Settebello: la recensione del nuovo album di Galeffi

GALEFFI - settebello- cover-album

SETTEBELLO” (Maciste Dischi/Polydor/Universal Music) è il titolo del secondo album del cantautore romano GALEFFI pubblicato lo scorso 20 marzo 2020. Prodotto dai Mamakass, duo composto da Fabiò Dalè e Carlo Frigerio, l’album si contraddistingue all’interno di un mare magnum di proposte grazie ad un tipo di approccio alla musica decisamente vivo, frenetico, creativo. Galeffi, all’anagrafe Marco Cantagalli, fa tesoro del felice connubio con i produttori che insieme a lui fanno parte della squadra autorale della Warner Chapell e, senza la frenesia di voler sfornare tormentoni, si prende la sacrosanta libertà di sperimentare mettendo in piedi una tracklist di tutto rispetto. “Settebello” strizza l’occhio al passato in maniera intelligente e dinamica, i testi nascono da suggestioni contemporanee e da rapporti difficili da mantenere ma si accompagnano a reminiscenze jazz, a giri di basso caldi e sinuosi, a echi funky e ad affondi blues. “Ho un cruciverba nella testa, ma quasi mai la soluzione”, canta e scrive Galeffi, a tratti molto vicino allo stile e alle intenzioni di Cesare Cremonini. Inquieto, incerto, appassionato, sguaiato, violento, crudo, nudo, Galeffi mette in campo la sua voce lasciandone scorgere diverse sfumature, vive e attraversa le note rendendole vive, significanti, intense. Cantautorato, itpop, rock, jazz funky, blues, surf garage convivono felicemente senza stancare mai. Il brano più controverso del disco è “Cercasi amore”: nata come una canzone elettronica, successivamente diventata un pezzo per chitarra e voce, poi una ballad ed infine una canzone rock. La gemma della tracklist è invece “America”, il colpo di scena, l’asso dal cilindro, il frutto della volontà dell’artista di prendersi il lusso di mostrarsi per quello che è e intanto “Butto la pasta quel tanto che basta per non sentire il vuoto che c’è”. Vibrano i richiami allo stile di Ghemon in “Grattacielo”, ormai immancabile il divertissement strumentale, stavolta intitolato “Quasi quasi”. Il disco si chiude con “Bacio illimitato”,quasi a sigillare l’epopea sentimentale fallimentare che attraversa un’emotività incerta e in cerca di una nuova consapevolezza che l’esperienza sicuramente saprà dare ad un cantautore dall’ottimo potenziale.

Raffaella Sbrescia

Video: America

Tracklist:
1. Settebello
2. Monolocale
3. America
4. Dove Non Batte Il Sole
5. Grattacielo
6. Quasi Quasi
7. Tre Metri Sotto Terra
8. Cercasi Amore
9. Gas
10. Bacio Illimitato