Fantastico, il secondo album di Vincenzo Fasano. La recensione

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Dieci canzoni intrise di pathos e di bellezza oscura impreziosiscono “Fantastico”, il secondo album del cantautore mantovano Vincenzo Fasano tra giochi di chiaro/scuro finalizzati alla esplicita rivendicazione di una felicità amara, disincantata, estrema. Dieci canzoni d’autore che, attraverso una certa varietà di argomenti e una buona costruzione dei testi, lasciano subito intuire un mood controverso ed impattante. “Ho la felicità e non ho paura ad usarla”, scrive Fasano in cima al booklet dell’album, veicolando subito un concetto forte e particolarmente esplicito. L’album si apre con il cantato/urlato de Il Presidente Dell’Universo che, con la sua energia, spiana la via al travolgente tormento  di Armami, smorzato a sua volta, dal delicato ed ironico incedere de La Mia Vita Al Contrario. Il fuoco passionale di A Pugni Chiusi rimarca una profonda sensibilità nell’arricchire un folk di per sé potente ed incalzante: anime che si presentano, si separano, si riconoscono, si mischiano, s’intrecciano all’interno del vortice della vita mentre “Ogni giorno è un punto di sutura per guarire dalla paura”, come canta Fasano in Devono morire tutti. Godendoci lo spazio, il nero e il silenzio di Con gli occhi socchiusi approdiamo alla disperata ricerca di una via d’uscita narrata nell’intima Barcellona. L’iconica malinconia di Titoli di coda ripercorre amori, amicizie, vizi, ozi, screzi, dazi  e magnifiche solitudini traghettandoci senza filtri nei meandri della sconfinata leggerezza poetica di Verso l’infinito e oltre<, un ascolto prezioso che prende le distanze da marchi ed etichette.

Raffaella Sbrescia

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Tracklist:
01. Il Presidente Dell’Universo
02. Armami
03. La Mia Vita Al Contrario
04. Fantastico
05. A Pugni Chiusi
06. Devono Morire Tutti
07. Con Gli Socchiusi
08. Barcellona
09. Titoli Di coda
10. Verso L’Infinito E Oltre