Dal 24 al 30 agosto in Alta Irpinia torna lo Sponz Fest. Il 29 agosto Vinicio Capossela celebrerà i 25 anni di sposalizio con la musica.

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Dal 24 al 30 agosto, nella settimana del plenilunio, torna per il terzo anno consecutivo lo Sponz Fest 2015, il festival diretto da Vinicio Capossela che ha sede in Alta Irpinia e si avvale della collaborazione attiva dei comuni di Calitri, comune capofila del progetto, Conza, Andretta, Cairano e Aquilonia. Tra i molti appuntamenti in programma anche quello con la NOTTE D’ARGENTO, il concerto ricco di ospiti speciali con cui sabato 29 agosto, Vinicio Capossela celebrerà i 25 anni di sposalizio con la musica.

Il festival è nato nel 2013 a Calitri, per creare un’occasione di comunità intorno alle ritualità dello sposalizio. La tre giorni organizzata in quell’occasione è stata possibile solo grazie al grande coinvolgimento del paese e dei suoi abitanti, delle associazioni, delle istituzioni locali che si sono messe al servizio di un festival unico per modalità e svolgimento. Un senso di comunità che si è man mano allargato ad altri comuni della valle dell’Ofanto con l’edizione del 2014, intitolata “Mi sono sognato il treno” e costruita lungo la tratta della sospesa ferrovia Avellino–Rocchetta ponendo, tra gli altri, il tema della movimentazione, dei collegamenti tra persone, come momento aggregante e di riflessione sul buon uso dei beni comuni.

Quest’anno il Festival si intitola RAGLIO DI LUNA – le vie dei muli, i sentieri dei miti, ed è costruito intorno all’idea del camminare, del “nomadismo”, del viaggiare accompagnati, al passo dell’uomo e dell’asino, per auscultare il ronzio dei “siensi” perduti, con il senno, con il sapere antico della terra, che sembra essersi smarrito per strada.

“Un Cammino di sette giorni, lungo i sentieri della terra lambendo i paesi della valle intorno a Cairano, Il Paese dei Coppoloni, nell’alta Irpinia, per recuperare i Siensi, il buon senso perduto nel rapporto con Natura.” – scrive il direttore artistico Vinicio Capossela a proposito dello Sponz Fest 2015.

Una carovana di asini e muli, di musica e musicanti ad accompagnare una trebbiatrice volante, che si sistema ospite, di aia in aia e porta ronzio di racconto, di musica, di conoscenza, di spirito e di baldoria. La trebbiatrice, strumento agricolo esemplare del lavoro da fare assieme per dividere ciò che è importante da quel che non lo è. Ballarci attorno per recuperare i Siensi o anche perderli del tutto e lasciarli andare sulla luna gigante che sorge dal bosco della Frascineta.

Camminare ben accompagnati è una grande occasione di pensiero. E’ l’occasione buona per abbandonare la condizione di sedentari e prendere quella del nomade. Nomadi di breve corso, ma nomadi, in una sacca di tempo al riparo del tempo. Il tempo del mito, il tempo del racconto è un tempo fermo, che si sottrae al tempo del lavoro che tutto consuma e divora. Questo è il tempo che vi proponiamo di prendervi in questi sette giorni, il tempo della ri-creazione del mondo. Auscultate voi stessi, percorrendo una terra antica. Banchettatela insieme, in comunione, come un simposio”.

Sarà una settimana da vivere dal tramonto all’alba al tramonto, A RAGLIO DI LUNA, fermando le lancette dell’orologio per partecipare alla carovana attraverso un programma fitto di incontri, eventi e concerti disseminati lungo le vie dei muli e i sentieri dei miti e rendere ognuno attore, e non spettatore, del proprio cammino.

Gli ospiti musicali che accompagneranno il viaggio, incarnano ognuno un’idea di frontiera. La frontiera dell’avventura, la frontiera tra la luce e il buio, l’esplosione della vita spinta fino alla tenebra della morte. Quelle presenti al Festival sono tutte musiche eccessive, che spingono l’anima e i piedi al trabocco.

GLI OSPITI

Il dio della lira creta, lo Zeus del monte Anoghia, il leggendario Psarantonis; King Naat Veliov & The Original Kočani Orkestar, già protagonista con Vinicio del sismico tour “Liveinvolvo” del 1998, in un ricongiungimento astrale nella notte del pleniulunio; l’albanese Fanfara Tirana & Robert Bisha, una delle più straordinarie brass band in circolazione, che aprirà il festival con un concerto all’alba, nell’aia del Formicoso terra di lotta e di grano; e ancora i Los Tex Maniacs, da San Antonio, Texas, una delle più sfolgoranti band conjunto tex mex al mondo; Antonio Infantino, poliedrico artista che ha lasciato un segno importante nella cultura del nostro paese con i suoi Tarantolati di Tricarico; una formazione di Mariachi ad accompagnare tutto il cammino; Vincenzo Vasi, il mago del theremin; Enza Pagliara, che con la sua voce arcaica ha portato il Salento nei più importanti teatri del mondo e che allo Sponz Fest presenterà un progetto speciale che recupera con le donne del territorio i canti di tradizione; e poi Ciccillo Di Benedetto, il “cantante gladiatore” già protagonista con Vinicio degli spettacoli estivi “Il Paese dei Coppoloni still alive” e familiare al pubblico dello Sponz Fest; una serie di altri artisti “cult” della scena irpina, come i Makardìa, Calitri Popolare, il Gruppo pesatura di Teora, che si esibirà nella “pesatura” arcaica tecnica utilizzata dai contadini per estrarre il chicco di grano dalla spiga e altri ancora.

Non mancheranno i contributi dal mondo della letteratura, dell’arte e da quello scientifico e accademico: Mariangela Capossela sarà anche quest’anno responsabile della sezione SponzArti, Erica Hansen proporrà un’installazione dedicata allo sposalizio, Dem Demonio con le sue opere di Land Art darà fisicità di rovo e di sterpo alle immaginifiche creature del sentiero della cupa. E ancora lo scrittore Dan Fante, allo Sponz Fest per il secondo anno, l’archeologo Giampiero Galasso, Paolo Speranza con un lavoro sui poeti irpini, Aniello Russo scrittore e ricercatore che al folklore irpino ha dedicato l’esistenza, lo scrittore Alfonso Nannariello e lo storico Toni Ricciardi che racconteranno l’Archivio Epistolare, progetto che raccoglie le corrispondenze degli sposi separati dall’emigrazione, il giornalista Andrea Covotta, Lorenza Carrara ed Elisabetta Salvini, autrici del libro “Partigiani a Tavola”.

E per finire i geologi Vincenzo Briuolo e Vincenzo Portoghese che con altri illustri ospiti affronteranno il tema delle trivellazioni petrolifere nell’area del lago artificiale di Conza.
Gli incontri pubblici andranno anch’essi alla ricerca dei “siensi” perduti, confrontandosi con tematiche importanti come la sostenibilità e l’agricoltura sociale, le problematiche ambientali, il recupero del senso di comunità e della cultura contadina, l’emigrazione e il ritorno.

Opera simbolo di questa edizione sarà una trebbiatrice volante, una specie di macchina dell’immaginazione, che simbolicamente riprende il tema biblico della separazione, separare il grano dalla pula, separare ciò che davvero ci nutre, dal superfluo. La trebbiatrice, progettata sapientemente dal “Tenente Dum” Marco Stefanini, accompagnerà questa carovana itinerante alla scoperta di terre capaci di evocare un potente immaginario, un paesaggio di confine, fatto di vuoti da riempire, un itinerare di incontri, musica, danze, sposalizi di culture, racconti e tappe: il Formicoso, il Monte Mattina, le grandi querce dell’Òcchino, il Castello di Calitri, la casa dell’Eca, la rupe di Cairano e la stazione ferroviaria sospesa di Conza-Andretta-Cairano.

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IL CONCERTO DEL 29 AGOSTO: I 25 ANNI DI SPOSALIZIO CON LA MUSICA DI VINICIO CAPOSSELA

E proprio nell’area della Stazione di Conza-Andretta-Cairano la notte del 29 agosto andrà in scena la “NOTTE D’ARGENTO”, il concerto con cui Vinicio Capossela celebrerà le sue nozze d’argento con la musica sotto la rupe protagonista de “Il paese dei coppoloni”, in una notte di luna piena.
Sul palco con lui ci saranno amici e ospiti speciali, tra cui Psarantonis, King Naat Veliov & The Original Kočani Orkestar, la Banda della Posta, Howe Gelb, i Los TexManiacs, Vincenzo Vasi, Alessandro “Asso” Stefana, Enza Pagliara ed altri ancora che saranno annunciati nelle prossime settimane.

I biglietti per il concerto del 29 agosto sono in vendita su MailTicket al link http://www.mailticket.it/evento/6063 al prezzo di 15 euro mentre l’accesso al resto degli spettacoli e degli eventi del programma dello SponzFest è libero e gratuito.
I biglietti saranno disponibili in vendita anche allo SponzOffice di Calitri (i cui giorni e orari di apertura saranno comunicati a breve) al prezzo speciale di 10 Euro.
L’ingresso è gratuito per bambini e ragazzi fino a tredici anni.

Il concerto “NOTTE D’ARGENTO” ha come sponsor ufficiale la Tequila Don Julio.

Sul sito ufficiale del Festival, al link http://www.sponzfest.it/2015/programma/ e sui canali social ufficiali si può consultare il programma che sarà ulteriormente ampliato nei prossimi e si possono trovare inoltre tutte le informazioni relative a trasporti e ospitalità.

Progetto del Comune di Calitri (Comune Capofila) in partnership con i Comuni di Cairano, Andretta, Conza e Aquilonia ammesso ai Fondi PAC – “Piano strategico per il turismo – programma di eventi promozionali” – Avviso pubblico di selezione ex D.G.R.C. n. 45/2015 – “ITINERARI” – Regione Campania Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali PIANO di AZIONE COESIONE

Prevendite per Notte D’Argento: http://www.mailticket.it/evento/6063
Tutti gli aggiornamenti su www.sponzfest.it
Per info generali: info@sponzfest.it
Facebook: https://www.facebook.com/calitrisponzfest
Twitter: @sponzfest hashtag ufficiale: #sponzfest15

Fonte: Ufficio Stampa

Il Jazz italiano per l’Aquila: 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore il prossimo 6 settembre

image001 (1)Domenica 6 settembre è la data scelta per la grande mobilitazione di tutto il jazz italiano per animare con i suoni del jazz il centro storico della città in ricostruzione e contribuire nell’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione dell’Aquila. Fortemente voluta dal Ministro Dario Franceschini, dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, e grazie al sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Puglia Sounds, l’iniziativa vede coinvolti 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore.

“Una giornata che passerà alla storia come il momento jazzistico più ricco e importante che abbia mai avuto il nostro Paese. La lunga maratona di musica che si terrà il 6 settembre a L’Aquila – dichiara il Ministro Dario Franceschini – oltre a confermare l’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo nei confronti del panorama nazionale del jazz, dimostra un sostegno concreto degli artisti alla ricostruzione civile, sociale e culturale dell’Aquila. Ringrazio i tanti musicisti che quest’anno hanno deciso di portare la musica jazz nel centro dell’Aquila, continuando a tenere accesi i riflettori su di una città che da sei anni attende il recupero del proprio centro storico duramente colpito dal sisma”.

“Un evento – ha dichiarato il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – destinato a diventare una data storica, dal momento che vede la presenza simultanea dei maggiori artisti jazz del panorama nazionale ed internazionale, in una location del tutto particolare, ovvero il centro storico dell’Aquila che, con le sue ferite e le sue gru, sta credendo con tutte le sue forze, nel ritorno alla vita”.

“Ringrazio il Ministro Franceschini che, dopo il Buskers Festival dello scorso anno, ha voluto regalare alla Città dell’Aquila un evento altrettanto straordinario, per il quale c’è già grandissima attesa. Un inno alla rinascita e alla cultura, vera vocazione e simbolo di questa città. “Il jazz italiano per L’Aquila” – dichiara Paolo Fresu – si presenta come il più grande evento jazzistico mai organizzato nel nostro Paese. Con oltre 600 musicisti provenienti da tutta l’Italia e 100 concerti che coinvolgeranno tutta la ricca realtà del nostro jazz. Questa grande mobilitazione non ha il solo significato di sensibilizzare sui tempi della ricostruzione ma anche quello di contribuire alla cicatrizzazione del tessuto sociale e architettonico della città oltre che rappresentare la vitale e creativa realtà del jazz italiano. Grazie alla musica e alla presenza, si spera numerosa, dei molti che vorranno venire all’Aquila per sentire e condividere la solidarietà. SIAE è da sempre vicina a L’Aquila”.

“Siamo felici e orgogliosi di sostenere questa grande manifestazione di solidarietà, che coinvolge il meglio della musica jazz italiana, e di dare il nostro contributo concreto per la rinascita culturale di questa meravigliosa città – dichiara Filippo Sugar, Presidente designato SIAE. La maratona musicale prenderà avvio alle ore 12,00 per terminare intorno alla mezzanotte. L’impegnativo allestimento della manifestazione, nei luoghi decentrati e sul palco centrale di Piazza Duomo, sarà curato dal Comune dell’Aquila. Infatti, sarà la città la vera protagonista, con circa 20 diverse postazioni disseminate lungo un percorso a stretto contatto con i cantieri della ricostruzione e attraverso la suggestiva e drammatica vicinanza con i luoghi, i palazzi ed i monumenti che lentamente stanno iniziando a rivivere”.

Il percorso musicale, indicato man mano dalle marching band, comprenderà la Basilica di San Bernardino, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, il Chiostro di San Domenico, i Portici di Via San Bernardino, Piazza dei Gesuiti, Via del Castello, Largo Tunisia, l’interno e l’esterno del nuovo Auditorium, Piazza Chiarino, Via Borgo Rivera, la Fortezza, la Fontana delle 99 Cannelle e molti altri piccoli luoghi dove avverranno degli happening improvvisati; il tutto si concluderà in Piazza Duomo per il concerto serale a partire dalle ore 20,00. Dai gruppi stabili più noti fino alle Big Band, passando per le marching band fino ai combos di insieme dei conservatori e delle scuole e a tantissimi giovani talenti, ai gruppi espressione di festival o realtà regionali, (senza dimenticare il mondo della infanzia al quale sarà dedicata una postazione) la risposta del mondo del jazz italiano è stata unanime e positiva. I primi ad aderire all’appello del Ministro Dario Franceschini, del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e del trombettista Paolo Fresu, sono stati Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Antonello Salis, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Paolo Damiani, Javier Girotto, Pietro Tonolo, Tiziana Ghiglioni, Ada Montellanico e Gino Paoli ma immediatamente si sono aggiunti centinaia di altri musicisti provenienti da tutto il Paese.

Ad anticipare la giornata di concerti, sarà la “Partita nel Cuore” che si svolgerà il 5 settembre alle ore 16,00 nello Stadio “Tommaso Fattori” dell’Aquila e che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Jazzisti, la Nazionale Italiana Cabarettisti e la Rappresentativa Città di L’Aquila. Per la Nazionale Jazzisti hanno già confermato la loro presenza Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Natalio Mangalavite e Gianluca Petrella. Il ricavato dell’evento, legato alla quarta edizione del Premio “Citta di L’Aquila” e dedicato al giovane Giovanni Compagni scomparso durante il terremoto, sarà impegnato per l’acquisto di un gioco per bambini disabili. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese. Il coordinamento del progetto è realizzato dall’Associazione I-Jazz (che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani), unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (Midj) e alla Casa del Jazz di Roma. Anche la Rai ha abbracciato con entusiasmo questa causa con un forte impegno editoriale. In particolare i canali di Rai Radio, Rai Radio1, Rai Radio2, Rai Radio3, Rai Cultura e Rai5, seguiranno l’evento con servizi, approfondimenti e interviste. Una vera maratona radiofonica in diretta che toccherà i luoghi più simbolici del capoluogo abruzzese dalle 10 del mattino fino a notte fonda, una copertura completa e capillare, declinata nei programmi più seguiti di Radio Rai. In televisione, sarà Rai 5 con la trasmissione “Ghiaccio Bollente” a riprendere il meglio della giornata e l’intero concerto serale, realizzando uno speciale di 100 minuti in onda in prima serata il 26 settembre.

L’iniziativa è finanziata dal Comune dell’Aquila e dal Mibact e può contare sul contributo di Puglia Sounds. Sarà la Siae il Main Sponsor dell’evento, con Trenitalia e Busitalia (Gruppo Fs Italiane), vettori ufficiali. Un ringraziamento particolare alla collaborazione di Corsica Ferries e Dismamusica e a tutti gli altri che stanno rendendo possibile la realizzazione di questo evento. Realizzato da: Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti Italiani di Jazz, Casa del Jazz Vettori ufficiali Trenitalia e Busitalia (Gruppo Fs Italiane) Media partners Rai Radio,Rai Radio1,Rai Radio2,Rai Radio3, Rai Cultura,Rai 5 Partners Corsica Ferries, Dismamusica

Informazioni: 0862 645259 / 055 240397

Intervista a Dodicianni: “Ora c’è spazio solo per me, la mia band e migliaia di km davanti!”

 

Andrea Dodicianni

Andrea Dodicianni

“Piccadilly Line” è il nuovo singolo di Andrea Dodicianni e anticipa l’album da poco ultimato a Los Angeles sotto la guida di Howie Weinberg (Nirvana, Muse, Metallica, Jeff Buckley ecc.). Diplomato in Pianoforte al conservatorio e laureando in Storia della musica, Andrea ha all’attivo più di 400 concerti. In questa intervista  il cantautore ci ha spiegato che, dopo aver vissuto studiando qualcosa, ora vuole semplicemente dedicarsi alla musica e percorrere tanti, tanti chilometri…

 ”Piccadilly Line” è il titolo del brano  che anticipa il tuo album. Di cosa parla questa canzone? Come e con chi ci hai lavorato e cosa intendevi esprimere?

Questo pezzo è nato a Londra proprio nella Piccadilly Line alle 18 di una sera di qualche mese fa ed è stato l’osservare l’incedere frenetico e noncurante delle persone a farmi chiedere come sarebbe stata una storia d’amore nata lì, come sarebbe potuta andare insomma. Ci ho poi lavorato col produttore di questo lavoro Edoardo “Dodi” Pellizzari mentre il tocco magico finale l’ha dato Howie Weinberg con un master che mi ha davvero spiazzato.

Quali saranno i temi, le strutture musicali e gli obiettivi espressivi contenuti nel tuo lavoro discografico?

Principalmente sono un cantastorie perciò le canzoni sono appunto piccole storielle che non richiedono strutture musicali incredibili, anzi, cerco sempre di usare il minor numero di accordi possibili con melodie molto semplici, la musica non è una gara.  Ci sarà, invece, un grande lavoro concettuale nell’artwork e nelle scenografie che già portiamo in palco con noi nei live.

Sei laureando in storia della musica. Su cosa incentrerai la tua tesi di laurea e quali sono le scoperte che, più di altre, hanno segnato il tuo percorso di studi?

Verterà su una comparazione tra l’originale e una rilettura in chiave moderna di un manoscritto inedito di una stampa Petrucci, cose noiose insomma, sinceramente il mio percorso universitario non mi è stato di grande aiuto per la mia crescita musicale, fortunatamente è corredato di altri corsi di storia dell’arte e storia pura che hanno stimolato molto il mio interesse. Vado fiero invece della mia laurea al conservatorio di Adria in pianoforte. Paragono questo percorso ad un parto, il dolore credo sia simile tra l’altro…

Che rapporto hai con il pianoforte? In quali momenti e in quali contesti ti senti più a tuo agio con i tasti dello strumento?

Ho un rapporto di amore/odio. Dopo dodici anni di studio si crea un rapporto simbiotico ma anche di sincera repulsione. Purtroppo nel percorso creativo non riesco a far uso del pianoforte, preferisco la chitarra che suono amatorialmente, mi da più stimoli. Considero il mio rapporto col pianoforte come quei matrimoni della durata di quarantanni:  sì ok, c’è e ci sarà sempre stima e rispetto, ma in quanto a stimoli… scarseggiano.

Tu che hai all’attivo centinaia di concerti, come vivi la dimensione live?

La parte live è quella che preferisco di questo lavoro. Che brutta la parola lavoro, la sostituisco subito, viaggio. Ho la fortuna di condividere il palco con persone che sono diventati fratelli: in primis Jack Barchetta, bassista ma anche capobanda, quello che detta impegni ed orari insomma; poi il bimbo della band Daniele Volcan, batterista, e Francesco Camin, cantautore trentino col quale divido palco e tour da un anno, davvero un grande amico e artista. Il suo unico difetto? Finiti i live fa “il trentino”, per l’appunto, e vuole subito andare a dormire in furgone, mentre io e Jack…

Hai composto il tuo Ep “Canzoni al buio” tra le tende dei terremotati in Emilia… cosa hai provato in quella situazione e perchè hai scelto di comporre lì?

In verità non l’ho scelto, mi sono trovato calato in una situazione emotivamente molto intensa, ero volontario tra i campi tenda come musicista, avevo una Opel Zafira, un cuscino e una chitarra e la notte da dedicare a me, è successo insomma.

Come in una sorta di diario, parlaci di te, dei tuoi hobby, dei tuoi ascolti e di quello che più di ogni altra cosa vorresti realizzare nonostante tutto e nonostante tutti…

Sono nato in un paesino della provincia di Venezia di nome Cavarzere e ho moltissime manie! Ve ne svelo qualcuna: mangio solo pesce e pizza, amo l’arancione, l’arte concettuale, il baseball e la California, mi fa schifo lavare i piatti, in compenso lavo una ventina di volte al giorno le mani, ho paura degli aghi e ho una decina di paia di scarpe tutte uguali.
Non sogno nel mio futuro di riempire gli stadi, non è nelle mie priorità, sogno invece di continuare a fare per vent’anni la vita che sto facendo ora, ho passato tutti i miei primi vent’anni a studiare qualcosa, prima il diploma da geometra, poi pianoforte, poi contrabbasso, poi l’università, ora basta, c’è spazio solo per me, la mia band e migliaia di km davanti!
Ah, abbiamo un paio di sedili in più in furgone se qualcuno volesse aggregarsi.

E dimenticavo… in furgone si ascoltano solo Tom Petty e Kid Rock!

Raffaella Sbrescia

Video: Piccadilly Line

Umbria Jazz 2015: storia, passione ed eccellenza nel nome della musica

La musica intesa come evento totalizzante. Anima, cuore, emozioni e pensieri riuniti sullo stesso binario della passione. Questa ultima edizione di Umbria Jazz è stata seguita da tantissime persone, ogni anno sempre più numerose, a dimostrazione del fatto che la musica riesce ancora a riempire gli interstizi delle nostre anime sempre più avvizzite. Che sia per un concerto esclusivo o semplicemente per una performance on the road, il fluido movimento di note, più o meno famose, racchiude ancora la formula magica in grado di smuoverci dall’interno. I contorni di questa manifestazione così maestosa sono i territori umbri di Perugia e dintorni: ogni angolo, ogni odore, ogni scorcio si riveste di nuovo fascino, già forte di antica eco. L’aver preso parte a questo speciale avvenimento ci ha resi particolarmente felici ed orgogliosi, certi di poter sostenere che rassegne come quella di Umbria Jazz rappresentano un importante esempio di eccellenza italiana nel mondo.

Photogallery mista a cura di: Roberta Gioberti ( inviata a Perugia)

Umbria Jazz 2015 ph Roberta Gioberti

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Umbria Jazz 2015 ph Roberta Gioberti

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Teatro Brancaccio: nella nuova stagione sei musical, due concerti, il nuovo circo e un omaggio a Pasolini

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

 Il Teatro Brancaccio di Roma riparte con un calendario ricco di appuntamenti, in programma da ottobre a maggio: sei musical, due eventi musicali, il nuovo circo e un omaggio a Pier Paolo Pasolini scandiranno una stagione ricca di emozioni.

L’apertura, sarà affidata a ‘Cabaret’, musical con la regia di Saverio Marconi, presentato, nelle vesti di maestro di cerimonie, da Giampiero Ingrassia. Il 21 ottobre ritornerà il musical campione d’incassi ‘Priscilla – La regina del deserto’, con quattro milioni e mezzo di biglietti in tutto il mondo, firmato da Simon Phillips. Dal 10 dicembre andrà in scena ‘Sister Act’, nuovo musical prodotto dal direttore artistico del Brancaccio, Alessandro Longobardi, tratto dall’omonimo film del 1992, che rese celebre Whoopi Goldberg nel ruolo di Deloris van Cartier/Suor Maria Claretta.

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Il 2016 si aprirà con ‘Burattino senza fili – il musical’, in scena a partire dal 18 febbraio, con musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi. Il punto di partenza dello spettacolo prodotto da Longobardi è l’album omonimo del cantautore napoletano, un disco del 1978 ma dai testi ancora attuali. Per il progetto di matrice collodiana, è previsto un adattamento meno legato alla parola e più alla musica, con Bennato attualmente impegnato nella scrittura anche di due nuovi brani ad hoc.

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Grande ritorno di ‘Rapunzel’ il 6 aprile, un’idea tutta italiana con 50mila spettatori al Brancaccio durante la stagione 2014/2015, sempre con la regia di Colombi. Dal 4 maggio sarà in scena ‘Grease’ con regia di Marconi e coreografie di Gillian Bruce.

Steve Hackett e Noa saranno, invece, i due ospiti musicali della stagione 2015/2016. Il 23 settembre il chitarrista dei Genesis rivisiterà il meglio del repertorio della band; il 9 novembre la cantante israeliana si esibirà nei suoi maggiori successi, divenendo anche ‘voce’ dell’evento benefico, con l’intero ricavato devoluto in favore dei progetti a sostegno della comunità di Kimbondo nella Repubblica Democratica del Congo.

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

I performer della compagnia canadese ‘Les 7 doigts de la main’, nome traducibile in ‘le sette dita della mano’, saranno i protagonisti di ‘Cuisine et confessions’ mentre il 2 novembre andrà in scena ‘Tra la carne e il cielo’, con memorie, lettere, poesie e interviste di Pasolini, lette dalla voce di Ennio Fantastichini e accompagnate dalle musiche di Johan Sebastian Bach.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

 

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Presentazione stagione 2015/2016 Teatro Brancaccio ph Roberta Gioberti

Estathè Market Sound: sei mesi di eventi, musica e cibo per i Mercati Generali di Milano

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La grande novità nell’intrattenimento meneghino per l’anno di Expo 2015 è Estathè Market Sound. Il Festival, che sarà animato da un fitto programma di eventi fino al 31 ottobre 2015, si svolgerà nell’inedita location dei Mercati Generali di Milano e sarà strettamente collegato al tema centrale di Expo che è il food. Invitati al press tour della location,  con tanto di caschetto giallo di sicurezza in testa, siamo andati a scoprire l’area di 12mila metri quadrati che ospiterà la lunga kermesse. La zona, mai utilizzata prima per questo genere di eventi, è in effetti, ancora un cantiere; bisogna ultimare il Village, i bar e devono essere portate delle piante (di basilico, salvia, rosmarino) dalla Coldiretti. Ogni dettaglio è, tuttavia, sotto l’attenta supervisione degli organizzatori, Punk For Business, vincitori del bando pubblico indetto da Sogemi: “Quando ho fatto il primo sopralluogo, questo era soltanto un campo pieno di buche»,  ha raccontato Tomaso Cavanna di Punk For Business, eppure ho subito capito il potenziale di questo contesto e ho visto una  splendida occasione per la città di Milano». Un ‘idea ambiziosa quella di Cavanna che, tra l’altro, ha ribadito con forza l’intenzione di trasformare questo Festival in un appuntamento stabile per trasformare quest’area in un punto di riferimento ludico per i cittadini milanesi e non solo. Ancora Cavanna ha poi aggiunto: «Ci siamo ispirati a quelle città in cui la musica e anche il teatro si uniscono nelle classiche zone dei mercati, come Amburgo e Venezia, dove la  gente va a fare la spesa e poi si ferma a mangiare e chiacchierare all’aperto. Ecco,  così noi vorremmo che la zona Village, aperta e gratuita, fosse sempre animata nei week end». Divertimento per tutte le età, quality street food ma soprattutto tanta musica live che verrà ospitat principalmente da un grande palco, ormai pronto, dotato di ben 18 metri di boccascena. La serata inaugurale, prevista per giovedì 30 aprile, con Martin Garrix, sarà seguita dal concerto gratuito di Bombino ( 2 maggio) e dalla bella iniziativa, ancora free,  Strummer Calling (3 maggio), due eventi che segnano solo l’inizio di una grande ed eccitante avventura per Milano.

Estathè Market Sound Village

Estathè Market Sound Village

«Siamo felici che uno spazio, da sempre cuore e crocevia delle attività del commercio milanese, acquisti durante il semestre di ExpoinCittà una nuova vitalità, grazie all’intreccio della sua funzione storica con l’inedito ruolo di palcoscenico grazie a una speciale combinazione tra agricoltura, alimentazione, cibo, musica, spettacolo dal vivo, intrattenimento», commenta l’assessore alla Cultura del Comune di MIlano Filippo Del Corno. «Un festival che si integra perfettamente con il percorso avviato l’autunno scorso con il Concorso Internazionale di Idee che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, indetto per fare dei Mercati Generali il nuovo Polo Agroalimentare di Milano», aggiunge Nicolò Dubini, amministratore unico di Sogemi, che promuove l’evento: «questo progetto, che porterà alla realizzazione del nuovo Ortomercato, avrà un grande impatto anche in termini di riqualificazione urbana, sociale e culturale”.

Raffaella Sbrescia

Queste tutte le date( ad oggi)  di Esthaté Market Sound:

30 aprile – MARTIN GARRIX (OPENING)
2 maggio – BOMBINO (FREE)
3 maggio – STRUMMER CALLING – OMAGGIO A JOE STRUMMER (FREE)
16 maggio – ANNALISA
12 giugno – VERDENA
20 giugno – SKRILLEX
28 giungo – HOLI DANCE FESTIVAL
3 luglio – TOTO
6 luglio – SHEPPARD
7 luglio – D’ANGELO and THE VANGUARD
8 luglio – HIP HOP TV SUMMER 2015 – NICKI MINAJ e RAE SREMMURD, G-EAZY
10 luglio – FRANCESCO RENGA
13 luglio – LA DOLCE VITA: LA MUSICA DEL CINEMA ITALIANO
18 luglio – CLUB DOGO
27 agosto – GOGOL BORDELLO
7 settembre – RENZO ARBORE L’ORCHESTRA ITALIANA
19 settembre – SUBSONICA

I biglietti sono acquistabili sul circuito Ticketone

Come raggiungere l’Estathè Market Sound: Via Cesare Lombroso, 54

Passante ferroviario: fermata Porta Vittoria Bus: 90/91/92/66 Tram:16

Food & Drink:

Coco Ortigia (Arancini e Cannoli)

Pesce e pollo ( Hambruger, pesce e pollo fritto)

Nutella ice cream (Gelato Nutella)

Mignon ( dolci napoletani)

Pizza & Mortazza (Focaccia di Roma)

Lu Bar (Street Food Siciliano)

Organic Bar (centrifugati)

Pop Dog (Hot Dog)

Migliori (Olive Ascolane)

Tradizioni del pesce

Caràvin steet vine (Enoteca su ruote)

Swing Expo 2015: musica e solidarierà al Teatro dal Verme di Milano

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La città di Milano diventa sempre più generosa e aperta alla solidarietà attraverso la culturale musicale internazionale. Lo scorso 2 e 3 marzo il Teatro dal Verme di Milano ha ospitato il grande Galà dedicato alla musica Swing, lo “Swing Expo 2015”, uno show di forte spessore artistico e culturale mirato alla costruzione di un itinerario musicale ben strutturato. Un Galà di solidarietà, che ha letto in modo originale il song book americano degli anni ’30 e ’40, attraverso un percorso che ha intrecciato la storia della musica, del costume e dello stile vintage: dalle danze swing, a quelle irlandesi che gli immigrati in America diffusero e che diedero poi origine al Tip Tap di Harlem, fino ad arrivare al Boogie Woogie e al Rock & Roll, senza rinunciare ad una speciale citazione di Chopin. A destreggiarsi tra i tanti generi proposti la Big Band di Paolo Tomelleri (sax, trombe, tromboni, più le ritmiche), una sezione di archi, due pianoforti contrapposti, due batterie ed altri strumenti quali il corno francese, l’oboe e il flauto. Di grande impatto scenico le bellissime coreografie dello straordinario gruppo di ballerini professionisti, più volte al centro della scena, con le loro “dance battles” tra stili di ballo differenti. L’evento, nato grazie all’iniziativa Rotariana Lifenet, con l’adesione di Rotary Club appartenenti ai Distretti 2041, 2050, 2230, 1940, rientra all’interno del progetto “Health for Women in Senegal”, finalizzato alla costruzione del poliambulatorio dell’ospedale “Divine providence” in Senegal, un’area rurale in grave emergenza sanitaria, sociale e idrica.

Gli ospiti:

“International Hot Jazz Quartet” • Paolo Alderighi (I/USA, piano)
• Duke Heitger (USA, tromba )
• Engelbert Wrobel (D, sax & clarinet)
• Bernard Flegar (D, drums)

Special guest, eventi Milano
• Niki Parrot (Australia, double bass & vocal)
• Stephanie Trick & Rossano Sportiello (USA, piano)

Swing dancers, eventi MIlano
Vincenzo Fesi (dancer and choreographer of the stage of theater, IT), Marco Larosa and Sonia Salsedo (dancers and choreographers of the audience of theater, IT) and the internationally known dance group composed by Isabella Gregorio (IT), Katja Hrastar (Slovenia), Moe Sakan (Japan), Remy Kuoaku Kouame (France) and Pontus Persson (Swiden). A loro si uniranno i migliori ballerini di alcune scuole di ballo di varie specialità.

Javier Girotto e Aires Tango live : il sud del mondo raccontato in note

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Siamo ormai abituati alle travolgenti performances live del celebre sassofonista Javier Girotto ma quella dello scorso 20 febbraio, insieme agli Aires Tango sul palco dell’Auditorium Salvo d’ Acquisto, in occasione del Napoli Jazz Winter 2015, va ricordata per la forte carica emotiva trasmessa dai particolarissimi brani in scaletta. Fotogrammi di vite spezzate, martoriate, tormentate si sono alternati alle profumate scie di note dolci e sinuose creando una magica commistione di rimandi storici e reminiscenze storico-culturali provenienti dal sud del mondo. Ad accompagnare Girotto, Alessandro Gwis pianoforte, Michele Rabbia percussioni, Marco Siniscalco al basso, per eseguire ed interpretare in maniera magistrale alcuni brani tratti dalla corposa discografia del gruppo costituita da ben 11 album. Ritmi altisonanti, saliscendi di note e di emozioni, vorticosi assoli ed intensi momenti i improvvisativi hanno delineato i margini di una serata all’insegna della qualità.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

 

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

 

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

 

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

Javier Girotto e Aires Tango live @ Napoli jazz winter Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

Tommaso Starace quartet live : jazz per immagini al Blue Note di Milano

Tommaso Starace quartet live @ Blue Note Ph Christian Candela

Tommaso Starace quartet live @ Blue Note Ph Christian Candela

Metti un martedì sera al Blue Note di Milano con il jazz per immagini del sassofonista Tommaso Starace. Accompagnato da Michele Di Toro al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Tommy Bradascio alla batteria, l’artista ormai londinese d’adozione, ha presentato al pubblico italiano “Italian Short Stories – Tommaso Starace Quartet plays the photos of Gianni Berengo Gardin”, un originalissimo lavoro strumentale che verrà presto pubblicato dalla nota casa discografica Universal.  Ispirato dal suo grande amore per la fotografia in bianco e nero, l’artista ha dedicato il disco ed il concerto al grande fotografo della Magnum Elliott Erwitt, il Cartier Bresson italiano, Berengo Gardin, conosciuto per aver scattato foto iconiche in Italia dagli anni 40 fino ad ora. Attraverso  14 immagini, scelte direttamente dal vasto portfolio di Berengo, Starace ha coinvolto il pubblico all’interno di un percorso audio-visico elegante e raffinato.  Frammenti di vite, di storie, di ricordi accompagnati da originali composizioni del quartetto per un’atmosfera unica e completamente avulsa dal contesto circostante. Foto scattate a Palermo, Milano, Venezia, Genova, Siena, Firenze in grado di raccogliere idee, spunti, stimoli, pezzi di vita, di gioia, di amore, di dolore. Sullo sfondo  brani dalle forti linee melodiche, caratterizzate da brillanti improvvisazioni : “”Echo’s Naples”, “Recollection”, Motion in stilness” raccontano l’Italia da Nord a Sud con scioglievole delicatezza; gioci armonici ed intersezioni musicali danno voce ad emozioni altrimenti impossibili da raccontare.  Non mancano richiami a Debussy e Ravel in “Ravel’s walls” e “The Bubble vender”. Romanticismo e melodramma attraversano, invece, le note di “Let the magic begin”, vorticosa la ballad intitolata “Olivetti’s touch”. Fluida e scalmanata la composizione senza accordi, iconicamente intitolatta “Jamme!”. Immaginifica la bellezza di “Nothing must change” ispirata alle fresche onde del mare di Genova.  Irriverente la giocosa “The amused Gispy Girl”. Un viaggio sonoro  all’insegna della contaminazione e dell’interazione interculturale per sentirsi cittadini del mondo.

Raffaella Sbrescia

Queen +Adam Lambert live: la leggenda trionfa a Milano

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

“Grazie per avermi permesso di farlo”, con queste parole Adam Lambert, nuovo frontman dei leggendari Queen, ringrazia con umiltà il pubblico del Forum di Assago a Milano, sold out, per l’unica data italiana del tour europeo del gruppo. Un ringraziamento che sa di consapevolezza, di coraggio, di vittoria. Sì, parliamo di vittoria di una scommessa, quella di Brian May e Roger Taylor che, rinvigoriti da questa nuova avventura live, si sono lanciati in un percorso a ritroso senza mai perdere di vista la centralità del ruolo che l’immenso Freddie Mercury, continuamente ricordato in ogni modo possibile, ancora ricopre all’interno del mondo Queen. Con un palco imponente, un enorme schermo ovale a forma di gigantesca Q,  una passerella in discesa che porta in mezzo alla platea,  i  Queen si rendono  protagonisti di uno show suggestivo ed oltre le righe. Due e ore e mezza di storia, emozione e soprattutto musica dal vivo. Uno spettacolone che il pubblico ripaga con un’ovazione dietro l’altra. Se la parte introduttiva del concerto è segnata dalla verve in stile Broadway di Adam Lambert, l’impatto emotivo più forte arriva con il segmento nostalgico animato da Brian May al centro della scena, accolto da un lunghissimo e sentito applauso. “Siamo molto felici di essere tornati qui da voi… Queen da voi”, dice in italiano. “Volete cantare con me?”, scherza e sdrammatizza il chitarrista che, sulle soglie dei settant’anni, ancora infiamma i cuori di qualsiasi età con il suo inconfondibile tocco. “These are the days of my life” e “A kind of magic” i momenti clou. A seguire una fitta successione di assoli fino al nuovo vigore offerto dalle migliaia di braccia alzate sulle note di “Radio Gaga”.

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

Queen +Adam Lambert live @ Mediolanum Forum Ph Francesco Prandoni

Davvero molto interessante il confronto generazionale tra Roger Taylor ed il valido figliolo Rufus Tiger entrambi alla batteria. Sorprendente  la quarantenne e cattivissima “Stone Cold Crazy”, sinuosa “Love Of My Life”,  straziante “Days Of Our Lives”.  Avvolgente il fascino epico di “Bohemien Rhapsody”: la prima strofa è di Lambert, la seconda la canta Mercury dallo schermo ovale, in un concerto dell’epoca, la parte operistica, davvero difficile da eseguire, viene sornionamente lasciata nel playback dell’originale ed è comunque un tripudio di emozioni. Col sopraggiungere dei bis, Lambert torna sul palco in uno sfavillante completo leopardato con tanto di corona in testa: “We will rock you” e “We are the champions” chiudono un concerto vissuto a cavallo tra  la celebrazione del passato e la nuova consapevolezza acquisita nel presente. Nel pieno rispetto della tradizione sono le note dell’inno britannico “ God Save The Queen” a chiudere la serata con la sensazione di aver assistito a qualcosa di difficilmente ripetibile.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST:

“One vision”
“Stone cold crazy”
Fat bottomed girls”
“In the lap of the gods”
“Seven seas of Rhye”
“Killer queen”
“I want to break free”
“Somebody to love”
“Love of my life”
“’39″
“These are the days of my life”
“A kind of magic”
“Bass solo / drum battle”
“Last horizon”
“Under pressure”
“Save me”
“Who wants to live forever”
“Tie your mother down”
“I want it all”
“Radio Gaga”
“Crazy little thing called love”
“Bohemian rhapsody”
“We will rock you”
“We are the champions”

 

 

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