Jova Beach Party 2022: il report dell’ultima tappa all’aeroporto di Bresso

Si tirano le somme per Lorenzo Cherubini Jovanotti e il suo Jova Beach Party. Dopo aver girato in lungo e in largo solcando i mari della penisola italiana, il veliero del poliedrico artista conquista anche l’aeroporto di Milano Bresso con una grande festa finale degna di questo nome.

Sul palco dalle 14.30 del pomeriggio, Jovanotti non si è fermato praticamente mai. Amici, famiglia, ospiti e super ospiti si sono alternati nel backstage e onstage diventando parte integrante dello show. Tommaso Paradiso, Elisa, Gianni Morandi, Raf nel main show, Rkomi e Tananai in orario aperitivo. Tre-quattro generazioni tra i 55 mila spettatori accorsi per trascorrere un’ultima serata estiva all’insegna della spensieratezza.

Jovanotti PH. MICHELE LUGARESI MAIKID

Jovanotti PH. MICHELE LUGARESI MAIKID

Molto è stato scritto durante questi mesi in merito al Jova Beach Party, con un sentiment positivo del 95%, e con un engagement complessivo di 11mld di impression, l’avventura targata Trident è riuscita a vincere anche contro le critiche ambientaliste, grazie al coinvolgimento attivo del WWF: “Siamo qua perché crediamo che la transizione ecologica si faccia con le persone, spiega Gaetano Benedetto, presidente del Centro studi WWF Italia, e questa è una straordinaria occasione per fare arrivare, grazie a Lorenzo, il messaggio della sostenibilità a quante più persone possibili. La presenza del WWF è faticosa perché abbiamo preteso tanto dalla produzione in termini di lavoro preparatorio e di screening ambientale nel raggio di 3 km dai luoghi dei concerti, e un monitoraggio preventivo delle aree coinvolte”.

Con queste importanti premesse, ci si può distendere e concentrarsi sullo show. Alle 20.00 in punto, nelle sue piratesche e variopinte vesti, Jovanotti trasforma la pista di atterraggio in una discoteca a cielo aperto: è una tribù che balla. “Lo senti?” urla Jova dal palco, mescolando insieme gioia, emozione, stupore, incredulità. Fa strano stare in mezzo a migliaia di persone senza mascherina, sentirne gli umori e guardarne le più disparate espressioni facciali. Sembra quasi come riappropriarsi della propria umanità in tutte le sue sfaccettature e se da un lato è evento liberatorio, dall’altro ci si scopre ancora insicuri e diffidenti verso il prossimo. Ci si perde in un continuo protrarsi e contraersi, esattamente come in un viaggio in mare aperto in una tempesta emotiva ricca e conturbante.
Si susseguono in batteria: “I love you baby”, “Sensibile all’estate”, “W la libertà”, Tutto l’amore che ho”: il Jova interagisce a piè sospinto con il pubblico e non esita a toccare argomenti decisamente sentiti dal comune pensiero: “La libertà non sai mai cos’è fino a quando non viene messa in discussione. Quando ce ne si accorge? Quando manca”.
Sul palco si alternano storie di amicizia e stima reciproca. Con Tommaso Paradiso si canta “Non avere paura” e “Felicità puttana”: due figli del pop che non hanno paura di ritornelli leggeri per celebrare appieno la vita, l’estate, l’amore. Insieme a Elisa ci si diverte con “Palla al centro” e ci si incanta sul classico “Luce”.
On stage ovviamente la presenza fissa e ormai amico inseparabile di Jovanotti, parliamo di Gianni Morandi che, con una giacca super sbrilluccicante ha cantato “Apri tutte le porte”, “Fatti portare dalla mamma”, “C’era un ragazzo” e “Gli angeli fanno la ola” insieme a decine di coppie di ballerini a fare da coreografia.

Jovanotti PH. MICHELE LUGARESI MAIKID

Jovanotti PH. MICHELE LUGARESI MAIKID

“Coraggio, questo posto è selvaggio”, incita Jovanotti, diventando un tutt’uno con la sua consolle in veste di super Dj. A seguire “Il Boom”, “Una nuova era”, “La notte dei desideri”: “Vi auguro di essere voi il desiderio di qualcuno”, dice convinto l’artista.
Simpatico il mash up di “Serenata rap” con “Sei la più bella del mondo” insieme a Raf. “Battito di ciglia”, “Baciami ancora” dedicata ad Accorsi nel parterre vip, la cover di “Sapore di sale”, “Le tasche piene di sassi” cantata senza fronzoli e con occhi emozionati  in primo piano, “Tensione evolutiva” e “Penso positivo” per riprenderci la parola “positivo” e ballarla e cantarla tutti insieme senza paura.

Jovanotti PH. MICHELE LUGARESI MAIKID

Jovanotti PH. MICHELE LUGARESI MAIKID

Scenografia ricca, fuochi, tamburi, tutti in fila sul palco i Timbares di Milano accompagnano e arricchiscono una scatenatissima “L’ombelico del mondo”. “Raggio di sole” rapisce tutti, “Gli immortali”, “Il più grande spettacolo dopo il big bang”, Ti porto via con me”, “Ragazzo fortunato” per poi concludere con “A te”: Jovanotti spara le pietre miliari della sua storia artistica una dopo l’altra ma finisce sempre con il focalizzarsi su quanto è a lui di più caro: la famiglia, gli amici, la band, la grande squadra che lo ha accompagnato in questa lunga e imponente avventura. Il suo trascinante entusiasmo finisce per incontrare e coinvolgere un po’ tutti lungo il cammino, d’altronde è così il Jova Beach Party è energia, aggregazione, contaminazione, allegria. Non ci sono schemi, semplicemente ci si immerge nell’essenza della musica e se ne si fa scorta a piene mani. Alla prossima!

Raffaella Sbrescia

Jova Beach Party: mani libere e cuore leggero all’Aeroporto di Linate per la festa dell’anno.

Jovanotti - Jova Beach Party - Linate

Jovanotti – Jova Beach Party – Linate

“Mani libere, mani mani libere” all’Aeroporto di Linate a Milano per la tappa conclusiva di un sogno chiamato Jova Beach Party. Lo sappiamo, Lorenzo Cherubini Jovanotti ha sempre amato esprimere tutto il proprio entusiasmo per la vita e lo ha sempre fatto al massimo. Stavolta ha voluto fare ancora di più mettendo in gioco quanto fatto finora e portando anche tutto il suo team a spingersi oltre i limiti in nome di un concetto di festa globale. L’idea a cui si è ispirato è stata quella di stimolare le persone a lasciarsi andare e a seguire il flusso di emozioni libere, spontanee, autentiche.

Jovanotti - Jova Beach Party - Linate

Jovanotti – Jova Beach Party – Linate

Le location selezionate sono state pezzi di costa italiana ricche di sfumature, colori, abitudini, ecosistemi diversi. Il party finale si è tenuto invece nel cuore di una metropoli. L’aeroporto di Linate si è letteralmente trasformato in un Coachella Made in Italy: colori, street food, scenografie fluorescenti e fluide e una gigantesca luna, sì quella tanto cara a Lorenzo e spesso presente anche nella sua poetica. Ben 100 mila spettatori sono accorsi da Milano e provincia per partecipare all’evento musicale più colorato e più festoso dell’anno e prendere parte al rito di fine estate. A officiarlo naturalmente il padrone di casa, che ha selezionato tanti amici italiani e internazionali senza un criterio preciso ma comuque riuscito. Ex-Otago, Benni Benassi, Bombino, Fatoumata Diawara, Flavia Coelho, Rkomi, Takagi e Ketra, Salmo e Tommaso Paradiso si sono passati di volta in volta il testimone di una lunga festosa maratona musicale. Jovanotti, a 52 anni suonati, si è prestato al gioco senza risparmiarsi un attimo. La cosa che infatti resterà davvero impressa sapete cos’è? Il suo sorriso, pieno, sincero, totale, emozionato. Un artista così felice, incredulo e coinvolto al 100% è difficile da vedere e quel sorriso lì vale più di 1000 altre parole. Non è questione di essere fan o meno, Jovanotti vive la musica in modo vero e senza filtri e questa passione la veicola a suo modo a chiunque gli capiti a tiro. “L’atmosfera è quella di una festa tra amici intimi, fa niente se si è in molti di più, lo spirito rimane quello” spiega lo stesso Lorenzo che piazza in scaletta le migliori canzoni della propria discografia ma lo fa in maniera pazza e imprevedibile. Alterna parti classiche da concerto a mini jam sessions, improvvisazioni rap, mini sessioni in acustico a una maxi exhibition in consolle mettendo sul piatto un po’ tutte le sue fisse musicali, che sono un po’ anche le nostre.

Che bello è stato vedere così tante persone unirsi in maniera pacifica e festante. Ecco, in questo senso Linate si è davvero trasformata nell’ombelico del mondo. Un luogo pulsante, in cui la notte dei desideri può davvero prendere vita, in cui ci si può interessare degli altri, dell’importanza dell’amore, dell’obiettivo comune di salvare le sorti del nostro pianeta, capire che è fondamentale non dividerci perché siamo esattamente tutti sulla stessa barca. Non è questione di snobismo, intelligenza o pesantezza di intenti, qui si tratta di come fare per poter preservare questa possibilità di gioire, cantare, rilassarsi tutti insieme a cuor leggero. Jovanotti l’ha capito e noi lo ringraziamo per averci mostrato come si fa.

Raffaella Sbrescia

La scaletta

Il più grande spettacolo dopo il big bang

Ciao mamma

Estate

Gli immortali

Nuova era

Tutto l’amore che ho

Un raggio di sole

Musica

Coraggio

La notte dei desideri

Sabato

Chiaro di luna

Felicità puttana feat. Tommaso Paradiso e

La luna e la gatta feat.Tommaso Paradiso, Takagi & Ketra

Bella

L’ombelico del mondo feat. Salmo e Rockin’ 1000

90MIN feat. Salmo)

Ho paura di uscire/ Fame feat. Salmo)

Non m’annoio feat. Luca Parmitano (video collegamento dalla Stazione Spaziale Internazional

Prima che diventi giorno

L’estate addosso

Ti porto via con me

Ragazzo fortunato

ENCORE

Fango

 

Jova Beach Party: la visione di Jovanotti è uno sballo sulla carta, figuriamoci dal vivo. I dettagli del progetto live dell’anno.

Lorenzo Cherubini Jovanotti - Jova Beach Party

Lorenzo Cherubini Jovanotti – Jova Beach Party

Se pensavate di aver già visto  Lorenzo Cherubini Jovanotti al suo apice, sappiate che vi stavate sbagliando. L’istrionico artista riesce ad alzare ancora l’asticella e inventarsi una nuova sfavillante formula trasformando un concerto in una grande giornata in cui le emozioni, la musica, il ballo e il divertimento, possano essere il centro nevralgico di tutto.
JOVA BEACH PARTY è il nuovo format di concerto, un happening per il nuovo tempo, il frutto di una visione maturata durante lungo tutto l’arco di oltre 35 anni di musica e di performance live, partendo da una console arrivando fino all’ultimo tour. Diversi linguaggi confluiranno in un format unico che prenderà vita in location molto speciali: le spiagge italiane per un’esperienza artistica, fisica, sensoriale con particolare attenzione all’ambiente. JOVA BEACH PARTY sarà infatti a fianco del WWF in una sfida importante per la Natura e per la salute umana: la lotta all’inquinamento da plastica.
Lo spirito del rock’n’roll e del “duende” rientra in scena come protagonista assoluto nell’epoca digitale con l’obiettivo di offrire un’ esperienza collettiva e reale dove il pubblico sarà coinvolto, si meraviglierà, si stupirà e avrà la sensazione di partecipare a qualcosa di veramente nuovo e autentico.
Diversa sarà la line up degli ospiti di ogni data, diversa anche la scaletta del set di Lorenzo che sarà in console, con la band, da solo alla chitarra e con diversi ospiti nazionali e internazionali che arricchiranno ciascuna data prima e anche durante lo show.
Le porte apriranno alle 14.00 e subito partiranno le attività nelle varie aree: “LA SPIAGGIA è UNA SPIAGGIA, si potrà prendere il sole, cercare zone d’ombra, fare il bagno, farsi una doccia, giocare, bere e mangiare, e si potrà IMPAZZIRE!”
Lorenzo Cherubini Jovanotti - Jova Beach Party

Lorenzo Cherubini Jovanotti – Jova Beach Party

Visual, grafica, luci, oggetti scenografici, colpi di scena, uso dello spazio, ma anche vita da spiaggia con attività di ogni tipo, con bagni, area bambini, giochi, bancarelle, area relax, area food and beverage, area matrimoni, in un format che è la creazione di un racconto totale (lo storytelling) che coinvolge la gente dall’inizio, dalla nascita del progetto, perché si trasformi in un’unica e vera esperienza immersiva, emozionante e vivificante. E soprattutto DIVERTENTE.
Una nuova APP guiderà il pubblico in tutta la fase di lancio fornendo tutti gli aggiornamenti sull’iniziativa e sui servizi: parcheggi, navette, percorsi-natura, mappe, etc., ma anche all’interno del JOVA BEACH PARTY illustrando le caratteristiche ambientali del luogo e le mille opportunità offerte dalla giornata: ospiti, attività speciali, il programma e gli orari delle esibizioni di ogni giornata.
Realizzato in stretta collaborazione con i Comuni di Lignano Sabbiadoro, Rimini, Castel Volturno, Ladispoli, Barletta, Olbia, Albenga, Viareggio, Lido di Fermo, Praia a Mare, Roccella Jonica, Vasto, JOVA BEACH PARTY avrà il suo grande finale ad alta quota a Plan de Corones.
Lorenzo Cherubini Jovanotti - Jova Beach Party

Lorenzo Cherubini Jovanotti – Jova Beach Party

JOVA BEACH PARTY è in prevendita dalle ore 10.00 di oggi sul circuito www.ticketone.it.
Info: www.tridentmusic.it
Radio Partner di Jova Beach Party è Radio Italia solomusicaitaliana.
Le tappe del JOVA BEACH PARTY:
6 luglio LIGNANO SABBIADORO (Spiaggia Bell’Italia)
10 luglio RIMINI (Spiaggia Rimini Terme)
13 luglio CASTEL VOLTURNO (Spiaggia Lido Fiore Flava Beach)
16 luglio LADISPOLI (Spiaggia di Torre Flavia)
20 luglio BARLETTA (Lungomare Pietro Mennea)
23 luglio OLBIA (Banchina Isola Bianca Molo Bonaria)
27 luglio ALBENGA (Lungomare Cristoforo Colombo)
30 luglio VIAREGGIO (Spiaggia del Muraglione)
3 agosto LIDO DI FERMO (Lungomare Fermano)
7 agosto PRAIA A MARE (Lungomare Area Dino Beach)
10 agosto ROCCELLA JONICA (Area Natura Village Lungomare Lato Nord)
17 agosto VASTO (Lungomare Duca degli Abruzzi)
24 agosto PLAN DE CORONES (Cima 2.275m)
Al calendario si aggiungeranno 2 tappe, in Basilicata il 13 agosto e nell’area Nord-Adriatico il 20 agosto.
Per chi volesse già entrare nel mood, ecco i 10 comandamenti da memorizzare:
1. Rispetta e difendi la spiaggia e il mare (raccolta differenziata, no plastica, non cicche in terra, ecc.)
2. Vieni con chi ti pare e vai via con chi ti pare (potrebbero anche cambiare)
3. Balla come se non ti stesse a guardare e giudicare nessuno
4. Ama come se non avessi mai preso tranvate
5. Goditi questa giornata, penserà a tutto il dj. A quasi tutto
6. Idratati molto ma non bere l’acqua del mare
7. Non spingere, c’è spazio
8. Se decidi di bere alcolici non guidare al ritorno, piuttosto dormi sulla spiaggia
9. Sii te stesso/a che sogni di essere per un giorno
10. Canta a squarciagola quando partono le hit

Lorenzo live 2018 è lo show da battere. Nessuno come Jovanotti in Italia.

Lorenzo live 2018 - Milano

Lorenzo live 2018 – Milano

Secondo voi cosa ci si poteva aspettare da Lorenzo Cherubini Jovanotti per la sua nuova avventura live intitolata “Lorenzo Live 2018″? Una favolosa festa sarebbe la risposta. Questa risposta sarebbe riduttiva vi dico io. Ieri sera al Mediolanum Forum di Assago, per la prima di dodici date di fila, era impossibile stare seduti su una sedia, nemmeno se si trattava di quella della tribuna stampa. Signori e signore io sfido chiunque nell’ obiettare qualcosa rispetto al fatto che questo nuovo live di Jovanotti sia lo show da battere per questo 2018. E sì che di concerti Lorenziani ne son stati visti ma questo vince per attitudine, per spettacolarità, per pregevolezza della qualità, per la cura dei dettagli ma soprattutto per la veracità. Lorenzo accoglie la fiducia del suo pubblico e per questo nuovo tour rilancia e raddoppia tutto quello per cui abbiamo imparato a conoscerlo in questi 30 anni di carriera.

Ispirandosi all’adattamento teatrale di Corrado D’Elia, recitato in spagnolo dalla voce di Miguel Bosé, Jova incarna un moderno Don Chisciotte portandoci per mano in una realtà trasfigurata fatta di colori, suoni, luci e vibrante energia. Due ore e mezza per 28 canzoni e un djset in stile americano. Una roba mastodontica che in contesto artistico italiano penso proprio che non si sia mai vista. Il concerto inizia con “Ti porto via con me”, il brano perfetto per iniziare lo show più tirato e sorprendente che Lorenzo abbia mai messo in scena. Sul palco con lui: Saturnino(basso) Riccardo Onori (chitarra) Cristian Rigano (tastiere e synth) Franco Santarnecchi (piano e fisarmonica) Gareth Brown (batteria) Leo di Angilla(percussioni), Gianluca Petrella (Trombone), Jordan MC Lean (tromba), Matthew Bauder(sax). Veramente potente la nuova sezione fiati, scenografica e coinvolgente la sezione ritmica.

Come vi dicevo, stare fermi durante questo concerto è veramente difficile, se non impossibile. Le atmosfere cambiano di continuo: si va dalle atmosfere acustiche all’hip hop al dancehall, alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai. Uno spettacolo pensato per stupire, sorprendere e innovare. A completare lo show luci e visuals ad alto impatto visivo: in scena uno schermo realizzato custom 24×8 mt, che si apre in 4 sezioni. Il palco 20 x 12 metri si allunga in mezzo a un salone delle feste per 17 metri per raggiungere un secondo palco di 20 metri anch’esso costruito appositamente per lo show che su Fame, il brano che chiude l’album Oh, vita!, si alza a 4 metri di altezza come un grande ponte sospeso verso un terzo palco custom, mondo del DJ set . A corredare il tutto, ci sono ben 13 lampadari realizzati per Giò Forma da Zime Carpenteria che ospitano 312 lampadine e 120 laser. Il tutto è curato nientemeno che da Paul Normandale, light designer tra gli altri dei Coldplay, Björk, James Blunt, Shakira, Kings of Lion, Massive Attack. Potrei stare qui a raccontarvi della detonazione di energia che ha invaso il Forum, invece vi dirò di come sia assolutamente bellissimo vedere migliaia di persone ballare, sudare e divertirsi senza pensare a niente. Non è un fatto scontato, anzi. Questa è la celebrazione della vita, del sangue che pulsa nelle vene, dell’istinto che vince sulla ragione. E per chi ha voglia di starsene comunque in un angolo e sfogarsi in un bel pianto, ricordiamoci che Lorenzo ha scritto alcune delle più belle e romantiche ballate di sempre. Lui, che a 51 anni, si dichiara pazzo delle canzoni d’amore.

Lorenzo live 2018 - Milano

Lorenzo live 2018 – Milano

Se quello che vi ho raccontato non vi basta, ecco cosa ci ha raccontato Jovanotti subito dopo il concerto:
“Questo show racchiude la mia visione delle cose. Attraverso l’utilizzo dell’immaginazione, ho voluto mettere in piedi un rock’n’roll show che esaltasse le emozioni, la gioia, i battiti accelerati, la tecnologia, il ritmo, il romanticismo. Il debutto è sempre frastornante per me. Sono appena sceso dal palco e devo ancora rendermi conto di quello che è successo dopo tanti giorni di prove e di preparazione. Anche stavolta lo spettacolo è passato attraverso un’ intensa fase di preparazione e di coinvolgimento di persone nuove con cui è stato necessario annusarsi. Già durante le prove generali di allestimento a Rimini, ho avuto la sensazione che fossimo riusciti a salire un gradino più su rispetto agli ultimi show che, vista la grande affluenza di oggi, avevano comunque ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico. Come di consueto le prove vengono fatte almeno tre mesi prima dello show in modo che io possa avere una scaletta musicale su cui andare a costruire le luci e tutto il resto. Sono passati 30 anni dal mio primo vero concerto, che ebbe luogo proprio qui al Rolling Stone di Milano. Il pubblico davanti a me stasera era meraviglioso, i miei musicisti americani erano veramente scossi. In questo show c’è di tutto: c’è un po’ di country, la techno, l’hip hop, il pop, il rock’n'roll. Questa era la sfida: passare attraverso tutte queste cose in maniera organica. La fiducia mi manda in agitazione, mi scatta il senso del dovere, il mio unico obiettivo diventa far impazzire la gente. Se questi sono i numeri, a questi numeri dobbiamo rispondere con il massimo del massimo. Questo spettacolo si basa su una visione precisa: deve essere una festa. Ho voluto trasformare il palasport in un salone delle feste.
L’idea a cui si ispira questo concerto nasce dalla recente lettura del riadattamento del Don Chisciotte di Cervantes. Avevo letto questo classico già anni fa, ma da questa nuova traduzione ho notato che anche Don Chisciotte ha 51 anni, ovvero la mia età. L’ho interpretato come un segno. A questo aggiungo che durante le prove avevo affittato una bellissima villa Firenze e ogni giorno cantavo sotto un gigantesco lampadario che mi sovrastava. Il giorno prima della riunione più importante per la realizzazione dello spettacolo, mi è venuta l’idea di usare proprio un lampadario. All’inizio avevo pensato ad un enorme lampadario di 15 metri di diametro poi Giò Forma ha raccolto questo spunto e ha trasformato questo input in qualcosa di concreto con tanti grossi lampadari ispirati alle ball rooms americane. Insieme a Carlo Zoratti e Sergio Pappalettera, che firmano la direzione artistica del tour, abbiamo poi cominciato a ragionare sull’aspetto visual e sulla regia dello spettacolo. Il colpo grosso è stato l’aggancio a Paul Normandale, la cui cifra stilistica ha lasciato il segno in tantissimi dei migliori concerti che io abbia mai visto negli ultimi 20 anni”.
Infine il messaggio: ”Questo è un rock’n'roll show ispirato alla libertà. Per questo motivo lo spettacolo è molto meno scritto, non indosso costumi di scena e spesso proporrò rime e scalette diverse. Le parole chiave sono: eccitante, luminoso, stupefacente. In sintesi questo concerto non deve mollare per un attimo il pubblico, voglio che sia il concerto che stende. Per quanto mi riguarda, sono passate 2 ore e mezza e non me ne sono neanche accorto, questo era quello che cercavo”.

Raffaella Sbrescia

La scaletta

scaletta jova

Lorenzo negli stadi 2015: con l’omaggio a Pino Daniele, il concerto di Jovanotti allo Stadio San Paolo è tutta n’ata storia

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Fiumi di parole sul web, su carta, in tv sono state spese per “Lorenzo negli Stadi 2015″,  uno tra i live tour più gettonati dell’anno in corso. Artefice di uno show totale, ragionato in grande e fin nei minimi dettagli, Lorenzo Jovanotti raccoglie i frutti di un percorso che l’ha portato in giro per il mondo ma che, nonostante tutto, non si è mai distaccato dalla tradizione italiana. Avendo già avuto modo di partecipare e recensire uno dei tre concerti che l’artista ha tenuto allo Stadio San Siro di Milano, cogliamo l’occasione per concentrarci sull’omaggio che Lorenzo ha voluto fare all’amico Pino Daniele, affiancato da Eros Ramazzotti e James Senese, in occasione del concerto tenutosi lo scorso 26 luglio allo Stadio San Paolo di Napoli.

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Sarà perchè lo stadio partenopeo ha riaperto le porte alla musica soltanto da pochissimi mesi o perchè il pubblico di Napoli vive con particolare partecipazione eventi di grossa portata, la decisione di omaggiare Pino ha catalizzato l’attenzione e, ad oggi, ancora si parla delle possibili motivazioni che abbiano portato Jovanotti a compiere la scelta di cantare “Quanno chiove”, “Napule è”, “A me me piace ‘o blues”. Di fatto, l’unica cosa che davvero conta sono le emozioni che il pubblico ha vissuto, l’autenticità delle intenzioni e la speranza che la musica possa essere ancora il filo conduttore delle nostre anime sempre più avvizzite.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

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Jovanotti live @ Stadio San Paolo - Napoli ph Luigi Maffettone

Jovanotti live @ Stadio San Paolo – Napoli ph Luigi Maffettone

 

Jovanotti ed Eros Ramazzotti durante le prove dell'omaggio a Pino Daniele ph Ufficio stampa Goigest

Jovanotti ed Eros Ramazzotti durante le prove dell’omaggio a Pino Daniele ph Ufficio stampa Goigest

 

Jovanotti ed Eros Ramazzotti durante le prove dell'omaggio a Pino Daniele ph Ufficio stampa Goigest

Jovanotti ed Eros Ramazzotti durante le prove dell’omaggio a Pino Daniele ph Ufficio stampa Goigest

 

Lorenzo 2015 CC: “Trenta canzoni che scommettono sulle relazioni”

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Un inesauribile serbatoio di energia, un vulcano inquieto, una personalità travolgente: Lorenzo Cherubini Jovanotti presenta “Lorenzo 2015 cc” alle Officine del Volo di Milano sulle due ruote di un motocross. A 48 anni, cantautore, nel senso letterale del termine, Lorenzo scommette su se stesso e sulle relazioni in maniera intrepidantemente coraggiosa. Nato sulla scia del grande entusiasmo creato dal forte successo ottenuto dal tour negli stadi nell’estate 2013, questo nuovo album si compone di ben 30 canzoni che l’artista ha voluto presentare con una serie di divertenti ed efficacissime infografiche.

L’idea del disco:

“Questo album  è il frutto di un lungo viaggio, ogni volta è sempre un’emozione diversa, sempre più forte. Il progetto prende vita dal tour negli stadi dello scorso 2013.Trovarsi di fronte a tutta quella gente per un essere umano non è una esperienza comune. Con le mie infografiche vi rendo partecipi di quelle che sono state le emozioni che mi hanno portato fino ad oggi, come in una sorta di ciclo vitale: sono passato dalla grande euforia, ad un sentimento di benessere sempre più flebile, finendo in uno stato sfiducia, poi sconfinato nel buio cosmico. Il periodo di calo è coinciso con una brutta polmonite, sono stato veramente male poi, una volta guarito, mi sono rimesso in moto, ho coinvolto i miei musicisti di riferimento e ho cominciato a lavorare in maniera febbrile a questo lavoro. Oggi sono euforico, gasato, felice, ho voglia di mettermi in gioco e dare il massimo”.

Il lavoro in studio:

“Con Canova, si sa, il tassametro corre veloce e bisogna fare le cose per bene. Siamo andati nello studio Electric Lady costruito nel 1968 da Hendryx e abbiamo coinvolto numerosi musicisti che frequentano l’ambiente di New York. Quando hai a fianco Marc Ronson, sotto gli U2 che provano e  Katy Perry a registrare una voce,  ti senti contemporaneamente piccolo ed importante, acquisisci una nuova consapevolezza di quello che stai facendo”.

I temi affrontati nell’album:

“Beh, ci sono un po’ tutti: le illusioni, l’amore ( di cui io amo scrivere), il vento, le risate, gli amici, la poesia, l’informazione, l’eros, la pioggia, l’estate, la vita. In Lorenzo 2015 cc ho inserito la dance per ballare, l’amore per sognare, le canzoni estive per celebrare la mitica estate italiana (archetipo dell’infanzia e della giovinezza), le combat songs (quelle che hanno il ruolo di scardinare la realtà e ridergli in faccia), l’Africa , il sud del mondo, il rock (con tante chitarre), il crowner, il funk ( la mia radice), il mio essere cantautore di fatto (aldilà dell’antica valenza ideologica del termine)”.

La scelta dei brani:

“Ho scritto le canzoni di questo album sapendo che erano già state comunicate le date del tour, ho quindi infranto un mio tabù. Ho lavorato sotto pressione, con delle scadenze, eppure non ho rinunciato a nulla. Il vero cambiamento sta nella scrittura piuttosto che nel sound. Ho affrontato un tipo di scrittura narrativa, partendo sempre dal rap e filtrando le mie esperienze vissute in giro per il mondo. Ho scritto tanto e ho tenuto tanti pezzi perché non mi piace tenerli lì nel cassetto. Questo disco è una nuvola, un cloud, da cui piove la musica di cui si ha voglia. Mi piacerebbe sviluppare l’idea di pubblicare un singolo a settimana, creare una sorta di streaming delle emozioni. Sarebbe ambizioso provare a fare un disco di 10 canzoni ma ogni tentativo di riduzione mi portava a degli sbilanciamenti”.

Jovanotti

Jovanotti

La grafica:

“Per la foto della copertina ho scelto una pettorina da motociclista per una doppia motivazione: la protezione non è una dichiarazione di attacco, non mi dichiaro invicibile, anzi mostro la mia fragilità, la vulnerabilità. Mi presento come un supereroe alla portata di tutti, con dei punti deboli. Seguendo questa linea di pensiero ho scelto anche il simbolo del fulmine perché, se da un lato cavalco l’energia, dall’altro sono nel mezzo di una crepa ed è proprio lì che succedono le cose, è lì che si intravvede la luce”.

Le parole chiave:

“In un mondo che impara ad interpretare le implicazioni dei senza, io scelgo la parola CON per scoprire come riuscire a mantenere attiva la nostra vitalità in una situazione di abbondanza”.

Africa:

“C’è l’Africa che conosco, quella che vorrei conoscere, quella che mi piace, quella che sogno. C’è Bombino che porta alle radici del blues. In questo disco c’è più Africa che in passato. Poi Manu Dibango un bambino di 81 anni, un uomo laureato i filosofia che ha precorso i tempi”.

Libertà.
“E’ quanto di più mutevole e granitico. Io ho lavorato intorno al sentimento della libertà. Il disco può avere tanti difetti, alcuni potrei anche enunciarli io, ma resta un disco libero. Istintivo e molto libero”.

Vita.
“Voglio evocarla ogni giorno. Inizialmente il titolo dell’album doveva essere “pieno di vita”, adoro scrivere e cantare canzoni che rendano migliore la giornata.

Rock’n’roll.
“Deve essere istintivo e non iper prodotto, va amato così com’è senza laccature, cerco la sbavatura che faccia divertire”.

Estate.
“Ho scritto “L’estate addosso” per il film che Gabriele Muccino girerà in estate. La sceneggiatura è forte ma io non potevo tenere la canzone ferma in un cassetto, ho pensato che se il brano avesse avuto successo magari ne avrebbe beneficiato anche il film. Con me ha collaborato anche Vasco Brondi,  il mio testo in alcuni punti era un po’ datato e gli ho chiesto di darmi una mano. Il risultato è un mash up comprensivo di alcune sue immagini più pregnanti”.

Zibba.
“Mi ha dato una mano su “Una scintilla”. Lui è uno che sa scrivere”.

Band preferita

“I Beastie Boys, la mia band preferita di sempre. E’ per loro che ho voluto fare questo mestiere”.

L’ombelico del mondo

“E’ Ceppagna, in provincia di Isernia”.

Fallih Ballah

“Un dj arabo immaginario, la mia icona protettrice che mi ricorda de “falli ballà”!”

Be weird

“Non riesco a taggare le cose, sono un inquieto, ho la sindrome di quello che deve saper fare qualcosa. Faccio parte dei nervosi, quelli che sono dentro le crepe”.

Renzi

2L’ho sostenuto in passato e continuo a farlo oggi. Qualcosa ce l’ha dimostrata, compresi limiti ed errori, tuttavia credo ancora che possa rappresentare un’opportunità per il paese. Renzi è un politico puro, trovo pretestuoso confrontarlo con Berlusconi, vediamo cosa saprà fare per il paese”.

Il tour

“Il concerto nello stadio è una festa, in quanto tale includerà tutte le hit. In scaletta metterò non più di cinque canzoni del disco nuovo, soprattutto i singoli. Attualmente stiamo anche pensando a come strutturare la parte pomeridiana pre-concerto: vorrei dare spazio a nuove band interessanti, ci sarà sicuramente un dj set e non escludo qualche flusso di apertura nelle diverse scalette.

Raffaella Sbrescia

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Ecco il calendario DEFINITIVO di “Lorenzo negli stadi 2015”

20 giugno – Ancona – Stadio del Conero

25 , 26 + 27 giugno - Milano – San Siro

30 giugno – Padova – Stadio Euganeo

4 + 5 luglio - Firenze – Stadio Artemio Franchi

8 luglio – Bologna – Stadio Dall’Ara

12 luglio  – Roma – Stadio Olimpico

18 luglio – Messina – Stadio San Filippo

22 luglio – Pescara – Stadio Adriatico

26 luglio – Napoli – Stadio San Paolo

30 luglio – Bari – Arena della Vittoria

Video: “Sabato”