Francesca Michielin e Fedez in “Chiamami per nome”: una storia di amicizia e di attualità.

A poco più di 48 ore dalla pubblicazione su tutte le piattaforme di streaming, in radio e su YouTube, CHIAMAMI PER NOME, il nuovo singolo di FRANCESCA MICHIELIN e FEDEZ in gara alla 71° edizione del Festival di Sanremo nella categoria Campioni ha già raggiunto importanti risultati.

La canzone è attualmente al primo posto dei brani più ascoltati su Spotify Italia, iTunes Italia, Apple Music e anche su Amazon Music. Il video, che è stato girato in alcuni dei teatri più iconici di Milano, è primo in tendenza su YouTube e ha già superato 1.5 milioni di visualizzazioni. La stessa cifra di views è stata raggiunta anche dalla clip della performance sul palco del Teatro Ariston, durante la prima serata del 71° Festival di Sanremo, che da due giorni ricopre la seconda posizione tra i video più visti sulla piattaforma.

FEDEZ e FRANCESCA MICHIELIN

Chiamami per nome, in uscita per Sony Music, è scritto da Francesca Michielin, Federico Lucia, Jacopo D’Amico, Davide Simonetta, Alessandro Mahmoud, Alessandro Raina e prodotto da d.whale e nasce dalla voglia di sancire un’amicizia e una fortunata collaborazione artistica e segna l’atteso ritorno dei due artisti, che si esibiscono di nuovo insieme dopo i grandi successi di Magnifico e Cigno Nero.

Il video di Chiamami per nome, nato da un’idea di Francesca e Federico e diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts! vuole richiamare l’attenzione sulla situazione dello spettacolo dal vivo in Italia, duramente provato da mesi di chiusura imposta dall’emergenza sanitaria. Francesca Michielin e Fedez cantano dai palchi dei teatri milanesi (Teatro degli Arcimboldi, Teatro Menotti, Teatro Gerolamo e Teatro alla Scala) ormai chiusi da più di un anno e sono protagonisti di un piano sequenza assieme agli addetti ai lavori che, in tutta sicurezza, lavorano per mettere in scena uno spettacolo di cui diventano l’unico pubblico ad ora possibile. Chiamami per nome è contenuto in FEAT (Fuori dagli spazi), il nuovo progetto discografico di Francesca Michielin, in uscita il 5 marzo.

“Io e Francesca abbiamo scritto questa canzone senza pensare di partecipare al Festival. Dopo un paio di takes da remoto, ci siamo rimessi in contatto e abbiamo pensato di provare a fare qualcosa in studio insieme. Il brano è nato durante la scorsa estate e quando l’abbiamo chiuso, ci è venuta l’idea di provare a partecipare al festival di Sanremo con la consapevolezza che in questo momento la kermesse non rappresenta solo il cuore della musica ma anche tanto altro. Per me si tratta di un’esperienza totalmente nuova, racconta Fedez, non ho ovviamente idea di cosa significhi prendere parte al Festival in una condizione normale ma devo dire che nonostante le restrizioni legate all’emergenza Covid, l’atmosfera del backstage è fantastica. È una boccata di normalità incontrarsi con gli artisti, scaricare l’ansia insieme, guadare le esibizioni con lte tv a tubo catodico. Francesca è pazzesca, mi dà una forza e una carica incredibile. Sul palco mi agito e lo do molto a vedere, ho bisogno di guardarla e di mantenere il contatto visivo con lei; è la mia ancora”.

Video: Chiamami per nome

“Vivere questo Sanremo con Fedez è stato molto bello, spiega Francesca Michielin. Condividere l’emozione delle giornata, specchiarsi nelle emozioni dell’altro. La prima sera mi veniva da piangere guardandolo. Sono felice e grata, dono un anno del genere, in cui fare musica sembrava un’utopia, essere qui e poter raccontare la propria musica e vedere il pubblico così felice della nostra emotività mi riempie di orgoglio. Ho sempre avuto l’ansia della precisione, sono molto perfezionista ma stavolta mi sono concentrata sull’emotività e sul darmi. Questa esperienza ha rappresentato una boccata di ossigeno. L’altra sera con la cover abbiamo realizzato un arrangiamento molto complesso, c’era progressione armonica con strutture e vestiti sonori, archi, brass band. Abbiamo cambiato tono vocale, abbiamo trasformato un classico della tradizione in chiave ska punk, renderlo dritto è stato complesso ma divertente. Abbiamo anche riadattato armonicamente tre celeberrimi duetti. Nell’essere insieme si condivide tutto gioia e ansia e siamo veramente felici dei risultati che stiamo ottenendo. Questo Festival rispecchia il panorama attuale, mia nonna Lucia ha espresso apprezzamenti per La rappresentante di lista. Questo dimostra che, come in tutte le cose innovative, c’è necessità di assestamento. Non abbiamo mai avuto l’obiettivo della classifica, saliamo sul palco per portare un racconto e per fare cose dopo il Festival. La musica continua oltre la classifica e noi rimarremo concentrati su questo”.

Raffaella Sbrescia