Giusy Ferreri live al Teatro Nazionale di Milano: grinta e adrenalina per una festa in famiglia

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Reduce da un’annata di rinascita artistica, giunta sulla scia del grande successo riscontrato da “Roma –Bangkok” prima, e da “Volevo te” poi, Giusy Ferreri si è esibita in concerto al Barclays Teatro Nazionale di Milano mostrando carica, entusiasmo e adrenalina. Al centro della scaletta proposta al pubblico tutti i grandi successi della propria discografia, prontamente racchiusi in “Hits”, la raccolta recentemente pubblicata per Sony Music. Avvalendosi di una band affiatata e di nuovi ricchi arrangiamenti, impreziositi dalla presenza di un violino elettrico, la Ferreri ha subito sfoderato i brani più noti come “Volevo te”, “Novembre” e “Come un’ora fa”, spazio anche per “Rossi papaveri”, “Il mare immenso”, “Respiro”. Particolarmente intensa l’interpretazione di “Stai fermo lì”. Il trasporto, l’ardore e la passione di Giusy Ferreri sono riusciti a colmare anche alcune piccole sbavature dettate dalla necessità di rodaggio di questo nuovo tour che rimette in gioco un’artista che più volte ha dimostrato di sapersi mettere in gioco senza riserva alcuna.

Giusy Ferreri

Giusy Ferreri

Questo nuovo e importante capitolo della sua carriera rappresenta anche uno stimolo ed un bacino di risorse da cui attingere per quello che potrà essere il suo album di inediti. Tornando al live meneneghino, Giusy ha divertito, emozionato, sedotto il pubblico con “La scala”, “Nessuno come te mi sa svegliare”, “Piccoli dettagli”, “Noi brave ragazze”, l’immancabile “Roma Bangkok” e la più recente “Prometto di sbagliare”. Disinvolta e spontanea, la cantante ha riproposto anche la sua versione della cover “Il cielo è sempre più blu” e “Il party”, brano apripista della sua carriera musicale. Carica di contenuti e di emozioni anche l’ultima parte del concerto in cui Giusy ha deliberatamente voluto inserire tutti i tasselli necessari per completare il suo personalissimo puzzle musicale: “Ti porto a cena con me”, “Inciso sulla pelle” e “Non ti scordar mai di me”. A sipario ormai calato, la cantante è infine scesa in platea sulle note di  Volevo te” e “Roma Bangkok” per chiudere al meglio una festa in famiglia.

Raffaella Sbrescia

Giusy Ferreri presenta Hits: una raccolta per ripartire con nuovo slancio e tre ottimi inediti.L’intervista

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Esce oggi per Sony Music “Hits”, il best of che raggruppa i successi di Giusy Ferreri e li unisce a 3 brani inediti, a partire dal singolo “Volevo te”. La raccolta rappresenta una buona occasione per apprezzare alcune buone produzioni del repertorio dell’artista che, dal 2008 ad oggi, si è sempre messa in gioco con audacia ed intraprendenza mantenendo intatta una coerenza di fondo.  Sulla scia del clamoroso successo riscontrato Roma-Bangkok, in duetto con Baby K, Giusy Ferreri ritrova l’entusiasmo e, dopo averlo dimostrato nei nuovi brani, lo ha ribadito anche a parole durante l’ intervista rilasciata negli uffici della Sony a Milano.

Come mai hai scelto di pubblicare un greatest hits e non un album con soli inediti? 
La scorsa primavera stavo iniziando a lavorare all’album di inediti, poi il grande successo di Roma-Bangkok ha preso il sopravvento e ho preferito fare un punto della situazione su ciò che era successo fino ad allora, ho pensato che questo potesse essere il momento migliore per ripercorrere tutta la mia carriera, per me è stata una fortissima spinta emotiva e siamo stati tutti d’accordo nel voler portare avanti questo tipo di progetto.

Questa raccolta potrebbe essere considerata come un modo per riaffermarti?

Sempre partendo dalla grande gratificazione data dal successo di “Roma- Bangkok”, ho ritrovato un fortissimo entusiasmo e una grande voglia di apertura nell’affrontare questo percorso, un pò come quando lavorai con Ferro e Canova. All’epoca avevo voglia di confronto e di lavorare in team. Mi avevano proiettato in una dimensione pop d’avanguardia e quest’estate ho ritrovato quel tipo di spirito, ho pensato a quanto sono stata fortunata in questi anni ad aver provato diverse esperienze confrontandomi con  diversi produttori: Corrado Rustici, Marco Trentacoste e, in quest’ultimo periodo Fabrizio Ferraguzzo, con cui sto lavorando all’album di inediti. Con lui abbiamo trovato una formula pop con ritmiche incalzanti immaginando degli spettacoli live che potessero essere molto energici. Ho voluto conoscere giovani autori, ma soprattutto Fortunato Zampaglione, autore di “Volevo te”, a questo proposito avevo le idee piuttosto chiare: pensavo proprio di presentarmi al pubblico con un brano che potesse rappresentare l’evoluzione di “Novembre”, un brano malinconico con sfumature anni ’80.

Con quale criterio hai scelto i brani inseriti in questa raccolta?

Siccome era molto difficile realizzare questo tipo di scaletta e i brani del passato dovevano essere 17, ho preferito avvalermi dell’esperienza della direzione artistica che mi ha affiancato in tutti questi anni. Sono felice che siano riaffiorate alcune canzoni che in questo nuovo contesto hanno la possibilità di essere valorizzate. Probabilmente ne manca ancora qualcuna ma rischiavamo di togliere coerenza al progetto. In questo senso  un brano come “Rossi papaveri” ha preso il sopravvento su “ La bevanda ha un retrogusto amaro” che, sebbene affronti sempre una tematica sociale, risulta più aggressiva rispetto alla stessa “Rossi papaveri” che, pur affrontando un argomento delicato, risulta un inno alla vita.

Ci parli degli altri due inediti?

Daniele Magro in “Come un’ora fa” è riuscito a racchiudere nelle strofe una modernità vicina al mondo hip hop. Come? Svelando nell’apertura degli incisi sonorità più fedeli alla malinconia di una “Non ti scordar mai di me”. Poi, visto che ho adorato il coinvolgente ritmo reggaeton di “Roma-Bangkok”, mi sono innamorata subito di “Prometto di sbagliare”: mi piace tanto il testo, mi rappresenta tantissimo per l’approccio che ho sia in campo musicale che nei rapporti umani in generale.

Com’è arrivata “Roma Bangkok”?

Ero in studio di registrazione, stavo provinando alcuni brani poi è arrivata questa proposta di duetto con Babi K che conoscevo già soprattutto perché anche lei ha lavorato con Ferro e Canova.  L’avevo seguita anche sui canali tv dove intervistava i cantanti in qualità di veejay per cui mi sono subito esaltata pensando alla sua personalità e originalità.  Il brano mi è parso subito semplice, orecchiabile , coinvolgente, mi ha ricondotto alla spensieratezza di una mia canzone come “Il Party”, ho pensato istintivamente che potesse riscontrare dei risultati importanti.

Quale sarà il filo conduttore del tuo nuovo album?

Il filo conduttore sarà l’idea di avanguardia e modernità. Con “Roma Bangkok” mi sono affacciata ad una nuova dimensione. I lavori sul nuovo disco sono già iniziati nei mesi scorsi, mi sono confrontata con giovani autori: durante alcune sessioni abbiamo provato a scrivere insieme, in altre mi sono limitata ad ascoltare il loro repertorio. In altre ancora qualcuno aveva scritto pensando a me senza conoscermi direttamente. Poi dal confronto reale sono nati brani che mi hanno stupito perché hanno carpito cose della mia personalità che forse io avrei messo in musica in maniera meno efficace. Sono già innamorata di alcune canzoni realizzate.

C’è qualcosa di cui ti sei pentita in questi anni o che rifaresti in modo diverso?
Mi sono tolta la soddisfazione di realizzare tutto quel che volevo e sicuramente ripercorrerei nello stesso modo ogni cosa.

Giusy Ferreri

Giusy Ferreri

Che rapporto hai con i fan?

Per quanto riguarda l’uso dei social mi sto aggiornando, sto cercando di introdurmi in questo nuovo modo di comunicare ma in generale mi piace il confronto diretto con i fan, ritengo che sia molto gratificante nei confronti di persone che mi danno tanto affetto e sostegno. A volte ci scambiamo delle telefonate, ci scriviamo su Whatsapp, ci aggiorniamo a vicenda, abbiamo un reale rapporto d’amicizia.

Com’è nata l’idea della copertina del disco?

In questi anni mi sono sempre divertita a giocare molto con la mia immagine. Ad un certo punto ho sentito di aver completato un certo di manifestazioni, ho pensato alla mia età e ho voluto mostrarmi in una veste più elegante. La rosa rimanda sia alla mia sensualità che ai tratti più spigolosi della mia personalità.

Che consiglio daresti ai giovani di oggi?

Quello che avrei dato a me stessa, ovvero vivere le esperienze con una mentalità predisposta al confronto e all’apertura. La voglia di potersi scoprire anche sotto aspetti differenti e di non prenderli come allontanamenti dalla  propria personalità se non come una ulteriore sfaccettatura che appartiene comunque alla propria personalità . Ricordo che “Il party” era frutto di 3 anni  di lavoro in cui stavo provando a confrontarmi con varie case discografiche. La mia scrittura era introspettiva e con un certo peso, poi ho avuto l’idea di racchiudere tutte le tematiche che amavo affrontare all’interno di un brano più frivolo ed eccola là: la formula magica. Fu la mia prima vera occasione anche se i consensi non furono così importanti. L’apertura più grande è arrivata con X Factor è da lì che sono arrivate man mano grandissime opportunità. Mi sono riscoperta e ho capito che si stava aprendo un mondo nuovo.

Raffaella Sbrescia

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Hits – Tracklist

Volevo te (inedito)

Come un’ora fa (inedito)

Prometto di sbagliare (inedito)

Roma-Bangkok – Baby K feat. Giusy Ferreri

Non ti scordar mai di me

Novembre

Il mare immenso

Ma il cielo è sempre più blu

La scala (The ladder)

Ti porto a cena con me

Piccoli dettagli

Stai fermo lì

Noi brave ragazze

L’amore e basta feat. Tiziano Ferro

Cuore assente (The la la song)

Aria di vita

Rossi papaveri

Nessuno come te mi sa svegliare

Il mare verticale

Il party