Zucchero live all’Arena di Verona: quando il blues è Made in Italy

Zucchero live @ Arena di Verona

Zucchero live @ Arena di Verona

Partiamo dai numeri: 230.000 spettatori, 22 date in Arena di Verona , 127 date di un tour mondiale e 62 anni di età. Zucchero Sugar Fornaciari riempie fino all’ultimo ordine di posto la famosa Arena con un concerto pieno, vario e molto curato. Il Black Cat World Tour 2017 d’altronde è la prova definitiva che Zucchero ha inteso assurgere il mestiere del cantante alla sua stessa vita. L’impressione quindi, trovandosi al suo cospetto, è quella di trovarsi nel salotto di casa sua. Zucchero è allegro, rilassato, ha voglia di scherzare, tocca le note più alte senza colpo ferire e, in barba alle prime temperature autunnali, tiene più di mezzo concerto in maglietta a maniche corte.

Di tutto rispetto la band che si è scelto per questa avventura live. Zucchero ha chiamato a raccolta sia alcuni musicisti che collaborano con lui da tempo immemore, sia professionisti conosciuti durante i suoi ultimi viaggi. Tra tutti spicca in scena il famoso esperto di organo Hammond Brian Auger. Cuba, Los Angeles, Houston, Ohio, Inghilterra sono i paesi da cui arrivano influenze, suggestioni, suoni scelti per vestire su misura i brani che, anno dopo anno, si sono sedimentati nell’antologia discografica di Zucchero nonchè nel costume del pubblico italiano.

Zucchero suddivide in capitoli il suo concerto regalando ampio spazio all’ultimo album “Black Cat”, costruito insieme ai più grandi produttori in circolazione con un impianto strutturale profumato di blues e America nera alla Django Unchained. Si va da “Partigiano reggiano” a “13 buone ragioni” passando per “Ci si arrende”, “Hey Lord”, “Voci”. Per i fan di primo pelo non sono mancati i momenti amarcord senza rinunciare alla possibilità di alzarsi in piedi e scatenarsi a ritmo di blues-rock. In sequenza: “Vedo nero”, “Baila”, “L’urlo”, “Chocabeck”, “Wake me Up”, “Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall’Azione cattolica”, “Diamante”. Significativo l’omaggio a Pavarotti sulle note di “Miserere”, con tanto di standing ovation da parte del pubblico a fine proiezione video.

Zucchero live @ Arena di Verona

Zucchero live @ Arena di Verona

A metà strada tra sacro e profano, godereccio e spontaneo, Zucchero conquista il pubblico con la potenza della sua voce calda, ruvida e graffiata, con quel piglio un po’ sornione, un po’ beffardo. L’ultima parte del concerto è tutto un susseguirsi di grandi successi radiofonici: “Overdose (d’amore)”, “X colpa di chi?” e “Diavolo in me”, “Nel così blu”, “ Così Celeste”, “ Indaco”. Il concerto si chiude con “Never is a moment”, un messaggio chiaro e inderogabile quello di Zucchero che, allo scoccare del suo compleanno, si congeda dal suo pubblico pensando già alle imminenti date in Argentina e Brasile. Ecco a voi un esempio di iconico stile italiano.

 

Raffaella Sbrescia

Undici concerti all’ Arena di Verona per Zucchero e intanto “Black Cat” continua a mietere successi.

Zucchero ph Meeno

Zucchero ph Meeno

«Quando mi sono messo a scrivere questo album ho pensato di voler essere più libero. Mi sono ricordato di quando ai tempi di “Oro incenso & Birra” non mi interessavano le classifiche delle radio e andavo a ruota libera buttando giù quello che il momento mi suggeriva in modo istintivo. Con “Black Cat” volevo tornare quanto più possibile a quello stato d’animo muovendomi in modo più anarchico. Così facendo ho buttato giù una quarantina di canzoni per poi sceglierne 12. Senza seguire mode o suoni, ho voluto coinvolgere tre produttori diversi. Fondamentale è stato riuscire a dare alla fine un sound omogeneo per far capire che i brani appartengono ad uno stesso album. Ci siamo divertiti molto anche perchè i musicisti, soprattutto quelli con cui ho lavorato a Nashville, lavorano come negli anni ’70, ascoltando il provino 3-4 volte e operando sul brano come ci si sente di fare sul momento. C’è voluto un anno per scrivere i brani, ho viaggiato tra Los Angeles, New Orleans, Memphis per rinnovare la mia musica che, tra gli altri, attinge dal blues e dalla musica afroamericana, senza ricorrere a sintetizzatori o ad altre strade più moderne». Così Zucchero presentava qualche tempo fa “Black Cat”, il suo ultimo album di inediti pubblicato per Universal Music. Un album nero, con radici nella musica afroamericana intriso di suoni ruvidi ed intense vibrazioni che è arrivato sul mercato internazionale sulla scia di oltre 60 milioni di dischi venduti.

“Black Cat” è prodotto da tre grandi nomi del panorama internazionale, T Bone Burnett (Elvis Costello, Elton John, Tony Bennett e altri), Brendan O’Brien (Bruce Springsteen, Pearl Jam, Bob Dylan e altri) e Don Was (The Rolling Stones, Iggy Pop, Bob Dylan e altri), e si compone di 13 brani dalle nervature rock-blues. L’album annovera anche la collaborazione artistica di Bono, che in seguito alla tragedia avvenuta al Bataclan di Parigi ha scritto con Zucchero il brano “Streets Of Surrender (S.O.S.)”, la partecipazione alle chitarre di Mark Knopfler, che suona sia nel brano “Streets Of Surrender (S.O.S.)” sia nel brano “Ci si arrende” e il contributo artistico di Elvis Costello che ha scritto la versione inglese del brano “Love Again”, dal titolo “Turn the world down” (canzone presente solo nelle versioni estere di “Black Cat”).

«La cosa buona è che tutti i tre produttori sono amici, si rispettano l’uno con l’altro, non c’è mai stata competizione, hanno capito perfettamente che il disco doveva suonare come un progetto unico pur nelle varie diversità di stile. Un altro elemento importante era che io dessi a loro dei brani mirati, ne avevo 40 a disposizione e ne ho dati 7 a ciascuno di loro», spiegava Zucchero che, nel definire, l’essenza della propria ricerca musicale raccontava: «”Chocabeck” l’ho fatto quasi 6 anni fa, nel frattempo c’è stata la “Sesión Cubana”, una deviazione che mi ha particolarmente divertito. Quello che davvero mi ha fatto pensare è stato il tour negli Usa: ho suonato per la prima volta negli stati del Sud ed è proprio a questi luoghi che mi sono ispirato per pensare ai suoni del disco: ho pensato alle piantagioni, alle prison song, ai suoni tribali. Ho usato tante chitarre artigianali, mi sono immaginato film come “Dodici anni schiavo”, “Django Unchained” poi, solo in un secondo momento, sono arrivati i testi delle canzoni». E, in effetti, i testi della tracklist lasciano intravvedere l’anima di Zucchero, un po’ “diavolo”, un po’ “santiera”, attento ai sentimenti ma anche amante della “sporcizia” sensuale, quella che è frutto del sacrosanto “slempito” sempre più latitante. Brani veloci e trascinanti ma anche intense ballads hanno fatto di questo album un grande successo che presto sarà presentato sui palchi di tutto il mondo.

Zucchero ph Meeno

Zucchero ph Meeno

A questo proposito “Black Cat” verrà presentato live da Zucchero in anteprima mondiale all’Arena di Verona, dal 16 settembre, nei suoi unici 11 concerti in Italia per tutto il 2016. L’artista porterà in scena uno spettacolo unico,  evento organizzato da F&P, regalando così al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza inedita e irripetibile attraverso i suoi nuovi e vecchi successi. Ci saranno tantissimi musicisti sul palco, le aspettative sono davvero alte anche in merito ai possibili ospiti a sorpresa. A questo riguardo vige ancora il massimo riserbo. Per ora è certo che durante gli undici appuntamenti live, la città di Verona si trasformerà nella “città di Zucchero” grazie anche a delle iniziative collaterali che mirano a consolidare il rapporto tra l’artista e la Città.

Verrà infatti allestita nei pressi dell’Arena di Verona una mostra interamente dedicata a Zucchero, una retrospettiva per celebrare, attraverso immagini e parole, una tra le carriere più importanti della musica italiana e non solo. Un’occasione per rivivere le numerose tappe e i momenti di successo degli oltre trent’anni di attività del bluesman italiano, dagli esordi fino ai riconoscimenti internazionali.

 Raffaella Sbrescia

 Video: 13 Buone Ragioni

Il grande ritorno di Zucchero: annunciati 10 live all’Arena di Verona ed un nuovo album di inediti nel 2016

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Zucchero “Sugar” Fornaciari ha riunito la stampa musicale italiana a Milano per presentare 10 concerti  consecutivi all’Arena di Verona. I live si terranno il 16, 17, 18, 20, 21, 23, 24, 25, 27 e 28 settembre 2016 e saranno gli unici appuntamenti live di Zucchero in Italia per tutto il 2016 (per l’evento è  già previsto uno speciale tv). Con 10 date consecutive all’Arena Zucchero migliora il suo stesso primato, dopo le sette date realizzate in occasione del tour di “Chocabeck”. I concerti saranno l’occasione per ascoltare per la prima volta dal vivo i brani del nuovo album di inediti che uscirà a maggio del 2016, a 6 anni di distanza dal precedente. «Il lavoro più difficile è quello di fare un cd a 60 anni senza seguire le mode né l’orientamento delle radio – ha spiegato Zucchero ai giornalisti – Fra pochi giorni volerò a New Orleans per registrare le canzoni del disco nuovo che avrà tre super produttori americani. Lavoro da un anno al cd e per adesso sono arrivato a 25 brani ma l’idea è di scendere a 17. Ho voglia di tornare alle radici di “Oro Incenso & Birra” e al blues che è rimasto l’unico genere, insieme al rap, dove gli artisti possono  ancora esprimere concetti controcorrente. Se il mio carissimo amico Guccini dice che c’è un sacco di musica inutile in giro, io sottoscrivo le sue parole e aggiungo che la discografia ci sta facendo mangiare dei panini alla merda ai quali ci siamo ormai abituati – ha raccontato l’artista – Difficile pensare a quali bravi cantanti ci siano in questo momento. Mi è piaciuta molto la recente rivisitazione di De Gregori, il lavoro che ha fatto su Bob Dylan. Ho apprezzato qualcosa del penultimo album di Avicii, soprattutto la contaminazione tra il country e il moderno. Paolo Nutini non mi è dispiaciuto, ci siamo anche incontrati a Lucca. Ora aspetto l’album nuovo di Adele, mi ha preso molto il suo nuovo singolo».

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«Quella dei 10 concerti all’Arena di Verona  è una sfida che mi stimola a non dare niente per scontato. Sappiamo che non sarà facile riempire 10 date in uno stesso posto ma questa cosa mi fa venire la voglia di correre e vedere cosa succede. Ogni sera – ha continuato Zucchero – sarò affiancato sul palco da un ospite speciale per rendere ogni concerto inedito e irripetibile. In scaletta ci saranno i brani che hanno caratterizzato la mia carriera. Ovviamente darò molto spazio al nuovo album. Mi piacerebbe proporre anche canzoni che non suono da tempo e che i fan apprezzano sui social network». I nomi dei possibili ospiti sono ancora top secret ma, conoscendo la storia dell’artista, è facile immaginare la presenza di grandi ospiti, che saranno presumibilmente annunciati tra giugno e luglio. Durante la “dieci giorni” veronese nei pressi dell’Arena sarà allestita una mostra interamente dedicata all’artista con memorabilia, costumi e abiti. Il 26 settembre, invece, il palco dell’Arena di Verona sarà a disposizione di uno o più artisti, scelti tra coloro che stanno caratterizzando maggiormente la scena musicale delle giovani proposte, un tributo che Zucchero ha voluto fortemente per dare spazio alla nuova generazione di artisti italiani e internazionali.  L’altro evento speciale sarà il TwitterArena durante il quale si esibiranno gli artisti emergenti che si sono maggiormente distinti sulla più nota piattaforma di comunicazione in real-time. Oltre a loro parteciperanno alla serata influencer e personaggi del mondo dello spettacolo, per una grande festa della musica e della rete. Infine i fan che acquisteranno il biglietto tramite il circuito TicketOne per una delle dieci date riceveranno automaticamente una ZuccheroCard che offrirà ai titolari sconti sui viaggi gli hotel, ristoranti e attrazioni turistiche.

U2 a Torino: duetto a sorpresa tra Bono e Zucchero. Il video

Bono e Zucchero cantano in duetto

Bono e Zucchero cantano in duetto

 A sorpresa Zucchero sabato scorso a Torino ha raggiunto sul palco gli U2, cantando con Bono “I still haven’t found what I’m looking for”. L’artista è andato a trovare Bono a Torino per assistere alla seconda data degli U2. Alle 19.00, un’ora prima di salire sul palco, Bono ha chiesto a Zucchero di cantare insieme il brano ‘ I still haven’t found what I’m looking for’, così dopo aver accettato entusiasta, Zucchero ha provato il pezzo nel camerino di Bono e questo è il risultato:

Video:

L’amicizia tra Zucchero e Bono risale ai tempi di Miserere :

Racconta Zucchero: “Ci conosciamo dai tempi di Miserere. Allora qualcuno gli fece ascoltare la mia canzone e lui mi scrisse una lettera in cui, alla fine, prima del suo numero di cellulare, diceva: “Qui è dove parcheggio la mia macchina”. Poi, dopo, non ci siamo più persi e quando sono a Dublino vado sempre a trovarlo, se c’è. La musica de ‘ il Suono della domenica’  gliel’ho mandata subito e lui mi ha detto che gli piaceva moltissimo. Poi è sparito per un mese e ho pensato che si fosse dimenticato o non gli interessasse più. E invece in seguito mi ha mandato questo testo stupendo a cui deve essere legato per qualcosa di personale perché, quando è venuto a Roma e, prima del suo concerto, gli ho fatto ascoltare come cantavo le sue parole. Bono detto: “Mi hai fatto un grande regalo”. Non so quale sia, esattamente, ma sono contento di averglielo fatto».

Fonte: Ufficio stampa