Sanremo 2018: La serata dei duetti ha riportato la musica in primo piano e non sono mancate le sorprese

Diodato - Ghemon - Paci - Festival di Sanremo 2018

Diodato – Ghemon – Paci – Festival di Sanremo 2018

La serata più lunga del Festival di Sanremo, quella del venerdì, in genere dedicata alle cover, disattende sempre un po’ le aspettative. Stavolta invece no. Anzi. Lo share ha raggiunto nuovamente il 51.1%. con un ascolto medio di 10.108.000. La kermesse ha ripreso quota, in termini di qualità, proprio con la serata dei duetti che ha regalato una serie di sorprese e colpi di scena. Molte delle canzoni in gara hanno cambiato praticamente faccia, in molti casi addirittura in meglio.

La serata è iniziata con la finale delle sezione nuove proposte e ha visto la meritata vittoria di Ultimo con “Il Ballo delle incertezze”. Mirkoeilcane ha vinto il Premio della Critica Mia Martini mentre Alice Caioli si è aggiudicata il premio della sala stampa Lucio Dalla.

Tornando ai duetti, il primo in scaletta è quello di Renzo Rubino con Serena Rossi: un momento catartico in cui i due artisti sono apparsi in felice sintonia. La dimensione ideale per un brano che, a dirla tutta, avrebbe funzionato molto meglio se presentato direttamente in duo. Voto 8

Potentissimo sulla carta, improvvisato sul palco il duetto de Le Vibrazioni con Skin per “Così sbagliato”: tra i due non c’è feeling e le urla della pantera stavolta non hanno sortito l’effetto sperato. Voto 4

Forti, indipendenti, libere Noemi e Paola Turci che, per reinterpretare “Non smettere mai di cercarmi” scelgono di esibirsi suonando i rispettivi strumenti e fanno molto bene. Voto 6

Di grande spessore artistico, la combo Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim per “Rivederti”: la testimonianza del fatto che in Italia la ricercatezza esiste, eccome. Voto 7

Tecnicamente perfetti, belli da vedere e da ascoltare Annalisa e Michele Bravi in “Il mondo prima di te”: una bella sintonia, voci intonate, duetto perfettamente riuscito. Voto 8

ll dialogo, ironico, tra Lo Stato Sociale e Paolo Rossi, con il tenero contributo de Il Piccolo Coro dell’Antoniano conferma la potenza del brano del collettivo bolognese “Una vita in vacanza”. Voto 8

Osa e sceglie di muoversi fuori dalle logiche mediatiche e di mercato Max Gazzè invitando due eccellenze del jazz italano come Rita Marcotulli al pianoforte e Roberto Gatto alla batteria. Il brano “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” perde potenza lirica e non riesce al meglio. Voto 5

Imbarazzo per i problemi tecnici di Midge Ure, star ospite dei Decibel per duettare in “Lettera dal Duca” e omaggiare David Bowie: un momento di celebrazione di una corrente generazionale che ha fatto scuola. W la new wave. Voto 6

Sorprende la classe e la buona riuscita della combinazione artistica tra Ornella Vanoni, Bungaro, Pacifico e Alessandro Preziosi. Un classico delizioso e piacevole Voto 7

La vera sorpresa della serata è Ghemon che regala una ventata d’aria fresca al brano “Adesso” di Diodato e Roy Paci. Veramente uno dei contributi meglio riusciti della serata.

Per nulla piacevole il trio Roby Facchinetti/Riccardo Fogli/Giusy Ferrari  ne “Il segreto del tempo”. Il brano non funziona affatto. Voto 3

Cresce la struttura cosmopolita e il fascino interculturale de “Il coraggio di ogni giorno” di Enzo Avitabile/Peppe Servillo insieme a Avion Travel e Daby Tourè. Voto 6

Intenso ed emozionante il monologo di Simone Cristicchi in “Non mi avete fatto niente” con Ermal Meta e Fabrizio Moro la cui interpretazione rimane comunque la più intensa. Fabrizio vomita rabbia e fa proprio impressione sul palco. Voto 7

Preziosa Arisa che, con la sua voce, regala nuova linfa a “Eterno” di Giovanni Caccamo che si conferma un ottimo autore sebbene sia meno centrato come cantautore. Voto 5

Solitamente algida, stavolta calda e coinvolgente, Alice in “Almeno pensami” con Ron. Voto 5.5

Assolutamente fallito l’esperimento del duetto tra Red Canzian e Marco Masini per “Ognuno ha il suo racconto”: non si capisce la logica con cui è stato concepito il duo meno ancora quella con cui è stato fatto l’arrangiamento del brano. Voto 4

Coreografico, coinvolgente e suggestivo il momento dei The Kolors insieme a Tullio de Piscopo ed Enrico Nigiotti per “Frida (Mai mai mai): un trionfo di percussioni e batteria. Voto 7

Intenso e delicato il dialogo messo in piedi da Luca Barbarossa con Anna Foglietta. Incontro artistico felice e di alta scuola. Voto 7

Altra felice sorpresa il duetto tra Nina Zilli e uno dei migliori cantautori in circolazione quale è Sergio Cammariere per la bella “Senza appartenere”. Voto 7.5

Sottotono rimane il Festival di Elio e le Storie Tese nonostante il gradito ritorno dei Neri per Caso in “Arrivedorci”. Voto 4

Raffaella Sbrescia

“Amici non ne ho…ma amiche sì”: Loredana Bertè presenta lo speciale album prodotto da Fiorella Mannoia. L’intervista

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Il ritorno musicale di Loredana Bertè è tra i più graditi e sorprendenti. Con la grinta, il coraggio e la prontezza che la contraddistinguono, la rockstar italiana presenta “Amici non ne ho… ma amiche si!”, l’album in vendita dal 1° aprile su etichetta Warner Music in cui l’artista rilegge parte del suo meraviglioso canzoniere con una nuova impronta elettronica grazie all’ottimo lavoro svolto da Carlo Di Francesco – produttore artistico con Fiorella Mannoia, che ha curato gli arrangiamenti del disco assieme a Davide Aru, chitarrista della stessa Fiorella. Il risultato è un rock elettronico, moderno, graffiato e coinvolgente, ispirato a Green Day e Foo Fighters. A rendere ancora più particolare questo progetto sono una serie di duetti che, oltre a regalare una nuova veste a successi immortali, hanno il pregio di riunire in maniera incisiva e costruttiva generazioni differenti. Hanno partecipato alla realizzazione del disco: Emma (“Non sono una signora”), Fiorella Mannoia (“In alto mare” e “Il mare d’inverno”), Paola Turci (“Luna”), Noemi (“Dedicato”), Alessandra Amoroso (“Sei bellissima”), Elisa (“E la luna bussò”), Nina Zilli (“La goccia”), Antonella Lo Coco (“Folle città”), Aida Cooper (“Ma quale musica leggera”), Patty Pravo (“Mi manchi”), Bianca Atzei (“Così ti scrivo”) e Irene Grandi (“Buongiorno anche a te”).

«Tutto è partito da una telefonata di Fiorella. “Che fai” – mi ha chiesto – Che faccio? Sono dieci anni che non faccio niente – le ho risposto»; ha spiegato Loredana Bertè ai giornalisti durante un intenso incontro con la stampa negli uffici della Warner Music a Milano. «Mi sono fidata ciecamente di Fiorella e mi è subito piaciuta la sua idea di riunire le voci femminili più forti. Solitamente queste produzioni le fanno i maschi, perché dicono che fra le donne c’è troppa rivalità. Non è assolutamente vero. Sono grata a tutte le artiste che hanno risposto al nostro invito: non mi aspettavo tutto questo entusiasmo. Molte sono rimaste fuori dal progetto. Qualcuna non mi saluta più (ride, ndr). Volevo convocare la Oxa ma lei odia i cimiteri e non canta se ce n’è uno nei paraggi. Io invece li amo i cimiteri, ho scritto anche ‘Il mio funerale’…», ha raccontato la Bertè.

A dare supporto a Loredana è la stessa Fiorella Mannoia, presente all’incontro: «Loredana voleva incidere un album d’inediti. Io avevo appena festeggiato i quarant’anni di carriera e anche lei. Perciò le ho detto: perché non fai un disco di duetti con tutte donne? Nel momento in cui ha accettato, io e le altre artiste ci siamo strette tutte intorno a lei perché in fondo tutte noi le dobbiamo qualcosa»; ha raccontato l’artista, particolarmente fiera ed emozionata nelle vesti di produttrice.

Loredana Bertè

Loredana Bertè

Nel cd “Amici non ne ho… ma amiche si!” ci sono cinque tracce che portano la firma di Loredana Bertè: “Amici non ne ho”, “Stiamo come stiamo”, “Luna”, “Il mio funerale” e “Mi manchi”. Di Loredana è anche il disegno sulla copertina dell’album (ispirato a Frida Kahlo e Nina Hagen) nonchè la regia del videoclip del brano “E’ andata così”, ispirato al clip di “Movie” che Andy Warhol nel 1981 aveva diretto per lei.

Loredana, in verità, di amici ne ha avuti e ne ha molti. Penne illustri come quelle di Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Mango, Renato Zero, Biagio Antonacci, Ivan Graziani, Edoardo Bennato, Ron, Mario Lavezzi, Gianni Bella, il brasiliano Djavan hanno composto per lei veri e propri capolavori. L’ultimo, in ordine temporale, è  Luciano Ligabue, che ha cucito addosso a Loredana il brano “È andata così”, dopo essere stato chiamato in causa da Fiorella Mannoia: «Cercavo un brano inedito che mettesse in risalto l’anima rock, e sofferente di Loredana, ha raccontato Fiorella, ho chiamato Luciano e lui mi ha subito risposto entusiasta».

Loredana Bertè

Loredana Bertè

«Pensavo di essere lontana dal suo mondo musicale, ha commentato la Bertè, invece Ligabue ha scritto una canzone bellissima, che mi rispecchia totalmente. Quella frase, “mi hanno lasciato il microfono acceso”…  è perfetta. Stare sul palco è una valvola di sfogo. È quando scendo che mi viene la tristezza. Mi ritrovo sola e mi prende la depressione», ha commentato. L’altro inedito presente nel disco è “Il mio funerale”: «L’idea de “Il mio funerale” è nata l’anno scorso quando sono scomparsi uno dietro l’altro Lucio Dalla, Pino Daniele, Mango. È una critica feroce a chi sgomita per andare a tutti i funerali. Quando si muore veniamo tutti beatificati. Tutti tranne Mimì. Non è morta perché si faceva cocaina. Al limite si faceva uno spinello. Una volta gliene hanno messo uno in tasca a tradimento ed è andata in galera», ha confessato Loredana. A proposito di Mimì, la Bertè ha voluto ricantare “Stiamo come stiamo”, portata a Sanremo nel 1993: «Non ero soddisfatta. In quel Sanremo avevo fatto tante versioni della canzone, Mimì cantò la prima edizione del primo testo mentre io cantavo l’ultima. All’epoca non la avvisai che avevo cambiato testo, sbagliai io. “Ma come, cantiamo di mafia russa?”, mi disse. Non mi ha parlato per un anno, mi disse che senza di me sarebbe arrivata prima e non ultima. Era tutto vero. Non lo dimenticherò mai. Così ho deciso di inciderla come sarebbe piaciuta a lei. Mia sorella era l’oceano. Profonda e irrequieta. Era la fine del mondo. È stata infamata con questa storia della iella. Anche l’ultimo dei fonici quando la vedeva si toccava le palle. I registi non volevano lavorare con lei. Ha passato anni a cucire le reti dei pescatori a Bagnara. De Gregori la chiamò perché aveva scritto “La donna cannone” per lei. Ma lei non cantava più e la rifiutò. Troppi avvoltoi hanno spolpato Mimì, tirando fuori dei provini. Quando la chiamavano lei andava a fare le voci. “Tanto le cancello”, diceva, ma gli altri non l’hanno fatto e ora hanno usato tutto quello che c’era di lei. L’hanno massacrata, altrochè omaggi», ha continuato Loredana.

L’incontro si è concluso con un annuncio a sorpresa. A darlo è proprio Fiorella Mannoia: «Ora ci sarà una tournée. Partirà ai primi di luglio, ed è anche previsto un concerto con tutte le amiche a Verona, a settembre. Ancora non c’è una data. Mi piacerebbe che diventasse anche un evento tv». Pronta la replica della Bertè: «Chissà! Di sicuro nel corso delle varie tappe ospiterò le colleghe che vorranno venire a trovarmi. Fiorella ed Emma si sono già prenotate!». Particolarmente significativo il bilancio finale della rocker di Bagnara Calabra: «Ho amato, ho pianto, mi sono drogata, ho fatto sesso sotto cento cieli stellati eppure rimango incazzata con la vita. È genetica, è nel mio dna. E la causa è la famiglia che mi sono ritrovata. Non è vero che il tempo cancella il dolore, anzi, lo accentua. Ora mi sono ridata autostima ma sono passata attraverso un periodo di grande depressione. Per dieci anni non ho fatto altro che alzarmi e respirare, cercando di sopravvivere. Vengo da una grande gavetta, eppure prima di uscire sul palco tremo. Mi calmo solo quando inizio a cantare. Mi chiedo cosa provino oggi i ragazzi che partecipano ai talent show, ai miei tempi io e mia sorella volevamo solo sopravvivere di questo lavoro, mica diventare famose, non era quello l’obiettivo».

Raffaella Sbrescia

Tracklist

1. E’ ANDATA COSI’ (INEDITO CON TESTO DI LUCIANO LIGABUE)

2. NON SONO UNA SIGNORA (CON EMMA)

3. IN ALTO MARE (CON FIORELLA MANNOIA)

4. LUNA (CON PAOLA TURCI)

5. DEDICATO (CON NOEMI )

6 SEI BELLISSIMA (CON ALESSANDRA AMOROSO)

7. IL MARE D’INVERNO (CON FIORELLA MANNOIA)

8. E LA LUNA BUSSO’ (CON ELISA)

9. LA GOCCIA (CON NINA ZILLI)

10. FOLLE CITTA’ (CON ANTONELLA LO COCO)

11. MA QUALE MUSICA LEGGERA (CON AIDA COOPER)

12. MI MANCHI (CON PATTY PARAVO

13 COSI’ TI SCRIVO (CON BIANCA ATZEI)

14. BUONGIORNO ANCHE A TE (CON IRENE GRANDI)

15. AMICI NON NE HO (TUTTI INSIEME)

16. STIAMO COME STIAMO (CON MIA MARTINI)

17. IL MIO FUNERALE (INEDITO)

Video: E’ andata così