Concertone Primo Maggio Roma: al lavoro per la pace

Il Concertone di San Giovanni torna in piazza, dopo due anni di assenza, e lo fa con tutta l’energia, l’impegno, l’entusiasmo e la scenografia che si devono ai grandi ritorni.
Nell’ entrare in Piazza San Giovanni, e nella sua atmosfera festosa, sembra quasi che questi due anni di difficoltà e restrizioni non siano trascorsi: però lo sono e non possiamo dimenticarcene.
Non è il caso di addentrarsi nel merito delle performances degli artisti, delle scelte della Direzione Artistica, della qualità della musica. C’è sempre chi sarà contento e chi invece muoverà delle critiche. Anche perché questa manifestazione musicale oramai consolidata nel tempo tutto può essere definita, meno che un momento di riflessione e di celebrazione, soprattutto sulle problematiche del mondo del lavoro, mondo che sicuramente in questi due anni ha subito delle notevoli difficoltà in tutti i settori, e in molti fa fatica a entrare nuovamente a regime.
Insomma di spunti ce ne sarebbero per portare in piazza un discorso diverso dal solo fare musica, a prescindere dal genere di musica, e sicuramente nell’ambito di una manifestazione che si tiene in un giorno celebrativo sarebbe auspicabile e opportuno. Tuttavia è altrettanto opportuno cogliere un aspetto diverso del Concertone, aspetto che è andato sempre più delineandosi nel corso dell’ultimo decennio.
Il suggerimento ce lo dà la piazza: giovane, molto giovane, colorata, più composta rispetto alle precedenti edizioni, e tanto desiderosa di lasciarsi alle spalle problemi, difficoltà, restrizioni che hanno caratterizzato le nostre vite soprattutto nel corso degli ultimi due anni, e di fare il carico di spensieratezza.
La musica è per lo più quella della generazione più fresca: i ragazzi che mi sono di fianco sanno tutto di artisti di cui ignoro l’esistenza. Si entusiasmano, saltano, sono felici. A mia volta cerco di raccontare loro chi sia e cosa faccia Marco Paolini, e ascoltano. Lo scambio è divertente, ci offriamo a vicenda del cibo, io di qua loro di là dalla transenna. Insomma, voglia di divertirsi, ma anche la disponibilità ad aprire fessure attraverso le quali far passare qualcosa di più articolato. Un Primo Maggio troppo impegnativo probabilmente lo rifiuterebbero.
E se la musica non è sempre in linea con quella che la generazione dei Miti ha come punto di riferimento, poco importa: avranno tempo per assorbirla. Il tempo a noi un poco più anziani invece sfugge, e forse proprio sforzandoci (lo ammetto per me è uno sforzo), di entrare nel loro mondo, potremmo impiegarlo proficuamente per comprendere anche noi stessi oggi, eterni ventenni cosparsi di rughe.
La Signora Vanoni, commovente al punto che è giusto valutarne la presenza e non la performance, porta sul palco un brano da brividi, che in passato fece parte del suo repertorio, e viene acclamata all’unanimità.
Max Pezzali è attesissimo. E forse è il giusto anello di congiunzione generazionale, tra noi su con gli anni che cominciavamo, ai tempi degli 883, a concederci qualche digressione sul pop commerciale senza troppi sensi di colpa, e loro che invece hanno attinto principalmente dal pop, per evolversi nel rap e nella trap.
Tuttavia un momento che mette a tacere tutti e catalizza l’attenzione senza sé e senza ma è quello dedicato al ricordo di Gino Strada, per il quale pochi giorni fa al teatro Argentina, con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma si è tenuto un acclamato e commovente evento commemorativo.
strada PH  Roberta Gioberti
Su Gino Strada e sul suo operato nessuno ha nulla da ridire. Lo conoscono i giovani, i meno giovani. Ne riconoscono il ruolo e l’importanza. E soprattutto si riconoscono sotto un motto: non esiste una guerra buona. E se anche soltanto questo valore restasse impresso a fuoco nelle anime e nelle coscienze degli uomini e delle donne che verranno, beh, potremmo scegliere qualsiasi accompagnamento musicale e andarne fieri.
Insomma, per i contenuti politici e sociali ci sono le piazze e la quotidianità.
Il Concertone oramai è diventato una sorta di regalo che viene fatto in un giorno che andrebbe celebrato ogni giorno. Perché il diritto al lavoro, che sia dignitoso, retribuito, contrattualizzato, non si rivendica il Primo Maggio: si rivendica 364 giorni l’anno. E la riflessione nasce naturale: “hanno rappresentato realmente un momento di valorizzazione del mondo del lavoro tanti anni di Primo Maggio vissuti all’insegna di una imprescindibile componente politica?”.
I fatti lo negano, per quanto possiamo ricordarli, giustamente, con nostalgia. Tanti ragazzi venuti dal centro sud, che forse non avranno i soldi per andare a sentire Mengoni o Coez, hanno approfittato dell’occasione.
Scevri da sofismi, prendiamoci il dono, facciamone tesoro, eliminiamo la retorica delle commemorazioni, e, passata la festa, cominciamo a parlare di diritti, e soprattutto di Pace: il tempo per la musica di “qualità”, quella che molti rimpiangono, arriverà anche per loro, i quindicenni di oggi: noi ne siamo stati fortunati contemporanei, insieme ai tempi migliori che l’hanno accompagnata, e questo dovrebbe bastarci.
Roberta Gioberti
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Primo Maggio Roma: le riflessioni del giorno dopo

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

Come ci si sente nel giorno del Primo Maggio in Italia? Quali sono i sentimenti e i pensieri che provano a farsi largo nella testa nel giorno in cui appare in maniera tanto, troppo vistosa la condizione di totale incertezza e precariato in cui siamo piombati ormai da anni? Ho provato a chiedermelo tutto il giorno. Ho provato a chiedermelo fin dal momento in cui mi sono alzata alle 5.45 per andare proprio a lavorare e ho continuato a farlo, come faccio ogni giorno, per tutto il giorno. Ad oggi, in Italia, non abbiamo proprio niente da festeggiare, i diritti sono sempre più un miraggio lontano, un ideale perduto. Le tutele dei lavoratori o aspiranti tali sono sempre meno e chi prova a tenerselo stretto un lavoro, è costretto a tenere la bocca chiusa in nome di una quotidianità sempre più priva di qualunque certezza. In un contesto umorale come quello appena descritto, si alternano in Italia manifestazioni, più o meno rilevanti, che vorrebbero ancora comunicarci dei messaggi ed esortarci a credere nel futuro. Tra tutte c’è il famoso “Concertone del Primo Maggio” a Roma che, per l’edizione 2017, ha visto tutto lo staff di iCompany e Massimo Bonelli impegnato a cercare di svecchiare un po’ tutto il programma. L’intenzione era quella di individuare le realtà musicali che nell’ultimo anno sono riuscite a conquistare l’interesse del pubblico attraverso dei contenuti di rilevanza socio-culturale e, sebbene nella pratica ci siano state diverse incongruenze, è importante evidenziare lo sforzo produttivo in un momento storico che invoglia a fare esattamente l’opposto. Sono stati in tanti a spalmare cemento sui cantanti ospiti sul palco di Piazza San Giovanni, altrettanto numerosi coloro che hanno sottolineato che il vero Primo Maggio è quello di Taranto ma la verità è che ormai è diventato troppo facile gettare fango sul prossimo. Certo, sono stati in pochi a spendere parole realmente significative e sensate dall’alto di quel palco: su tutti mi sento di mettere in evidenza il maestro Edoardo Bennato che, nella sua essenza di rocker, ha spiegato in maniera precisa e puntuale, lo stato delle cose nel nostro Paese, anche a dispetto della pubblicità mandata dalla Rai proprio durante la sua esibizione. I più contestati sul web sono stati i ragazzi de Lo Stato Sociale che, a dirla tutta, si sono resi protagonisti di un’esibizione troppo spettacolarizzata, a fronte di diverse imperfezioni tecniche. Deludente anche l’esibizione degli Ex –Otago e Luci della Centrale Elettrica per grossi problemi di intonazione. I riscontri migliori sono stati ottenuti da artisti come Bombino, Motta, Brunori Sas ed Ermal Meta, capaci di farsi strada nel cuore del pubblico solo con la forza delle loro parole. Discorso a parte per Francesco Gabbani, ormai artista dell’anno. Nonostante la sua ferma scelta di non entrare in discorsi politici, la sua “Occidentali’s Karma” ha un testo in grado di fotografare in modo arguto e intelligente il modus vivendi che ci ha portato alla deriva. Apprezzatissimi anche gli Editors, sfumati dalla tv e quindi molto penalizzati i Public Service Broadcasting sul palco romano in chiusura di concerto. Aldilà dei giudizi facili e delle congetture, il ragionamento che rimane da fare a luci spente è capire cosa riescono a lasciarci eventi come questo, cosa riesce a comunicarci la musica, come può aiutarci a trovare un barlume di speranza in un contesto politico, economico e sociale sempre più arido, sterile e incurante degli interessi dei più giovani. L’Italia ha bisogno di un nuovo slancio culturale, di un movimento di rivoluzione che parta proprio da chi, sentendosi sopraffatto dal sistema, ha rinunciato a lottare per i propri diritti e per il proprio futuro.

Raffaella Sbrescia

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

Primo Maggio 2017 Roma ph PixellmusicPrimo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

 

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

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Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

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Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

Primo Maggio 2017 Roma ph Pixellmusic

 

 

 

 

 

Artù: “Canto quello che sento senza mai perdere la speranza”. Intervista al cantautore romano

Artù ph Gabino Curtidor

Artù ph Gabino Curtidor

Dopo l’uscita dell’album “Tutto Passa”, il cantautore romano Artù, al secolo Alessio Dari, si prepara ad esibirsi sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma. Lo abbiamo incontrato nel pieno di una intensa sessione di scrittura di nuove canzoni. Ecco cosa ci ha raccontato questo artista libero.

Intervista

Ciao Artù, come stai e come hai vissuto dopo la pubblicazione di “Tutto Passa”?

Sono molto carico, sto pensando al nuovo album e mi sto dedicando alla scrittura di nuove canzoni. Sto scrivendo tra un concerto e l’altro ma è in questo periodo in particolare che sto cercando di mettere nero su bianco tutto quello che ho vissuto in tour.

In qualità di appassionato osservatore, ci sono emozioni o persone che ti sono rimaste nel cuore e che cercherai di riportare nei tuoi testi?

Le facce che ho visto e le emozioni che ho provato sono solo la punta dell’iceberg di quello che per me ha rappresentato il mio primo vero tour. Mi ha sorpreso vedere tanti bambini ai miei concerti, forse perché le mie canzoni sono sì semplici ma anche molto crude. Un’altra testimonianza importante è stata quella di un signore di 85 anni che mi ha detto di conoscere tutte le mie canzoni; la musica è un linguaggio universale, non mi aspettavo assolutamente niente di tutto questo. Mi ricorderò sempre anche di una ragazza che una volta, a fine concerto, è venuta a salutarmi e poi abbracciandomi si è messa a piangere perché le succede spesso di ritrovarsi in quello che scrivo. Tutte queste cose mi caricano di responsabilità ma mi danno anche tanta forza e tanta energia creativa. Se non avessi fatto questo tour, non avrei scritto queste canzoni nuove. Se faccio questo lavoro è sempre per stare a contatto con la gente.

Quando scrivi non vai alla ricerca del ritornello, scrivi per la gente ma anche per dare un senso a quello che senti dentro. Cosa significa essere fuori dagli schemi?

Significa essere liberi. Quando scrivo non penso mai se la canzone potrà piacere alla gente, scrivo quello che mi viene. L’unica cosa di cui tengo conto sono gli occhi delle persone che mi ascoltano ma in linea di massima scrivo quello che sento.

Come sei nella vita di tutti i giorni, quali sono le cose che catturano la tua sensibilità o che semplicemente ti divertono?

Sono un mezzo disastro! (ride ndr). Sono disordinato, mi dimentico tutto, non ho tempo, mangio male, sono nevrotico, non è facile starmi dietro però ho tanti amici con cui mi diverto molto. Diciamo che in generale non sto in linea con la vita e questo mi spinge a chiudermi. Se non ci fosse stata la musica, sarebbe stato molto difficile inquadrarmi. Leggo molto, mi piacciono gli scritti di Cesare Pavese. Sono un malinconico sensibile, vedo sempre speranza in tutto, quella non mi manca mai. Soprattutto non perdo la speranza e la fiducia nell’uomo.

Cos’è che ti dà speranza nell’uomo contemporaneo?

Alla fine siamo sempre degli esseri umani, le guerre e la crisi mondiale non dipendono da tutti ma da pochi uomini che hanno il potere di condizionare i nostri destini.

Qual è il tuo rapporto con la città di Roma?

Il momento è complesso anche se chi vive a Roma tutti i giorni non vede tutta la “merda” che si vuole mostrare a tutti i costi. Come dico sempre, la colpa è di pochi ma siamo sempre tutti noi a rimetterci. Roma non funziona bene, per carità, ma è anche una città molto grande e non è facile da gestire. Roma è grande quanto la Svizzera, non è possibile governarla alla perfezione, non si risolverà mai tutto, eppure io la amo, poi la odio, poi la ri-amo: come tutti i grandi amori, non sarebbe un amore grande se un po’ non mi facesse soffrire.

Come vivi l’annuncio della tua partecipazione al concerto del Primo Maggio?

Per me che sono di Roma, quel palco me sono sempre visto davanti, starci sopra sarà il più bel momento della mia vita.

Raffaella Sbrescia

Tutto passa: Acoustic Version

http://vevo.ly/hziYed

 

‘Più Valore al Lavoro: Contrattazione Occupazione Pensioni’: tutto pronto per il concerto del Primo Maggio a Roma

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Tutto pronto per il “concertone” del Primo MaggioRoma.  Il tradizionale appuntamento promosso come sempre da Cgil, Cisl e Uil, dal 1990 raduna nel giorno della Festa dei Lavoratori migliaia di spettatori in una delle piazze più importanti della capitale, Piazza San Giovanni in Laterano, per otto ore di musica no stop. Il tema di quest’anno è ’Più Valore al Lavoro: Contrattazione Occupazione Pensioni’. Ad affiancare  Luca Barbarossa, per la prima volta salirà sul palco da conduttore, sarà Mariolina Simone, conduttrice radiofonica e televisiva.

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

 Ecco l’elenco degli artisti che saliranno sul palco: Skunk AnansieMax Gazzè, Vinicio Capossela con i Calexico, Asian Dub Foundation, Salmo, Marlene Kuntz, Tiromancino, Fabrizio Moro, Gianluca Grignani, Coez, Bugo, Dubioza Kolektiv, Tullio De Piscopo, Raiz-Mesolella-Rossi, Gary Dourdan feat. Nina Zilli, Nada con a Toys orchestra, Perturbazione feat. Andrea Mirò, Bandabardò con Gaudats Junk band, Mau Mau, Ambrogio Sparagna, Peppe Barra, Rezophonic, Modena City Ramblers & Fanfara di Tirana, Eugenio Bennato, Maldestro, Thegiornalisti, Orchestra Operaia per Remo Remotti con Petra Magoni, Massimiliano Bruno, Stefano Fresi, Max Paiella, Anna Foglietta, Michela Andreozzi e Carlotta Natoli, Enzo Avitabile, Tony Canto con Faisal Taher, Miele, il Parto delle Nuvole Pesanti, Med Free Orkestra con Roberto Angelini e Matteo Gabbianelli dei Kutso, Blebla e Santino Cardamone. In particolare rilievo duetti inediti come quello tra Capossela-Calexico, Modena City Ramblers e la Fanfara di Tirana. La manifestazione musicale andrà in onda, in diretta televisiva dalle ore 15.00 a mezzanotte su Rai 3 e sul canale 501 HD.

 Le prime foto scattate dall’inviata Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma - I preparativi ph Roberta Gioberti

Primo Maggio Roma – I preparativi ph Roberta Gioberti

 

 

 

Prorogata la scadenza di 1MNext, il contest del Primo Maggio dedicato ai nuovi artisti

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1MNext è il contest del Concerto del Primo Maggio di Roma dedicato ai NUOVI ARTISTI.

Il bando di concorso dell’1MNext 2016 è già on-line sul sito del Concerto del Primo Maggio www.primomaggio.net/1mnext e la sua scadenza (prevista per il 19 febbraio) viene invece prorogata fino alla mezzanotte del prossimo 29 febbraio 2016.

Il Concerto del Primo Maggio apre le porte anche al circuito dei Live Club italiani attraverso l’avvio di una partnership con il  Circuito KeepOn LIVE con l’intento di dare ancora maggiore spazio ai nuovi progetti artistici e alla musica realmente suonata. Parallelamente all’1MNext, infatti, vengono coinvolti i direttori artistici dei maggiori live club italiani. Saranno loro ad indicare – entro il 19 marzo 2016 – le migliore proposte live del 2016. Ogni Direttore Artistico, a suo insindacabile giudizio e mettendoci la faccia, nominerà infatti l’artista di riferimento della sua area territoriale, il migliore a suo avviso. Gli Artisti così individuati saranno poi valutati dalla Giuria di Qualità dell’1MNEXT e dalla giuria popolare tramite voto online che decreterà anche i TRE ARTISTI VINCITORI della sezione Live Club.

I tre artisti selezionati della Sezione Live Club si aggiungeranno quindi ai finalisti decretati dal Contest 1MNEXT e, assieme a loro, si esibiranno alle finali nazionali dell’1MNext durante le quali saranno scelti i tre artisti che calcheranno il palco di Piazza San Giovanni.

Primo Maggio 2015: un quarto di secolo per il “Concertone” di Roma. Il commento e le foto dell’evento

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Se n’è parlato tanto, dappertutto e in ogni modo. Il “Concertone” del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma ha riunito 700 mila anime ed un fottìo di artisti chiamati ad esprimere un messaggio in linea con un tema chiave del nostro vivere quotidiano: il lavoro. Se è vero che le polemiche sono destinate ad alimentare un focolaio sempre acceso, è la pelle di chi il lavoro non ce l’ha che brucia di più. Croce e delizia del genere umano il lavoro rappresenta, ad oggi, il motore di una società agonizzante che, nell’arte e nella musica, prova ad individuare fonti di ispirazione, energia per lottare, linfa per sopravvivere. Qui non affronteremo il dualismo tra la manifestazione di Roma e quella di Taranto, vorremmo concentrare il focus analitico sulle ragioni che ci portano a riunirci sotto dei grandi palchi per ascoltare musica senza, tuttavia, provare a far sentire la nostra voce in maniera forte, decisa, concreta. La voglia di condivisione, di credere in alcuni valori, di restituire dignità a chi di lavoro ha fame, soffre, muore dovrebbe smuoverci dall’interno, invece è più comodo criticare chi, con sacrificio sudore ed impegno, ha portato avanti un’iniziativa che oggi compie 25 anni e che, seppur migliorabile, rappresenta ancora un piccolo baluardo di speranza.

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Qui non decideremo chi è stato più bravo, più polemico, più populista, più paraculo, non siamo in grado di sputare sentenze e giudizi, qui vi diremo che questo Concerto ha saputo riunire alcune grandi realtà musicali italiane, e non, per provare a lanciare dei messaggi fruibili e consistenti. Potremmo argomentarne per ore invece concluderemo  sottolineando che ciò che più ci manca è lo spirito di riflessione, la voglia di fare per davvero qualcosa per noi stessi, intesi come comunità che condivide gli stessi spazi, gli stessi interessi, le stesse prospettive di vita. Forse risulta più comodo demolire i tentativi altrui con le parole, con le spranghe, con fiumi di cattiveria gratuita ma quello che si evince da questo modus operandi è soltanto un triste masochismo ed uno squallido nonché spasmodico amore per uno share orrorifico da usa e getta. Svegliamoci, tutti, ora.

Raffaella Sbrescia

Ecco la photo-story a cura di Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

 

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

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Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

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Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

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Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

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Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

 

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

 

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

 

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

Concerto Primo Maggio Roma ph Roberta Gioberti

 

 

Concerto Primo Maggio a Roma: tutto sulla conferenza stampa di presentazione

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Primo Maggio a San Giovanni – Conferenza Stampa

Si è svolta il 23 maggio alle 12 presso la sala A della sede Rai di Viale Mazzini 14, la conferenza stampa di presentazione del Concertone del primo maggio che anche quest’anno, come accade oramai da 25 anni a questa parte, vedrà protagonista la storica location di piazza San Giovanni a Roma.

La conferenza, mediata dal capostruttura RAI Luca Mazzà, ha visto la partecipazione, di fronte ad una nutrita componente del panorama giornalistico italiano, dei tre rappresentanti sindacali Carmelo Barbagallo, (Uil), Gianna Fracassi (Cgil) e Giovanna Ventura (Cisl), del direttore di RAI 3, Andrea Vianello e degli organizzatori Carlo Gavaudan e Massimo Bonelli.
Assente la conduttrice, Camila Raznovich, bloccata a letto da una forte influenza, che, raggiunta al telefono, saluta la platea con un romanissimo “Rosico molto di non poter essere con voi”.

Agli interventi di Vianello, che pone l’accento sul lungo sodalizio che lega RAI 3 alla manifestazione, e a quelli dei tre rappresentanti sindacali, concordi nel convenire che, oggi, alla parola “Lavoro” dovrebbe affiancarsi, se non sostituirsi quella di “Solidarietà”, fa seguito la presentazione dello spot, in anteprima per la stampa.

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Sarà un concerto ricco di eventi, e di partecipanti, a partire dai conduttori che affiancheranno Camila Raznovich,: Vincenzo Mollica, Carlo Massarini, Paola Maugeri, Enrico Silvestrin, Francesco Pannofino, Dario Vergassola,Claudio Santamaria, Paolo Rossi.

Primo Maggio Roma- Conferenza stampa ph M.L.Avella

Primo Maggio Roma- Conferenza stampa ph M.L.Avella

Prende la parola Massimo Bonelli, responsabile del nuovo team organizzativo, insieme a Carlo Gavaudan: “Abbiamo lavorato ad un cast eterogeneo, tocchiamo tutte le forme musicali. Faremo scelte in scaletta abbastanza particolari. Cose sicure alternate a scommesse. Il PrimoMaggio deve avere ancora un ruolo di pioniere per la nostra musica.”
E proprio a conferma di ciò, sul palco è prevista l’esibizione dei tre finalisti del contest dedicato agli artisti emergenti 1MNEXT. Al momento in gara ci sono 12 artisti, ossia Bamboo, Fiori di Cadillac, Gianni Chillà, I figli dell’officina, I musicanti del vento, La Rua, Le stanze di Federico, Metrò, NiggaRadio, Plaza, Sula Vetrebianco, Toromeccanica.
A loro il nostro “in bocca al lupo”.

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Molte le domande relative a quelli che saranno i costi della manifestazione e gli inquadramenti del personale che vi prenderà parte.

Gavaudan specifica: “Chi lavora direttamente con noi è inquadrato in Enpals. Altri hanno inquadramento analogo per altre società. Nostra attenzione forte è su questo tema. Il controllo in questo senso è molto attento. Ci saranno, naturalmente anche dei volontari, cui forniremo comunque una copertura assicurativa e contributiva”. 
I costi del Concertone? “Siamo novelli, siamo ancora alla rincorsa della copertura dei costi. Ci riserviamo di dare informazioni dettagliate. Ci sono aziende che intervengono anche per il catering”.

Circa la presunta rivalità con la manifestazione che si terrà a Taranto, Bonelli replica: “C’è grande cordialità con loro, ci siamo abbracciati e fatti gli auguri con Roy Paci. È una montatura quella della rivalità”. Insomma, sembra tirare un’aria di rinnovamento sulla kermesse romana che, sicuramente non vuole porsi come assoluta o prevaricante formula di celebrazione del Primo Maggio in musica, ma che indiscutibilmente vanta il primato, in termini temporali, rispetto a tutte le manifestazioni che si terranno in questa data nelle varie piazze delle più importanti città d’Italia.

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Il sodalizio con RAI 3 è storico quanto la manifestazione e riteniamo che, come giustamente evidenziato del segretario della UIL Barbagallo, sarebbe auspicabile che anche altre emittenti televisive a diffusione nazionale, documentassero gli interventi musicali di tutta italia, adottandone uno. Per il momento, in attesa di goderci il Concertone, un grazie a RAI 3 per l’invito, e a tutti buona visione, in diretta Venerdì 1° maggio dalle ore 15, con…… J-Ax, Almamegretta, Enzo Avitabile, Alessio Bertallot, Alpha Blondy, Bluvertigo, Goran Bregovic, Alex Britti, Mimmo Cavallaro, Teresa De Sio, Emis Killa, Ghemon, Irene Grandi, Kutso, Lacuna Coil, Levante, Lo Stato Sociale, Ylenia Lucisano, Med Free Orkestra, Nesli, Noemi, Pfm, Enrico Ruggeri, Daniele Ronda & Folklub, Santa Margaret, James Senese & Napoli Centrale, Tinturia, Tarantolati di Tricarico, Paola Turci, Mario Venuti & Mario Incudine. La regia del Concertone sarà, infine, affidata a Cristian Biondani.

M.L.Avella