Neapolis Mantra: l’incontro di Enzo Gragnaniello e Dulce Pontes è sinonimo di passione

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Napoli ed Enzo Gragnaniello sono un cuore che batte all’unisono. E in questo battito prende corpo e ritmo Neapolis Mantra. E’ il titolo di un album che il cantautore pubblicò negli anni ’90, e che oggi si ripropone in veste di concerto, raccogliendo suggestioni, ricordi, emozioni di una città che Gragnaniello stesso definisce “essenziale”. Capitale dell’alto mediterraneo, Napoli è culla e fulcro di cultura teatrale, musicale e scenica da millenni. E in quest’ottica di recupero, senza indulgere a sterili sentimentalismi, l’evocazione sonora ed estetica prende piede, inonda la platea del Teatro Augusteo già dalle prime note. “E criature”, “L’erba cattiva”, “Heraklion”, “Vasame”, “Vieneme”, “La città delle razze”, “Cu ‘mme”, alcuni dei successi proposti, con qualche incursione nel repertorio classico, che culmina in “Passione”, che la voce roca e nera di Gragnaniello riesce a portare a livelli di qualità eccellente.

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Ma Gragnaniello è anche qualcos’altro. E’ un’emozione che, spesso, si articola al femminile. Tante le voci che hanno interpretato nel corso degli anni i brani del cantautore: Da Loretta Goggi, a Mina, all’intensa Mia Martini, per cui ha scritto brani di “alta sartoria”, Gragnaniello ama le donne ed è riamato con altrettanto coinvolgimento. Ed in questa corrispondenza di amorosi sensi con il mondo femminile, la presenza di Dulce Pontes ha costituito un raffinato contorno dal profumo mediterraneo intenso e passionale. Tre i brani eseguiti dall’icona portoghese del fado contemporaneo, tra cui la conosciuta e travolgente “Cancao do Mar”, di cui la cantante rappresenta sicuramente la più autorevole interprete di tutti i tempi.
Un concerto lungo ed “interattivo”, con coinvolgimento del pubblico, e tanti artisti in sala. Edoardo Bennato, Giosi Cincotti, Fiorenza Calogero, e la presenza omaggiata di Luigi de Magistris.
Una serata di note, passione e sentimento all’insegna della migliore tradizione partenopea.

Live report e photogallery a cura di: Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

 

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

 

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

 

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello - Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

Enzo Gragnaniello – Teatro Augusteo ph Maria Luisa Avella

 

 

 

 

L’autenticità di Enzo Gragnaniello al Teatro Augusteo di Napoli. Le foto del concerto

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

 Il Misteriosamente tour di Enzo Gragnaniello arriva al Teatro Augusteo di Napoli portando con sé un grande bagaglio di emozioni. L’artista ha portato in scena i brani tratti dal suo ultimo disco omonimo, uscito a quattro anni di distanza dal suo precedente lavoro, oltre ai suoi più importanti successi discografici. Sul palco del Teatro Augusteo, il cantautore napoletano ha concentrato l’essenza del suo concerto all’interno di una dimensione spirituale, concepita ed eseguita per entrare in contatto con il pubblico in maniera intima e viscerale. Racconti d’amore, ma anche di rabbia, le canzoni di Enzo Gragnaniello puntano dritto al cuore attraverso un ‘viaggio’ musicale intriso di suggestioni. Ospiti straordinari della serata sono stati Ornella Vanoni, Nino Buonocore e Raiz. Accompagnato da Piero Gallo al mandolino, Aniello Misto al basso, Marco Caligiuri alla batteria ed Erasmo Petringa al violoncello, Enzo Gragnaniello ha  offerto al pubblico delle vere e proprie perle come “Guardo il mare”, “Cumann’o sole”, “L’erba cattiva”, “E continuo, “Cu’mme”, “Senza voce”, “’O mare e tu”, ma anche “Rose”, “Vieneme” e “E criature”. Tanto di cappello ad un artista unico che ha tenuto un concerto intenso, autentico e prezioso. 

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello @ Teatro Augusteo ph Luigi Maffettone

 

 

 

Serenata per Roma: i poeti moderni di Mannucci incantano Villa Ada

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Si è svolto, nella tradizionale Arena Estiva di Villa Ada, domenica 19 luglio il concerto “Serenata per Roma”, curato dall’instancabile Stefano Mannucci e che ha visto coinvolta una nutrita schiera di artisti, romani e non, emergenti ed affermati..
La manifestazione è giunta alla sua terza edizione, ed è stata concepita dalla passione di Stefano Mannucci per la musica tradizionale romanesca, una passione viva ed intensa, come l’amore che lo lega alla città natale, città che sta affrontando un periodo difficile. E così quale miglior modo di farle sentire tutto l’affetto di cui si è capaci se non quello di dedicarle una serenata? Una serenata sotto il cielo stellato, come ad una giovane sposa, una serenata per conquistare o riconquistare i favori di una bella femmina troppo maltrattata, una serenata che vuole essere un augurio di ripresa alla nostra meravigliosa città, che davvero non merita l’insulto quotidiano che le viene rivolto.

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Non lo merita Roma, città ospitale per storia, multietnica per secolarità, imperiale per destinazione. Non possiamo nemmeno definirla perla, ma diamante, posto unico e irriproducibile, che nella musica ha riversato nel corso dei secoli tutti i suoi umori più autentici e popolari, tutti i suoi drammi storici e i suoi scanzonati battibecchi popolari, mettendo insieme un quadro armonico a tinte forti e decise, edulcorate qui e là da piccole sfumature di poesia pura, come la “Serenata a ponte” che Giulia Pratelli intona delicatamente dopo l’incipit dedicato ad un artista che romano non era, ma che Roma ha sempre amato come un figlio. Un figlio prematuramente scomparso, Rino Gaetano. E tra “Valzer della Toppa”, “Stornello d’estate”, “Ninna nanna” di Trilussa, “Un tempo piccolo”, “Tirollallero”, “Ciumachella de’ Trestevere”, “Sora Rosa”, la rosa di artisti si è cimentata in un repertorio che da secoli commuove chi a Roma è nato, come chi qui ha trovato un’adozione calda e protettiva.

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Non ci si poteva esimere dall’ospitata aella cugineria, i valenti e melodici partenopei , immensamente rappresentati da Enzo Gragnaniello che, scusandosi preventivamente per l’accento, ha intonato alla perfezione un brano di Franco Califano, calzante al suo timbro come un abito di sartoria, “Io bevo e me ‘mbriaco”, accompagnato da un mandolino d’eccezione, di nome Piero Gallo. E questo dopo aver scaldato il pubblico duettando con Dolcenera nell’interpretazione di quella che è a mio avviso una delle più belle canzoni peninsulari di tutti i tempi, “Cu ‘mme”.

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Dolcenera ha bissato un successo di Gabriella Ferri, “Sempre”, già proposto in una precedente edizione, interpretandolo con voce graffiante e commossa, e con un’intensità che la cantante trasteverina avrebbe encomiato.
Momento topico della serata l’esibizione degli Ardecore, gruppo oramai ben conosciuto ed affermato a pieno titolo nel panorama musicale indigeno, per aver restituito in una chiave “Rock” alcuni capolavori musicali, come “Sinno’ me moro”, che le generazioni non più giovanissime identificano nella figura di Alida Chelli, prima e inarrivata interprete di un brano che suo padre sembrava aver scritto proprio per Lei.

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

E così tra una “Vecchia Roma”, e un “Fiore de Gioventù” fa capolino un intenso Zibba a donarci in duetto “Come te posso ama’”, una delle canzoni forse più antiche della tradizione musicale capitolina.
A Zibba una nota di merito speciale, quella di averci regalato, proprio nel giorno della ricorrenza, una personale interpretazione, quasi una rappresentazione, di “San Lorenzo” di De Gregori. La scrivente, figlia di un superstite di quella tragedia, e legata a quella data da un genetliaco che rappresenta una sfida alla crudeltà della guerra, non ha trattenuto le lacrime.

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

E così, sia fatta anche la gloria delle nuove e nuovissime generazioni. Gianmarco Dottori, il ritrovato e sorridente Francesco Spaggiari, Livia Ferri, Diana Tejera, Frank Head, Flaminio Maphia, Kaligola, Erica Mou, Stag, The Niro, Jacopo Ratini, Filippo Graziani, insomma un affollatissimo palco, per una serata che ci resterà nel cuore. Come nel cuore deve restare una appassionata serenata.
Attendiamo un’edizione autunnale, a tinte calde, per quella che ci auguriamo diventi una piacevole consuetudine a mantenere vivo un repertorio che sarebbe un delitto perdere.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

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Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

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Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Villa Ada ph Roberta Gioberti

“Guardo il mare”, il nuovo singolo di Enzo Gragnaniello. La recensione

enzo gragnaniello

“Guardo il mare” è il nuovo singolo del noto cantautore napoletano Enzo Gragnaniello. Un canto di bellezza e di dolore, la descrizione di un mondo deturpato da un’umanità alienata ed alienante. Un brano che rappresenta il frutto delle profonde e delicate intuizioni di un animo abituato a riflettere sui mali e sulle preziosità che, da sempre, caratterizzano un territorio peculiare e fin troppo spesso martoriato. Sonorità dolci, tipicamente mediterranee, arricchite dal morbido fascino della chitarra di Gragnaniello, danno vita ad un testo controverso, pensato per mettere in risalto brutture e contraddizioni di un mondo che, invece di sedurci, ci rende tristi e spaesati. La profondità e la maestosa immensità del mare si contrappongono, infatti, ad una realtà distrutta da “chi ha fatto soltanto schifezze”.

Enzo Gragnaniello Ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello Ph Luigi Maffettone

Guardare le onde del mare, in eterno circolo, ci aiuta a cercare una speranza  aldilà di un orizzonte ancora in grado di offrirci l’occasione di redimerci  e di ritrovare la nostra essenza più intima. In “Guardo il mare” Gragnaniello non fa sconti a nessuno: condanna e punta il dito senza troppe premesse, i suoi affondi sono lame implacabili che si scagliano contro gli imbroglioni, contro le “cape malate”, contro chi parla solo della crisi e della gente uccisa ma soprattutto contro chi lucra sulle disgrazie che annebbiano i sogni delle nostre caduche anime malandate.

Enzo Gragnaniello Ph Luigi Maffettone

Enzo Gragnaniello Ph Luigi Maffettone

Enzo, dall’alto della sua pluridecennale esperienza artistica, riesce a mettere nero su bianco una perplessità latente, quel “non voglio parlare”, cantato con ferma impenitenza, esprime tutta la voglia di lasciarsi il male alle spalle, lui, che è nato a vico Cerriglio, il vicolo più stretto di tutta Napoli, conosce bene i limiti e le possibilità dell’animo umano e, proprio per questo, ha sentito l’esigenza di esporsi per metterci a nudo di fronte a noi stessi e credere ancora in una redenzione tuttavia possibile.

Raffaella Sbrescia