Impülse: la recensione di “Let Freedom Rock!”

impulse cover“Let Freedom Rock!” è il titolo del primo full length degli Impülse, il gruppo hard’n’ heavy nato a Chieti nel 2006 per volontà di Ayrton Glieca (basso) e Fabio “Cat” Magrone (chitarra) che, insieme a Luca Ienni (voce), Daniele Di Caro (chitarra) e Federico Kramer Di Santo (batteria), hanno realizzato dieci tracce, dalla corteccia spessa ed impenetrabile, in cui i richiami ai connotati tipici del metal proprio del periodo a cavallo tra fine anni settanta e inizio ottanta vengono prontamente reinterpretati con grinta, e conseguente credibilità, dal gruppo. Energia e sostanza sono le parole chiave di un suono noto, eppure sempre pregno di significato. Apre il disco “Rockrider”, un brano che ci introduce subito ad un ascolto veloce, diretto, travolgente. “Worth Fighting For, Worth Dying For” è una furiosa e fiera scarica di colpi di mitragliatrice, i quali confluiscono nello strumentalismo nudo e crudo di “Raise Up The Flags”. Atmosfere cupe e tempestose annebbiano il sound di “Let the sound begin” mentre l’inderogabile monito di “Rock Never Dies” non lascia scampo a spasmi. I ritmi ancora taglienti e ruvidi di  “Whisky ‘N’ Roll” si addolciscono in maniera struggente nella ballad “I Had A Dream” per poi scurirsi in maniera, a tratti inquietante, in “Awake” e in “Along a Nightmare”. Chiude l’album la brillante titletrack “Let freedom Rock”: 7 minuti di energia fluviale, gli impulsi delle ritmiche alternate si legano a spietati riff di chitarra che rubano il respiro.

Raffaella Sbrescia