Reason, il nuovo album di Selah Sue è un’equazione con molte variabili. La recensione

Selah Sue

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Appassionata, struggente, complessa. Selah Sue torna sulle scene di tutto il mondo con “Reason” un nuovo album di inediti che spazia tra electro-soul, trip hop e house beats, un lavoro in cui la cantautrice belga riversa tutti gli input di questi ultimi anni delineano un’identità musicale decisamente variegata. Durante la round table concessa ai giornalisti italiani, in vista del concerto in programma al Tunnel di Milano il prossimo 29 aprile, Selah ha spiegato che questo disco racchiude in sé  un’equazione con molte variabili. Il risultato, ascoltabile attraverso le 16 tracce che compongono “Reason”, è il frutto di svariate sessions di registrazione tenutesi soprattutto in Belgio, ma anche a Londra, in Giamaica e Los Angeles, insieme a  due esperti produttori: il danese Robin Hannibal (Little Dragon, Kendrick Lamar) e lo svedese Ludwig Göransson, conosciuto per i suoi lavori con il trio pop HAIM e il rapper americano Childish Gambino. Con quest’ultimo, Selah Sue ha scritto e registrato “Together”, una splendente dichiarazione d’amore hip hop, avvolta da percussioni urban e synth. “Abbiamo scritto questa canzone in poche ore a Los Angeles. E’ la mia prima canzone d’ amore, la melodia mi è proprio uscita dalla pancia. Childish Gambino ha portato i beats e il ritmo particolare del cantato”, ha raccontato l’artista. La variopinta tavolozza di suoni contenuti in “Reason” rappresenta, dunque, l’assemblaggio perfetto di una serie di idee e stili anche divergenti.

Selah Sue

Selah Sue

Muovendosi in una direzione più sperimentale, elettronica, aggressiva e ballabile Selah riesce a scardinare etichette  e preconcetti; la sua voce tocca le corte più basse e spesse ma anche quelle più alte e sottili smuovendo l’anima  a suon di scossoni. “I Won’t Go for More” e “Reason” sono nell’insieme un’eco della Selah Sue che già conosciamo, con melodie costruite intorno alla sua chitarra acustica, nella sognante “Always Home”, prodotta insieme ai suoi due produttori, Selah Sue colpisce per il suo virtuosismo vocale e per la disinvoltura con cui riesce a mostrare se stessa ed i suoi sentimenti senza alcun filtro: “Inizialmente volevo concentrarmi su un solo tipo di sound, ma non mi è stato possibile perché amo l’hip hop, il jazz, il pop, il soul, ecco perché il disco è così eclettico, rispecchia il mio stile”, ha spiegato Selah, aggiungendo, “Io ho bisogno di tanti tipi di input: ho scritto qualche canzone da sola con la chitarra, come Always Home e I Won’t Go For More, ma ho anche lavorato con i miei musicisti per una settimana di jam session e sono nate Daddy, Stand BackGotta Make It Last. Infine ho collaborato con produttori di Paesi diversi: mi hanno fatto ascoltare dei beat e ho iniziato a cantarci sopra. Trovo molto stimolante lavorare in questo modo”. Vincendo questa nuova sfida Selah si è rimessa in discussione scacciando la sua proverbiale malinconia, da adesso in poi sarà la vitale bellezza della sua anima soul a scaldare il pubblico durante i suoi appassionati concerti.

Raffaella Sbrescia

Video: Alone

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