Cremonini 2C2C The Best of: il passato, il presente e il futuro di Cesare Cremonini

Cesare Cremonini

Cesare Cremonini

Cesare Cremonini è all’apice della sua carriera e si sente. Alla vigilia della pubblicazione di “Cremonini 2C2C The Best of”, l’artista appare fulgido e consapevolmente fiero del proprio percorso artistico. Un presente mai così a fuoco come adesso per il cantautore bolognese che offre su un piatto d’argento il fulcro del suo repertorio senza omissioni e con tanta carne al fuoco. Questo progetto esce in un periodo affollato ma non si tratta di una semplice raccolta discografica. Cremonini pubblica ben 6 inediti, di cui 5 sono brani cantati e uno è un capolavoro strumentale di caratura importante. Sono brani che rivelano un linguaggio trasparente e un’anima coerente. Un artista mai fermo al palo, Cremonini crede nella musica e nella relativa potenza sia semantica che immaginifica. Il suo obiettivo è guardare la realtà in controluce e, nel farlo, mette insieme pezzi inediti, le hits di una vita, i brani strumentali più ispirati, le interpretazioni per pianoforte e voce live più significative, demo originali mai pubblicati, le rarità dimenticate in un cassetto. Tutto prende forma nel percorso orizzontale di Cesare Cremonini che si è sempre imposto come finalità ultima quella di arrivare alla gente solo attraverso le canzoni. Il raccolto è florido, abbondante e di qualità ma non è una summa; Cesare è nel bel mezzo del cammino e, a ridosso dei 40 anni, ha ancora tante pagine da scrivere. A giudicare dalle premesse saranno pagine ricche, fitte e tempestose. Lo si percepisce dalla foga e dalla grinta con cui lo stesso artista si racconta alla stampa.

La struttura dei brani è variabile, la musica va ascoltata dall’inizio alla fine, mi fido di un pubblico che sa farsi accompagnare dalle canzoni, non seguo gli stereotipi della musica pop. Sono diventato sempre più severo con me stesso nel corso del tempo ma finalmente mi sono perso nella vita, mi sono finalmente reso conto che nessuna burrasca ti può uccidere. Questo è un ottimo buon momento per scrivere e canzoni. Ne ho pubblicate solo 6 perché era letteralmente scaduto il tempo utile che avevo a disposizione in occasione della pubblicazione di questo best of. Sono brani estremamente a fuoco su di me, tutti decisamente autobiografici e scritti con la necessità di raccontarmi in modo nitido e preciso. Sono al centro di un processo evolutivo, mi piacere scovare strade alternative, tenere in equilibrio il percorso compositivo con quello legato al mondo live. Il mio è un inchino al pubblico, alla mia vita passata, a quello che ho vissuto, ho trovato il modo di posizionare nella libreria quanto avevo fatto per andare avanti con leggerezza e perseguire la mia ossessione non omologarmi e vivere fino in fondo il brivido del rischio. Non sono un nostalgico, mi pongo in modo curioso verso il futuro e anche per quanto riguarda il tour che verrà sarò felice di mostrare il valore aggiunto dato dalla grande varietà di generi musicali che negli anni ho sperimentato. Sto cercando la strada migliore per offrire al pubblico qualcosa di nuovo, diverso, interessante. Non mi sento arrivato, continuo a inseguire la musica e il live sarà un ottimo motivo per sentirmi vivo, creativo, competitivo. Sono abituato a lottare e non vedo l’ora di rimettermi nella grande mischia della vita.

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Lo slancio emotivo, la freschezza, la voglia di ricerca e sperimentazione sono i cardini lungo i quali si muove la penna del cantautore che non smette mai di sottolineare quanto abbia contato per lui il ruolo di guida manageriale di Walter Mameli. Cesare Cremonini tira le fila del passato, traccia una riga sull’epoca dei Lunapop, ripercorre le tappe di una giovinezza vissuta a pieno titolo, ripercorre le scoperte musicali ed esistenziali, svela le difficoltà di un tempo con la casa discografica Warner Music, la tentazione di cedere a qualche collaborazione artistica, racconta il divertimento nel ruolo di attore ma soprattutto sottolinea la passione e il pathos del lavoro in studio. Quello spasmodico lavorìo cerebrale che ama vivere lontano da tutto e da tutti. Eppure ci sono delle eccezioni. C’è Ballo, l’amico e collega di una vita e poi c’è l’autore Davide Petrella, l’unico con cui Cesare Cremonini è riuscito a instaurare un rapporto e un metodo di lavoro prolifico e qualitativamente significativo.

A conclusione di questo discernimento, la morale è che Cremonini lavora alacremente con l’intento di alzare ogni volta l’asticella per tracciare un segno nel panorama musicale italiano. L’evoluzione della sua poetica lo dimostra in modo emotivamente importante mentre la controprova tangibile sono e resteranno le performances live di un animale da palco. Un uomo che vive il pubblico con anima e corpo, in modo viscerale e totalizzante. Sono questi gli elementi che formulano il glossario per un artista di spessore, uno che non ha avuto tutto subito, uno che ha costruito in modo artigianale ogni segmento della propria credibilità artistica. Questi i riferimenti per chi vorrà essere presente al vicino tour negli stadi in cui ci sarà da emozionarsi sì, ma anche da godere nel vero senso del termine; ça va sans dire.

Raffaella Sbrescia

Cesare Cremonini live al Mediolanum Forum: imprendibile, iconico e vincente. La recensione

Cesare Cremoni - Mediolanum Forum - Kimberley Ross

Cesare Cremoni – Mediolanum Forum – Kimberley Ross

Un tripudio di colori, di emozioni e di eccitazione. Ecco cos’è stato il primo dei tre concerti di Cesare Cremonini al Mediolanum Forum di Assago. La scia è quella luminosa e roboante che ha lasciato la consacrazione dell’artista bolognese allo Stadio San Siro di Milano, la dimensione è quella più intima e suadente di un palazzetto gremito di un pubblico adorante.

Cremonini ragiona in grande e lo fa con lo stile di un poeta che sa esattamente come ingaggiare lo spirito senza dimenticare di galvanizzare il corpo di chi vive le sue canzoni con un fremito di natura sessuale.

Il successo, prima consolidato, poi dilagante, di Cesare Cremonini risiede prima di tutto nella cura per il dettaglio: lirico, testuale e musicale dei suoi testi. Poi nel piglio, nel carisma, nella personalità di un uomo e di un artista autentico, padrone di se stesso, del palco e del gusto del suo pubblico. Ogni movimento del cantante è simbiotico con lo sguardo attento di chi negli anni non si perde un colpo di una produzione cantautorale visionaria e maledetta. Cremonini incarna l’uomo che riesce a capire fino in fondo le vibrazioni umane e, nel farlo sfugge rendendosi iconico.

Cesare Cremoni - Mediolanum Forum - Kimberley Ross

Cesare Cremoni – Mediolanum Forum – Kimberley Ross

La sua carica animalesca, le sue performance fisiche e invadenti incontrano la voglia e il desiderio di chi accorre in prima fila per non perdersi neanche un istante né una goccia di sudore dell’amato frontman. Forte di questo importante bagaglio innato, Cremonini si permette il lusso di alzare l’asticella, di assemblare insieme alla sua band arrangiamenti personali, fortemente strutturati e di buonissima caratura per vestire le sue hits al meglio.

Il repertorio piazzato in scaletta è completo, spazio ai brani di “Possibili scenari”, alle ballads che negli anni hanno costruito la sua identità cantautorale, alle canzoni lasciate nel cassetto, quelle che conoscono in 4 gatti e che, in un contesto come quello del Forum, acquisiscono importanza e bellezza. Che sia al pianoforte o a una chitarra elettrica, Cremonini sa esattamente come e dove piazzare le parole, quelle parole nate in sessioni di scrittura che noi tutti immaginiamo dannate e goduriosamente ispirate. Il flirt con il pubblico è scandito da un continuo ed inesauribile saliscendi emotivo. A tutto questo si aggiungono manciate di effetti speciali: luci, led, visual all’avanguardia, coriandoli e fuochi d’artificio, cambi d’abito e volteggiamenti sul palco.

Cesare Cremoni - Mediolanum Forum - Kimberley Ross

Cesare Cremoni – Mediolanum Forum – Kimberley Ross

Corpo, voce e anima reggono dall’inizio alla fine, Cremonini è in splendida forma e con ferma consapevolezza si mostra al pubblico con la stessa fame di chi ha atteso per lungo tempo il momento di raccogliere i frutti di un lavoro certosino. Le canzoni di Cremonini sono vincenti perché raccontano di chi sa perdere guadagnandone in termini di sensibilità. Cesare riesce a mettere per iscritto quello che si vorrebbe urlare a squarciagola ma che finisce per essere somatizzato in stigmatizzate frasi di circostanza. La sua schiettezza sfrontata è la chiave per rendere il tutto appetibile e sexy. Cesare Cremonini è imprendibile eppure non è mai stato così vicino al suo pubblico come in questo momento.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto
Cercando Camilla (intro)
Possibili Scenari
Kashmir-Kashmir
PadreMadre
Il comico (sai che risate)
La nuova stella di Broadway
Latin Lover
Lost in the weekend
Un uomo nuovo
Buon viaggio (Share the Love)

Momento silenzioso
Una come te
Vieni a vedere perché
Le sei e ventisei
Mondo
Logico #1
GreyGoose

Dev’essere così
Al tuo matrimonio
Il Pagliaccio
50 Special
Marmellata #25
Poetica
Nessuno vuole essere Robin
Un giorno migliore

I “Possibili scenari” di Cesare Cremonini: la nuova frontiera del pop Made in Italy

 

Cremonini possibili scenari

Cremonini possibili scenari

Che cosa vuol dire essere un cantautore nel 2017? Scrivere raccontandosi e raccontando gli altri può essere bellissimo quanto complesso e non sempre utile. Anzi, ultimamente quasi mai.

Impiegare due anni della propria vita, investendo tempo, energie e risorse  in un progetto discografico significa crederci per fare in modo che ci credano anche gli altri. Cesare Cremonini per “Possibili scenari”, il nuovo album in uscita domani, prodotto da Walter Mameli per Trecuori e Universal Music, registrato negli Studi Mille Galassie di Bologna, ha fatto esattamente questo. La sua concezione di pop è artigianale, elegante, curata e fuori dagli schemi. La struttura su cui si reggono le sue canzoni poggia su più livelli ed è proprio questo che, disco dopo disco, fa sì che l’artista riesca a fare la differenza portandosi su un gradino più in alto rispetto alla media. Cesare, come dicevamo, ragiona da artigiano libero, va per la sua strada e si diverte a portarci per mano tra guazzabugli letterari e sinfonie ora divertenti, ora strappalacrime. Avvalsosi della collaborazione di Davide Petrella in veste di co-autore durante la lunga fase di scrittura delle canzoni (fatta eccezione per “Nessuno vuole essere Robin”), Cremonini ci presenta un punto di vista curioso, attento e possibilista; sarà per questo che mai come in questo caso il titolo dell’album si presta molto bene allo scopo del progetto. Sia dal punto di vista testuale che musicale abbiamo molto di cui parlare. Si parte dal calore degli archi e dei fiati della title track, concepita per fare da apripista a concerti e ragionamenti. “Sentirsi bene senza un perché” è il mantra da perseguire per raggiungere lo stadio della contentezza, spauracchio di chi invece è ossessionato dalla felicità. Irresistibile il piglio energico di “Kashmir- Kashmir”, un brano ritmatissimo, tutto da ballare, nonostante un testo incentrato sulla storia di un ipotetico figlio di un estremista islamico. L’accostamento è tanto bislacco, quanto originale. Il protagonista della canzone vorrebbe vivere l’occidente a modo suo, all’insegna della leggerezza, eppure anche per lui non sarà facile vincere il pregiudizio.

Cesare Cremonini @ Giovanni Gastel

Cesare Cremonini @ Giovanni Gastel

Arriva il turno di “Poetica”, il singolo che ha conquistato consensi unanimi. Un brano raffinato, completo, necessario. “Anche quando poi saremo stanchi, troveremo il modo per navigare nel buio”, canta Cesare, incoraggiandoci ad affrontare il viaggio della vita al meglio delle nostre possibilità. L’angoscia della solitudine non può far paura di fronte alla bellezza dell’arte, pronta a risollevare l’anima.

Segue la dimensione interstellare e rarefatta di “Un uomo nuovo”: “Ma tu credi che per volare basti solo un grande salto”? La ritmica di un rullante permanente incoraggia il volo pindarico dell’immaginazione di un indovino che prova a ricordarci di affrontare l’amore a pieno viso, costi quel che costi.

Arriva poi il turno del potenziale nuovo singolo: “Nessuno vuole essere Robin”. Come dare torto a Cesare? Il brano, già a partire dal titolo, svela lo spirito di una delle canzoni più riuscite del disco. Presentata come l’erede di “Marmellata#25”, questa ballata è una fotografia dei nostri tempi, uno specchio delle contorte relazioni umane, il termometro della solitudine che scandisce i nostri giorni: “Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli, tutti col numero dieci sulla schiena e poi sbagliamo i rigori. In questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin”. L’ascolto continua intersecandosi tra i sentieri di “Silent Hill”: la collina dove gli incubi peggiori affiorano a galla e costringono lo stesso Cesare a cantare quasi urlando per liberarsi e liberarci al contempo. Eppure i ricordi sono linfa, sono una preziosa risorsa, oro colato. Lo sa bene Cremonini che ne “Il cielo era sereno” disegna a pennellate un film intimo ma non autoreferenziale. Una bella istantanea vintage che contrasta, e molto, con “La Isla”, il brano più debole del disco, forse perché incentrato sulla diffidenza per le atmosfere menzognere e fugaci  delle mete che spesso scegliamo per le nostre vacanze: “Questa follia non vedo l’ora che finisca”, canta Cesare, che stempera i toni con un ritmo fresco e scanzonato. Su questa lunga scia vive la trama de “Al tuo matrimonio”, brano ispirato al film “il Laureato” di Mike Nicholas, con Dustin Hoffman e Katharine Ross di stampo autenticamente cinematografico. La conclusione di “Possibili scenari” è malinconica. L’ultimo brano della tracklist è “La macchina del tempo”, una canzone che nel raccontare una storia d’amore al contrario, dalla fine all’inizio, squarcia la tristezza all’insegna della dolcezza con una lunga coda strumentale, scandita dai vocalizzi dello stesso Cesare, che chiude il disco con fare epico e maestoso. Pronto a spiccare il volo.

 Raffaella Sbrescia

Previsto per quest’anno anche l’ esordio negli stadi per il tour “Stadi 2018” (prodotto e organizzato da Live Nation Italia)

 Video: Poetica

Di seguito il calendario delle date:

15/06 LIGNANO – stadio G. Teghil

20/06 MILANO – Stadio San Siro

23/06 ROMA – Stadio Olimpico

26/06 BOLOGNA – Stadio Dall’Ara

 

I biglietti del tour sono disponibili su: https://www.livenation.it/artist/cesare-cremonini-tickets

Più che logico tour: la scommessa d’amore di Cesare Cremonini. Il live report del magico concerto al Mediolanum Forum di Milano e l’intervista pre-show

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

 Un concerto è una scommessa d’amore. Paure e lacrime sconquassano i nostri cuori dopo gli ultimi tragici fatti accaduti a Parigi eppure i ventricoli pulsano ancora e ancora… è la vita che bussa e che ci impone di reagire. Per questa sacrosanta ragione sono qui a raccontarvi di un concerto straordinario, quello che Cesare Cremonini ha tenuto lo scorso 13 novembre al Mediolanum Forum di Assago a Milano, la prima delle due date sold out di questo “Più che Logico Tour 2015”.

“E poi ci siamo noi, io e te…con le nostre paure più vere e le nostre notti che parlano lingue straniere. Il mondo è un’alchimia di corpi e luci senza nome e la paura poi diventa amore”, le parole di “Lost in the Weekend” aprono i bastioni del Forum lasciando che Cesare compaia al centro della lunga passerella immersa in un parterre gremito di persone pronte a celebrare il proprio amore per la musica. «Questo spettacolo è un gol da centrocampo, una cosa difficile da fare. Per questo mi dà grande soddisfazione. A solo un anno di distanza da un tour bellissimo c’era il rischio di ripetermi. Mi sono impegnato in prima persona insieme al mio staff per fare qualcosa di diverso da condividere con chi viene ad ascoltarmi. Non volevo un pareggio ma una vittoria, volevo molto di più. Un nuovo palco, ancora più imponente, poi canzoni come “Maggese”, “Le tue parole fanno male”, “Gli uomini e le donne sono uguali”, che non sono state eseguite dal vivo per anni sono le principali novità di uno spettacolo che resta comunque musicale, nonostante gli schermi ancora più grandi, la lunga passerella e tutto il resto. Non è una maschera perché manca qualcos’altro. Il mio ruolo è di intrattenitore, cantante, showman molto energico. Offro la mia fisicità come elemento di spettacolo. Mi nutro dell’entusiasmo del pubblico, ne sono dopato e sul palco non sento fatica. Nei concerti libero un’energia che nella quotidianità non avrei», ha raccontato Cremonini ai giornalisti poco prima dell’inizio del concerto.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

Con una scaletta che spazia tra Squèrez, Bagùs, Maggese, Il primo bacio sulla luna, Logico, La teoria dei colori e gli inediti contenuti in Più che logico live, il cantautore bolognese ha messo insieme tanti dei grandi classici della propria discografia: «In scaletta ci sono 23 singoli su 24 e ne abbiamo comunque lasciati fuori una decina. Le grandi squadre sono quelle che hanno grandi campioni in panchina», ha spiegato. E, in effetti, è così: canzone dopo canzone Cremonini racconta la fame d’amore che abbiamo tutti e, nel farlo, concede tutto se stesso al pubblico creando una sinergia simile ad un magico incantesimo. Affiancato da Nicola “Ballo” Balestri (basso), Andrea Morelli (chitarra), Alessandro De Crescenzo (chitarra elettrica), Gianluigi Fazio (cori), Roberta Granà (cori), Andrea Fontana (batteria), Bruno Zucchetti (tastiere), Michele (Mecco) Guidi (tastiere) e Andrea Giuffredi alla tromba, Cremonini  si racconta a cuore aperto tra brani up-tempo e intime ballate. Colpisce la scelta di lasciare intatti gli arrangiamenti di quelli che sono ormai considerati dei classici ma anche il coraggio di osare con intermezzi in chiave jazz: «Alcune canzoni le lascio uguali perché è bello così. Altre, invece, le presento in chiave jazz perché sono un po’ matto e ho voluto creare un ambiente intimo in un palasport gigantesco. A Bologna il jazz è stato importante e sul palco racconto anche il posto da dove vengo, l’Emilia, piena di musica. Questo spiega anche come lavoro: non guardo le mode musicali del momento, non cerco il super produttore, cerco di portare ad altissimo livello quello che c’è sotto la mia pelle e dentro il mio sangue con tanta emozione. Sono un artigiano e lo sono anche le persone che lavorano con me. Lavoriamo la nostra musica con il nostro stile e la nostra personalità». Cremonini è così: la sua schiettezza arriva dritta al cuore e, dopo averlo imparato a conoscere in tutti questi anni, riusciamo ancora a commuoverci di fronte all’esecuzione, a sorpresa, di “46” brano che Cesare ha cantato al pianoforte dedicandolo all’eterno amico Valentino Rossi. L’altra dedica speciale è stata per il trombettista Marco Tamburini, prematuramente scomparso soltanto pochi mesi fa,  a cui Cremonini ha dedicato “Vieni a vedere perché”.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

«Mi rilasso quando canto le canzoni al pianoforte e tutto il pubblico canta con me: in quell’attimo ti sfiora l’incredulità, hai un secondo di pausa per vedere questa meravigliosa magia. Mi chiedo come sia possibile che sia riuscito a realizzare le cose che sognavo da piccolo. Sono solo frammenti di pensiero che ti rendono incredulo, poi ritorni subito a fare il tuo mestiere», ha raccontato Cesare a proposito della intensa emozione che accompagna ogni suo momento piano e voce.

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago - Ph Francesco Prandoni

Cesare Cremonini live @ Mediolanum Forum Assago – Ph Francesco Prandoni

Se il giudice più importante è il  tempo, possiamo tranquillamente sostenere che proprio il tempo ha dato ragione a questo artista che, album dopo album, si è conquistato la fiducia e la stima di un pubblico fedele e trasversale. Il finale del concerto è la degna chiusura di una variegata escalation di emozioni: la dannata poesia de “Le sei e ventisei” lascia spazio a “ Un giorno migliore”: un messaggio di speranza che , mai come oggi, ci serve per reagire e aggrapparci alla vita come fosse un pezzo di legno in mezzo al mare in tempesta. E se un domani avessimo ancora voglia di rivivere questa magia, potremo farlo con un Cofanetto limited edition ( in uscita il 27 novembre): «In questo cofanetto c’è quello che è successo quest’anno, foto inedite autografate, booklet da collezione che mostrano il lato musicale ma anche estetico del lavoro che abbiamo fatto, ci sono “Logico”, “Più che logico live”, gli inediti di “Più che logico live”, tutti in dischi separati. Questo cofanetto è la dimostrazione che tutto intorno a me va bene, che c’è una bellissima fiducia nei miei confronti. Poi? Poi mi fermerò per un paio di anni perché voglio che il prossimo disco sia il più bello della mia vita, quindi fermarmi vuol dire mettermi a scrivere. È necessario anche che io viva per scrivere. L’avversario per il futuro sarò io stesso». 

Raffaella Sbrescia

Setlist

1 LOST IN WEEKEND

 2 IL COMICO (SAI CHE RISATE)

 3 DICONO DI ME

 4 PADREMADRE

5 LE TUE PAROLE FANNO MALE

 6 NON TI AMO PIÙ

 7 LA NUOVA STELLA DI BROADWAY

8 BUON VIAGGIO (SHARE THE LOVE)

9 FIGLIO DI UN RE

10 46

11 VIENI A VEDERE PERCHÉ

 12 MONDO

 13 LOGICO#

14 IO E ANNA

15 GREYGOOSE

 16 GLI UOMIINI E LE DONNE SONO UGUALI

 17 UNA COME TE

18 MAGGESE

 19 50 SPECIAL

20 MARMELLATA #25

 21 LE SEI E VENTISEI

 22 UN GIORNO MIGLIORE

Più che logico (live): una finestra nel futuro discografico di Cesare Cremonini

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Vent’anni di musica costruita passo dopo passo, album dopo album, concerto dopo concerto. Oggi Cesare Cremonini rappresenta un punto di riferimento per la musica italiana e, a pochi mesi di distanza da un fortunatissimo tour, l’artista apre una finestra sul suo futuro con “Più che logico (live)”, un triplo album, un progetto curato nel dettaglio e molto ambizioso, contente la registrazione del concerto di Torino dall’ultimo tour e ben quattro canzoni nuove che lo stesso cantautore definisce come “Un passo avanti nel mio percorso”.  ”Più che logico, spiega Cremonini,  non è il classico live che prende tempo tra un progetto e l’altro. Certo, chi fa un disco dal vivo tende a non mettere canzoni importanti o troppo nuove che svelino  troppe cose, io, invece, ho voluto inserire  canzoni nuove ed importanti, che intendono aprire una finestra su quello che posso e voglio fare discograficamente.

Entrando nello specifico degli inediti si parte con la già nota “Buon viaggio (Share the Love), un brano dal sapore estivo con un refrain catchy, pensato per infonderci propositività e coraggio. Decisamente interessante è il sound di “Lost in the weekend”, un fedele affresco metropolitano di un modus vivendi difficile e complesso che Cesare ha definito “una preghiera elettronica” eleggendola  a colonna sonora del prossimo #PiùCheLogicoTour2015. Dolce e tormentata “Quasi quasi”¨”una canzone d’amore perfetta per essere bisbigliata all’orecchio di una ragazza”, come ha raccontato Cesare alla stampa, durante la presentazione del disco a Milano, aggiungendo, “Noi cantautori dovremmo ricordarci più spesso dell’esigenza di vivere un momento a due, senza condivisioni obbligatorie come, invece, avviene sempre più spesso per l’ influenza dominante dei social networks”. L’ultimo degli inediti è l’energica “46”, già inno per lo Sky Racing Team VR46, una canzone ispirata da Valentino Rossi, amico di Cremonini e dall’amore di Cesare per i motori: “Sono affascinato dal mondo dei motori e in particolare dai campioni delle due ruote”, ha spiegato, “Sono loro le vere rockstar: hanno una vita al limite e rischiano sul serio ogni volta che gareggiano. Il loro pubblico ha un sapore di festival rock (sembra un nuovo Woodstock) e quando sono con loro mi sembra di avere a che fare con i nuovi Mick Jagger e Vasco Rossi”.

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Un altro elemento importante di più “Più che logico” è il booklet: 60 pagine per raccogliere, spiegare, condividere l’essenza di un mutuo scambio di emozioni, quale è il concerto, un momento che Cesare vive con particolare trasporto, conseguenza di una naturale predisposizione: “Ho la presunzione di dire che so stare su un palco: è una cosa che amo fare da sempre”, racconta l’artista, che a ogni data propone un momento solo voce e piano perché :”È come se tornassi indietro nel tempo: mi ricorda quando avevo 6 anni e mia madre mi diceva: ‘Suona per noi!’. Sono 16 anni che ho iniziato a fare il musicista ma dopo i Lunapop la mia strada è ricominciata da capo. Sull’avambraccio ho tatuato Freddie Mercury quindi capite come sia naturale per me essere attratto dall’idea di cavalcare grandi palchi. In questo mestiere la passione è tutto e io ho quella di un ragazzino: quando hai la possibilità di incontrare dal vivo tanta gente ti dà grande energia”.  Nato da un’idea del produttore Walter Mameli, il booklet assume la valenza di vero e proprio valore aggiunto al progetto: “Pensavo fosse una fatica inutile, invece poi mi è venuta una voglia pazzesca di raccontare le mie impressioni e l’intera giornata di un concerto, da quando mi sveglio a quando arriva l’ora di pranzo e non ho per niente fame perché sono agitato. Questo libretto è come se fosse il pezzo in più, anzi il sangue in più, quella parte di passione che non sta dentro la pelle”.

“Ad oggi, ha aggiunto Cesare, mi sento finalmente dove voglio stare. Non è sempre stato così, a volte mi sembrava di avere un grande seguito di pubblico ma di aver poco da condividere con lo stesso. Ora non è assolutamente così. Io mi sento un intrattenitore, non solo uno scrittore di canzoni. Non ho preclusioni verso il cinema o la televisione. Mi piace giocare con il mio mestiere e il mio mestiere è meraviglioso perché concede una grande fortuna: puoi tranquillamente morire ma ogni concerto è un’occasione di rinascita, di ripartenza”.  Si tratta, quindi, di un periodo ricco di energia, entusiasmo e aspettative per Cesare, il giusto premio giunto dopo sei lunghi mesi di lavoro solitario e certosino che sfocerà nelle date del prossimo “Più che Logico Tour 2015”: “il secondo tempo del tour precedente, ma senza la sensazione di aver già vinto la partita”, ha concluso Cremonini.

Queste le date del Più che logico tour:

Ottobre
23 TORINO – Pala Alpitour
24 GENOVA – 105 Stadium
27 ROMA – Palalottomatica
30 PESARO – Adriatic Arena
31 BOLOGNA – Unipol Arena

Novembre
3 FIRENZE – Mandela Forum
5 EBOLI (Salerno) – Palasele
7 ACIREALE (Catania) – Palasport
10 BARI – Palaflorio
13 MILANO – Mediolanum Forum
17 MONTICHIARI (Brescia) – PalaGeorge
19 PADOVA – Palafabris
21 CONEGLIANO (Treviso) – Zoppas Arena
22 TRIESTE – PalaTrieste
24 VERONA – Palasport

 

Cesare Cremonini live a Napoli: Logico è il tour più bello dell’ artista bolognese

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Grande successo per Cesare Cremonini in occasione del concerto tenutosi al Palapartenope di Napoli lo scorso 14 novembre, all’interno del suo nuovo e tanto desiderato Logico tour. Gremito il teatro tenda in cui  il cantautore bolognese si è esibito insieme all’ inseparabile Ballo al basso,  Andrea Morelli (chitarre); Alessandro De Crescenzo (chitarre); Michele (Mecco) Guidi (hammond); Nicola Peruch (elettronica e tastiere); Andrea Fontana (batteria); Chris Pescosta (cori e chitarra); Roberta Montanari(cori). Carico, adrenalinico ed entusiasta, Cremonini si è subito calato al centro del suo ormai vastissimo repertorio dando vita ad una speciale dimensione magica, avulsa da limiti e confini spazio-temporali. All’interno della scaletta pensata dall’artista per il suo pubblico ci sono poesie e canzoni che da vent’anni regalano emozioni e sorrisi.  Eseguite in parte al centro del palco, in parte sulle passerelle laterali, le perle forgiate dall’artista vengoono illuminati da luci e colori studiati ad hoc.

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Poche parole e tante note per Cremonini, cantore dell’amore in tutte le sue sfumature. La scelta di elegantissimi abiti e di una scenografia imponente si accompagna alla raffinatezza dei suoi leggiadri movimenti al pianoforte.  “Dicono di me” “Padre Madre”, “Io e Anna”, “Grey Groose”, “Figlio di un re”, “Una come te”, “Il Comico”,”La nuova stella di Broadway”, la hit dell’estate “Logico #1”  sono solo alcune delle tantissime canzoni condivise con il pubblico, pronto a cantare ogni parola a squarciagola. Con oltre due ore di musica, sudore ed emozione, Cremonini ci ricorda  che quando il pop  è pregno di contenuti che vengono dal cuore il risultato non potrà essere altro che un inarrestabile successo.

Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Cesare Cremonini @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone