“Oronero”: Giorgia racconta il disco della consapevolezza. Intervista

Giorgia

Giorgia

Giorgia torna in scena con “Oronero” (Microphonica/Sony Music Italy), il suo decimo album di inediti. Forte di un consolidato ed inossidabile sodalizio artistico con il produttore Michele Canova, già insieme a lei nei precedenti due album, “Dietro le apparenze” (2011) e “Senza paura” (2013), la cantante rinverdisce la sua veste di autrice firmando ben 10 dei 15 brani che compongono la tracklist di un progetto intimo e ragionato. I punti chiave di “Oronero” sono una spiccata sensibilità ed una carismatica carica interpretativa. Doti che, da sempre, rappresentano gli assi nella manica di Giorgia che, in questa specifica occasione, decide di raccontarsi senza filtri attraverso una scrittura matura, consapevole e carica di contenuto.

Intervista

 “Oronero” è un album lungo, denso e vario. Ci racconti come nasce questo progetto?

Non mi sono posta regole o limitazioni, avevo intenzione di realizzare 11 al massimo 13 canzoni. L’idea di “Oronero” è nata due anni fa, mi sono concessa del tempo perché dovevo e volevo fare le cose con la giusta e dovuta calma. Nell’album ho voluto raccontare i giorni che stavo vivendo, mi sentivo alla ricerca di qualcosa. Ho anche chiesto canzoni ad artisti amici ma molti di loro erano impegnati su più fronti e a me non piace molto stare lì a chiedere le cose. Poi piano piano le canzoni sono arrivate, ho lavorato con orari precisi, quasi da operaia, mi sono imposta di scrivere tra un impegno di famiglia e l’altro. Questo modo di lavorare è stato assolutamente nuovo per me però devo dire che ha dato i suoi frutti.

Hai lavorato ancora con Michele Canova. Quali sono i punti fermi del vostro sodalizio artistico?

Io e Michele Canova abbiamo lavorato con un’ottima intesa. Ci siamo confrontati molto e su ogni cosa ci siamo trovati d’accordo; una perfetta comunione di intenti. Per questo album il mio obiettivo era quello di realizzare un disco più elettronico con delle ritmiche precise e uso di synth da coniugare al tocco umano di musicisti come Tim Pierce e Alex Alessandroni. Non abbiamo seguito le mode del momento, abbiamo voluto sperimentare, ci siamo concessi delle libertà spostandoci un po’ fuori dai soliti canoni.

Come pensi che queste scelte influenzeranno la costruzione del nuovo live?

La varietà mi servirà molto dal vivo quando dovrò assemblare la scaletta e dovrò mettere insieme i tasselli. Mi piacerebbe creare dinamiche diverse all’interno del concerto, di sicuro dovrò trovar un equilibrio tra vecchie e nuove canzoni. Vorrei accontentare tutti i miei fan, da quelli storici a quelli che mi hanno scoperto soltanto adesso.

Cosa significa per te la parola “cambiamento”?

Credo che per cambiare il mondo (sì credo ancora, forse più di prima) si debba partire dalla propria anima, è necessario lavorare sull’ autocoscienza. Il vero ostacolo a questo pare essere il poco tempo che ognuno ha per sé tra vita quotidiana e stimoli di tutt’altro tipo. A livello personale, il grande cambiamento che ho vissuto è stato liberarmi del bisogno d’approvazione altrui, mi sono proposta con grande naturalezza in questo disco mentre in passato ho avuto il pudore di dire le mie cose.

“Oronero” è il primo singolo estratto da questo album. Che significato dai a questa parola?

Il petrolio è il simbolo di questo tempo: una ricchezza naturale può diventare puro veleno. Portando questo discorso dal generale al particolare, ci si può riferire ad un discorso più propriamente individuale.

 “Posso farcela” e “Non fa niente” sono le uniche due canzoni in cui firmi tutto…

Quando scrivo canzoni mie, tendo sempre a pensare che non saranno mai dei singoli, le vivo come un modo per fissare un momento, non riesco mai a guardarne la parte commerciale o commerciabile.

Giorgia ph-eolo-perfido

Giorgia ph-eolo-perfido

Che rapporto hai con le tue colleghe cantanti?

Gli uomini si alleano, la donna tende a spaventarsi quando incontra altre donne forti perché già deve lottare per avere il suo spazio. Secoli di cultura ci hanno insegnato che più ci tengono separate meno potere ci danno. Io sono cresciuta in una famiglia che esalta le donne, mi confronto spesso con le mie colleghe, sono in contatto con loro e ne sono molto felice.

Come mai non ci sono duetti?

L’ho già fatto con Gianna Nannini, Elisa, Laura Pausini, Alicia Keys. Non è stata una scelta precisa, è semplicemente andata così. In ogni caso avendoci messo la faccia è stato meglio. Una collaborazione a cui tenevo molto è che è andata a buon fine è stata quella con Pacifico.

Come ti vedresti all’estero?

Avrei dovuto lavorarci vent’anni fa ma avevo delle paranoie. C’è stata una fase in cui non me la sentivo, un’altra in cui ero pronta ma un ex presidente BMG non credeva assolutamente nel mio ruolo all’estero. In questi giorni mi stanno arrivando complimenti e segnalazioni, Canova non fa altro che invitarmi a Los Angeles, dice che i suoi musicisti vorrebbero suonare con me. Ecco, più che vendere i miei dischi lì, mi piacerebbe avere degli scambi con quei musicisti e realizzare delle jam sessions indimenticabili.

“Vanità” è uno dei pezzi più interessanti del disco. Uno stream of consciousness con un arrangiamento molto particolare…

Inizialmente il brano si chiamava “Symphony” ed aveva un’altra identità. “Vanità” è stata la prima parola che ho individuato, ci sono tornata dopo un po’.

E “Regina di notte”?

Una canzone apparentemente da cubo dalla concettualità elegante.

Giorgia ph-eolo-perfido

Giorgia ph-eolo-perfido

Il ruolo di Emanuel Lo è stato molto importante nella scrittura di questo disco…

Sa comporre benissimo e a volte neanche lui si rende bene conto di quanto sia capace. Il nostro rapporto artistico-musicale è molto equilibrato, ognuno conserva il proprio spazio, ci confrontiamo spesso ma a me piace lavorare anche da sola, ho bisogno di fare le mie cose.

Riprenderai qualcosa che hai lasciato da parte in questo progetto?

Le canzoni devono essere sedimentate ma in genere non riprendo mai le cose dal cassetto, le canzoni hanno il loro tempo, i dischi vengono accolti bene solo quando le cose sono fatte nel loro tempo.

Cosa è per te ribellione?

Un tempo la trasgressione era andare contro le regole, adesso la vera ribellione è recuperare il bene e crederci fino in fondo.

Raffaella Sbrescia

Questa la tracklist di “Oronero”: “Oronero”, “Danza”, “Scelgo ancora te”, “Credo”, “Per non pensarti”, “Vanità”, “Posso farcela”, “Come acrobati”, “Mutevole”, “Tolto e dato”, “Amore quanto basta”, “Sempre si cambia”, “Grande maestro”, “Regina di notte”, “Non fa niente”.

Video: Oronero

Il 19 marzo 2017 partirà il nuovo attesissimo tour di GIORGIA, ORONERO TOUR, farà la sua prova generale il 19 marzo a Mantova, e toccherà 17 città su e giù per la penisola. I biglietti per tutte le date saranno disponibili dalle 10:00 di lunedì 31 ottobre su livenation.it e ticketone.it. Gli iscritti a My Live Nation potranno accedere a una prevendita dedicata, dalle 10:00 del 29 ottobre alle 9:00 del 31 ottobre.

Questo il calendario ufficiale del 2017:

19 marzo – MANTOVA – PalaBam

22 marzo – BOLOGNA – Unipol Arena

24 marzo – MILANO – Mediolanum Forum

28 marzo – GENOVA – 105 Stadium

30 marzo – NAPOLI – PalaPartenope

1° aprile – ROMA – PalaLottomatica

6 aprile – ACIREALE (CT) – Pal’Art Hotel Acireale

8 aprile – BARI – PalaFlorio

9 aprile – EBOLI (SA) – PalaSele

12 aprile – PERUGIA – PalaEvangelisti

13 aprile – FIRENZE – Mandela Forum

15 aprile – RIMINI – 105 Stadium

18 aprile – ANCONA – PalaPromoteo Estra

20 aprile – VERONA – AGMS Forum

22 aprile – PADOVA – Kioene Arena

23 aprile – CONEGLIANO (TV) – Zoppas Arena

26 aprile – TORINO – Pala Alpitour

Per info: LIVE NATION ITALIA www.livenation.it – info@livenation.it – 02 53006501