Ritratti di Sanremo: “Con te” è il brano di Sergio Sylvestre di cui uscirà l’album omonimo il 10 febbraio.

Sergio Sylvestre ph Julian Hargreaves

Sergio Sylvestre ph Julian Hargreaves

Abbiamo conosciuto Sergio Sylvestre nella veste di vincitore di Amici 15. Lo ritroveremo  in gara al prossimo Festival di Sanremo 2017 con il brano “Con Te”, una ballad che racconta di una storia d’amore finita tra dubbi e insicurezze e come ogni relazione si lascia alle spalle interrogativi a cui è difficile dare una risposta. Il brano porta la firma della cantautrice Giorgia (testo) e dello stesso Sergio con Stefano Maiuolo (musica) e anticipa il primo album di inediti dal titolo “Sergio Sylvestre”, in uscita il 10 febbraio. Dopo la pubblicazione del primo Ep “Big Boy” (disco d’oro) per questo gigante buono dalla voce calda e potente è arrivato il momento di fare sul serio.

Intervista

Finalmente pubblichi il tuo primo disco. Cosa troveremo al suo interno?

In questo album ho messo tutta la mia anima, ho lavorato tanto a queste canzoni e ho certezza di aver dato tutto. Ho voluto spaziare tra brani uptempo e struggenti ballate.

Come hai lavorato insieme al team degli autori che hanno partecipato al disco? Ci sono anche tanti nomi nordeuropei…

Abbiamo fatto una ricerca di repertorio lavorando senza fretta. Sono venuti fuori dei nomi dalla Scandinavia, ci abbiamo chiacchierato e abbiamo visto che si trattava di una proposta interessante. Il nostro obiettivo era  cercare e creare nuove sfumature del pop per creare un punto di incontro tra Stati Uniti ed Europa. Ovviamente hanno partecipato anche alcuni tra i migliori autori italiani in circolazione e ne sono molto fiero.

Quali sono le tue sensazioni pre-Sanremo?

Sto vivendo un periodo davvero particolare, tutto quello che volevo succedesse mi sta capitando nello stesso momento. Sono fiero di me stesso ma devo imparare a gestire l’ansia e l’emotività. Faccio fatica ad espormi, mi sento messo a nudo.

Cosa pensi del palco dell’Ariston?

Le prove sono andate bene. Dietro le quinte però ci sono però troppe cose, devo cercare di restare calmo e concentrato senza andare in agitazione.

Com’è nato il brano che porti al Festival?

Il brano è nato a Los Angeles mentre lavoravo con il mio amico Stefano Maiuolo. In un secondo momento l’ho portato a Giorgia, non riuscivo ad immaginare che le sarebbe piaciuto invece non solo ha voluto darmi una mano, ha messo proprio tutta se stessa in questo pezzo.

Sergio Sylvestre durante l'ascolto del disco nello studio di registrazione

Sergio Sylvestre durante l’ascolto del disco nello studio di registrazione

Come è avvenuta la scelta della cover “Vorrei la pelle nera”?

Mentre eravamo su Youtube a cercare un pezzo, abbiamo trovato questo e ci siamo fatti due risate. Ho sempre seguito i Soul System e li trovo fantastici. Volevo condividere il palco con loro e son sicuro che vi faremo divertire!

Ti è mai capitato di seguire il Festival in precedenza?

Di solito lo guardo con i miei amici. Avevo 17 anni quando sono arrivato in Italia e mi è sempre piaciuto. Mi dispiace che in America non ci sia una manifestazione simile, mi sento fortunato a prendervi parte. I miei amici mi guarderanno e sarà emozionante pensare di essere dall’altra parte dello schermo! Spero di lasciare il segno!

Quali sono le canzoni che ti sono rimaste nel cuore?

Ce ne sono tante…su tutte: “Sulla porta” di Federico Salvatore, “Spalle al muro” di Mariella Nava, “Il terzo fuochista” di Tosca.

Come vivi il fatto che molti ti additeranno come un ex talent?

Provo a non pensarci. Voglio solo fare del mio meglio e fare in modo che la gente mi conosca per quello che sono. Chiaramente sono molto grato a Maria De Filippi ma non penso che la sua presenza possa mettermi in evidenza, nessuno può davvero aiutarmi se non soltanto me stesso.

Ci pensi alla vittoria?

Non sto pensando molto alla gara, farò il massimo sperando di fare un’ottima figura.

Come mai hai preferito “Con te” invece di “Come il sole ad ottobre”?

Il primo brano dà più energia, il secondo è veramente devastante. L’ho scelto perché l’ho visto nascere da zero e ci tengo veramente tanto.

Cosa senti quando canti in italiano?

Mi sento un’altra persona, sento di mettere in mostra un altro lato di me. Faccio fatica a cantare in italiano non per la lingua in sé quanto per il fatto che le parole mi strappano il cuore. In inglese ne servono quattro per rendere un’idea mentre in italiano ne basta una per stenderti.

Cosa pensi di quello che sta succedendo in America con Trump?

Tutto questo mi fa così male che preferisco non guardare. Mi vergogno davvero molto di quello che sta facendo.

Come ti è sembrato collaborare con J-AX e Fedez nel brano “L’Italia per me”, contenuto nel loro album “Comunisti col Rolex”?

L’Italia mi ha dato una nuova vita, ha abbracciato il mio cuore ed è uno dei paesi più belli che abbia mai visto. Mi sono molto divertito a lavorare con J-AX e Fedez, sono simpaticissimi!

La tracklist del dell'album "Sergio Sylvestre"

La tracklist del dell’album “Sergio Sylvestre”

E l’esperienza con Disney per il film “Oceania”?

In quell’occasione ho cantato il mio primo brano in italiano. Avevo tantissima ansia, mi vergognavo. Pian piano mi sono sentito più a mio agio ed è stata un’esperienza veramente stimolante, penso che ogni cantante vorrebbe farla.

Cos’è per te l’Honesty”?

Non sono un personaggio figo, sono un ragazzo normale, vorrei soltanto che la gente mi conosca, mi ascolti e magari mi apprezzi per quello che sono.

Dopo Sanremo, sarà finalmente l’ora del tour. Le prime due date saranno il 30 marzo all’Orion di Roma e il giorno successivo, il 31 marzo, ai Magazzini Generali di Milano.

Non vedo l’ora! Ce l’ho in mente da un pezzo! Ho scelto di posticipare le prime date proprio per dedicarmi solo alla lavorazione del disco, non volevo fare le cose in fretta.

Raffaella Sbrescia