“Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani”: un piccolo “miracolo” Made in Sud

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Cinema, musica, performing art, 360° experience e arti visive. La  XXI edizione di “Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani”, promosso dal Comune di Salerno, finanziato dalla Regione Campania e organizzato dall’Associazione SalernoInFestival, in programma a Salerno dal 5 al 12 novembre, propone un viaggio sulla terra alla scoperta del Terzo Pianeta: per 8 giorni  la rassegna multidisciplinare diretta da Peppe D’Antonio e Luigi Marmo presenta oltre 60 eventi, coinvolgendo varie location e realtà artistiche del capoluogo salernitano.

Per l’inaugurazione di sabato 5 novembre sono in programma il video mapping del collettivo di artisti Okotek, il concerto della Med Free Orkestra e dalla mezzanotte, la performance del gruppo “UT insieme vocale-consonante”, guidato da Lorenzo Diana, vincitore del Gran Premio Europeo.

Grande attesa per l’esibizione in esclusiva nazionale del leader dei Sonic Youth, Thurston Moore che chiuderà la kermesse al teatro Augusteo di Salerno il 12 novembre. Il leggendario musicista statunitense, per la prima volta in Campania, si esibirà in compagnia di James Sedwards, chitarrista e bassista inglese, apprezzato per il suo lavoro nella scena avant-rock, in particolare con i Nøught.

Abbiamo incontrato e intervistato Luigi Marmo per scoprire i dettagli dell’attesa kermesse.

Intervista

Qual è lo spirito che attraversa questa nuova edizione del Festival?

Cerchiamo di portare avanti il carattere interdisciplinare della manifestazione che, già da qualche anno, ha scelto come di adottare questo tipo di linea.  Linea d’Ombra nasce come Festival di Cinema poi negli anni ha visto affiancarsi la musica e le altre arti visive per tenersi al passo con i tempi. Il tema di questa edizione è IL TERZO PIANETA viaggio sulla terra. L’intenzione è quella di fare un viaggio attraverso diverse realtà del contemporaneo. In programma ci sono attività trasversali e parallele, non c’è un filo unico. L’obiettivo è raccontare il bello del nostro pianeta per stimolare la voglia di salvaguardarlo.

 Ampio spazio sarà come sempre riservato al cinema, cuore pulsante di Linea d’Ombra fin dalla sua nascita nel gennaio del 1996. In programma, il concorso “CortoEuropa”, con 21 cortometraggi di giovani registi europei in rappresentanza di 15 paesi

Siamo giunti alla ventesima edizione di una storica sezione del Festival. Quest’anno abbiamo avuto più di 2000 iscritti validi, c’è stata una seleziona finale durissima, i lavori erano veramente interessanti con una notevole presenza di registe donne rispetto agli altri anni. Siamo molto soddisfatti dei lavori che verranno proposti in concorso.

Il 10 novembre la satira pungente degli autori di Lercio e Spinoza sarà protagonista di uno spettacolo sulla “sporca informazione”. Il giorno seguente sarà la volta del live set di Guappecartò. Ci parli un po’ più nel dettaglio di questi due eventi…

Spinoza e Lercio sono tra le realtà più seguite in Italia, sarà un incontro spettacolo, non sappiamo neanche noi cosa spettarci, nella loro ironia c’è un carattere molto tagliente, una particolarità su cui faremo affidamento. Guappecartò sono un gruppo di italiani trasferiti a Parigi da 10-12 anni, portano avanti un tipo di musica coinvolgente.

Ci racconti cosa significa per lei lavorare alla realizzazione di questo Festival, quali sono le soddisfazioni e quali le brutture a cui assiste lavorando in un territorio poco semplice da affrontare…

Una cosa fondamentale è dare spazio allo staff. Tante volte si fanno sempre i nomi copertina e ci si dimentica dello staff che fa grandi sacrifici. Ogni anno ci chiediamo se ne valga davvero la pena però poi guardiamo i risultati e ci riempiamo il cuore di gioia nel creare qualcosa di prezioso in un territorio che non offre grandissime occasioni. Ho conosciuto il festival in veste di film maker 6 anni fa e mi sono reso conto che si possono fare cose belle anche nel meridione. Se lo facessimo a Belino sarebbe molto più semplice, non troviamo strutture e persone con una mentalità pronta e dinamica, ma siamo comunque fortunati perché siamo finanziati dalla Regione e abbiamo il totale appoggio del comune di Salerno. D’altra parte, però, dobbiamo organizzare un Festival in 3 mesi e chi fa questo lavoro sa bene che questo è praticamente un miracolo. Lavoriamo tutto l’anno convivendo con l’incertezza e la mancanza di programmazione; sarebbe bello avere la possibilità di programmare e riuscire a lavorare come fanno gli staff di tanti altri Festival all’estero.

Raffaella Sbrescia

Info: www.festivalculturegiovani.it