Realtà aumentata: il nuovo album dei Subsonica e tutte le dichiarazioni della band

“Realtà Aumentata” dei Subsonica, il decimo album in studio dopo cinque anni, è in uscita oggi 12 gennaio 2024 e si compone di undici canzoni scritte nell’arco del 2023, che hanno assorbito molta realtà  nei suoni, nei ritmi e nelle parole. Una realtà i cui effetti, nel corso degli ultimi anni, sono aumentati in modo tangibile. Una realtà che ci ha chiusi in casa per  mesi rivelando tutte le fragilità di un presente globalizzato, che ci espone ad effetti climatici estremi, che è tornata a sconvolgerci con le guerre e che bussa ai nostri confini con un quotidiano carico di miseria, speranza e disperazione. Una “realtà aumentata” alla quale, paradossalmente, abbiamo iniziato a rispondere con crescente dispercezione tra negazionismi, letture distorte, fughe virtuali e carenza di umanità.

La copertina dell’album è realizzata dal designer e visual artist Marino Capitanio che così descrive il processo creativo: “Per la copertina dell’album mi sono ispirato al brano “Africa su Marte”, creando una fusione tra le radici terrestri e le visioni cosmiche. In questo intreccio, la realtà aumentata diventa una metafora di espansione oltre i confini dell’immaginazione. È un equilibrio tra il familiare e l’ignoto, tra il tangibile e l’astratto.

I Subsonica onorano il traguardo della decima release con un  album manifesto che racconta il presente, toccando temi attuali attraverso diversi angoli di lettura, in un universo musicale vario e sorprendente, ma con lo stile inconfondibile che caratterizza il gruppo dal 1996. Ecco le dichiarazioni della band durante l’incontro di presentazione del disco alla stampa.

Subsonica  @phzero_to (Francesco Dornetto)

Subsonica @phzero_to (Francesco Dornetto)

Samuel: Lavorare con gli altri risulta complicato, i Subsonica sono un’entità che in qualche modo appare nel momento in cui noi  cinque siamo insieme. Farla apparire all’inizio era facile, bastava essere vicini l’uno all’altro, poi, nel tempo, è diventato sempre più complicato e difficile. La vitalità personale di ognuno di noi si metteva in qualche modo in mezzo. Abbiamo visto accadere tutto, abbiamo passato diverso tempo a distanza e dopo aver fatto ognuno di noi un proprio percorso in solitaria a chiederci se era necessario questo decimo album, se era necessario che i Subsonica raccontassero se stessi e il mondo secondo i loro occhi, ci siamo resi conto che l’assenza di questa entità poteva essere un problema per tutti quanti noi perciò abbiamo deciso di far rivivere questo spirito guida e dare vita a questo album. Per questo “Realtà aumentata” sarà uno dei più begli album realizzati dai Subsonica. 8 arrivava in un momento storico in cui stava cambiando tantissimo intorno a noi, è cambiato il terreno sotto ai nostri piedi, era forse il momento più critico per la band che in qualche modo aveva costruito un meccanismo di base su cui ripetersi. Forse negli ultimi album c’era questo mestiere e diventava sempre più evidente,  8 è stato importante per arrivare a una rottura, dopo un disco di autodistruzione, è inevitabile  chiedersi se sia il caso di ricostruire o lasciare distrutto, tutti avevamo voglia di ricostruire, ci siamo veramente rigenerati, ci siamo guardati e ci siamo chiesti da dove ripartiamo? Dal primo disco: e lo abbiamo fatto , questo lungo percorso di maturazione ha portato a ritrovarci a ripartire da zero. Abbiamo costruito il nostro modo di fare musica seguendo l’emotività musicale di ogni componente,  siamo una consolle giochi ma con un gioco solo, non ci sono altre rappresentazioni al di fuori di noi. Andando avanti è necessario diventare un’antenna nel raccontare l’Italia che abbiamo intorno. Della parte lirica ce ne siamo occupati io e Max Casacci insieme al nostro amico poeta Luca Revegnin. Abbiamo degli approcci diversi, Max è più centrato e concreto, io sono più astratto e nel mentre Luca fa da regista e passa sulle fasce le frasi. I Subsonica hanno un meccanismo di scrittura matematico, ripetitivo, ossessivo. Le parole le usiamo per far esplodere l’emotività all’interno di questo schema. A volte ci prendiamo la libertà di fare il contrario e usare gli strumenti per creare equilibrio tra le parole matematiche. Le parole hanno la stessa importanza di ogni nota e colpo di batteria, tutti gli elementi sono allo stesso livello. Il modo migliore per raccontare con una lirica il mondo è quello di guardarlo e assistere alle cose che capitano intorno e immergerci all’interno il più possibile.

Max: Quasi trent’anni di storia sono stati contrassegnati da andamenti altalenanti, stare in una band significa far parte di un tessuto umano con  relazioni più intime  che in una famiglia. Nel gruppo devi continuare a sceglierti, in trent’anni di conoscenza intima, sai tutto l’uno dell’altro, i difetti, i tic e ogni volta sancisci la forza e il senso di questo legame. Non riusciremmo a rinunciare a quello che si prova sul palco, l’unico posto dove abbandoniamo ogni volta le questioni personali. In occasione dell’album in studio 8, non ci eravamo isolati, mancava il momento della scrittura, l’album ha preso forma e colore assemblando il frutto di talenti individuali e questo ha molto logorato il senso di appartenenza  di ognuno di nuovi nel gruppo. A quel punto prima di rimetterci in moto, ci siamo quindi chiesti se volessimo veramente andare avanti. Abbiamo quindi pensato di recuperare qualcosa della prima stagione dei Subsonica, ci siamo orientati senza confini in un mondo dove non ci sono generi dominanti, bussola alla mano non abbiamo avuto timore di lasciarci andare, la canzone “Adagio” ha avuto un ruolo importante, Sollima ci ha lasciato molto liberi, abbiamo di nuovo scelto di isolarci, abbiamo messo in piedi meccanismi molto giocosi, ad esempio: l’urlo di B oosta è un urlo di disturbo ed è diventato un tratto distintivo del brano “Pugno di sabbia”. Il mondo intorno a noi è cambiato mille volte, l’importanza di quello che fai passa anche attraverso meccanismi diversi, noi abbiamo invece mantenuto connotazioni che possono essere solo nostre nel senso novecentesco del termine, non abbiamo cercato un singolo a tutti i costi, abbiamo costruito scritture solide, creato un percorso che ti tiene sempre incollato dall’inizio alla fine grazie a una solidità di scrittura inserendo gli elementi che ci affascinavano intorno a livello sonoro. Le singole realtà individuali hanno reso verosimile la possibilità di rottura del gruppo, avremmo potuto davvero staccare la spina, i passi in solitaria ci hanno permesso di guardare da lontano e capire quanto ci sarebbe mancata questa entità di band.

Ninja: Questo è un album particolarmente identitario.  I testi, il ritmo, il suono e tutto quello che ha reso riconoscibili stabilendo un patto narrativo dal ’96 è, allo stesso tempo, stato calato in una forma espressiva del tutto nuova. I Subsonica hanno ritrovato la necessità di ritrovarsi per fare musica e il piacere di fare questo lavoro insieme. Il processo creativo ci ha visti tutti e cinque insieme dal primo giorno all’ultimo nella stessa stanza. Questo ha alcuni pro e alcuni contro ma il vantaggio è che la scintilla di uno viene trasformata in tempo reale nella scintilla del gruppo come appartenente alla band, questo per me è stato un risultato molto importante e per nulla scontato. Il palco è una sorta di luogo sacro per noi, la nostra mecca, abbiamo sempre pensato di non poterne mai fare a meno nel nostro percorso, l’album è quasi il primo passo per arrivare là, quello è il momento più importante del ostro ciclo produttivo, ci sarà tanta realtà aumentata, la cosa che farà la differenza sarà la componente visiva per creare qualcosa che non si era mai vista. Abbiamo coinvolto crew torinesi per fornire, da un punto di vista visivo, un impatto sulle persone che verranno. Non abbiamo mai reciso il cordone con gli stimoli e input dell’underground della nostra città, ci siamo rivolti alla generazione under 30 ci sono stimoli molto forti e forte continuità con i nuovi linguaggi che circolano nella nostra città.

Subsonica ph ivan.cazzola

Subsonica ph ivan.cazzola

Vicio: c’è un organismo Subsonica al di sopra delle persone stesse. C’è bisogno di un luogo fisico dove queste persone devono stare insieme, in passato è stato spesso una casetta in campagna vicino Torino in cui ci riunivamo per registrare i nostri album; ogni volta facevamo una festa pazzesca poi questo meccanismo con “8” s è inceppato; ognuno di noi portava idee concepite in studio singolarmente, l’album non era coeso. A sto giro mi sono preso la responsabilità di aver avuto una intuizione: i Marlene Kuntz hanno realizzato il disco a      Piazzo vicino Cuneo dove è stato creato il marchio del birrificio Baladin, questo birrificio funge quasi da museo e dentro ha un gran suono, siamo rimasti lì una settimana al mese da gennaio ad aprile ultimando il disco nello studio Andromeda poco dopo l’estate. Ci siamo divertiti a lavorare a questi brani  e questo è il requisito alla base della buona resa di un disco.

Booosta: Ci incuriosisce conoscere l’opinione di chi ascolterà questo lavoro. Ci auguriamo di regalare altra musica alle persone, le generazioni si accorciano in maniera drastica,  che pubblico troveremo lo possiamo intuire; abbiamo una storia lunga fatta di affetto che va ben oltre il disco. La vera foto del valore che abbiamo ce l’abbiamo nei live , il pubblico cambia ma non invecchia perché cresce e arrivano nuove generazioni. Sanremo: ci abbiamo pensato con l’etichetta, il disco sarebbe uscito in questo periodo, un pezzo era stato presentato a Sanremo e non andrà a Sanremo. Il Festival è una vetrina splendida ma non è tutta la musica che esite in questa nazione, la musica si muove su tanti livelli ed è così bello sapere che c’è tanta musica nuova in arrivo.

Il prossimo aprile saranno live sui palchi dei principali palazzetti italiani con SUBSONICA 2024 TOUR. La tournée, prodotta da Live Nation, partirà il 3 aprile dal PalaUnical di Mantova per proseguire il 4 aprile al Forum Assago di Milano, il 6 aprile alla Zoppas Arena Conegliano (TV), l’8 aprile al Palazzo dello Sport di Roma, il 10 aprile all’Unipol Arena di Bologna, l’11 aprile al Mandela Forum di Firenze per chiudere il 13 aprile all’Inalpi Arena di Torino. Radio Capital è la radio ufficiale del tour .

 Raffaella Sbrescia

Perfetto World tour: inizia la nuova attesa avventura live di Eros Ramazzotti

Eros World Tour

Eros World Tour ph Arianna Carotta

È partito dall’Arena di Verona il Perfetto World Tour di Eros Ramazzotti.

Il tour nella prima parte toccherà Lubiana, Cluj, Sofia, Kracov, Kosice, Vienna, Zurigo, Monaco, Mannheim, Bruxelles, Praga, Colonia, Amsterdam, Stoccarda e, in Italia, Milano, Firenze, Roma, Caserta, Bologna per chiudere il prossimo 7 novembre a Torino. L’appuntamento live di Eros è l’occasione per l’Italia di mostrare nel mondo il momento artistico del nostro paese e in particolare della nostra musica pop e, mai come in questo tour, Eros ha voluto confrontarsi con le sonorità internazionali rivisitando completamente i 27 brani dello show. In scaletta molti brani tratti da Perfetto, l’album uscito per Universal Music in tutto il mondo lo scorso 8 maggio già multiplatino e stabile nella top ten dei dischi più venduti dei 60 paesi che lo hanno pubblicato. Non mancano i più grandi successi selezionati con attenzione per non scontentare il pubblico dei vari paesi che lo attende numeroso in queste prime 28 date. La direzione musicale è di Luca Scarpa (fidato direttore musicale) e Claudio Guidetti, (che con Eros ha prodotto Perfetto) e traghetta Ramazzotti in un mondo nuovo che unisce perfettamente il repertorio classico con la nuova musica proponendo nuovi arrangiamenti e remix.

Grande spazio per Eros musicista nella parte di assolo chitarra di Stella Gemella, da solo al piano in Tra vent’anni e, nel finale, con la versione acustica per chitarra di Un angelo disteso al sole; nonostante la sua carriera planetaria e i suoi 60 milioni di dischi venduti, Eros continua comunque ad investire nella musica e ha voluto accanto a se una super band di 10 elementi.

Eros World Tour ph Arianna Carotta

Eros World Tour ph Arianna Carotta

Con lui sul palco musicisti provenienti da tutto il mondo: l’amico fraterno Luca Scarpa (piano & keyboards), Giovanni Boscariol (keyboards), Giorgio Secco (guitar),Thomas Pridgen (drums), Paolo Costa (bass), Joe Leader (sax), Christian Pescosta (percussions), Monica Hill e Roberta Montanari (backing vocals) e il leggendario Phil Palmer (guitar), collaboratore storico di Eros e, tra gli altri, di Bob Dylan, Frank Zappa, Robbie Williams.

La regia è di Luca Tommassini:

“Più Eros che mai. Più di 30 anni di carriera e 50 anni di vita, ma in questo show sarà più Eros che mai. Senza fronzoli, lo show punta ad evidenziare la vera essenza musicale dell’artista che più di ogni altro ha saputo conquistare il mondo con la sua musica. Ho vissuto più all’estero che in Italia e mi sono reso conto che ci sono cinque cose che tutti conoscono del nostro Paese: la parola Ciao, la pizza, la pasta, Pavarotti e …Ramazzotti!!! Ed è stato un grande piacere lavorare con lui, e vedere la sua voglia di mettersi sempre in gioco!”

Gli arrangiamenti musicali per la prima volta nascono in parallelo alla costruzione dei visual, che Eros ha seguito con Tommassini negli ultimi nove mesi entrando nella definizione di ogni singolo dettaglio. L’opening è affidata ad una speciale animazione 3D del volto di Eros, particolarmente spigoloso, che ricorda vagamente lo spirito dei disegni della Marvel e che evidenziano orgogliosamente la mappa dei segni che il tempo ha tracciato sul suo viso.

Lo spettacolo è apparentemente molto semplice ma è realizzato con le più avanzate tecnologie in linea con l’avanguardia delle più prestigiose produzioni internazionali. La maschera di Eros è una sorta di icona e lo spettacolo comincia proprio così, con le immagini vagamente ispirate al mondo delle sagome di Chaplin: sulle note de L’ombra del gigante “tanti iconici” Eros per la prima volta lo mostrano leggero, e svelano un lato ironico che pochi conosconoNel corso dello spettacolo lo vediamo ballare la salsa, girare alcuni particolari contributi sott’acqua, palleggiare con se stesso in bianco e nero sulle note di Sbandando, o anche protagonista di un video di morphing che rappresenta un viaggio nelle diverse culture del mondo.

Eros World Tour ph Arianna Carotta

Eros World Tour ph Arianna Carotta

Per Esodi, un brano di ventidue anni fa, scritto con Adelio Cogliati e Piero Cassano, contenuto nell’album Tutte storie (1993), uno dei momenti più importanti: sullo schermo un enorme televisore e il volto solare e sorridente di un bimbo che giocando si avvolge dolcemente in una grande bandiera dell’Europa e che, salutando Eros, propone un messaggio di positività; per L’Aurora il linguaggio dei segni di una danzatrice propone l’intero testo del brano, diventando la speciale cornice di questo emozionante quadro scenico.

Il tour è prodotto da Maurizio Salvadori, Trident Music ed è realizzato in collaborazione con RDS e BMW.

PERFETTO WORLD TOUR

EROS RAMAZZOTTI

SET LIST

1             L’OMBRA DEL GIGANTE

2             IL TEMPO NON SENTE RAGIONE

3             PERFETTO

4             ALLA FINE DEL MONDO

5             STELLA GEMELLA

6             SE BASTASSE UNA CANZONE

7             ROSA NATA IERI

8             SBANDANDO

9             PIÙ CHE PUOI

10           TERRA PROMESSA

11           VIVI E VAI

12           ESODI

13           TRA VENT’ANNI

14           UNA STORIA IMPORTANTE

15           ADESSO TU

16           L’AURORA

17           DOVE C’E’ MUSICA

18           IL VIAGGIO

19           UN’ALTRA TE

20           l BELONG TO YOU

21           SEI UN PENSIERO SPECIALE

22           UN’EMOZIONE PER SEMPRE

23           COSE DELLA VITA

24           MUSICA E’

BIS

25           UN ANGELO DISTESO AL SOLE

26           FUOCO NEL FUOCO

27           PIÙ BELLA COSA

PERFETTO

WORLD TOUR

EROS RAMAZZOTTI

TOUR CALENDAR

12 settembre 2015         Rimini – 105 Stadium (Anteprima)

16 settembre 2015                         Verona – Arena

18 settembre 2015                         Verona – Arena // SOLD OUT

19 settembre 2015                         Verona – Arena

22 settembre 2015                         Lubiana (Slovenia) – Velika Divorana Stozice

24 settembre 2015                         Cluj Napoca (Romania) – Sala Polivalenta

26 settembre 2015                         Sofia (Bulgaria) – Armeec Arena// SOLD OUT

29 settembre 2015                         Cracovia (Polonia) – Arena

30 settembre 2015                         Kosice (Slovacchia)- Stell Arena// SOLD OUT

2 ottobre 2015                  Vienna – Wiener Standthalle

5 ottobre 2015                  Zurigo (Svizzera) – Oerlikon

7 ottobre 2015                  Milano – Mediolanum Forum

9 ottobre 2015                  Milano – Mediolanum Forum  // SOLD OUT

10 ottobre 2015                               Milano – Mediolanum Forum

12 ottobre 2015                               Firenze – Mandela Forum

14 ottobre 2015                               Roma – Palalottomatica

16 ottobre 2015                               Roma – Palalottomatica// SOLD OUT

18 ottobre 2015                               Castel Morrone – Palamaggiò

20 ottobre 2015                               Bologna – Unipol Arena

22 ottobre 2015                               Monaco di Baviera (Germania) – Olympiahalle// SOLD OUT

24 ottobre 2015                               Mannheim (Germania) – SAP Arena

26 ottobre 2015                               Bruxelles (Belgio) – Palais 12

27 ottobre 2015                               Bruxelles (Belgio) – Palais 12

30 ottobre 2015                               Praga (Repubblica Ceca) – 02 Arena

1 novembre 2015                            Colonia (Germania) – Lanxess Arena

3 novembre 2015                            Amsterdam (Olanda) – Ziggo Dome// SOLD OUT

5 novembre 2015                            Stoccarda (Germania) – Schleyrhalle

7 novembre 2015                            Torino – Pala Alpitour// SOLD OUT

X Factor 9: la revolution delle band, la carica dei 4 giudici musicisti e l’adrenalina della gara

La giuria di X Factor 9

La giuria di X Factor 9

L’attesa per X Factor 2015  si fa vibrante. Con la conferenza stampa di presentazione, sono emerse tutte le novità del programma più amato dal pubblico.  Anno dopo anno, X Factor cresce e convince e, a tal proposito, i numeri parlano chiaro: nel 2014 lo show di Sky ha raccolto 1,2 milioni di spettatori medi a puntata (+ 45% rispetto alla precedente edizione). Due i milioni di persone che hanno seguito la finalissima che ha decretato la vittoria di Lorenzo Fragola (share dell’8%). Numeri stellari anche sui social: i tweet dedicati a X Factor 2014 sono stati ben 2,4 milioni, tangibile testimonianza non solo della forte affiliazione del pubblico ma anche della cura maniacale di ogni minimo dettaglio da parte della produzione del programma. Caratterizzato da un’interattività capillare e da una forte vocazione internazionale, il talent show riparte dalla novità più importante: la giuria dei giudici sarà composta per la prima volta da quattro musicisti, persone che vivono di musica e che la conoscono a fondo: Elio, Fedez, Mika e Skin saranno i mattatori di un’edizione che raggiunge una nuova completezza grazie all’inserimento delle band musicali. Dopo una meticolosa ricerca e migliaia di casting,  X Factor 9 partirà proprio dalle audizioni, aggiungendo una puntata in più, con l’intento di coinvolgere il pubblico in  un colorato viaggio tra volti, storie e sogni. Per il quinto anno consecutivo sarà Alessandro Cattelan a svolgere il ruolo di Virgilio all’interno del programma: “Di anno in anno i concorrenti sono sempre più consapevoli, più preparati, più pronti. Quest’anno si respira un bel clima e per quanto mi riguarda non vedo l’ora di ripartire.  Luca Tommassini mi ha cercato lo giugno scorso per farmi proposte sempre più spettacolari ma, per ora, non l’ho ancora sentito e dunque non so se ci ha ripensato oppure mi farà una sorpresa”.

La new entry più attesa è sicuramente Skin, la celebre pantera del punk, inimitabile voce degli Skunk Anansie: “Trovo molto interessante trovarmi in una situazione come questa. Conosco molto di musica anche se ho ancora parecchie difficoltà con l’italiano. Ho molto rispetto per tutti i miei compagni di giuria, io sono più underground per cui abbiamo diversi punti di vista, in ogni caso mi piace il fatto che siamo tutti musicisti. Per me l’X Factor è  qualcosa di speciale, di insolito, di unico. Il fatto che quest’anno ci saranno anche le band rappresenta una importante opportunità per poter intraprendere un percorso serio. Questo programma offre per pochi mesi tutto quello di cui un artista normalmente necessita, sarà importante riuscire ad ascoltare, imparare e mettere in pratica tutto nel miglior modo possibile”.

Un’altra garanzia di divertimento sarà la presenza di Elio: “Sono tornato per una serie di ragioni: In primis per il fatto che ci saranno i complessi, mi piace dirlo in italiano e non inglese, anche perché io faccio parte di uno che non si scioglie (ribadendo il concetto a più riprese). Sono abituato a vivere, suonare, lavorare con altra gente e a questo aggiungo che i gruppi di sole voci mi lasciavano la sensazione che mancasse qualcosa. Poi c’è Skin, la mia cantante preferita in assoluto. In giuria c’è una atmosfera leggera, che sa quasi di scampagnata e mi piace questo clima. Infine l’ edizione italiana di X Factor viene vista altrove come un centro sperimentale,  questo mi fa sentire al centro di un laboratorio dove si offre qualcosa di nuovo”.

Oggetto di entusiastico clamore anche Mika, sempre più amato dal pubblico italiano per la sua spiccata sensibilità: “Ho iniziato con la stessa paura che ora ha Skin nella pancia. Sono passato attraverso una serie di emozioni contrastanti ma, piano piano, ho preso sempre più confidenza con la lingua e ho potuto esprimermi. Tra noi quattro c’è una bella sintonia: possiamo divertirci, essere stupidi senza pregiudizi, litigare, parlare di musica e politica.  A parte ciò, tra un pò partirà la gara vera e propria e si questo si percepisce in maniera forte e chiara: X Factor senza gara non sarebbe la stessa cosa. Per vincere occorrono incoscienza e freschezza”. Mika è sicuramente il più diretto tra i 4 giudici: “Noi giudici litighiamo su tutto, dalla musica alla pasta alla politica, ma in totale amicizia. Se mi chiedete se questo clima è frutto dell’assenza di Morgan vi dico che eravamo sereni anche con lui. Magari adesso è più serena la produzione”, dice con schietta ironia. Un passaggio dedicato anche a Lorenzo Fragola, vincitore dell’ultima edizione: “Recentemente Lorenzo Fragola è venuto al mio concerto di Taormina e siamo stati insieme a chiacchierare fino alle prime luci del m attino, è rimasto sempre lo stesso ma  ha ansia e mancanza di pazienza, entrambe cose essenziali per crescere. La sua testa non si è gonfiata ma le ambizioni sì e questo è ciò che serve”.

Particolarmente carico anche Fedez: Mi sento meglio rispetto allo scorso anno, la mia prima apparizione non me la sono goduta, vivevo X Factor solo come un lavoro, ora mi diverto di più e comincio anche a conoscere Mika, siamo usciti insieme, abbiamo fatto musica insieme e tutto questo ha contribuito ha rendermi più sereno. Allo stesso tempo, però, la figura del rapper non è ancora stata ben metabolizzata dal pubblico, si guarda più al canto che alla stesura dei testi. A questo aggiungo che c’è ancora una reticenza ad apparire in un contesto televisivo da parte dei rapper”.

Tutto e pronto, dunque, l’appuntamento è per domani 10 settembre su Sky con le attesissime ed esilaranti audizioni, quest’anno commentate dall’amata Mara Maionchi con il suo “Mara dixit” e con “Extra Factor”, poi si partirà con i live in diretta da Milano il prossimo 22 ottobre.

Raffaella Sbrescia