Reason, il nuovo album di Selah Sue è un’equazione con molte variabili. La recensione

Selah Sue

Selah Sue

Appassionata, struggente, complessa. Selah Sue torna sulle scene di tutto il mondo con “Reason” un nuovo album di inediti che spazia tra electro-soul, trip hop e house beats, un lavoro in cui la cantautrice belga riversa tutti gli input di questi ultimi anni delineano un’identità musicale decisamente variegata. Durante la round table concessa ai giornalisti italiani, in vista del concerto in programma al Tunnel di Milano il prossimo 29 aprile, Selah ha spiegato che questo disco racchiude in sé  un’equazione con molte variabili. Il risultato, ascoltabile attraverso le 16 tracce che compongono “Reason”, è il frutto di svariate sessions di registrazione tenutesi soprattutto in Belgio, ma anche a Londra, in Giamaica e Los Angeles, insieme a  due esperti produttori: il danese Robin Hannibal (Little Dragon, Kendrick Lamar) e lo svedese Ludwig Göransson, conosciuto per i suoi lavori con il trio pop HAIM e il rapper americano Childish Gambino. Con quest’ultimo, Selah Sue ha scritto e registrato “Together”, una splendente dichiarazione d’amore hip hop, avvolta da percussioni urban e synth. “Abbiamo scritto questa canzone in poche ore a Los Angeles. E’ la mia prima canzone d’ amore, la melodia mi è proprio uscita dalla pancia. Childish Gambino ha portato i beats e il ritmo particolare del cantato”, ha raccontato l’artista. La variopinta tavolozza di suoni contenuti in “Reason” rappresenta, dunque, l’assemblaggio perfetto di una serie di idee e stili anche divergenti.

Selah Sue

Selah Sue

Muovendosi in una direzione più sperimentale, elettronica, aggressiva e ballabile Selah riesce a scardinare etichette  e preconcetti; la sua voce tocca le corte più basse e spesse ma anche quelle più alte e sottili smuovendo l’anima  a suon di scossoni. “I Won’t Go for More” e “Reason” sono nell’insieme un’eco della Selah Sue che già conosciamo, con melodie costruite intorno alla sua chitarra acustica, nella sognante “Always Home”, prodotta insieme ai suoi due produttori, Selah Sue colpisce per il suo virtuosismo vocale e per la disinvoltura con cui riesce a mostrare se stessa ed i suoi sentimenti senza alcun filtro: “Inizialmente volevo concentrarmi su un solo tipo di sound, ma non mi è stato possibile perché amo l’hip hop, il jazz, il pop, il soul, ecco perché il disco è così eclettico, rispecchia il mio stile”, ha spiegato Selah, aggiungendo, “Io ho bisogno di tanti tipi di input: ho scritto qualche canzone da sola con la chitarra, come Always Home e I Won’t Go For More, ma ho anche lavorato con i miei musicisti per una settimana di jam session e sono nate Daddy, Stand BackGotta Make It Last. Infine ho collaborato con produttori di Paesi diversi: mi hanno fatto ascoltare dei beat e ho iniziato a cantarci sopra. Trovo molto stimolante lavorare in questo modo”. Vincendo questa nuova sfida Selah si è rimessa in discussione scacciando la sua proverbiale malinconia, da adesso in poi sarà la vitale bellezza della sua anima soul a scaldare il pubblico durante i suoi appassionati concerti.

Raffaella Sbrescia

Video: Alone

.

Milano per Gaber: gli appuntamenti della nuova edizione in programma dal 27 al 29 aprile

Giorgio Gaber ph Enrica Scalfari

Giorgio Gaber ph Enrica Scalfari

Tre giorni per omaggiare, confrontarsi, avvicinarsi all’opera del grande Giorgio Gaber. Dal 27 al 29 aprile torna la tradizionale rassegna “Milano per Gaber”, promossa dalla Fondazione Giorgio Gaber, con il sostegno del Comune di Milano e della Regione Lombardia in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. Presentata lo scorso 21 aprile a Palazzo Marino da Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, la kermesse rappresenta la prova tangibile  di come i semi culturali gettati da Gaber abbiano creato una tradizione con cui tutti coloro che fanno musica o teatro devono confrontarsi.

Saranno tre gli appuntamenti che si svolgeranno nella sede storica del Piccolo Teatro Grassi: lunedì 27 aprile ci sarà l’Incontro-Spettacolo “Il Grido. Giovani oggi”. Nel corso della serata giovani artisti, studenti e diplomati del CPM Music Institute, coordinati da Max Maccabruni e alcuni collaboratori dell’Associazione Culturale Sonar, si confronteranno artisticamente con il repertorio del Signor G., attraverso canzoni e monologhi. Accanto a loro, sul palco le immagini e le riflessioni di un gruppo di studenti universitari, coordinati da Massimo Bernardini, Paolo Dal Bon e Franco Mussida. 

Nel secondo appuntamento in programma martedì 28 aprile, uno straordinario incontro teatrale dedicato a Giorgio Faletti “L’assurdo mestiere” realizzato a cura di Massimo Cotto, con la partecipazione di Fausto Brizzi, Roberta Bellesini Faletti, Chiara Buratti, Rossana Casale, Andrea Mirò e Antonio Ricci. La Fondazione Gaber, che ha promosso iniziative attorno a diversi artisti scomparsi quali Fabrizio De Andrè, Enzo Jannacci, Lucio Dalla, vuole ora ricordare Giorgio Faletti che in più occasioni ha dimostrato stima e dedizione nei confronti di Gaber.

Alla coppia di comici milanese Ale&Franz  spetterà, invece, il compito di chiudere la Rassegna “Milano per Gaber”, mercoledì 29 aprile con uno spettacolo originale appositamente ideato per l’occasione “Gaber, Jannacci, Milano, Noi”. Accompagnati da un gruppo musicale composto da Luigi Schiavone (chitarra elettrica ed acustica), Fabrizio Palermo (basso e voce), Francesco Luppi (tastiere e voce), Marco Orsi (batteria), il Concerto-Spettacolo sarà la conferma di quanto un percorso tanto profondo come quello di Gaber e Jannacci, abbia a sua volta orientato e guidato la riflessione di tanti altri artisti. “Abbiamo riflettuto su chi siamo oggi, dopo 20 anni di carriera e abbiamo capito che siamo anche l’influenza che abbiamo ricevuto da Jannacci, Gaber e dalla città di Milano”, hanno spiegato Ale&Franz alla stampa, senza nascondere una forte emozione.

A riprova del fatto che la Fondazione Gaber lavori principalmente per avvicinare Gaber ai giovani, il presidente Paolo Dal Bon ha più volte ribadito di voler continuare il programma di interventi nelle scuole con modalità e approcci adatte ad un pubblico più giovane. Dello stesso parere anche Dalia Gaberscik, figlia del grande Giorgio, la quale ha aggiunto: “Sono ancora sorpresa dal fatto che, dopo 12 anni, ci sia un forte desiderio di confrontarsi col repertorio di Gaber. Il pieno sostegno della giunta Pisapia e totale condivisione con il Piccolo Teatro rendono ‘Milano per Gaber’ un’occasione per rinsaldare il legame con questa città”.

Per i tre giorni della Rassegna presso il Foyer del Teatro Grassi sarà inoltre allestita la mostra d’arte contemporanea “Buttare lì qualcosa”: Max Maccabruni, musicista e Presidente dell’Associazione Culturale Sonar, in collaborazione con il professor Antonello Pelliccia, ha fatto ascoltare gli spettacoli di Giorgio Gaber agli allevi dell’Accademia di Brera e da questa esperienza sono nate delle opere che legano mondi artistici diversi, nel ricordo del Signor G.

Prosegue anche per il 2015 il programma di interventi nelle scuole, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano con nuovi approcci e modalità didattiche a cura di Lorenzo Luporini, finalizzate ad avvicinare l’opera di Gaber agli studenti.

 

The Dark side of the Moon una “Floyd Experience” al Palapartenope con i Pink Floyd Legend

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Se la passione per una band è tale da trasformarsi in maniacale filologia, il risultato può essere addirittura sorprendente. L’esempio calzante sono i Pink Floyd Legend che, lo scorso 16 aprile, sono saliti sul palco del Palapartenope di Napoli con uno  spettacolo dedicato a “The Dark Side of The Moon”,  il capolavoro per eccellenza dei Pink Floyd, ripresentato nella maniera più fedele, utilizzando i video dell’epoca proiettati su schermo circolare, gli strumenti e le parti originali, il tutto arricchito da effetti speciali. Considerati  gli eredi più credibili del leggendario “Pink Floyd Sound”, i Pink Floyd Legend  curano i propri concerti senza trascurare ogni minimo dettaglio. Nei loro spettacoli la perizia nell’esecuzione dei brani, la fedeltà degli arrangiamenti e la cura per l’aspetto visivo permettono al pubblico di vivere una indimenticabile “Floyd Experience”.

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Questo tour, nello specifico,  vede i Pink Floyd Legend avvalersi per la prima volta della straordinaria vocalist DURGA Mc BROOM, dal 1987 con i Pink Floyd. Oltre all’intero Dark Side e ai grandi classici del gruppo inglese, la band e la cantante californiana propongono, per la prima volta dal vivo, anche un estratto dal recente “The Endless River”.

Considerato come il capolavoro assoluto dei Pink Floyd, Dark Side of the Moon è un disco entrato nel mito per numero di copie vendute, per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la bellezza e per certi versi, anche per la semplicità delle melodie. Quelle nuove sonorità già presenti in forma rudimentale in Meddle e Obscured By Clouds, e che a loro volta segnano il passaggio dalle atmosfere psichedeliche e dai tentativi progressive di Atom Heart Mother, fanno esplodere tutto il loro potenziale lirico, melodico e tecnico dei quattro Floyd. Dark Side è un disco senza tempo, scritto e suonato nel passato per il futuro, attuale nei contenuti e nella resa sonora, emozionante ieri come oggi e soprattutto domani.

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Line-up:

FABIO CASTALDI – Bass, Vocals
ANDREA FILLO – Guitar, Vocals
ALBERTO MAIOZZI – Drums
SIMONE TEMPORALI – Keyboards, Vocals

PAOLO ANGIOI – Acoustic, Electric and 12 string Guitar, Bass, Choir
MICHELE LEISS – Sax
MARTINA PELOSI – Choir
SONIA RUSSINO – Choir
GIORGIA ZACCAGNI- Choir
ANDREA ARNESE – Video/Audio Effects, Keytar, Acoustic Guitar

SPECIAL GUEST
DURGA MCBROOM – Pink Floyd Vocalist

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Pink Floyd Legend live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

 

 

La Parola canta: i fratelli Servillo ed il Solis String Quartet stregano lo Strehler di Milano

Toni e Peppe Servillo - Solis String Quartet

Toni e Peppe Servillo – Solis String Quartet

Inizia con uno schiaffo violento e a mano piena “La parola canta”, il sublime recital che Toni e Peppe Servillo, insieme al celebre Solis String Quartet, hanno messo in scena lo scorso 17 aprile per una delle sei repliche sold out al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Uno scossone caldo e potente, invasivo e perturbante con l’intervento di Toni Servillo sulle maestose parole di un ispiratissimo Mimmo Borrelli.  “Napule” racchiude l’essenza di un popolo, il DNA di un modus vivendi, la più intima descrizione di una città mitologica. Napoli madre e matrigna, Napoli corrotta e superba, Napoli calpestata e orgogliosa, la Napoli del buon cibo e dei rifiuti speciali che si materializza attraverso un fiume di parole in piena che Toni pronuncia a perdifiato, senza perdere un colpo, trascinando l’anima in un turbinio di emozioni imbrigliate in un inestricabile intreccio. “La parola canta” non è la cartolina di Napoli, non è uno spettacolo ruffiano né perbenista, non è finalizzato a piacere per forza, piuttosto sbatte in faccia al pubblico l’amore, l’odio, la passione, la povertà, la morte, l’ignoranza, la bellezza; la vita. La suadente carica carnale de “Tarantella del Vesuvio”, magistralmente eseguita dal Solis String Quartet, composto da  Vincenzo Di Donna, Luigi De Maio, Gerardo Morrone e Antonio Di Francia, esempio tangibile dell’eccellenza musicale italiana nel mondo, apre uno squarcio sulla profondità del suono: ora allegro e vivace, ora cupo e drammatico. Intensamente irresistibile la “Canzone appassionata” cantata da Peppe Servillo, seguita da “L’ommo sbagliato” di Viviani, l’ennesimo incredibile assolo di Toni Servillo, capace di commuovere e divertire allo stesso tempo. Irriverente, sfacciato, sguaiato e verace il flusso emotivo generato da “Bestemmie”.

Passando da E.A. Mario a Raffaele Viviani all’ Eduardo di “De Pretore Vincenzo” , da Libero Bovio a Carosone ai nostri contemporanei, incontrando  “Zazà” a “Maruzzella”, perdendosi nelle immagini spensierate de la “Litoranea” di Enzo Moscato, si va a “Està-Nun voglio fa’ niente” e il “Sogno biondo” di epoca Avion Travel si ha la sensazione di respirare la vita a pieni polmoni,  tutt’intorno incontriamo le note composte da Bartók, Pat Metheny, Fabio Vacchi, sapientemente reinterpretare dal Solis String Quartet con un tocco elegantemente sornione, nel pieno rispetto di un percorso strumentale che i quattro musicisti portano avanti ormai da anni riscuotendo un forte successo in tutto il mondo. Napoli scontrosa, Napoli scansafatiche, Napoli bugiarda, Napoli innamorata, Napoli credulona, Napoli, Napoli e ancora Napoli al centro di uno storico palco in cui gli artisti diventano tramiti per raccontare miti, leggende, caricature ma soprattutto storie vere, che sanno di sangue e sudore, di gioia e sofferenza, di lacrime e poesia. Con “La parola canta” il vaso di Pandora è aperto, non ci rimane che lasciarci cullare dalla magia dell’arte.

Raffaella Sbrescia

Per apprezzare il felice connubio artistico tra i suoni  del Solis String Quartet e la vocalità teatrale Peppe Servillo, l’appuntamento è per il prossimo 2 maggio con “Spassiunatamente”. In occasione della XI Festa di Vimodrone, gli artisti saranno sul palco di Piazza Unità d’Italia, alle ore 21.00, per un imperdibile concerto gratuito organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Vimodrone.

Come arrivare: Stazione Metropolitana linea verde direzione Gessate -  Fermata Vimodrone

 

Richard Galliano & Sylvain Luc in concerto al Blue Note di Milano: quando il jazz si fa sensuale

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano Ph Claudio Romani

Emozioni delle grandi occasioni al Blue Note di Milano con l’intenso concerto che il celeberrimo fisarmonicista francese Richard Galliano ed il chitarrista Sylvain Luc hanno tenuto nel noto locale meneghino per omaggiare la grande Edith Piaf e celebrarne il centesimo anniversario dalla nascita. Reduci da un lavoro discografico pubblicato insieme, i due musicisti hanno incentrato il live su un intimo dialogo strumentale, ricco di virtuosismi e tocchi da maestro per reinterpretare al meglio una serie di grandi classici della chanson francese. Universalmente riconosciuto come solista d’eccezione, Galliano è sempre alla ricerca di nuove esperienze musicali e, la forte alchimia con Sylvain Luc, rappresenta la dimostrazione tangibile di una forte trasversalità. Il primo brano in scaletta è “Paris” ed è subito atmosfera da bistrot sulla riva della Senna. Il cuore sussulta tra gli spasmi di sentimenti contrastanti, dettati dalla voglia di perdersi in uno sguardo complice e i suoni, delicati e struggenti, delineano i tratti di un melodramma perfetto. Il piccato botta e risposta tra i due si replica prepotentemente anche sulle note di una composizione veloce e tagliente di Galliano.

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano

Richard Galliano & Sylvain Luc @ Blue Note Milano Ph Claudio Romani

Il pathos de “L’Amante di un giorno” lascia poi spazio al fascino sempreverde della famosissima melodia de “La vie en Rose”, reinterpretata con un’ampia sottolineatura della sfumatura più sensuale del brano.  L’amplesso di note agro-dolci continua sulle note di “Dolce gioia”, un vellutato brano del 1935. Irruento e travolgente l’assolo di Sylvain Luc, ipnotico e perturbante quello del maestro Galliano, capace di toccare i tasti più intimi dell’anima. Con i loro fidati strumenti alla mano, i due artisti si muovono all’avanscoperta del pubblico decidendo la scaletta canzone dopo canzone, senza rinunciare ad una dolce dose di leggera ironia rispettando appieno il gusto francese. Tra serio e faceto, sacro e profano, passato e presente, tradizione e sperimentazione, il jazz targato Galliano – Luc ammalia il pubblico al punto da spingerlo a richiamare i due musicisti a gran voce, continuando ad applaudire a lungo per un richiestissimo bis. naturalmente concesso, con un brano  affannoso e suadente, perfetta metafora del ciclo vitale umano.

Raffaella Sbrescia

Pentatonix live al Fabrique di Milano: si balla con le hits cantate a cappella

Pentatonix

Pentatonix

Hanno la musica nel sangue, il loro repertorio è completamente trasversale e sul palco la reciproca alchimia è palpabile. Loro sono i Pentatonix: il quintetto vocale made in USA, vincitore del talent della NBC “The Sing-Off”, si è esibito in concerto al Fabrique di Milano lo scorso 14 aprile riscuotendo un fortissimo successo da parte del pubblico. La formula vincente dei Pentatonix è racchiusa in un irresistibile mix di successi pop riarrangiati con stile e personalità. Originari di Arlington, Texas,  Scott Hoying, Kirstie Maldonado, Mitch Grassi, Avi Kaplan e Kevin “K.O.” Olusola hanno consolidato un sound riconoscibile attraverso i loro straordinari rifacimenti a cappella di alcune tra le maggiori hit contemporanee che, tra le altre cose, gli hanno fruttato persino la vittoria di un Grammy per il Best Arragement Instrumental or A Cappella.  Voci che si mescolano, sguardi che si intrecciano e travolgenti beatbox creano la melodia e racchiudono il fulcro dello spettacolo live.  Dal basso di Avi Kaplan fino al falsetto di Mitch Grass, la grinta di Kristle e l’adrenalina di Scott Haying per finire  con il talentuosissimo beatboxer Kevin Olusola, la cassa armonica dei Pentanonix è completa  ed il risultato è una coinvolgente festa di suoni e colori.

Sold out da mesi, l’evento ha subito preso la piega di un incontro intimo, in cui il pubblico ha avuto la possibilità di interagire con i propri beniamini a più riprese. Particolarmente divertente il momento in cui i cinque hanno coinvolto con loro sul palco una delle irriducibili fan in prima fila dedicandole persino una canzone. In due ore  di pura voce, i Pentatonix hanno scalato anche le vette più insidiose del pentagramma passando da brani molto ritmati ad altri più intimi passando da  “Papautai”, “La La Latch”, a “Rather Be”, “See Through”, “On my way Home” e tantissime altre canzoni famosissime. L’attimo fuori dagli schemi è stato offerto dal particolare assolo di Kevin Olusola che ha presentato un proprio brano strumentale al violoncello elettrico, senza rinunciare alla consueta ritmica del beat box.  Sul finire del concerto Mitch Grassi ha anche annunciato l’arrivo di PTX – versione italiana che uscirà in esclusiva per l’Italia il prossimo 24 aprile e che rappresenta, in sintesi, l’ultimo step prima del nuovo atteso lavoro di inediti del gruppo, sempre più intenzionato a mettersi alla prova su canzoni ed arrangiamenti di propria manifattura.

Raffaella Sbrescia

Giro del Mondo: Ligabue lancia l’album live con 4 inediti e continua il suo trionfale Mondovisione tour

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Da martedì 14 aprile è disponibile “Giro del  mondo” l’album live che conterrà tutte le emozioni del “Mondovisione Tour”, tra date in Italia e nel resto del Mondo, oltre a 4 brani inediti. Il disco si trova sia  in formato standard (doppio cd +dvd), che in formato deluxe (triplo cd + doppio dvd oppure triplo cd + blu-ray) e nelle versioni digitali.

Tra i 4 brani inediti contenuti in “Giro del Mondo” ci sono il primo singolo, già in rotazione radiofonica, “C’è sempre una canzone” e“A modo tuo”: entrambi sono brani scritti dal Liga e interpretati rispettivamente da Luca Carboni e Elisa. Questi brani vengono adesso riproposti, totalmente riarrangiati, in un’inedita e imperdibile versione.

“I campi in aprile” e “Non ho che te” sono i titoli degli altri due brani inediti che sono contenuti in “Giro del mondo” e che completano un progetto pensato per imprimere i punti più importanti di un percorso fitto di successi e grandi soddisfazioni per un artista che non smette di sorprendere il suo pubblico.

Le foto del concerto di Ligabue al Palamaggiò di Caserta – Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

Ligabue live @ Palamaggiò Ph Luigi Maffettone

 

L’abitudine di tornare tour: 50 sfumature di Carmen Consoli a Milano

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carismatica e determinata, suadente ed ipnotica, schietta e sincera, dolce e delicata, Carmen Consoli torna ad ammaliare il pubblico con “L’abitudine di tornare Tour”. Di rosso vestita per l’attesa data al Mediolanum Forum di Assago, tenutasi lo scorso 13 aprile, la cantautrice si è mostrata al meglio della sua  forma. Grintosa e appassionata, nonché accompagnata dalla sua inseparabile chitarra e da Massimo Roccaforte (chitarra), Roberto Procaccini (tastiere), Fiamma Cardani (batteria), Luciana Luccini (basso), Carmen ha offerto agli spettatori il meglio della propria discografia, pescando tra i successi più amati del suo repertorio ma anche tra i cassetti del suo ultimo album, arrivato dopo 5 anni di pausa. “Donna con la D maiuscola”, Carmen Consoli sfoggia il proprio essere rock a partire dall’animo; le sue parole tagliano, squarciano, perforano, attraversano l’anima. Le storie, intense e crude, le persone vere e autentiche, i suoni intensi e potenti, smuovono le fibre ed i sensi. Ventisei canzoni per due ore di musica sono sufficienti per apprezzare lo splendente prima di colori Consoliniani in tutta la loro lucentezza. Si va dalla recentissima “La signora del quinto pianoalla ribelle “Per niente stanca”, passando per una rabbiosa versione di “Besame Giuda” ed una dolcissima “Bonsai #2”. Nonostante le poche parole, Carmen Consoli, autodefinitasi “fimmina monotasking”, riesce comunque a comunicare i suoi pensieri, le sue riflessioni, le sue opinioni ad un pubblico vigile, attento ed appassionato. Intensa la citazione di Peppino Impastato, eroe dei nostri giorni ucciso dalla mafia: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”, perfetta per introdurre la tagliente “Esercito silente”.  Ironica come non mai in “AAA cercasi”, Carmen sorprende il pubblico con una furiosa, a tratti urlata, versione di “Geisha”.

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Carmen Consoli live @ Mediolanum Forum ph Carmine Arrivo

Decisamente emozionante il momento in cui l’artista si ritaglia uno spazio per se e la sua chitarra sulle note di “Blunotte”, “In bianco e nero” e la celeberrima “L’ultimo bacio”. La band rientra sulle note di “Autunno dolciastro” e “Parole di burro” mentre i nuovi arrangiamenti di “Sintonia imperfetta” e “Venere” offrono un ampio saggio della nuova carica rock della Consoli. Per l’ultima parte del concerto arriva anche l’ospite a sorpresa: si tratta di Luca Madonia (Denovo) con cui Carmen ha duettato sulle note di “Grida” e “Alieno”. Per il gran finale Carmen Consoli sceglie due dei suoi più grandi successi come “Confusa e felice” e “Amore di plastica”, due inni cantati da una donna per le donne, pietre preziose di uno speciale forziere di parole che, riportato alla luce, ha riacquistato un rinnovato ed inestimabile valore.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto:

La signora del quinto piano

Per niente stanca

Besame Giuda

Bonsai #2

L’Abitudine di tornare

Esercito silente

AAA Cercasi

Stato di necessità

Guarda l’alba

Geisha

Matilde odiava i gatti

Sentivo l’odore

Fiori d’arancio

Blunotte

In bianco e nero

L’ultimo bacio

Autunno dolciastro

Parole di burro

Sintonia imperfetta

Venere

Questa piccola magia

Grida

Alieno

Confusa e felice

Amore di plastica

Asaf Avidan chiude il fortunato Gold Shadow tour a Milano. Il report del concerto

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Milano riabbraccia l’israeliano Asaf Avidan: il cantautore si è esibito lo scorso 12 aprile sul palco dell’Alcatraz per presentare il suo ultimo album di inediti “The Gold Shadow” con una performance di quelle che non si dimenticano facilmente. Quella sua vocalità così speciale, così graffiante, così ambigua, così emozionante ha ipnotizzato i numerosi spettatori accorsi all’evento. Quel suo timbro androgino, quelle sue parole tanto cariche di pathos e i significati intensi delle sue canzoni hanno ammansito anche i più distratti, canalizzando le energie di tutti in un biunivoco flusso di scambi emotivi. Un ‘atmosfera unica, dall’equilibrio fragile, proprio come un raro e difficile incantesimo. Al centro di questa dimensione parallela, non solo Asaf ma anche la sua particolare band, caratterizzata da una forte percentuale femminile. Pronti ad interagire tra loro per valorizzare ogni accordo o parola, Avidan e la sua band hanno conquistato il pubblico lentamente ma inesorabilmente, fino ad arrivare al tripudio finale. Cuori di tutte le età si sono intrecciati negli angoli più bui di parole ora urlate, ora sussurrate, ora cacciate fuori poco prima di annaspare affogando nel marasma dei sentimenti umani.

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Asaf Avidan live @ Alcatraz Ph Francesco Prandoni

Dall’alto dei suoi numerosi live in tutto il mondo, Asaf sfoggia una nuova maturità artistica ed una notevole presenza scenica, perfetta per enfatizzare ogni singolo frame dei brani proposti in scaletta. Sinuoso e carezzevole, il suo canto è un balsamo per l’anima: si va “Over my head” a “Let’s just call it fate”, a “Ode to my Thalamus” a “Her lies, a “Different Pulses”; Asaf scava nel proprio passato regalandogli una nuova veste ricca di dettagli ed innesti importanti. Particolarmente riuscita la versione live di “The jail that sets you free” ed il cammeo voce e piano con la title track “The Gold Shadow”. Un cenno speciale va alla struggente “A part of this” mentre il fascino assoluto della celeberrima “Reckoning song” non accenna a spegnersi, anzi, con il tempo si fa sempre più strada la certezza che la rivisitazione di questo brano rappresenti  il modo migliore per assaporare fino in fondo l’essenza di una voce unica al mondo come quella di Avidan. Sul doppio encore a fine concerto, l’artista ha appassionatamente ringraziato la sua band e tutto il suo staff dopo aver suonato insieme sui palchi di tutto il mondo, si è divertito ad interagire con il pubblico come poche altre volte prima ed infine ha letteralmente fatto scatenare tutti i presenti sulle note di “Hangwoman” fino all’affondo finale con un acuto da brividi, testimonianza metafisica di un talento che va oltre ogni definizione possibile.

Raffaella Sbrescia

Essenze jazz Event, Eduardo De Crescenzo emoziona Napoli

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 9 aprile, a Napoli, si è tenuto l’atteso concerto di Eduardo De Crescenzo. ’Essenze Jazz Event’ è il titolo dell’evento, organizzato dalla International Music and Arts S.r.l, che ha riempito il Teatro Palapartenope. Accompagnato da musicisti di eccezionale rilevanza internazionale come Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Stefano Sabatini al piano, Daniele Scannapieco al flauto e sax, Marcello Di Leonardo batteria, Lamberto Curtoni al violoncello e con ospiti del calibro di Enrico Rava alla tromba e Ednar Castaneda geniale arpista colombiano, Eduardo De Crescenzo ha curato ogni minimo dettaglio di questo concerto ispirandosi  al suo ultimo riuscitissimo lavoro discografico, intitolato proprio come il tour “Essenze Jazz”. Il poeta e musicista dell’anima ha propostto al pubblico una nuova e più intensa interpretazione della sua discografia intima, complessa e sofisticata. L’arrangiamento in chiave jazz ha dotato di nuovo smalto i brani storici dell’artista rendendoli elegantemente ritmati, con ampi spazi per le sfumature e le improvvisazioni, vero e proprio surplus ultra dell’intero progetto. Particolarmente riuscita anche la scelta di inserire strumenti come l’arpa ed il violoncello, pur vincolati al ritmo jazzistico. Notevole anche il contributo del maestro Enrico Rava, il quale ha eseguito preziose note, con il suo inconfondibile stile di impennate e gorgheggi. Pubblico in ovazione per un evento che segna il ritorno in grande stile di un cantautore raffinato che la musica leggera mondiale ci invidia.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

IMG_3388

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

 

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Eduardo De Crescenzo live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

La scaletta del concerto:

Dove c’’è il mare

Non tardare

Il racconto della sera

Sarà così

La vita è un’altra

L’odore del mare

Quando l’amore se ne va

E la musica va

Dalle radici

Naviganti

Ancora

Dove

Foglia di Thè

Il treno

Amico che voli

Occhi di marzo

Mani

C’è il sole

Cosa c’è di vero

La vita è questa vita

Previous Posts Next Posts