“Adesso tour”: stavolta Emma Marrone fa proprio sul serio. Live report e intervista

Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale

Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale

Essere un artista con il cuore fa la differenza e, in effetti, Emma Marrone è proprio questo: cuore, grinta, energia, genuinità e impegno. La seconda data milanese al Mediolanum Forum di Assago, in occasione del suo nuovissimo “Adesso tour”, targato F&P, ha messo in luce ogni singola sfaccettatura della sua identità personale ed artistica grazie ad uno spettacolo ben strutturato e curato in ogni dettaglio. «Credo che questo tour per la prima volta accomuni tutte le mie anime: l’anima pop, l’anima rock, l’anima cantautorale e, perché no, anche quella indie. Grazie a questa nuova avventura live potrete vedere tutte le mie sfaccettature. Sono arrivata ad un punto della mia carriera in cui le cose devo farle come si deve e, se questo significa prendersi del tempo, io me lo prendo. Ho voluto riarrangiare quasi due dischi e progettare ogni minima cosa per cercare di trasmettere tutte le emozioni che volevo al mio pubblico attraverso le immagini, i suoni, le luci. Lavoro a questo tour da gennaio scorso e per la prima volta mi sento sicura e serena con me stessa per quello che riesco a dare sul palco», ha spiegato la cantante alla stampa poco dopo il concerto, mostrandosi più in forma che mai.

La scaletta, concettualmente divisa in quattro blocchi, non conosce momenti di stallo. Emma si destreggia con sicurezza su 18 mq di palco, mostrandosi in una veste completamente nuova: su e giù per un piano inclinato, grintosa come di consueto sui successi più rock, dolce e sensuale nel coreografie ideate da Macia Del Prete, ulteriormente arricchite dal contributo del corpo di ballo composto da Daniele Sibilli, Gabriele Esposito, Antonhy Donadio, Jonathan Gerlo. «La mia prestanza fisica sul palco è resa più empatica dalla presenza dei ballerini – spiega Emma. Il piano inclinato del palco rispecchia un po’ la mia anima – continua – Sono fatta di punti fermi ma anche di concetti in continua evoluzione. Allo stesso modo il palco vive di continui cambiamenti attraverso l’uso di molta tecnologia. Si tratta di un salto produttivo veramente importante». E, in effetti, è difficile rimanere indifferenti di fronte all’esplosione creativa che Emma ed il suo staff hanno messo in atto.

Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale

Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale

Tra i fiori all’occhiello dello show c’è senza dubbio la band:  Alex Torjussen (batteria), Ryan Haberfield (chitarra), Luca Visigalli (basso), Roberto Angelini (chitarra), Massimo Greco (tastiere), Arianna Mereu (cori) ed il direttore musicale Luca Mattioni (tastiere e synth). La forte alchimia tra i musicisti ha certamente contribuito ad esaltare la nuova veste scelta per i più grandi successi di Emma che, proprio ieri, ha conquistato il tredicesimo disco di platino in carriera: «Sono felice di poter lavorare con persone serie e veramente appassionate. Nessuno di loro vive manie di protagonismo, lavoriamo tutti insieme allo stesso modo ed è stato meraviglioso creare nuovi arrangiamenti con persone realmente preparate».


 

Dentro Emma, tutto è davvero acceso e si vede: da “Occhi profondi” a “Schiena”, dall’intensa “Io di te non ho paura” alla nuova versione di “Calore”, passando per la sorprendente cover (completamente rivisitata) di “You don’t you love me” di Dawn Penn” e le immancabili “Arriverà l’amore”, “Amami”, “Non è l’inferno”, “Cercavo amore”, la cantante salentina si erge ad emblema di forza e determinazione: «Ho sempre detto che non mi sarei fatta cambiare da questo mestiere e dalle persone. Voglio essere una persona onesta perché ritengo che la sincerità non abbia prezzo, sarò per sempre me stessa», promette Emma al pubblico sempre molto attivo e partecipe.

A questo proposito, veramente impattante ed utile l’iniziativa con cui Emma ha voluto supportare Valentina Pitzalis, vittima di una grave violenza, e le attività di Fare x Bene Onlus, un’associazione che sostiene promuove e tutela i diritti inviolabili della persona, soprattutto delle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni come donne, bambini e persone disabili: «Tempo fa ero a Milano e ho ricevuto la chiamata di Valentina che ha voluto raccontarmi la sua storia ed essere aiutata; a me non è rimasto che dirle semplicemente di sì e fare squadra con lei. L’ ho invitata sul palco perché queste storie raccontate di persona hanno un effetto molto diverso. Se ci sarà modo di partecipare ad altri progetti, lo farò sicuramente. Valentina sarà anche a Verona per il concerto di Loredana Bertè “Amici non ne ho ma amiche sì”» – spiega Emma.

Video: La testimonianza di Valentina Pitzalis

Confermandosi seriamente intenzionata ad impegnarsi su più fronti, Emma ha anche deciso, in accordo con SIAE, di dare spazio a tanti giovani cantautori in occasione delle aperture dei suoi prossimi concerti: «Ci saranno Antonino Spadaccino ed Elodie (che sono prodotti da me e che hanno bisogno di cantare esattamente come me), poi ci saranno tanti bravi autori che stimo molto come Zibba, Diego Mancino, Ermal Meta, Giovanni Caccamo, Amara, Dario Faini, La Rua, Lele e la mia amica Loredana Errore». Proprio nei riguardi di Loredana, Emma ha voluto spendere qualche parola in più: «Sono la prima persona ad aver ascoltato i provini dei suoi nuovi brani, oltre al suo entourage. L’ho sempre stimata molto e ora che è tornata con grande coraggio e con un nuovo bellissimo disco, ho voluto invitarla a Roma con molto piacere».

«Se mi avessero chiesto, anni fa, se immaginavo di poter esser qui oggi, avrei risposto sicuramente di no» – ha raccontato Emma al pubblico. «In ogni cosa che faccio penso sempre agli occhi dei miei genitori, non posso fare altro che essere grata a loro e a voi», ringrazia la cantante che, interrogata a questo proposito spiega: «Ringrazio perché ci credo, perché è giusto, perché è normale, perché le persone che mi seguono mi danno davvero tanta forza».

Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale

Emma @ Mediolanum Forum ph Luisa Carcavale

Infine un commento su quella che la stessa Emma ha definito, e a ragione, la “doppietta più bella della sua vita”: «Mi sono rilassata soltanto sulle note dell’ultimo brano in scaletta “Poco prima di dormire”. Erano mesi che lavoravo sodo, ci tenevo a fare tutto al meglio e, nonostante qualche piccola sbavatura, ritengo che sia andata veramente bene. La chiusura di questa scaletta, che ho costruito in maniera molto veloce, è affidata ad una riflessione e rispecchia esattamente il mio modo di essere: sono dura ma finisco sempre per ammorbidirmi, vivo dei picchi in cui mi scateno e poi, dopo la sfuriata, mi metto a riflettere».

                                                                                                                                                                          Raffaella Sbrescia

 

 

Queste le prossime date dell’Adesso Tour” (prodotto e organizzato da F&P Group): il 20 settembre al 105 Stadium di Genova,  il 21 settembre a Firenze al Nelson Mandela Forum,  il 23 e il 24 settembre a Romaal PalaLottomatica, il 26 settembre al Pala Evangelisti di Perugia, il 28 settembre ad Ancona al Pala Prometeo, il 30 settembre e l’1 ottobre a Bari al Pala Florio, il 3 ottobre al Palacalafiore di Reggio Calabria, il 4 ottobre al Palasele di Eboli,  il 6 ottobre a Pescara al Pala Giovanni Paolo II, l’ 8 ottobre al Palasport di Acireale, il 10 ottobre a Napoli al Pala Partenope, il 12 ottobre a Livorno al Modigliani Forum, il 14 ottobrealla Zoppas Arena di Conegliano (Treviso), il 15 ottobre al Kioene Arena di Padova, il 17 ottobre al Pala George di Montichiari, il 19 ottobre al 105 Stadium di Rimini, il 21 ottobre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), il 22 ottobre a Torino al Pala Alpitour.

Kaleidos: il nuovo album di Niccolò Bossini. Intervista

Niccolò Bossini

Niccolò Bossini

Il 9 settembre è uscito “KALEIDOS” (distribuito da Believe Digital), il disco d’inediti del chitarrista, cantante e autore emiliano Niccolò Bossini.  Questo nuovo album di inediti arriva a tre anni di distanza dal lavoro precedente ed è caratterizzato da una suddivisione per colori in grado di rivelare le diverse sfaccettature di una stessa anima. In attesa del concerto di presentazione, previsto per il prossimo 17 settembre, con #ACASAMIA2016 – “KALEIDOS” Release Party, presso il Circolo Arci Kaleidos di Poviglio (Reggio Emilia – Via Bologna – inizio concerto: ore 20.30 – per info biglietti: www.boocket.com) abbiamo incontrato Niccolò a Milano.

Intervista

Come mai hai scelto di intitolare questo album “Kaleidos”? Quali sono i colori che hai associato ai brani e in che modo è avvenuta questa suddivisione?

Una volta dato il titolo all’album mi sono messo con dei Pantoni a riascoltarlo. Appena trovavo il colore che secondo me era più adatto lo associavo ai singoli brani. Il primo e l’ultimo brano ovvero “Le nostre canzoni” e “Tutto così perfetto” sono legati al blu notte, sono due pezzi molto importanti.

Raccontaci i dettagli…

Sono entrato in studio ad inizio 2015, avevo tante canzoni, avevo in testa un’idea di suono ma le canzoni erano vecchie, praticamente era come se stessi provando ad infilarmi in un vestito figo che però non mi andava bene, quindi mi son riproposto di fare qualcosa di nuovo. Da lì ho cominciato a scrivere ed è venuto fuori “Le nostre canzoni”.  “Tutto così perfetto”, invece, chiude il cerchio come una specie di arrivederci. Sono affezionato a questo brano perché è molto autobiografico. Ci sono tre ritornelli: il primo parla del mio disco iniziale, il secondo è dedicato a Laura (Antonelli), nel terzo c’è un ragazzo ormai cresciuto, ovvero me stesso, che spera che se il futuro non è scritto, potrà essere perfetto.

E gli altri brani?

 “La vita è adesso” è gialla, “Il tuo orizzonte” è viola, “Piloti e supereroi” è verde perché richiama una passeggiata nei campi dove andavo a giocare da bambino. Il bianco di “Un altro po’” è quello delle lenzuola in cui sono avvolti due innamorati intenti a far l’amore. Il brano intitolato “Fallo con amore” è marrone, ha un suono molto caldo ed è attraversato da una chitarra elettrica che si differenzia da quelle di sempre. Il disco è pieno di chitarre ma non ci sono più i chitarroni di una volta, ci sono delle Fender Stratocaster che si sentono volare. “Ti hanno parlato di me”, invece, è nero, un brano un po’ incazzato, incentrato sulle incomprensioni, sui detti e non detti. L’azzurro di “Tu mi lasceresti anche morire” è incentrato su tira e molla amorosi tra due persone che si rincorrono tutta la notte fino all’alba.

Un tema a te molto caro è la nostalgia. In che modo ricorre all’interno del tuo percorso?

Forse ero malinconico già da bambino. In genere pensare al passato ti pesa, ti urta e cerchi di evitarlo. Nel mio caso il passato è un grande conforto, mi commuove pensare a certe persone, non ho il pianto facile eppure pensare a certe cose mi fa tremare. Quando abbiamo registrato “Piloti e supereroi”, ho capito che questo è brano più importante del disco e di tutta la mia carriera da solista perché ha un peso specifico maggiore. Ricordo ancora quando una sera parlando con Matteo Tagliavini, chitarrista che suona con me, mi sono reso conto che non ero mai riuscito a comporre una autentica ballad. Tante volte siamo partiti per scrivene una ma poi pian piano si è sempre inserito qualcosa di diverso. Stavolta di mi sono messo con il metronomo a 68 bpm e mi sono messo a scrivere una canzone lenta, è venuta fuori una musica che mi piaceva molto ma che non aveva un testo. In seguito sono andato lì dove giocavo da bambino e guardando l’orizzonte è sgorgato tutto il testo in cui racchiudo i sogni da bambino, quelli che ho realizzato e quelli che ancora non sono riuscito a realizzare. La nostalgia è davvero il filo conduttore della mia vita.

Niccolò Bossini ph Elena Mannocci

Niccolò Bossini ph Elena Mannocci

Come sono nati questi arrangiamenti?

Ho ascoltato tante cose nuove, mi sono appassionato al mondo dei Djs, mi ha ispirato “Ghost Stories”, il penultimo album dei Coldplay, ho ascoltato musica africana, ho provato a suonare jazz. Alla fine è venuto fuori un disco variegato, sostanzialmente pop ma che preferisco definire pop alternativo. Non è mainstream, non è indie, non è rock, tocca tutti i generi.

Dopo l’esperienza dei concerti dell’ “A casa tua” tour come ti approccerai ai live questa volta?

Vorrei semplicemente fare delle cose normali, l’ultimo e anno e mezzo è stato un anno di cambiamento importante, la mia aspirazione è fare cose normali, andare a suonare nei locali, vorrei crescere come artista sia dal punto di vista artistico che numerico.

E le attività con Ligabue?

Non ho partecipato alle registrazioni del nuovo album e non sarò ai concerti di Monza. In questo momento sono totalmente dedito a “Kaleidos”, alla normalizzazione del mio percorso musicale e allo sviluppo dell’attività di autore; mi piacerebbe scrivere per qualcun altro. Ho molti brani nel cassetto!

Quando potremo ascoltare questi nuovi brani dal vivo?

Il 17 facciamo un concerto di presentazione a Poviglio, dopodichè spero di andare in tour e scrivere per me e per altri.

 Raffaella Sbrescia

Video: La vita è adesso

Sul ciglio senza far rumore: ecco il nuovo singolo di Alessandra Amoroso

Alessandra Amoroso

Alessandra Amoroso

Da oggi, sabato 17 settembre, è online su Vevo (link:  http://vevo.ly/CsCTVb) il video del nuovo singolo di Alessandra Amoroso, “Sul ciglio senza far rumore”, nuovo estratto dall’album certificato platino “Vivere a colori”.

Sul ciglio senza far rumore”, firmato da Dario Faini e Roberto Casalino, racconta la storia di un grande amore dibattuto tra sentimenti contrastanti di affetto e felicità alternati a momenti di amarezza e incomprensione.

Il regista Cosimo Alemà, sceglie l’atmosfera calda e avvolgente di Venezia per il video che vede una magnetica Alessandra come protagonista. Nel video, infatti, Alessandra attraversa le calle e i canali della città alla ricerca del ponte della Serenissima immortalato nella foto che tiene in mano. La speranza è quella di ritrovare il suo amore annullando la distanza che li separa.

Alessandra Amoroso ph Giovanni Gastel

Alessandra Amoroso ph Giovanni Gastel

Grande attesa per il Tour di Alessandra, che parte dalle due date sold out a Napoli del 7 e 8 ottobre:

Vivere A Colori Tour” – Le date

0‪7 Ottobre 2016    Napoli, Palapartenope

0‪8 Ottobre 2016    Napoli, Palapartenope

‪10 Ottobre 2016‪          Firenze, Nelson Mandela Forum

11 Ottobre 2016‪          Milano, Mediolanum Forum

13 Ottobre 2016  Torino, Pala Alpitour

15 Ottobre 2016  Roma, Palalottomatica

18 Ottobre 2016  Bari, Pala Florio

19 Ottobre 2016          Bari, Pala Florio

21 Ottobre 2016          Acireale, Palasport

22 Ottobre 2016          Acireale, Palasport

24 Ottobre 2016          Reggio Calabria, Pala Calafiore

27 Ottobre 2016          Bologna, Unipol Arena

29 Ottobre 2016  Padova, Kioene Arena

Lali presenta l’album “Soy”. L’intervista alla cantante e attrice argentina

Lali - Soy

Lali – Soy

Lali, all’anagrafe Mariana Esposito, classe 1991, è una cantante, attrice ed influencer argentina molto amata. Carismatica, simpatica e determinata, Mariana incarna l’emblema della donna forte e sicura di sé. Con l’uscita in versione cd di “Soy”, il suo nuovo album, la JLo latina è entrata ai vertici delle classifiche e si prepara a conoscere i suoi fan italiani a Roma e a Milano. L’abbiamo incontrata negli uffici di Sony Music, ecco cosa ci ha raccontato.

Intervista

Cosa sai dell’Italia e come ti senti quando sei qui?

I miei nonni erano di Ancona, mi sento vicina a questo paese. Sono stata diverse volte a Roma poi conosco anche Firenze e Venezia. In Italia a mi succede una cosa molto strana, mi sento come a casa mia. Pensate che in Argentina a volte mi perdo, a Roma, invece, sono completamente a mio agio. Forse, chissà, in un’altra vita sarò stato romano o romana.

Puoi parlarci di questo nuovo disco e delle differenze che ci sono con quello precedente?

La cosa più importante è che qui le canzoni le ho scritte io. Ai tempi della serie tv “Teen Angels” le canzoni le scrivevano altri, noi eravamo i personaggi che interpretavano quelle canzoni. Il mio primo disco “A Bailar” l’ho realizzato con musicisti indipendenti, amici miei che conoscevo da tutta una vita ed in quel caso ho scritto le mie prime canzoni. A dire il vero si è trattato di un processo un po’ strano, sono passata dall’essere attrice della televisione a cantante e molti me ne chiedevano la ragione. Beh, a questo proposito ritengo che ci sia ancora un vuoto all’interno dello scenario pop femminile argentino. Non ci sono donne giovani che facciano questo tipo di musica, non ci sono showgirls che propongano questo tipo di concerti in cui non c’è solo la canzone ma anche il ballo, i vestiti e l’allestimento. Questo secondo mio album è molto importante per me perché è molto più profondo.

Quali sono i tuoi  riferimenti musicali?

Il primo cd che ho ascoltato me l’hanno regalato all’età di 6 anni e fu di grandissimo impatto per me. In quella occasione scoprii il mondo musicale degli adulti grazie ai Queen ed in particolar modo Freddy Mercury. Quando l’ho visto sul palcoscenico, ho subito pensato: “Ecco, io voglio essere così”. Lui era tutto, ero lo spettacolo in persona. In seguito ho scoperto Michael Jackson e ho capito che mi piacciono questi personaggi che sono dei veri intrattenitori a tutto tondo. Per queste ragioni adoro anche Madonna, e Beyoncè che sono delle showgirls complete.

Hai detto che “Soy” è un album molto profondo… Quali sono i grandi temi attorno a cui ruota questo disco e che cosa vorresti trasmettere a coloro che lo ascolteranno?

A dire il vero il disco non è autoreferenziale anche se la titletrack “Soy” parla del luogo dove sono nata e cresciuta, della mia infanzia, di quella bambina che ballava di fronte allo specchio e che mai avrebbe pensato che sarebbe riuscita ad arrivare a questo punto. Non mi sento di dare alcun messaggio. Sono ancora molto giovane, non so praticamente nulla della vita, sto ancora imparando. In ogni caso ci sono almeno due canzoni che devo per forza segnalare. La prima è “Reina” e “Amor es Presente” So che i miei fan sono molto giovani, non do loro messaggi, so che mi emoziono esattamente con le stesse cose con cui si emozionano loro.

A cosa ti sei ispirata per scrivere “Reina”?

Questa è una canzone che ho scritto dopo aver sentito al telegiornale la storia di un bambino vittima di bullismo che si è tolto la vita a soli 9 anni, poi  c’è stata la vicenda di una 12enne che ha pagato la sua bellezza con uno sfregio in volto. Queste cose mi hanno colpito nel profondo e ho voluto parlarne perchè so che se parlo di questi fatti mi commuovo io ma anche i miei fans.

Lali

Lali

A proposito di messaggi, nel brano “Tu Revoluciòn” ci sono comunque parole forti che non lasciano indifferenti.

Certo anche se non mi alzo tutti i giorni e dico: “Ecco, adesso darò questo messaggio”. Scrivo e trasmetto le cose che sento e che vivo. Mi chiedo spesso cosa succede in questo mondo ed è questo ciò che traspongo nelle mie canzoni.

In questo disco ci sono solo brani in spagnolo. In qualità di artista internazionale con una fanbase comprensiva di fan di diverse nazionalità non hai pensato di cantare anche in inglese?

Credo che ci sia un tempo per tutto. In questo momento mi sento argentina, ho l’appoggio di Sony Music e credo che questo mio primo disco possa aprirmi le porte del mondo. Rispetto le mie origini latino-americane, parlo lo spagnolo, il mio inglese non è così buono, forse lo sarà un giorno. Mi piacerebbe cantare anche in altre lingue ma credo che non debba essere una semplice ripetizione a memoria, deve esserci un’idea genuina ed un’interpretazione vera alla base.

Hai scritto tu tutte le canzoni. Anche nel primo album hai partecipato alla produzione. Lo stesso è avvenuto anche in questo disco? Come e con chi hai lavorato?

I produttori sono gli stessi del primo album. Sono dei musicisti che conosco da tanto tempo perché lavoravano anche loro per le serie televisive a cui avevo preso parte. Dopo “Teen Angels” mi contattarono perché sapevano che sapevo scrivere canzoni. All’epoca lavoravo ancora in tv perciò quasi di nascosto lavoravamo alla realizzazione di queste canzoni. In genere io scrivo i testi poi, dato che non suono alcuno strumento, cerco di trasmettere lo spirito della canzone attraverso le immagini e i video. L’importante è che loro riescano a carpire che tipo di emozioni intendo trasmettere al pubblico. Mi manca il substrato musicale, sono molto fisica. Questo secondo album è il risultato di un lavoro molto intenso, siamo un team consolidato. L’album è stato masterizzato negli Usa, dove abbiamo conosciuto Tito Vazquez, ma rimane una produzione completamente argentina.

Come si è evoluto il tuo rapporto con i fan da quando sei passata dalla tv alla musica? Come hanno accolto queste nuove canzoni?

A dire il vero c’è un rapporto molto naturale perché amo essere vera con chi mi segue.  Mi presento esattamente come sono e questo crea un tipo di empatia che va aldilà della musica e dell’essere più o meno attrice. Credo che mi vedano come una ragazza normale che è stata capace di realizzare il proprio sogno.

Lali durante un momento dell'intervista

Lali durante un momento dell’intervista

Cosa vorresti dire ai fan italiani?

Aldilà di ringraziarli con tutto il cuore, vorrei dire loro di prepararsi perché presto tornerò in Italia e farò dei grandi concerti. Oggi esce fisicamente il disco in Italia e questo aumenterà ancora di più le possibilità in tal senso.

Spesso si parla di te come della JLo latina. Come vivi questo confronto? Pensi anche tu di poter spaziare tra diversi generi musicali?

Povera JLo (ride ndr). In questo album, in verità, ho fatto una mescolanza tra generi. Anche se la colonna vertebrale continua ad essere pop, per certi versi si tratta di un lavoro più rock rispetto all’album “A Bailar”. Ci sono suoni soul, i cori sono diversi, gli arrangiamenti vanno da toni accesi ad altri più oscuri e dark, più vicini all’ hip hop. Per me, comunque, il ballo riveste un ruolo centrale per cui in futuro mi avvicinerò ancora di più a queste atmosfere.

Hai appena annunciato un featuring con Baby K. Come è nata questa alchimia?

In verità questo è il motivo principale di questo viaggio in Italia, oltre alla promo per l’uscita del disco ed i relativi instore a Milano e Roma. L’intenzione è quella di fare un video della versione spagnola di “Roma – Bangkok”.

Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi dell’essere seguita da 4 milioni di persone?

Una cosa brutta è che non so chi mi scrive. Mi piacerebbe tanto saperlo… Il bello è che tante persone tengono a me. La rete mi apre una finestra sul mondo eppure spesso si parla senza sapere, si critica tanto per farlo e senza cognizione di causa. Bisogna sapere proteggersi…

Come funziona la tua App? L’hai ideata tu?

Certo che l’ho ideata io! Ce l’avevo in testa da diverso tempo ormai, si tratta di una fonte di informazioni esclusive con le date del tour, tutti i miei video e le cose che faccio.

Guardando il booklet del disco, si evince che ti piace giocare molto con la tua immagine…

In genere indosso abiti che mi rappresentino in qualche modo. L’importante è riuscire a seguire un certo stile musicale anche nel modo di vestire durante il concerto. I miei abiti li disegno io stessa insieme ad una stilista. Come vedete faccio tutto (ride ndr).

Se dovessi definirti usando tre aggettivi, quali useresti?

Bella, umile e facciatosta (ride ndr). Mi ritengo genuina, dotata di un buon senso dell’umorismo e grande lavoratrice. Se vogliamo dirla tutta bacio anche molto bene e sono single (ride ndr).

C’è un artista con cui vorresti cantare?

Ci sono molti artisti che ammiro ma la maggior parte di questi purtroppo non ci sono più. Ammiro la forza ed il livello artistico di Beyoncè e JLo.

E chi ti piace tra gli artisti italiani?

Ovviamente Baby K (ride ndr). In Argentina Laura Pausini è veramente amatissima. Anche Il Volo e Tiziano Ferro lo sono.

Ti piacerebbe tornare a recitare?

In verità non ho mai smesso di essere un’attrice. Fino all’anno scorso l’ho fatto, ho anche girato un film argentino molto divertente. In questo momento la musica è la mia priorità, credo che tornerò a recitare ma lo farò nel cinema perché i tempi sono molto più veloci ed è un’esperienza che mi è piaciuta moltissimo.

Raffaella Sbrescia

Video: Soy

Entro in Pass: il primo album de Il Pagante. Intervista

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Roberta Branchini, Eddy Veerus e Federica Napoli sono le menti de Il Pagante, una realtà musicale targata Warner Music che racchiude al suo interno un concept “disrupting” basato sulla fusione tra rap e basi edm. Con il primo album (pubblicato oggi) intitolato “Entro in Pass”, il Pagante approda al full lenght dopo una lunga serie di singoli di successo. Al centro del disco, la Milano da bere, gli atteggiamenti e i linguaggi tipici dei ragazzi di città nonché una sferzante ironia.

Intervista

Cosa rappresenta per voi “Entro in Pass”?

Questo è il nostro primo album, la chiusura di un cerchio, una scommessa vinta, la conclusione di un percorso a capitoli. Il titolo prende il nome della nostra prima canzone mentre la tracklist racchiude tutti i singoli già pubblicati più sei nuovi inediti.

Quali sono i temi?

Si va dai fuoricorso in Bocconi, ai problemi dei fuori sede tra serate e locali. Poi c’è Dam, di cui oggi esce anche il video, che parla della necessità di evadere nella città dei balocchi, Amsterdam è la classica tappa che ogni pagante fa almeno una volta nella vita. A questo aggiungiamo che con questo brano in particolare siamo parecchio sul pezzo con il discorso legato alla legalizzazione delle droghe leggere e l’imminente Amsterdam Dance Event (ADE) che è la porta di ingresso nel mondo della musica elettronica internazionale. A proposito di Festival, abbiamo anche anche un brano intitolato e dedicato al “Tomorrowland”, una delle manifestazioni più famose al mondo.

Quanto c’è di satirico nel vostro progetto?

In molti dei nostri testi ci sono piccoli messaggi che puntano a far riflettere, ovviamente non in tutti però è così. Oltre alle rime e alle punch line c’è un sottotesto che va intepretato. Certo, il nostro pubblico si divide in varie categorie: che chi si immedesima, chi capisce l’ironia e l’apprezza senza neanche partecipare alle nostre serate, c’è il clubber che ci erge ad icona e poi c’è l’hater che si sente tirato in mezzo. Alla fine ognuno è libero di interpretare le cose come meglio ritiene.

 Quindi non sfornate solo hits…

Per capire il nostro progetto bisogna ascoltarlo e conoscerne la storia e gli sviluppi. Le canzoni sono studiate nel dettaglio e cerchiamo sempre di convergere l’attenzione su quello che piace prima di tutto a noi. La scorsa estate abbiamo preso parte ad alcuni Festival dove potevamo esibirci con un solo brano. Ecco, in quella occasione i fans di altri artisti non avevano la possibilità di capire chi fossimo veramente, la nostra musica può essere capita solo con uno show completo.

Come lavorate alla scrittura dei vostri pezzi e come nascono le relative basi musicali?

La ricerca segue molto i nostri gusti personali che propendono verso la dance e la musica elettronica. Una volta scelto il genere giusto, ci troviamo con i nostri produttori per individuare il sound. Per i testi ci riuniamo intorno ad un tavolo per assemblare le parole e le idee poi ci pensa Eddy a mettere tutto in rima.

Il Pagante

Il Pagante

Questa storia a capitoli in realtà assembla le tappe di un vero e proprio itinerario…

Esatto. Abbiamo unito i punti seguendo un concept: il viaggio del pagante. Il booklet contiene fotto scattate direttamente da noi e rielaborate con Prisma.

Come si evolve il profilo del Pagante nel tempo?

Beh, i cambiamenti avvengono a più sospinto. Si usano sempre di più i social ( a proposito il Pagante è molto più Instragram). A questo proposito “Entro in pass” è stata aggiornata con nuovi brand, ci teniamo al passo con i tempi!

Tra poco ci sarà l’instore tour. Cosa vi aspettate?

Faremo due instore al giorno per 10 giorni e siamo molto contenti. Sarà l’occasione per incontrare anche i nostri fan più piccoli che non possono ancora frequentare locali e discoteche, sarà tutto nuovo per noi e non vediamo l’ora di goderci questa esperienza!

Raffaella Sbrescia

 

Questa la track list: Entro in pass 2016 (feat. Jake La Furia); #Sbatti; Faccio After;  La Shampista; Pettinero; Fuori Corso;  Vamonos; Bomber; Wifi ; Dam; Tomorrowland e Ultimo.

Dal 16 settembre i ragazzi de Il Pagante incontreranno i fan negli store delle principali città italiane: Venerdì 16 Varese alle ore 15.00 (Mondadori – Via Morosini, 10)e a Milano alle ore 18.30 (Mondadori Duomo, Piazza Duomo), sabato 17 a Torino alle ore 15.00  (Mediaworld Grugliasco CC Le Gru – Via Crea, 10) e a Novara alle ore 18.30 (Mondadori  Bookstore -Via Fratelli Rosselli, 45), domenica 18 a Lonato alle ore 15.00 (Mondadori CC Il Leone Shopping Center  – Via Mantova, 36) e Bassano alle ore 18.30 (Mediaworld CC Il Grifone – Via Capitelvecchio, 88/90), lunedì 19 adArese alle ore 15.00 (Mondadori Megastore – Via Luraghi 11) e a Como alle ore 18.30 (Frigerio Dischi– Via Garibaldi, 38), martedì 20 a Padova alle ore 15.00 (Mondadori – Piazza Insurrezione XXVIII Aprile, 3) e a  Verona alle ore 18.30 (CC Le corti Venete - Viale del Commercio, 1), mercoledì 21 a Modena alle ore 15.00 (Mediaworld CC Grand’Emilia – Via Emilia Ovest, 1480) e a Bologna alle ore 18.30 (Mondadori – Via Massimo D’Azeglio, 34), giovedì 22 a Roma alle ore 15.00(Discoteca Laziale – Via Giovanni Giolitti, 263) e a Napoli alle ore 18.30 (Mondadori - Piazza Vanvitelli, 10), venerdì 23 a Lucca alle ore 15.00 (Sky Stone - Piazza Napoleone 21/22) e a Firenze alle ore 18.30 (Galleria del Disco – Sottopassaggio Stazione SMN), sabato 24 settembre a Genova alle ore 15.00 (Mondadori Bookstore Via XX Settembre, 210) e La Spezia alle ore 18.00 (Centro Commerciale Le Terrazze Via Fontevivo 17).

 

 

Buon compleanno Mimì: la nuova edizione il 30 settembre al Teatro Nuovo di Milano

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Fiorella Mannoia torna con “Combattente”, un nuovo album di inediti

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A distanza di due anni dal suo ultimo progetto discografico, il 28 ottobre esce “COMBATTENTE”, il nuovo album di inediti di FIORELLA MANNOIA anticipato dall’omonimo singolo, in radio e in digitale dal 23 settembre.

«Tutti combattiamo – dichiara Fiorella Mannoia –  Per un’idea, un amore, un’ingiustizia, un traguardo… in generale per il diritto di essere felici».

Molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione dell’album, autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d’autore: Ivano Fossati, con il quale Fiorella torna a collaborare dopo qualche anno, poi Giuliano SangiorgiFederica Abbate, CheopeFabrizio MoroAmara, ma anche la stessa Fiorella Mannoia insieme a Bungaro e Cesare Chiodo.

Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia

Dalle ore 16.00 di oggi, giovedì 15 settembre, nel circuito Ticket One e nei punti vendita autorizzati saranno in prevendita i biglietti del “COMBATTENTE IL TOUR” che vedrà Fiorella live sui palchi dei più prestigiosi teatri italiani da dicembre.

Queste le date:

1 dicembre – Bergamo (Teatro Creberg)

2 dicembre – Brescia (Teatro Pala Banco)

4 dicembre – Firenze (Teatro Verdi)

5 dicembre – Bologna (Teatro Europauditorium)

7 dicembre – Ancona (Teatro Delle Muse)

9 dicembre – Bari (Teatro Team)

10 dicembre – Cesena (Nuovo Teatro Carisport)

12 dicembre – Milano (Teatro Degli Arcimboldi)

15 dicembre – Padova (Gran Teatro Geox)

16 dicembre – Torino (Auditorium Del Lingotto)

17 dicembre – Sanremo (Teatro Ariston)

20 dicembre – Livorno (Teatro Goldoni)

22 dicembre – Roma (Auditorium Parco Della Musica)

Nell’album “Combattente” sarà contenuta anche Perfetti Sconosciuti, il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese.

Una ritrovata passione, quella per il cinema, per Fiorella, che presto tornerà sul grande schermo nel film di Michele Placido “7 Minuti”, nelle sale dal 3 novembre, in cui recita il ruolo di una delle protagoniste.

Intervista a M+A: “Vogliamo fare le cose in grande”

M+A

M+A

Il 9 settembre è arrivato in radio e in tutti gli store digitali e piattaforme streaming, “Forever More” il nuovo singolo degli M+A, su etichetta Sugar. Tra ritmi dance e atmosfere sospese, gli M+A hanno conquistato pubblico e critica e hanno condiviso lo stesso palco di artisti come Disclosure, Phoenix e AIR.  In attesa dell’uscita del nuovo album, la band sarà onstage per due concerti d’eccezione: il 9 ottobre a Venezia per la Biennale Musica e il 7 dicembre al Teatro Regio di Parma.

 Intervista

Cosa c’è alla base di “Forever More”?

Questo brano, insieme all’altro singolo che anticipa il disco, è stato scelto perché ha una storia bizzarra. Entrambi hanno un B side inedito prodotto da un produttore americano. Gli altri pezzi che usciranno saranno prodotti da noi. Questo è il singolo più dance, più vicino alle atmosfere da club, il disco in realtà avrà delle sfaccettature molto diverse; si tratterà perlopiù di pezzi radiofonici. Questi primi due brani li abbiamo scritti durante la prima sessione di lavorazione di cui restano veramente pochissime cose. Siamo molto lenti a produrre e, dato che la Sugar ci ha spinto ad uscire con qualcosa, abbiamo optato per questi due. Probabilmente tra un anno ci sembreranno orribili e vecchi ma intanto eccoli qui.

In che modo è cambiata la vostra scrittura rispetto al vecchio lavoro?

Sono cambiati molti aspetti tecnici. Abbiamo trascorso molto tempo alla ricerca di un produttore ma nel frattempo ci siamo resi conto che non ne avevamo bisogno. Abbiamo provato a lavorare con diversi produttori però alla fine ci siamo rimboccati le maniche per creare da soli quello che avevamo in testa; servirà solo più tempo e competenza per tirarlo fuori. Probabilmente soffriamo del complesso del fratello maggiore: tutto quello che ascolti è meglio di quello che fai.

Perché avete scelto di lavorare con Sugar?

Per poter fare tutto da soli avevamo bisogno di un apparato solido e ben strutturato che ci potesse permettere di non dover pensare proprio a tutto. Noi e Sugar ci siamo reciprocamente cercati: nel nostro caso volevamo metterci in gioco con un’etichetta che segue principalmente artisti italiani. Loro hanno cercato noi perché volevano un gruppo con cui lavorare in maniera diversa ed aprirsi all’estero.

Cosa vorreste che cambiasse?

Iniziano a stufarci le cose che all’inizio ci facevano esaltare. Vorremmo essere partecipi di un cambiamento, di una spinta diversa. La nostra carta vincente è essere dei bravi perdenti.  Il genere su cui cerchiamo di metterci in gioco è il pop, un genere che in Italia è visto in modo distorto. Il pop italiano è un ibrido, campa ancora di personaggi molto vecchi, tutti lo ritengono commerciale. Per quanto ci riguarda, quando cerchiamo di portare i nostri pezzi in radio troviamo un sacco di porte chiuse perché cantando in inglese veniamo inseriti nella cartella degli internazionali e ci ritroviamo a competere con brani di Rihanna e Timberlake. Vorremo riuscire a fare grandi cose partendo dall’Italia.

M+A

M+A

Quanto conta l’estetica nel vostro progetto?

Sicuramente tanto quanto il discorso musicale. Entrambi lavoriamo ai nostri video. In quest’ultima fase abbiamo collaborato con Zsofia Boda; i suoi progetti sono legati allo scenario elettronico digitale, il suo stile non ha molto in comune con il nostro eppure ha voluto lavorare con noi per il fatto che la nostra estetica si basa molto sui contrasti. Siamo sufficientemente schizofrenici con un approccio che spazia dall’estremo pop all’estremo underground, un fatto irrisolto che ci piace.

Visto che curate molto le vostre esibizioni, come preparate il live e come vi rapportate ai vari contesti in cui vi esibite?

Noi pensiamo sempre al live come ad un altro disco. In genere non portiamo dal vivo i brani contenuti in un disco né, al contrario, mettiamo le cose che scriviamo per i live nei nostri album. I fans si lamentano molto per questa cosa ma non riusciamo a fare altrimenti. Ovviamente i brani dei dischi e quelli scritti per i concerti dialogano tra loro ma la scrittura differisce. Nel mondo pop il concerto deve essere concepito come uno spettacolo, deve riuscire a comunicare qualcosa in più allo spettatore.

Quali sono le vostre aspettative per il futuro?

Siamo molto autocritici, odiamo chi pubblica dischi tanto per farlo, c’è un forte inquinamento multimediale. Noi stiamo cercando di dire qualcosa di interessante rivolgendoci al mercato internazionale, siamo molto intraprendenti, vorremmo fare le cose in grande e soprattutto facilitare la strada a chi in futuro vorrà intraprendere questo nostro stesso cammino.

Raffaella Sbrescia

Video: Forever More

Loredana Errore riparte da “Luce infinita”. Intervista

Loredana Errore - Luce Infinita

Loredana Errore – Luce Infinita

Loredana Errore riparte da “Luce Infinita”, un nuovo album comprensivo di sette inediti e due coover, con cui la cantante agrigentina si riaffaccia al mondo esterno dopo un lungo stop forzato a causa di un grave incidente che l’ha coinvolta in prima persona. Prodotto da Carlo Avarello per Isola degli Artisti, il progetto rappresenta per Loredana la quadratura di un cerchio: «Pensavo di abbandonare tutto, confessa, invece sono riuscita a trovare la forza per reagire. L’incidente è stato una rivelazione. Mi ricordo che in ospedale la prima cosa che ho fatto è stata provare la mia voce per vedere se ero ancora in grado di cantare. I miei fan mi sono stati veramente vicini in ogni modo, mi sembrava incredibile che ci fossero persone con le lacrime agli occhi che mi pregavano di non smettere» spiega Loredana mostrandosi finalmente serena ma ancora sensibile a certe tematiche.

Il disco è introdotto dall’ottimo singolo “Nuovi giorni da vivere” che, allo stesso modo degli altri brani presenti in tracklist, vede la Errore nelle vesti di appassionata interprete: «Ho solo dato qualche appunto agli autori per raccontare il mio percorso in questi ultimi anni ma non ho firmato nessun pezzo. Ho lasciato che fossero gli altri a cucirmi addosso dei brani che potessero raccontare di me. In questo preciso momento della mia vita non mi sento ancora pronta per rimettermi a scrivere, sto studiando e mi sto preparando a dovere in tal senso».

Loredana Errore - Luce Infinita

Loredana Errore durante un momento dell’intervista

Lampante anche la sintonia creatasi con Isola degli Artisti: «Tutto è nato con “Buon Compleanno Mimì”, una magnifica occasione di incontro a cui prenderò parte anche il prossimo 30 settembre». A questo proposito è utile ricordare che anche il bellissimo brano “Per amarti”, composto da Bruno Lauzi e ricantato dalla stessa Mia Martini è stato inserito nella tracklist di “Luce infinita” ed impreziosito da una bellissima interpretazione di Loredana: «Non conoscevo questa magnifica canzone – spiega – mi sono spesso chiesta come potessi fronteggiarla, per me ha rappresentato l’Everest».

Tra gli autori di questo nuovo lavoro figurano Amara, Diego Calvetti, Emiliano Cecere, Ciappelli e Pacifico Settembre, un team di penne celebri che hanno composto canzoni in grado di mettere in luce non solo il graffio ma anche la vena espressiva di una voce non comune: «Non dimentico mai da dove sono partita, racconta Loredana, da Maria De Filippi, la magia del contratto con Sony, le collaborazioni con Biagio Antonacci, Lucio Dalla, Pino Daniele, Gigi d’Alessio e tutti i Festival a cui ho partecipato. Oggi ricomincio questo percorso con una consapevolezza diversa ed una serenità interiore; spero che i miei messaggi e la mia esperienza possano essere di supporto al maggior numero di persone possibile».

Particolare anche l’artwork che accompagna il disco: «Il mio volto con un occhio non truccato intende rappresentare la luce infinita.  L’altro, invece, con i colori bianco e nero, rappresenta la possibilità di  poter affrontare le difficoltà in maniera vittoriosa».

“Siamo noi la perfezione,  la paura è un’illusione non fa vivere il presente e allontana le persone”, canta Loredana in “Luce infinita”, prendiamo quindi queste parole come spunto di riflessione e le auguriamo di poter essere sul palco del prossimo Festival di Sanremo: «Sarebbe il mio più grande sogno, sono in attesa di scoprire cosa deciderà la commissione artistica», conclude.

 Raffaella Sbrescia

Video: Nuovi giorni da vivere

Patty Pravo chiude il suo “Eccomi tour” al Carroponte. Il report del concerto

Patty Pravo live @ Carroponte

Patty Pravo live @ Carroponte

Il Carroponte 2016 si è appena concluso con ben 300mila presenze all’attivo ed un ultimo grande concerto; quello della inimitabile Patty Pravo che ha scelto proprio il palco di Sesto San Giovanni per chiudere il fortunato “Eccomi tour”, scandito da numerosi ed inattesi sold out. Emblema di libertà e punto di riferimento, l’artista è reduce dal successo riscontrato dal suo ultimo ventiseiesimo album in studio “Eccomi” (Warner Music), ulteriormente impreziosito dal contributo delle migliori penne in circolazione (Sangiorgi, Ferro, Nannini, Zibba, Bastreghi, Emis Killa).

Patty Pravo e Zibba live @ Carroponte

Patty Pravo e Zibba live @ Carroponte

A testimonianza delle grandi alchimie createsi in studio, Nicoletta Strambelli ha voluto invitare Rachele Bastreghi per un raffinato duetto sulle note del brano “Ci rivedremo poi” ed il cantautore ligure Zibba per un’appassionata versione di “Qualche cosa di diverso”, canzone che Patty ha più volte menzionato come una delle sue preferite di questo suo ultimo lavoro discografico.

Patty Pravo e Rachele Bastreghi live @ Carroponte

Patty Pravo e Rachele Bastreghi live @ Carroponte

Sorpresa, entusiasta, divertita, a tratti emozionata, Patty Pravo ha spesso interagito con il pubblico, godendosi ogni singolo applauso ed ogni singolo sorriso che l’affettuoso pubblico ha voluto donarle senza risparmiarsi un attimo.

Video: Patty Pravo live al Carroponte

Con una scaletta ricca ed esaustiva, la cantautrice veneziana, ha ripercorso tutte le tappe salienti del proprio percorso artistico senza tralasciare i grandi successi del suo vastissimo repertorio. Con una voce ora sommessa e calda, ora vibrante e potente, Patty ha accompagnato il pubblico lungo i sentieri della sua incredibile carriera: La vita è qui, A parte te, Il vento e le rose, il magico medley comprensivo di Se perdo te, Pazza idea, Ragazzo triste, Sentimento e Il paradiso ma soprattutto Pensiero Stupendo e l’eterna “E dimmi che non vuoi morire” lasciano sull’epidermide la sensazione di una piacevole carezza e la certezza di essere stati al cospetto di una delle ultime grandi dive italiane.

Raffaella Sbrescia

 

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