Le “dannate nuvole” di Vasco Rossi. La recensione del video

Vasco Rossi

Vasco Rossi

È on line il videoclip di “Dannate nuvole”. Il super singolo di Vasco Rossi anticipa il nuovo album di inediti previsto per il prossimo 4 novembre e ha già riscontrato numerosi consensi grazie ad un testo potente e ad un’indovinata ritmica a metà strada tra ballad e rock. Il videoclip della canzone, ispirata alla lettura di “Zarathustra” di Nietzsche, porta la firma di Swan e propone la figura del Blasco mentre fluttua in un non luogo e cammina sui pezzi di un ghiacciaio disciolto, metafora di quel “niente dura” cantato a più riprese nel brano. Immagini molecolari, granulari, fantascientifiche s’insediano in un paesaggio onirico e assai nebuloso mentre Vasco Rossi, nel ruolo di un demiurgo del dolore, provoca con i suoi mille interrogativi sospesi tra malinconia e disincanto. “Quando cammino su queste dannate nuvole, vedo le cose che sfuggono dalla mia mente. Niente dura niente, niente dura e questo lo sai però non ti ci abitui mai”, canta il rocker di Zocca, mentre gocce d’acqua e pezzi di Bonsai si frantumano in uno spazio asettico. Quasi profetico è l’intervento di Stef Burns che, attraverso le rockeggianti note un travolgente guitar solo, colora di energia testo e musica; sottili filigrane multicolor irradiano l’aria circostante rilasciando positività e ottimismo: “Quando mi sento di dire la verità sono confuso, non sono sicuro, quando mi viene in mente che non esiste niente, solo del fumo, niente di vero. E forse lo sai. Però tu continuerai”, canta Vasco, andando davvero oltre le nuvole, oltre la realtà contingente, oltre il pensiero legato all’hic et nunc. Scene di vita quotidiana, estratte dal tran tran di gente comune, occupano lo spazio di alcune scene finali del videoclip che, seguendo una struttura ciclica, si richiude con lo stesso scenario d’apertura ma con un piglio diverso: “Niente dura – è la chiusura dell’ultima strofa – però tu non ti arrenderai” chiosa, sornione, il Komandante, seguendo la sua proverbiale indole imprevedibile ma soprattutto incitando a vivere.

 Raffaella Sbrescia

 Video: “Dannate nuvole”