Lorenzo Jovanotti: da Peter Pan a Supereroe con tre sold out allo stadio San Siro

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

“Grazie per avermi fatto giocare al gioco del rock’n’roll, mi sono sentito un supereroe anche se noi tutti abbiamo un superpotere: l’amore che, mosso dal desiderio, è il superpotere più forte”. Così Lorenzo Cherubini Jovanotti saluta, commosso, il pubblico dello stadio San Siro di Milano in occasione dell’ultima delle tre date meneghine, tutte sold-out. Il Peter Pan della musica italiana porta a casa non solo un record ma una soddisfazione che va oltre le aspettative. Merito, forse, di uno show veramente strabordante da ogni punto di vista. Lorenzo è vita, gioia, speranza, emozione, energia, ispirazione e nel suo live ciascuno di questi elementi trova una precisa collocazione rimpinguando vuoti e mancanze di cuori afflitti da un mondo troppo pieno di brutture. Richiamato dal futuro grazie a una sfiziosa clip a metà tra “Guerre stellari” e “Ritorno al futuro”, Jova utilizza la sua passerella –fulmine come strumento per instaurare un intimo processo di connessione con il pubblico.

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

Carico ed instancabile, proprio come un supereroe, Lorenzo catalizza l’attenzione su di sé ballando, correndo da un lato all’altro del palco, saltando, rotolandosi o, più semplicemente, toccando le corde del cuore con i successi che hanno scandito la sua carriera e la nostra vita. Capace di cambiare registro, linguaggio, mise e messaggio, Lorenzo è un artista trasversale. La sua musica, che sia quella recente proveniente dall’ultimo “Lorenzo 2015 CC” o quella più lontana nel tempo di “Lorenzo 1994”, racchiude la nostra essenza umana, senza trascurare eccessi e contraddizioni.

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

Le canzoni in scaletta scorrono via una dopo l’altra, come se ci trovasse sulle montagne russe. Impossibile restare fermi, specie sulle note di “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, l’ultimo brano ritmato prima di una seconda parte dedicata a brani più lenti, pronti a lacerare le fibre dei cuori più sensibili: una versione reggae di “Bella” introduce “Stella cometa” perfettamente arrangiata per entrare in fusione con “Ora”. Particolarmente toccante l’interpretazione di “Fango”, soprattutto grazie alla bellissima clip sul mega schermo tratta dal film Lousiana di Roberto Minervini.

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

Jovanotti @ Stadio San Siro ph Maikid Michele Lugaresi

L’energia del pubblico si fa incontenibile con “L’ombelico del mondo” “L’estate addosso”, “La notte dei desideri”. Lacrime, luci, laser e battiti colorano di emozione lo stadio per  una splendida versione minimal de “Le tasche piene di sassi”. Jova è un “Ragazzo fortunato” perché ha trasformato il suo sogno in realtà e, forse, per proprietà transitiva, anche noi potremmo considerarci fortunati se riusciamo ancora a credere che la musica possa regalarci gioia e ispirazione. Lorenzo si è dato una possibilità e quel che ne è conseguito lo conosciamo. Ora, a luci spente, tocca a noi fare la nostra parte e lottare fino alla fine per realizzare i nostri sogni.

Raffaella Sbrescia

Villa Ada incontra il Mondo: l’unica tappa romana di James Senese & Napoli Centrale

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

La nuova edizione di “Villa Ada incontra il mondo” prende il via da un titolo piuttosto esplicativo: “Il letargo è finito”. L’obiettivo, è evidente, è quello di realizzare eventi che abbiano il minor impatto ambientale possibile. Per questo motivo i trenta concerti (23 giugno- 31 luglio) ospitati dalla villa capitolina saranno ambientati in un’ “isola green” dotata di un’eco-compattatore, una compostiera (realizzata dall’istituto di ricerca CNR-IIA), e un orto sinergico (da un progetto di Agologia, associazione di promozione sociale) e di un biobar. Ad inaugurare la nuova annata della storica kermesse è stato il noto sassofonista James Senese, accompagnato dalla sua storica band rock-jazz “Napoli Centrale”.

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

Se l’omonima stazione del capoluogo campano è un crocevia di persone, etnie, culture, una mescolanza di mondi, la musica della band rispecchia esattamente questa nitida immagine. I Napoli Centrale animano la scena jazz-rock da quasi quarant’anni, riuscendo a contaminarla e a conciliarla con la melodia della tradizione popolare napoletana, creando sonorità che sono diventate ormai un marchio di fabbrica.

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

La discografia di Senese è varia: ha composto album con i tre gruppi di cui ha fatto parte ma ha anche pubblicato produzioni soliste. L’ultimo lavoro “E’ Fernut o Tiempo” è uscito tre anni fa ma James Senese e i Napoli Centrale sono continuamente in tour, la tappa di Villa Ada del 26 giugno è l’unica data romana di un percorso in continua evoluzione umana e musicale, un’esperienza da vivere almeno per una volta.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il  Mondo ph Roberta Gioberti

James Senese & Napoli Centrale @ Villa Ada incontra il Mondo ph Roberta Gioberti

Spirit de Milan: alla riscoperta della Milano che fu nel cuore della Bovisa

Inaugurazione Spirit de Milan Ph Stefano Vercesi

Inaugurazione Spirit de Milan Ph Stefano Vercesi

Milano al centro del mondo, Milano vetrina d’Italia, Milano Expo 2015, Milano da bere, Milan l’è on gran Milan. Per chi non ha solo voglia di lustrini e paillettes, dallo scorso 25 giugno c’è Spirit de Milan, un’oasi di autenticità nel cuore del quartiere Bovisa di Milano. Nel cortile della Cristalleria Livellara è nato un nuovo spazio dedicato alla riscoperta della vecchia Milano con tanto di cucina milanese rivisitata, piccole esibizioni in dialetto e tanta musica dal vivo. Un luogo dove ridere, ballare, bere, mangiare, chiacchierare, incontrarsi e fare nuove amicizie partendo dalla condivisione dei buoni valori e dalla riscoperta dell’autentica “milanesità”.

Inaugurazione Spirit de Milan Ph Stefano Vercesi

Inaugurazione Spirit de Milan Ph Stefano Vercesi

Abbiamo partecipato allo speciale evento di inaugurazione intitolato “Barbera e champagne”, una grande festa durante la quale le porte della fabbrica si sono riaperte per catapultarci indietro nel tempo, in quella Milano in bianco e nero da fotografia. Ad accoglierci un bicchiere di vino,  il profumo dei migliori piatti della cucina milanese, la classica “michetta” con il salame, una grande pista da ballo e i segreti della Milano che fu. Seguendo la prospettiva di diventare il nuovo punto di riferimento della comunità swing di ballerini e musicisti e di tutti i curiosi e appassionati di questa affascinante atmosfera, il cortile si è animato fino a tarda sera con note, parole e canzoni grazie a musicisti di tutte le età animati da un’unica grande passione: la musica.

 

 

Summer Madness: il party del collettivo RESET! all’Estathè Market Sound

RESET! SUMMER MADNESS

Reduce dalla pubblicazione di “Future Madness”, l’ album che vanta ben 22 featuring con artisti italiani e tra cui Guè Pequeno, Francesco Sarcina, Emis Killa e tanti altri anche stranieri,  il collettivo RESET!, formato da djs e producers, nato nel 2007, con all’attivo centinaia di party e migliaia di partecipanti nelle location più disparate d’Italia e del Mondo, lo scorso 26 giugno è approdato all’Estathé Market Sound di Milano per una notte tutta da ballare. Al centro dell’attenzione un mix esplosivo che spazia tra Turbofunk, marchio di fabbrica della crew  che spazia fra rap, dance, cantautorato italiano e influenze prog, House, Electro, Disco, Bass e HipHop. Dopo aver piazzato le proprie bandierine nei club e sulle consolle dei 5 continenti, il gruppo di artisti conferma di aver individuato una propria nicchia di ascolto che lo segue fedelmente in tutto il globo. Da queste frequenti trasferte il collettivo trae linfa e ispirazione per i propri set all’insegna della contaminazione e dell’intersezione sonora. Il risultato è una miscela da gustare in tutte le possibili sfumature che ne vengono fuori.

Sheik Yer Zappa: Bollani “shakera” Zappa a Santa Maria Capua Vetere

Bollani Manifesto

Il più eclettico dei jazzisti italiani rende omaggio a un’icona del ‘900, in un luogo mitico. Stefano Bollani presenta il suo nuovo progetto “Sheik Yer Zappa”, con un concerto speciale dedicato al grande Frank Zappa, in una location d’eccezione: l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Venerdì 17 luglio alle ore 21, il pianista milanese rivisiterà e reinterpreterà alcuni brani del geniale artista di Baltimora, scomparso il 4 dicembre 1993. Oltre al concerto – organizzato da Men at Work in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Campania, Arte’m e AmicoBio - con il biglietto d’ingresso (22 euro più diritti di prevendita) sarà possibile visitare anche l’Anfiteatro Campano (o Capuano), edificato tra la fine del I secolo e l’inizio del II secolo d.C. e secondo per grandezza solo al Colosseo di Roma.

Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere

Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere

“Sheik Yer Zappa” è il titolo del  trentesimo album in carriera di Stefano Bollani, pubblicato lo scorso ottobre  per Decca Black/Universal Music Italia. Il titolo è un divertente riferimento a “Sheik Yerbouti”, il disco più venduto di Zappa, uscito nel marzo del 1979 e vincitore di un Grammy Awards. Bollani prende le composizioni zappiane come spunto per improvvisare, per andare in un’altra direzione: in questo modo Zappa è “shakerato” per ottenere cose differenti, restando però fedeli a quello spirito con cui lui prendeva tutte le musiche del mondo, le mescolava e creava commistioni uniche.

Il disco è frutto di una serie di concerti tenuti nel 2011: sono tutti brani di Frank Zappa, tranne “Male Male” scritto da Bollani e “Bene Bene” che il pianista firma insieme al vibrafonista Jason Adasiewicz.

In Scaletta personali rivisitazioni di “Cosmik Debris”, “Bobby Brown Goes Down”,  “Eat that Question” e “Peaches en Regalia”. Ad accompagnare on stage Bollani (piano e voce) la sua nuova formazione che comprende oltre a Jason Adasiewicz (vibrafono), Paul Santner al contrabbasso e Jim Black alla batteria.

Sant’Elmo Estate 2015: VIII edizione con Civello, Brunori, Anthony Strong, Maria Nazionale

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Regione Campania, Comune di Napoli, le Associazioni Culturali “Napoli Jazz” e “Incroci Sonori” presentano la 8° edizione della rassegna musicale “S. Elmo Estate”, la kermesse estiva dedicata al mondo delle 7 note. Scenario della manifestazione sarà ancora una volta l’imponente spazio della Piazza d’Armi di Castel S.Elmo.  Ad aprire il cartellone dell’edizione 2015, mercoledì 8 luglio Chiara Civello che, per la prima volta nelle vesti di sola interprete, presenta brani del repertorio italiano come non sono mai stati ascoltati finora, donando una nuova anima a canzoni  che spaziano dagli Anni ‘60 fino ai giorni nostri; da qui prende forma lo show “Canzoni”, sul palco 17 brani di artisti simbolo della scena musicale italiana di ieri e di oggi: da Paolo Conte a Lucio Battisti e Mogol, da Vinicio Capossela a Sergio Endrigo, da Fred Buscaglione a Umberto Bindi, arrivando fino ad artisti come Vasco Rossi e Negramaro. Ad aprire la serata la splendida voce della cantante spagnola Sandra Carrasco accompagnata dal chitarrista “ Melon “ Jimenez.

La rassegna prosegue il lunedì 13 Luglio 2015, ospitando un ospite internazionale quale Anthony Strong, straordinario crooner londinese che si esibirà con la salernitana Blue Moon Swing, orchestra diretta dal maestro Stefano Giuliano. Con il suo vestito su misura ed il suo easy charm, il cantante e pianista Anthony Strong sembra calzare appieno nel ruolo di ‘English Gentleman’ a cui spesso è stato affiancato. La sua spavalda vocalità ed il suo pianismo swingato sono supportati da un’energia che ha intrattenuto platee ai suoi live show in tutto il mondo.

Lunedi 20 Luglio sarà invece la volta del cantautore Brunori con il suo nuovo spettacolo dal titolo “ Una società a responsabilità limitata “ – canzoni e monologhi intorno alla trasformazione di una società. Uno spettacolo già apprezzato da pubblico e critica, in bilico tra stand up comedy e teatro canzone, dove attraverso aneddoti, ricordi e storie personali Dario Brunori ironizza sulla società odierna e sull’abitudine di delegare, soprattutto le proprie responsabilità.

Chiusura in grande stile giovedì 30 luglio con il nuovo progetto musicale di Maria Nazionale e il suo Canto D’Autore, reinterpretazione in chiave fado delle più belle canzoni dei grandi cantautori italiani di ogni epoca. In modo particolare in questo spettacolo l’artista, non solo attraverso le canzoni, ma anche attraverso testi e poesie di autori quali Pablo Neruda, Edoardo, Viviani,  invita il pubblico ad inseguire e trovare la felicità nella cultura, nell’arte, in un mondo che oggi è attanagliato dalla mediocrità e sembra aver perduto i valori più alti della vita.

 

Teatro Brancaccio: nella nuova stagione sei musical, due concerti, il nuovo circo e un omaggio a Pasolini

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

 Il Teatro Brancaccio di Roma riparte con un calendario ricco di appuntamenti, in programma da ottobre a maggio: sei musical, due eventi musicali, il nuovo circo e un omaggio a Pier Paolo Pasolini scandiranno una stagione ricca di emozioni.

L’apertura, sarà affidata a ‘Cabaret’, musical con la regia di Saverio Marconi, presentato, nelle vesti di maestro di cerimonie, da Giampiero Ingrassia. Il 21 ottobre ritornerà il musical campione d’incassi ‘Priscilla – La regina del deserto’, con quattro milioni e mezzo di biglietti in tutto il mondo, firmato da Simon Phillips. Dal 10 dicembre andrà in scena ‘Sister Act’, nuovo musical prodotto dal direttore artistico del Brancaccio, Alessandro Longobardi, tratto dall’omonimo film del 1992, che rese celebre Whoopi Goldberg nel ruolo di Deloris van Cartier/Suor Maria Claretta.

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Il 2016 si aprirà con ‘Burattino senza fili – il musical’, in scena a partire dal 18 febbraio, con musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi. Il punto di partenza dello spettacolo prodotto da Longobardi è l’album omonimo del cantautore napoletano, un disco del 1978 ma dai testi ancora attuali. Per il progetto di matrice collodiana, è previsto un adattamento meno legato alla parola e più alla musica, con Bennato attualmente impegnato nella scrittura anche di due nuovi brani ad hoc.

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Grande ritorno di ‘Rapunzel’ il 6 aprile, un’idea tutta italiana con 50mila spettatori al Brancaccio durante la stagione 2014/2015, sempre con la regia di Colombi. Dal 4 maggio sarà in scena ‘Grease’ con regia di Marconi e coreografie di Gillian Bruce.

Steve Hackett e Noa saranno, invece, i due ospiti musicali della stagione 2015/2016. Il 23 settembre il chitarrista dei Genesis rivisiterà il meglio del repertorio della band; il 9 novembre la cantante israeliana si esibirà nei suoi maggiori successi, divenendo anche ‘voce’ dell’evento benefico, con l’intero ricavato devoluto in favore dei progetti a sostegno della comunità di Kimbondo nella Repubblica Democratica del Congo.

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

I performer della compagnia canadese ‘Les 7 doigts de la main’, nome traducibile in ‘le sette dita della mano’, saranno i protagonisti di ‘Cuisine et confessions’ mentre il 2 novembre andrà in scena ‘Tra la carne e il cielo’, con memorie, lettere, poesie e interviste di Pasolini, lette dalla voce di Ennio Fantastichini e accompagnate dalle musiche di Johan Sebastian Bach.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

 

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Napoli‎: il 7 luglio tutti in Piazza Dante per il concerto a sostegno della cassa di resistenza operaia

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A Napoli “accade” qualcosa cui forse non eravamo più troppo abituati. Si chiama solidarietà. Tutto è nato un mesetto fa, quando Mimmo Mignano, operaio licenziato In base al piano di ristrutturazione della Fiat di Pomigliano, è rimasto sette giorni in cima ad una gru in piazza Municipio, perché lui a questo gioco al massacro non ha proprio intenzione di starci. Un gioco al massacro che non riguarda solo la Fiat di Pomigliano ed il suo indotto: un gioco al massacro che riguarda tutti noi. Così, per farsi sentire, ha urlato le sue ragioni dall’alto di quella gru, diventata per sette giorni la sua dimora stabile, giorno e notte.

Certo, vita dura, senza acqua, poco cibo, sotto sole e pioggia, lassù in quell’isolamento forzato, dominante, denunciante.
Un atto dimostrativo che non poteva passare inosservato alla sensibilità di Daniele Sepe, che, nel chiedersi cosa potesse fare per far arrivare il proprio appoggio alla causa di Mimmo e dei 400 tra licenziati e cassintegrati della FIAT di Pomigliano, ha ritenuto che la cosa più indicata fosse portare un poco di musica a Mimmo: per farlo sentire meno solo.

Così ha preso il Sax e gli ha dedicato una serenata. Ha poi invitato dal suo account facebook, altri artisti napoletani a fare altrettanto…..e si è assistito a qualcosa di commovente e desueto: una serie di nomi del panorama culturale e musicale partenopeo si sono avvicendati sotto la gru, per regalare qualcosa a Mimmo. A Mimmo, che da lassù nemmeno poteva sentire, con le orecchie, ma sicuramente ascoltava con il cuore. Regali fatti di musica, di poesie di suoni e qualche danza. Perché niente più dell’arte può sostenerci lo stato d’animo, e questo lo sappiamo bene tutti: ma, in questo caso, il sostegno si è trasformato in una denuncia, in un atto ribelle, in un dire “non vado tutti i giorni in fabbrica, ma, nonostante ciò, anzi proprio per questo, ti sono vicino”.
Solidarietà….se ne parla, se ne parla……ma la solidarietà non si racconta: si fa. E si fa con i fatti.

Così, sempre grazie allo spirito intraprendente ed organizzativo del jazzista italiano, ha preso vita una iniziativa che farà sicuramente parlare di sé.

Il 7 luglio, in Piazza Dante, dalle ore 19.00 si terrà un concertone a sostegno della lotta di Mimmo e dei suoi compagni licenziati per aver espresso il loro dissenso, per aver detto “No, a questo gioco al massacro non ci sto”.

The collettivo
Foja
La maschera
Tartaglia&Aneuro
Nelson
Shaone
‘O Rom
Ar Meitheal 
Calatia
Demonilla
Aldolà Chivalà
Napoli Extracomunitaria
Mc Mariotto
Maldestro
Gnut
Pier Macchié
Dolores Melodia
Gatos do mar
Piero Gallo
Jah Farmer & Nah Deal Band
Matteo Marolla e Zumpinária Banda
Delucao + Laye Ba
Bisca
Voodo Miles
Blindur
Mario Insenga
Antonello Cossia
Maurizio Capone
Captain Sepe & funky crew
Dj Rallo

Questi i nomi che si avvicenderanno sul palco, a sostegno dell’iniziativa, lo faranno gratuitamente, e lo faranno non solo per gli operai di Pomigliano: lo faranno per tutti noi, perché possiamo toccare con mano che le forme di lotta e di sostegno alla lotta sono possibili, anzi auspicabili. E che della ribellione virtuale, delle tante parole spese sui social, delle tante condivisioni e delle tante “esposizioni” si può fare anche a meno, se poi, al momento di rimboccarsi le maniche, non si è capaci di dire “eccomi”.

Grazie a Daniele, a tutti gli artisti che prenderanno parte all’iniziativa, a Mimmo.

Roberta Gioberti

Natalia Lafourcade presenta Hasta la raíz: “Il mio disco più intimo”

 

Natalia Lafourcade

Natalia Lafourcade

Natalia Lafourcade, tra le voci femminili più apprezzate del mondo latino, presenta per la prima volta in Italia il suo nuovo album da solista, il sesto in studio, intitolato “Hasta la raíz”, pubblicato lo scorso 9 giugno per Sony Music. Scavando a fondo tra le emozioni della propria anima, Natalia ha innescato un processo compositivo intimo, eppure in grado di stabilire un’immediata connessione con il pubblico. Definito l’album più viscerale dell’artista messicana, “Hasta la raíz”, testimonia concretamente l’ autenticità di una musica che è il frutto di una profonda ricerca interiore.

Registrato a Los Cabos, Veracruz, Colombia, Cuba e Las Vegas, luoghi dove Natalia ha trovato la pace e l’ispirazione necessarie per scrivere canzoni che esprimono i suoi stati d’animo con grande schiettezza, il nuovo lavoro giunge dopo l’album tributo al compositore e poeta Agustín Lara, in seguito al quale Natalia ha avvertito fortemente il desiderio di tornare a comporre un repertorio originale. Una carriera varia e multiforme, quella di Natalia LaFourcade che ha suonato in diverse band: “ho iniziato con in gruppo perché non sapevo come affrontare la musica da sola. Ma ora sono troppo irrequieta, cambio progetti troppo spesso per stare in una band”. Intesa come un mix di esperienze, con stili musicali diversi, la musica di Natalia è un linguaggio, con cui la cantautrice inseguire le proprie inquietudini.  “Hasta la raiz” si avvicina ad una particolareggiata forma di latin pop, raffinato e piacevole. Tra i dodici brani inseriti nell’album troviamo la title track “Hasta la raíz”, primo singolo tratto dall’album, di cui Lafourcade firma parole e musica insieme a Leonel Garcia,  affrontando il tema dell’amore e della riconciliazione con se stessi, con le proprie radici e con la propria essenza: “In quest’epoca in cui il mondo va a mille all’ora e tutto cambia nel giro di un attimo, credo sia importante ricordare chi siamo e da dove veniamo. In questa canzone ho ricordato le mie origini e confermato il mio indirizzo, per ribadire da dove vengo e dove vado”.

Ecco cosa ci ha raccontato l’artista in occasione dell’intervista che le abbiamo fatto negli uffici italiani di Sony Music a Milano.

Com’è hai lavorato alla realizzazione di “Hasta la raíz”?

Le canzoni di quest’album sono tutte molto spontanee. Quando lavoravo sui brani di Lara ero in un periodo di fermo, non riuscivo a fare null’altro per cui mi sono imposta un esercizio di composizione quotidiana e di tecnica di scrittura musicale; in questo modo ho iniziato a scrivere di tutto e a lasciarmi andare. A volte mi sedevo secondo il tipico cliché: una tazza di caffè, una penna e un pezzo di carta…ma non veniva fuori niente. Altre volte, invece, improvvisamente arrivava un’ispirazione immediata in cui musica e parole nascevano da sole,  le registravo sul cellulare o le scrivevo su un foglio di carta, mettendo in un quaderno le canzoni una volta finite.  Dopo diversi mesi le ho riprese, ho riascoltato i pezzi che avevo composto e i più belli li ho registrati. Così è nato questo disco, che è molto personale e intimo.

Quali sono state le difficoltà maggiori in questo percorso di ricerca e riscoperta di te stessa?

La cosa più difficile è stata la sfida anzitutto con me stessa nel tornare a fare un nuovo album dopo il tributo ad Agustín Lara, che io ritengo un genio della musica. Il mio obiettivo principale era tornare a comporre: ti chiedi tante cose quando componi una musica, attraversi momenti di grande sicurezza e altri in cui tutto sembra brutto. Questo disco mi ha aiutato a ritrovare me stessa, la mia musica e le mie canzoni che, soprattutto in quest’album, sono state un canale di guarigione completando un percorso di forte crescita personale.

Nelle tracce del disco c’è tanto struggimento affiancato da una grande forza d’animo. Quanto Messico c’è in questo album?

Ho cercato di riconnettermi con la mia terra natia anche sul piano musicale e devo dire che mi sento fortunata nel fare musica per un pubblico che mi accompagna da tempo e che conosce i miei dischi. Il Messico è un centro importante per la musica latina, molti artisti partono proprio da lì per arrivare in tutto il Sud America.

NATALIA LAFOURCADE_cover HASTA LA RAIZ

Nel tuo Paese sei famosa, qui in Italia sei considerata un’emergente…come ti senti a riguardo?
Per quanta fama si possa avere, ogni disco è come ripartire da zero. Nessuno ti garantisce che funzionerà e che la gente lo gradirà. La speranza è quella di connettermi con le emozioni delle persone che mi ascolteranno.

Quali sono gli artisti che hai ascoltato in questi anni e che ti hanno influenzato di più?
Ce ne sono diversi: Billie Holiday, Bjork, Fiona Apple, Nina Simone e anche la grande cantante messicana Toña la Negra. In ogni caso l’artista che mi ha dato più di tutti è stato Agustín Lara; lui mi ha insegnato a cantare con il cuore, con le emozioni. Prima di lavorare con le sue canzoni, cantavo e basta.

Sei molto impegnata anche nel sociale a sostegno di associazioni benefiche, sei ambasciatrice di Save the Children, sostieni la SIVAM  e hai composto l’inno di un movimento giovanile  che si batte per la libertà di espressione. Qual è il tuo ruolo in questo tipo di contesto?

La musica ha un forte potere, sveglia la coscienza delle persone e proprio per questo avverto una grande responsabilità per ciò che canto. Anche ai giovani, attraverso le mie piccole collaborazioni, mando questo messaggio: quello di tornare alle origini, di connettersi con se stessi.

Raffaella Sbrescia

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Video: Nunca es suficiente

Meeting del Mare 2015: la musica al servizio della ricerca interiore e della riflessione

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

La XIX edizione del Meeting del Mare, tenutasi dal 4 al 6 giugno a Marina di Camerota (SA) ha riscosso ancora una volta un importante successo. Con un cartellone improntato sulla ricerca dell’interiorità, il festival ideato e diretto da don Gianni Citro, ha trasformato l’area porto della cittadina cilentana in un grande palcoscenico all’aperto coinvolgendo il pubblico al centro di un percorso pensato non solo per intrattenere ma anche e soprattutto per far riflettere. Tra distorsioni, psichedelia e un’attitudine punk venerdì 5 giugno, i Verdena, riconosciuti come una delle migliori band italiane, hanno presentato il loro fortunatissimo album  “Endkadenz” (di cui uscirà il secondo volume ad agosto). Sabato 6 giugno, invece, è stata la volta de Lo Stato Sociale,in scena col loro celeberrimo ultimo tour “Gran Fenomeni”, che chiude il percorso intrapreso dalla band nel 2014 con l’uscita de “L’Italia peggiore”, tra gli album indipendenti più venduti dell’anno. In scena anche gli irriverenti KuTso (6 giugno), già presenti lo scorso anno al Meeting del Mare e reduci dal secondo posto nella categoria giovani del Festival di Sanremo e dai concerti del Primo Maggio e con Caparezza a Miami (USA).

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Accanto agli eventi del palco principale ci sono state anche numerose attività del “JAM Camp”: una factory musicale all’aperto che, ogni giorno dalle 11 all’alba del mattino successivo, ha proposto showcase, incontri, jam session e workshop con artisti, produttori, giornalisti, start-upper e operatori culturali. Tra gli ospiti: Massimo Bonelli (iCompany, Concerto del Primo Maggio), Giordano Sangiorgi (Mei), Giuseppe Fontanella (24Grana, Octopus Records), Federico Camici (Soundreef), Daniele Citriniti (Resetfestival), Marco Notari (Libellula).

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Novità assoluta di questa edizione è la “MDM CompilAction”, un cd in più volumi con il meglio delle band emergenti in scena al festival. L’idea della compilation si inserisce nel tentativo del Meeting del Mare di dar vita ad un sistema di produzione e promozione “equo e musicale”, innovativo e sostenibile, in cui il festival smette di essere un “semplice” palco, diventando una “comunità” che mette a disposizione delle giovani realtà emergenti italiane tutte le competenze e le risorse di cui dispone.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Meeting del Mare-2

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

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Meeting del Mare 2015 - Ph Luigi Maffettone

Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

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Meeting del Mare 2015 – Ph Luigi Maffettone

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