Giuliano Crupi presenta “Possibilmente guardo il cielo”. L’intervista al cantautore

possibilmente-guardo-il-cielo

Pubblicato lo scorso 28  Settembre 2015 in  tutti  gli store digitali “Possibilmente  Guardo  il  Cielo” è il primo album del cantautore Giuliano Crupi, prodotto dal Maestro Maurizio Filardo per l’etichetta Mafi Srl. L’album  è  composto  da  dieci  brani  ed è  frutto  di  quasi  due  anni  di  lavoro,  tra  scrittura,  scelta  dei  brani,  ricerca  dei  suoni, pre-produzione e produzione stessa e, pur avendo una connotazione sonora specifica, sia elettronica che acustica, al  suo  interno troviamo diversi generi  musicali. Ogni canzone è un inno alla vita e la sintesi del percorso umano e artistico dell’artista, il cui intento è trasmettere messaggi di positività, amore, forza e speranza, anche nelle poche canzoni in cui si intravede malinconia. L’idea  del  titolo  dell’album  -Possibilmente  Guardo  il  Cielo  – nasce da una riflessione  dell’artista circa l’evoluzione o meglio l’involuzione della società negli ultimi anni. “Possibilmente Guardo il Cielo” si prende l’arduo compito di dare diversi input positivi, soprattutto ai giovani.

Intervista

Come sono andati questi due anni di lavoro con Maurizio Filardo?

Ci siamo conosciuti ad un Master di cui lui era docente, avrei dovuto  frequentare il primo anno di questo corso, poi ho rinunciato per motivi personali per poi tornare l’anno successivo quando Filardo era docente.  Il nostro incontro è il frutto di una strana e fortunata coincidenza.  Dopo avergli fatto ascoltare dei brani che non sono in questo album, abbiamo deciso di lavorare insieme e, fin dal primo momento, Maurizio mi ha spronato a tirare fuori qualcosa di diverso rispetto a quello che pensavo di essere. Lavorare con lui mi ha dato tanti input ma soprattutto un approccio critico verso me stesso.

II titolo del disco “Possibilmente guardo il cielo” è provocatorio?

Sì, certo. Avevo questa frase in testa da molto prima di decidere il nome dell’album, me sono anche tatuata sul braccio. Questa illuminazione mi venne in mente un giorno mentre ero in metro a Roma. Mi piace molto guardare le cose e le persone ma noto spesso la tendenza di tutti a tenere la testa bassa su telefoni, tablet e giornali… nessuno rivolge lo sguardo verso l’altro! Certamente è una provocazione ma è anche un  invito a sognare e ad apprezzare la vita.

Quale tipo di veste sonora hai scelto per il tuo album d’esordio?

Sono arrivato in studio con dei provini realizzati a casa poi io e Maurizio abbiamo deciso di dare a questi brani degli abiti che non fossero prettamente pop. Ci sono pochissime tastiere, molte chitarre e tanta elettronica.

Giuliano Crupi

Giuliano Crupi

Parliamo dei testi a partire da “Io sono imprevedibile”…

La prima traccia del disco parte da una consapevolezza che ho acquisito nel tempo grazie all’ esperienza ma anche lavorando tanto su me stesso. La ciliegina sulla torta è arrivata quando ho visto il film “Yes man” di Jim Carrey. Questa pellicola mi ha totalmente ispirato e, sull’onda di quell’entusiasmo, ho scritto una canzone che rappresenta un inno alla vita. Il brano è un concentrato di tre minuti e mezzo in cui è sintetizzato tutto ciò che io penso della vita, l’atteggiamento vincente che  dovrebbero avere un po’ tutti: “La vissuta va vissuta intensamente, il tempo non si compra da nessuna parte usalo come se un domani non ci fosse”.

“C’è chi vuole fare l’artista per fama c’è chi lo fa perché ama”?

Il brano racchiude una metafora che si può riferire a qualsiasi ambito lavorativo. Parlando della musica, in questo momento storico chiunque può creare una base musicale o scrivere un testo. Io mi sento artista nell’anima, non ho mai pensato di farlo pensando di avere successo e fare i soldi facili, un artista mira a raggiungere quante più persone possibili perché ha voglia di trasmettere un messaggio, non lo fa solo per la fama.

In “Merito più di te”, di che tipo di privè parli?

Ognuno può leggerci qualcosa di diverso in base al proprio vissuto. Questo è, tra l’altro, uno degli aspetti che mi piacciono di più delle canzoni.  In questo caso il testo  si rifà ad un messaggio inviatomi da una ragazza che frequentavo e che, pur non conoscendomi a fondo, mi accusava di chiudermi in me stesso senza aprirmi a lei. Ecco, tante volte restiamo chiusi in un privè isolandoci dall’esterno ma, ripeto, le interpretazioni possono essere davvero le più svariate.

Tutto l’album è attraversato da un messaggio positivo e di speranza…

E’ stato bello ma anche faticoso guardarmi dentro e tirare fuori le emozioni più incredibili e inaspettate; scrivere una nuova canzone è ogni volta un’esperienza unica e  un  viaggio  sempre  uguale  e  sempre diverso  allo  stesso  tempo,  una  seduta  dallo  psicologo,  un mettersi in discussione, una ricarica di energia, di buon umore, una liberazione senza tempo.

Giuliano Crupi

Giuliano Crupi

Come hai vissuto questi anni e come vivi questo passaggio che per te potrebbe rappresentare una svolta?

Questi anni sono stati abbastanza difficili per tante cose, le difficoltà comunque servono a farti capire il significato vero della vita. Ho fatto tanti sacrifici perseguendo un obiettivo non facile e ora mi sento più propositivo che mai…

Studi anche doppiaggio?

Sì, ho intrapreso questo percorso da circa un anno e mezzo e mi piace davvero tanto. Spero che a breve possano presentarsi le prime piccole occasioni per testare e dimostrare il mio livello di preparazione!

Cosa ascolti e cosa leggi?

Ho letto quasi tutto di Charles Bukowski  perché ritengo che sia un artista capace di raccontare la verità. La prima cosa che un artista deve trasmettere è la sua verità; io, ad esempio, non potrei cantare o scrivere una cosa che non penso, non potrei farlo. Per il resto ho sempre voluto ascoltare tante cose, penso che ascoltare artisti simili potesse influenzare inconsciamente la mia musica, non ho mai voluto legarmi ad un artista in particolare.

Cosa stai preparando per i tuoi concerti?

In questo momento stiamo provando e stiamo cercando di rendere il suono dei pezzi nuovi vicino a quello dell’album. Adoro l’idea di poter suonare in un luogo intimo, posso comunicare con il pubblico in modo più diretto, la ritengo un’esperienza veramente importante.

 Raffaella Sbrescia

Acquista su iTunes

Tracklist

1) Io sono imprevedibile

2) Giorno dopo giorno

3) Questa strana giostra

4) Merito più di te feat. Lucci Brokenspeakers

5) Le cose che non so spiegare

6) Come un prestigiatore

7) L’età è convenzione

8) Niente è importante

9) Somiglianze

10) La principessa e il rospo

Video: La principessa e il rospo