Renzo Rubino porta in scena la sua Rubinoland: a Milano torna la magia

renzo rubino

renzo rubino

Partiamo da un presupposto: decidere deliberatamente di andare al concerto di un cantautore oggi come oggi viene percepito come un fatto demodè. La questione è che non si tratta di stile ma di qualità. Al momento c’è bisogno di ascoltare artisti che la musica la scrivono e la suonano con le proprie mani. Per questa ragione c’è necessità di ascoltare persone come Renzo Rubino. Stavolta ancora di più, non fosse altro per il nuovissimo viaggio che il cantautore ha organizzato per il proprio pubblico, denominandolo Rubinoland. Nella sala di solito dedicata ai Pomeriggi Musicali del Teatro dal Verme di Milano ha avuto luogo un concerto speciale, diverso da qualunque altro, più simile ad una montagna russa che a un dolce calesse. Renzo accoglie il pubblico ancora prima che il concerto abbia inizio, si intrattiene con alcuni fan, spizzica patatine e non nega qualche foto ricordo. Un attimo dopo diventa il mattatore assoluto di un concerto- varietà divertente e commovente al contempo. Testa, pancia e cuore collaborano all’unisono tra attimi di pura ilarità, ironia e profondo intimismo. In scaletta ogni pezzo trova magicamente il proprio posto fuoriuscendo da quel caos creativo che in alcune occasioni ha spinto Renzo a farsi più di qualche domanda sulla sua permanenza in questo mondo di carta che è la musica. Combattere le paure, misurarsi con il gusto del pubblico, capire l’essenza della propria arte, acquisirne consapevolezza per riuscire a convivere con i discografici diventa un fluire liquido di emozioni. Renzo sceglie di far da sè, si muove libero e leggiadro tra canzoni sue e dei suoi amati maestri, su tutti Lucio Dalla. Abbatte muri e barriere tra sè e il proprio pubblico, trasforma i suoi musicisti in spassosi compagni di giochi, spazia tra musica impegnata e toni scanzonati. Si muove disinvolto tra racconti personali sia legati alla vita privata che a quella artistica e quando non lo fa attraverso i monologhi, continua comunque attraverso le canzoni. Il segno della croce, Giungla, Custodire, Ridere, Lulù, Pop, Paghi al kg, Ora, Per sempre e poi basta, Il postino vivono una nuova vita con arrangiamenti particolari, completamente rinnovati, pensati in ottica di incanto audio-visivo. Renzo Rubino non ha più nulla da dimostrare a se stesso, deve semplicemente continuare a fare del proprio meglio esattamente come adesso. Noi cultori della qualità gli saremo sempre grati.

Raffaella Sbrescia

Video-intervista a Renzo Rubino: “Porto a Sanremo il mio amore per le parole”

Renzo Rubino è tornato sul palco dell’Ariston con “Custodire” brano nel quale immagina due genitori che, dopo anni di silenzi e incomprensioni, si ritrovano a dialogare, soli in una stanza. Il brano, scritto musica e testo da Rubino, è stato prodotto da Giuliano Sangiorgi.

Custodire”, insieme ad un secondo brano inedito dal titolo “Difficile”, sarà contenuto nel repack del suo ultimo lavoro “Il Gelato dopo il Mare” (Warner Music) in uscita venerdì 9 febbraio e prodotto da Taketo Gohara. Un lavoro molto privato, in una dimensione musicale ricca che nei suoi contrasti cromatici suona come un inno alla vita, e nei testi tra dinamismo emotivo e vena letteraria.

Intervista a Renzo Rubino

Raffaella Sbrescia


In occasione dell’uscita del disco, Renzo Rubino sarà impegnato con un tour instore. Queste le prime date confermate:

13 febbraio – Roma – Feltrinelli via Appia Nuova – ore 18:00

14 febbraio – Bari – Feltrinelli di via Melo – 14/02 – ore 18:30

15 febbraio – Lecce 1 – Feltrinelli di via Templari – ore18:30

16 febbraio – Napoli – Mondadori di Piazza Vanvitelli – ore 18:30

21 febbraio – Milano – Feltrinelli di piazza Duomo21/02 – ore 18:30

Il nuovo tour, organizzato da OTRlive, prenderà il via a maggio. Rubino sarà in concerto il 21 maggio a Roma, all’Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli ), e il 24 maggio a Milano  al Teatro  Dal Verme. I biglietti dei concerti saranno disponibili da oggi in prevendita su www.ticketone.it. A breve verranno rese note le altre date del tour.

Video: Custodire

Renzo Rubino live a Milano: tra gioco, emozione e incanto

Renzo Rubino live @ Il Serraglio - Milano

Renzo Rubino live @ Il Serraglio – Milano

“Quando ero bambino, nella mia casa in Puglia c’era un pianoforte vecchio e scordato. Quello era per me il giocattolo più grande, qualcosa che potevo manipolare in maniera autonoma. All’inizio quel vecchio piano poteva generare solo 4 note ed erano proprio quelle quattro note a farmi compagnia. Nel tempo i miei genitori l’hanno aggiustato ma quelle quattro note mi sono rimaste nel cuore. Questo per dirvi: perché faccio musica? Lo faccio per gioco”. Così Renzo Rubino ha spiegato la scorsa notte al pubblico del Serraglio di Milano cosa significa per lui fare musica nell’ambito de “Il Gelato dopo il mare tour”. Gioco sì ma neanche poi tanto, le canzoni composte dal cantautore pugliese sono scritte seguendo il flusso dei pensieri e il battito del cuore. Nel corso di una serata fuori dal tempo, l’artista ha coinvolto i suoi musicisti e gli spettatori in un percorso avulso da scalette e siparietti costruiti a tavolino, anzi, si è sentito così a casa da lasciare da parte i costumi per un momento di autentica condivisione. Il suo racconto è partito dal caos per giungere ad una risoluzione logica e irreversibile, così come lo sono i ritornelli delle sue canzoni. Estroverso ma riflessivo, giocherellone ma attento ai dettagli, ironico ma sentimentalista, Renzo Rubino si è allontanato dai lustrini per dare spazio ai suoni e agli strumenti, almeno una trentina, avvalendosi, tra l’altro di una ricchissima sezione di fiati curata dal bravissimo Mauro Ottolini, che ha anche partecipato agli arrangiamenti dei brani contenuti nell’ultimo album di inediti di Rubino, prodotto da Taketo Gohara. L’atmosfera del club si rivela la più congeniale a Renzo che, attraverso la sua personalità variegata, le sue incursioni citazioniste, gli aneddoti di una vita e le parole più dolci possibili ha ipnotizzato lo spettatore all’interno di un contesto intimo traghettandolo in una dimensione leggera, ovattata, capace di mettere a proprio agio anche i meno convinti.

Raffaella Sbrescia

Renzo Rubino chiude il tour al Blue Note di Milano: grande successo per il fanciullino delle sette note

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Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Con una valigia carica di storie, parole e lampadine colorate, un ombrellino di luci e tanta fantasia, lo scorso 25 gennaio Renzo Rubino ha salutato il pubblico dello storico Blue Note di Milano per l’ultima tappa del suo Secondo Rubino tour; un percorso live scandito da numerosi concerti tenuti in tutta Italia, la tangibile testimonianza di una forte crescita artistica di uno dei cantautori italiani più promettenti. Accompagnato dalla sua band Gli Altri, formata da Fabrizio Convertini (basso), Andrea Beninati (batteria e violoncello), Eugene (theremin e tastiere) e Andrea Libero Cito (violino), Rubino ha offerto al suo pubblico un concerto intenso, ora delicato e struggente, ora allegro e spensierato, ora ironico ed estroso.

All’interno della sua coinvolgente miscela musicale, Renzo inserisce sogni, visioni, ricordi, rimandi autobiografici e personaggi fatati, la sua musicale attinge linfa vitale da ogni elemento confluendo all’interno dei suoi testi sempre un po’ fuori dagli schemi e molto teatrali. Passando  dalla delicata intro, presentata a mò di carillon di “Cancaminin”, alla romantica malinconia di “Amore d’autunno” al successo sanremese di “Ora”, Renzo Rubino coinvolge il pubblico in un magico vortice emozionale. Con il suo stile un po’ vintage, la sua genuinità tipicamente Made in Italy e la sua verve un po’ retrò, l’artista fanciullino diverte ed emoziona, stupisce, incuriosisce e conquista: “Bignè”, “Lulù”, “La canzone dei vecchi amanti”, la preziosa “Sete”, il geniale pastiche di “Pop”, l’irreversibile poesia de “Il postino”, l’amara verità de “La fine del mondo”, l’ineffabile ironia di “Paghi al kg”, l’intima delicatezza di “Amico” e poi, ancora, l’estemporanea bellezza immaginifica de “L’ape, il toro e la vecchia”, l’autoreferenzialità di “Non mi sopporto”, l’eterna magia di “Non arrossire” del maestro Gaber si susseguono una dopo l’altra, senza pause, senza freni, senza limiti.

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Renzo Rubino @ Blue Note Milano pH Francesco Prandoni

Renzo è un fiume in piena, il suo concerto è un excursus di ultime volte, il suo cuore è già in studio dove sta già lavorando ai nuovi brani che andranno a comporre il suo prossimo lavoro discografico, eppure le sue mani sono ancora sui tasti bianchi e neri di un pianoforte che vibra di emozioni: “Monotono”, l’intensa “Colazione”, cantata in duetto la dolcissima Francesca Michelin, “Tempo del rock”,  “Sottovuoto” e la struggente “Per sempre e poi basta”, lasciano, infine, spazio agli attesi bis “Che brutto affare” e ed un onirico bellissimoinedito, presentato in anteprima al pubblico del Blue Note, chiudono il concerto tra scroscianti applausi. Si chiuda il sipario, Renzo Rubino è già pronto a stupirci ancora.

Raffaella Sbrescia

“Sottovuoto”, Renzo Rubino balla tra barattoli e ciliegie

Renzo Rubino

Renzo Rubino

“Sottovuoto” è il nuovo singolo di Renzo Rubino. Il brano è tratto dall’album di inediti del cantautore pugliese, intitolato Secondo Rubino”. Accompagnato da un video frizzante ed originale, realizzato da Duccio Forzano, il brano racchiude i brandelli di una storia d’amore, raccontati quasi sottoforma di filastrocca magica. Un incantesimo, più simile ad un maleficio, colpirà la malcapitata di turno: “fingevi amore/senza amore rimarrai”,  “Riveli vuoto e un sottovuoto diventerai”, canta Renzo Rubino che, con la consueta attenzione ai dettagli, necessari per fare ancora una volta la differenza, associa al testo un arrangiamento veloce e travolgente; pianoforte ed archi si congiungono in un mix irresistibile e giocoso. Come preannunciato in apertura, il brano è accompagnato da un videoclip ispirato al surrealismo metafisico di artisti eterni come De Chirico e Dalì.

secodno rubino

Nelle sequenze di questa storia narrata per immagini, Renzo veste i panni di se stesso inserendo nel video tutte le sue passioni: pianoforte, ciliegie e barattoli sono i compagni di viaggio di un piccolo genio vestito di tutto punto ma con dei calzini che rivelano una percentuale di follia, sufficiente quanto basta, per stravolgere la routine quotidiana. Una piccola coreografia, eseguita dallo stesso Renzo, moltiplicato a decine, rende appieno la versatilità di un cantamusicattore che, saltellando sui tasti di un pianoforte, riesce sempre a coinvolgerci nel suo magico mondo di note e a lasciarci il sorriso sulle labbra.

Raffaella Sbrescia

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