagne for Gypsies”, oltre che i memorabili successi della soundtrack di “Underground” come “Mesecina” e “Kalashnikov”. La performance è stata intensa e trascinante al punto da far ballare proprio tutti, anche i più restii delle prime file. Grazie alla sua speciale formula sperimentale Goran Bregović  fonde jazz, tanghi e ritmi folk slavi, suggestioni e polifonie di ieri e di oggi impossibili da etichettare e tutte da assaporare fino all’ultima nota.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone e Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Luigi Maffettone

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

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Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

Goran Bregovic @ Pomigliano Jazz in Campania ph Anna Vilardi

 

 

 

 

 

 

 

Torna Ethnos – Festival internazionale della musica etnica: le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana al servizio del mondo

Moni Ovadia

Moni Ovadia

Giovedì 10 settembre, alle ore 21, al Teatro Mercadante di Napoli con il concerto della ensemble indiana Bollywood Masala Orchestra parte Ethnos - Festival internazionale della musica etnica, che quest’anno celebra i suoi ventanni con dodici concerti gratuiti nei comuni vesuviani in provincia di Napoli con artisti provenienti da tutto il mondo come Bombino, Moni Ovadia, Tartit, Bassekou Kouyate & Ngoni Ba, Huun Huur Tu e Teresa De Sio.

Il festival coinvolge otto comuni, per un percorso di rivalorizzazione del territorio non solo attraverso concerti di grande spessore ma anche attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite teatralizzate alle ville vesuviane del 1700, degustazioni di prodotti tipici, lo spettacolo teatrale - A Sud Secondo Movimento (partitura teatrale per 10 artisti italiani e 5 immigrati) – convegni, seminari sulle danze popolari e visite guidate ai siti archeologici di Castellammare di Stabia e Boscoreale ed ad altri siti di interesse storico. Inoltre, nella serata di apertura del 10 settembre saranno presentati un catalogo e il video documentario “Ethnos 20 anni di musica dei popoli”.

Ecco tutti gli appuntamenti: Bollywood Masala Orchestra (India) – Teatro Mercadante, Napoli – 10 settembre;Tupa Ruja (Italia) – Parco Nazionale del Vesuvio, Ercolano – 13 settembre; Acquaragia Drom (Italia-Romania) - Cortile della Chiesa dell’Annunziatella, Boscotrecase – 17 settembre; Maâlem Abdenbi El Gadari & Gnawa Bambara (Marocco) - Palazzo Torino, Somma Vesuviana – 18 settembre; Synaulia (Italia)/ Sondorgo (Ungheria) – Antiquarium, Boscoreale/ Villa Favorita, Ercolano – 19 settembre; Evi Evan (Grecia) ft. Moni Ovadia (Italia) - Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano – 20 settembre; Huun Huur Tu (Repubblica di Tuva) - Reggia di Quisisana, Castellammare di Stabia – 23 settembre; Teresa De Sio (Italia) - Villa delle Ginestre, Torre del Greco – 24 settembre; Bassekou Kouyate & Ngoni Ba (Mali) - Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano – 25 settembre; A Sud Secondo Movimento (partitura teatrale per 10 artisti italiani e 5 immigrati) - Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano – 26 settembre e Marcello Colasurdo (Italia) – Sentiero n° 8, San Sebastiano al Vesuvio - Tartit (Mali) -Bombino (Niger) - Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano – 27 settembre.

L’evento, giunto alla sua XX edizione, con la direzione artistica di Gigi Di Luca, parte da Napoli per estendersi ai comuni di San Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Boscoreale, Boscotrecasee Somma Vesuviana e San Sebastiano al Vesuvio, ed è finanziato dall’Assessorato al Turismo della Regione Campania ed organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano, comune capofila del progetto.

Bombino

Bombino

Ethnos – Festival Internazionale di Musica Etnica, nasce nel 1995 con l’intento di recuperare le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana, da allora ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di musica più importanti e attesi d’Italia. Il festival, con la sua formula itinerante da sempre ha coinvolto contemporaneamente più siti culturali dell’area vesuviana, tra cui le ville vesuviane del Miglio d’Oro, il Parco Nazionale del Vesuvio, i beni culturali della costa del Vesuvio, valorizzandoli ed aprendoli al grande pubblico e garantendo l’allungamento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio. Il Festival, mediante la programmazione di numerose attività tese all’incontro e alla comunione tra i popoli e i diversi linguaggi, durante le quali la musica e l’arte si fondono e diventano strumento per la valorizzazione delle location, si propone di creare un ponte tra la memoria del passato e la visione del futuro, tra la tradizione e la contemporaneità dell’arte con uno sguardo attento alle problematiche delle migrazioni, delle integrazioni e del Mediterraneo. La manifestazione, consolidatasi e rafforzatasi nel tempo ha abbracciato innumerevoli culture musicali ed etniche, tra gli artisti che si sono esibiti al festival ricordiamo Miriam Makeba, Mercedes Sosa, Inti Illimani, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, Gilberto Gil, The Cheftains, Rokia Traorè, il premio oscar Sakamoto, Cheikka Remitti, Abdelli, Omar Sosa, il progetto Le Vie della Seta con 30 artisti del centro Asia, e poi popoli Tuareg, Aborigeni, Indiani d’America, Mongoli, artisti Sufi, Gnawa, Israeliani e Palestinesi, provenienti dai piu svariati luoghi della terra ed artisti italiani del calibro di Ivano Fossati, Angelo Branduardi, Teresa De Sio, Capossela, Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Mauro Pagani, Elena Ledda, Tenores di Bitti, Nuova Compagnia di Canto Popolare, confermando così la sua natura di grande evento culturale ed interculturale e garantendo oltre ad una base di pubblico oramai fidelizzato anche una continua affluenza di nuovi visitatori.

Fonte: Ufficio stampa