Claudio Baglioni presenta “Avrai”. Il concerto-evento a scopo benefico sarà trasmesso domani in mondovisione

Papa Francesco e Claudio Baglioni Per gentile concessione dell’Osservatore  Romano,   Città   del   Vaticano

Papa Francesco e Claudio Baglioni Per gentile concessione dell’Osservatore Romano, Città del Vaticano

AVRAI è il concerto-evento a scopo benefico che Claudio Baglioni terrà sabato 17 dicembre 2016 nel più grande auditorium del mondo: l’Aula Paolo VI, in Città del Vaticano. La manifestazione – nata in occasione del 200° anniversario del Corpo della Gendarmeria Vaticana, promotore della serata con la Fondazione O’scia’ Onlus – sarà l’occasione di un’importante raccolta fondi. Quanti hanno collaborato alla costruzione di “Avrai” con Claudio Baglioni, nella giornata di mercoledì 14 dicembre 2016, hanno illustrato a Papa Francesco in un’udienza privata senso e finalità del progetto – ispirato da una Sua indicazione – consegnando al Santo Padre i primi 500mila euro raccolti per i bambini di Bangui e del Centro Italia.

La serata di sabato 17 dicembre verrà trasmessa in mondovisione attraverso Rai Italia e le emittenti televisive cattoliche collegate con il CTV, e via radio, in diretta mondiale, a reti unificate, da Radio Vaticana, RTL 102.5 e Radio Zeta l’Italiana. La data del 17 dicembre 2016, coincide con una ricorrenza particolarmente cara al mondo intero: l’ottantesimo compleanno del Santo Padre. Un concerto-evento unico, eccezionale, irripetibile, con generi musicali e brani tematici che si mescolano ad alcune tra le più belle canzoni natalizie, tradotte e adattate in italiano.

Baglioni si esibirà con un’orchestra sinfonica di settanta elementi, con il suo super-gruppo di dieci tra musicisti e vocalist, e con il coro Giuseppe Verdi di Roma, formato da oltre sessanta voci. Il racconto musicale si intreccerà agli interventi di Isabella Ferrari, Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Vinicio Marchioni, Laura Morante, Giorgio Pasotti, Alessandro Preziosi, Gigi Proietti e Nicoletta Romanoff, che daranno voce alle parole con le quali Papa Francesco invita a riflettere sul cammino dell’umanità, e alle toccanti testimonianze di Don Riccardo Agresti, Lucia Annibali, Pietro Bartòlo ed Erri De Luca.

Claudio Baglioni

Claudio Baglioni

Due le importanti finalità benefiche della manifestazione. La prima, nata la scorsa primavera su indicazione di Papa Francesco, consiste in un programma di aiuti all’ospedale di Bangui – capitale della Repubblica Centrafricana – colpita da anni da una guerra civile, placatasi con la storica visita di Papa Francesco, che ha portato all’elezione di un Presidente e ad una pace che si prospetta duratura. Gli aiuti saranno destinati alla costruzione del padiglione di pediatria (reparto malnutrizione), alla formazione di medici cosi come alla scuola di specializzazione in pediatria. Il tutto sarà seguito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. La seconda finalità, riguarda la costruzione di una intera struttura destinata ai bambini di una delle aree colpite dal recente sisma del Centro Italia.

Il progetto AVRAI parte, su indicazione del Santo Padre, dal cuore dell’Africa e arriva nel cuore d’Italia per costruire attività e opere a favore del mondo dei bambini tutti. Distanti e vicini. In un abbraccio partecipe e solidale che va da chi vive da sempre condizioni difficili a chi le vive in questo momento. La quasi totalità degli operatori telefonici, vista la rilevanza delle finalità e l’ unicità del progetto, ha concesso dal 1 dicembre al 21 dicembre p.v. il numero solidale 45523 per un’ulteriore raccolta a sostegno degli obiettivi sopradescritti, che si aggiungerà alle donazioni della serata del 17 dicembre. Il valore della donazione sarà di 2 euro con un sms da rete cellulare oppure 5 o 10 euro, chiamando da rete fissa al numero solidale 45523. La Fondazione San Giovanni XXIII è incaricata di raccogliere i fondi ricavati dal numero solidale. L’intera serata prodotta da Fep Group è sostenuta da Siae e da Poste italiane e sarà trasmessa in diretta mondovisione dalle telecamere di Rai1, per la regia di Duccio Forzano.

I 20 big in gara al Festival di Sanremo 2016. I nomi e i titoli delle canzoni

sanremo

1) Via da qui – Deborah Iurato e Giovanni Caccamo
2) La borsa di una donna – Noemi
3) Noi siamo infinito – Alessio Bernabei
4) Il primo amore non si scorda mai – Enrico Ruggeri

5) Guardando il cielo – Arisa
6) Wake up – Rocco Hunt
7) Mezzo Respiro – Dear Jack
8) Un giorno mi dirai – Stadio

9) Infinite volte – Lorenzo Fragola
10) Il diluvio universale – Annalisa
11) Blu – Irene Fornaciari
12) Sogni e nostalgia – Neffa

13) Di me e di te – Zero Assoluto
14) Ora o mai più – Dolcenera
15) Quando sono lontano – Clementino
16) Cieli immensi – Patti Pravo

17) Finalmente piove – Scanu
18) Semplicemente – Morgan e Bluvertigo
19) Nessun grado di separazione – Francesca Michielin
20) Vincere l’odio – Elio e le Storie Tese

 

Questi gli 8 giovani per comporre il cast di Sanremo 2016

CECILE
CHIARA DELLO IACOVO
FRANCESCO GABBANI
IRAMA
MICHAEL LEONARDI
ERMAL META
MAHMOOD
MIELE

Festival di Sanremo: “Se telefonando” interpretata da Nek è la migliore cover. Il racconto della serata

Nek

Nek

Anche per la terza serata dedicata alle cover, il Festival di Sanremo targato Carlo Conti si conferma campione di ascolti raccogliendo l’attenzione di oltre 10 milioni di telespettatori.  Davvero ben riuscita la scelta di presentare le nuove proposte in apertura: il talentuoso Giovanni Caccamo batte la raffinata Serena Brancale mente l’intensa Amara ha la meglio sull’acerba Rakele. Divide il pubblico l’esibizione di Federico Paciotti ( ex Gazosa) con la versione elettrorock di “E lucevan le stelle” di Puccini. Una commistione di generi, epoche e colori che ha fatto storcere il naso a tanti e che, in effetti, è apparsa davvero molto forzata. La gara delle cover ha purtroppo deluso molte aspettative, tanti sono gli artisti caduti impietosamente sia per la mancata intonazione che per la scelta azzardata dell’arrangiamento. Un mare magnum di scelte a caso, in alcuni casi persino sacrileghe. Si parte da “Rose rosse” (Massimo Ranieri) con Raf che, seppur parzialmente giustificato perché afflitto da una brutta bronchite, è stato protagonista di una pessima performance. Irene Grandi colora il proprio Festival con una bella versione di “Se perdo te” (Patty Pravo) mentre Moreno banalizza un po’ troppo “Una carezza in un pugno” ( Celentano) con un arrangiamento non in linea con il brano. Elegante e sofisticata l’interpretazione di Anna Tatangelo di “Dio come ti amo”, uno dei brani più difficili di Modugno.

Sorprendente, femminile e coinvolgente Chiara con una personalissima rivisitazione de “Il volto della vita” di Caterina Caselli. Senza infamia e senza lode Neslie in “Mare mare” (Luca Carboni). Grintoso, convincente, veracemente sul pezzo Nek che si aggiudica, meritatamente, il premio di migliore cover con un ottimo restyling di “Se telefonando” (Mina). Non convincono del tutto i Dear Jack con “Io che amo solo te” di Endrigo, troppe schitarrate su un pezzo meritevole di tutt’altro tipo di poesia. Veramente pessima l’esibizione di Grazia di Michele e Platinette sulle note di “Alghero”, il grande successo di Giuni Russo”, il siparietto alla Thelma & Louise non riesce a sdrammatizzare la totale mancanza di intonazione e sintonia vocale tra i due, da dimenticare. Oltraggiosa anche Bianca Atzei che ha osato mettere mani e voce su “Ciao amore ciao” dell’indimenticabile Luigi Tenco, incommentabile. Tante stonature anche per Alex Britti in “Io mi fermo qui” dei Dik Dik, purtroppo il canto è tallone d’achille del bravo musicista romano. Anonimo Lorenzo Fragola in “Una città per cantare” di Ron, il giovane si limita ad eseguire il proprio compitino senza aggiungere nulla di interessante. Intensa e potente l’interpretazione de Il Volo di “Ancora” (Luciano De Crescenzo), veramente audace e coinvolgente Annalisa che strega il pubblico con una spettacolare versione di “Ti sento” (Matia Bazar).

Non convince, invece, Lara Fabian forse troppo ripetitiva e malinconica in “Sto male” (Ornella Vanoni). Tormento e pathos scandiscono anche la cover di Gianluca Grignani che ha scelto “Vedrai vedrai” di Tenco ma, letta in un’ottica interpretativa, la sua scelta risulta vincente. Ammaliante, raffinata, padrona del palco, delle parole e delle note è Malika Ayane, perfetta interprete di “Vivere”, un complesso brano dell’iconico Vasco Rossi. Chiude il giro delle cover il bellissimo e sentito omaggio di Marco Masini all’amico Francesco Nuti sulle note di “Sarà per te”.

Per quanto riguarda le ospitate, davvero molto bello il medley offerto dagli Spandau Ballet, attesissimi in Italia anche per il concerto di Marzo, grande dispiacere per il problema tecnico che ha danneggiato l’esibizione dei bravissimi Saint Motel sulle note del loro successo “My Type”, emozione e incertezza per la “diretta” del collegamento con l’astronauta Samantha Cristoforetti, sincere risate con gli irriverenti Luca e Paolo ma soprattutto con Arisa che, reduce da un piccolo infortunio, ha divertito il pubblico con un inaspettato e spassosissimo siparietto. Decisamente oltre le righe  Massimo Ferrero (viperetta), il presidente della Sampdoria è apparso davvero su di giri sul palco dell’Ariston: incontenibile. Il sipario cala oltre l’una di notte, la stanchezza è palpabile ma Conti ma può dire di esserla cavata anche stavolta.

Raffaella Sbrescia